00 22/12/2009 18:45
L'arcivescovo di Canterbury ha presentato l'Anglican Communion Covenant

Un nuovo accordo fra gli anglicani
per superare le divisioni



Canterbury, 22. In un messaggio video diffuso in rete giovedì, l'arcivescovo di Canterbury e primate della Comunione anglicana, Rowan Williams, ha annunciato ai fedeli la pubblicazione della versione finale del documento Anglican Communion Covenant. Nel suo messaggio, l'arcivescovo Williams ha sottolineato che l'elaborazione del documento ha richiesto diversi anni e che solo ora si è proceduto al suo invio a tutte le province della Comunione affinché gli organismi dirigenti possano avviare i processi decisionali per stabilire se adottarlo o meno.
 
Il primate ha spiegato che è importante che si centri l'attenzione sui punti sostanziali affrontati nel documento e sui traguardi che si vogliono conseguire. Per Williams è necessario che i vescovi anglicani dicano apertamente ai loro fedeli che la Anglican Communion Covenant non si propone come uno strumento per condannare chi non è d'accordo.

In sostanza, il documento affronta i problemi principali che recentemente hanno causato controversie tra gli anglicani che si richiamano alla lunga tradizione religiosa e quanti invece hanno voluto introdurre innovazioni che hanno avuto effetti non positivi sulla Comunione. Per aderire alla Anglican Communion Covenant è necessario che i rappresentanti delle province si impegnino a non intraprendere iniziative che possano dividere i fedeli.


Tra queste, sono citate le iniziative proselitiste di religiosi di alcune province in altri Paesi senza un accordo preventivo, l'ordinazione di sacerdoti dichiaratamente omosessuali, l'approntamento di una liturgia e la benedizione di matrimoni tra persone dello stesso sesso. Nella Anglican Communion Covenant viene previsto un organismo, lo Standing Committee, incaricato di risolvere le dispute e di sospendere l'adesione delle province che dovessero violare regole già stabilite. Ai gruppi esterni di fedeli protestanti viene concesso di aderire alla Covenant ma l'ingresso nella Comunione Anglicana non è garantito.

Nel messaggio video, l'arcivescovo Williams ha ammesso che "nella famiglia anglicana le relazioni tra diverse comunità sono state tese negli anni recenti. Non abbiamo imparato a credere l'uno nell'altro come, forse, avremmo dovuto". Il primate ha poi sottolineato che "l'ultima parte del documento è suscettibile di causare controversie perché riguarda quello che potrebbe accadere se le relazioni con qualcuna delle province dovessero essere sospese". Williams ha assicurato che non sono previste condanne ma modi per discernere la natura del disaccordo e del suo potere di generare divisioni.

Tra i primi commenti al messaggio del primate e al testo del documento, vi è stato quello del reverendo John Howe, vescovo evangelico della Florida centrale. Il religioso ha sottolineato che l'ultima parte del documento prevede la possibilità che ogni membro di ciascuna provincia sia libero di scegliere se aderirvi o meno secondo il modello del "doppio binario". Questo porterebbe a distinguere le province della Comunione anglicana tra quelle la cui maggioranza dei membri sceglieranno la piena adesione all'intero testo e quelle in cui, invece, la maggioranza respingerà la parte conclusiva. Per il vescovo Howe, l'opzione consentirà di conservare una formale unità anche con gli episcopaliani che hanno ormai scelto di procedere all'ordinazione di pastori omosessuali e alla benedizione di matrimoni tra persone dello stesso sesso.


(©L'Osservatore Romano - 23 dicembre 2009)

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)