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Tutta la catechesi, o gran parte di essa, su Maria per come la identifica la Chiesa.....nasce anche da queste poche parole ma chiare di Genesi.....
Inserisco qui, nel suo contesto, cioè con quanto riportato da Teofilo perchè i due testi SI COMPENSANO....
MARIA E LA SACRA SCRITTURA
Dopo aver aperto questo argomento, approfondiamolo per capire se la Chiesa ha preso un granchio Cosa dice la Chiesa in proposito?
Ora leggiamo ciò che esattamente afferma il Concilio Vaticano II in proposito:
– “Sotto questa luce, essa (= la Madre del Redentore) viene già profeticamente adombrata dalla promessa, fatta ai progenitori, caduti in peccato, circa la vittoria sul serpente (cf Gen 3,15).
– Parimenti, questa è la Vergine che concepirà e partorirà un Figlio, il cui nome sarà Emmanuele (cf Is 7,14; Mic 5,2-3; Mt 1,22-23).
– Essa (= la Vergine Maria) primeggia tra gli umili e i poveri del Signore, i quali con fiducia attendono e ricevono da Lui la salvezza.
– E infine, con Lei «eccelsa Figlia di Sion», dopo la lunga attesa della promessa, si compiono i tempi e si instaura una nuova Economia, quando il Figlio di Dio assunse da Lei la natura umana, per liberare, coi «misteri della sua carne», l’uomo dal peccato” (Lumen Gentium 55).
Fin qui il testo dottrinale della Costituzione Conciliare. La prospettiva, secondo la quale dobbiamo leggere i brani citati, è già stata indicata precedentemente dal Concilio, con queste parole: “Questi primi documenti, come sono letti nella Chiesa e sono capiti, alla luce dell’ulteriore e piena rivelazione, progressivamente mettono sempre più in luce la figura di una Donna”, misteriosa e straordinaria: la Madre del Messia......
Dunque...questa PROFEZIA di Genesi chiamata anche "vaticino", la troviamo espressamente appoggiata DA TUTTA LA CHIESA DI ALLORA con il riferimento del PROTOVANGELO DI GIOVANNI. ossia prima promessa di salvezza, primo lieto annunzio.
Possiamo ora domandarci legittimamente:
chi è quella “Donna” di cui si parla nel vaticinio?
È Eva?
È Maria?
È Eva e Maria insieme?
La fede della Chiesa rimanda ulteriormente a Maria, perché la “stirpe” della donna che vincerà il serpente (= Satana) è Cristo Redentore, dunque la Donna, di cui si parla, è la Madre del Redentore, e non può essere Eva dalla quale abbiamo invece avuto la morte e il peccato...
Se – come molti studiosi pensano – la redazione del testo è da collocare al tempo dell’esilio (Sec. VI a.C.), il versetto 15 può opportunamente considerarsi una rilettura di Is 7,14.
La Donna in tal caso, è una persona ben precisa: l’attesa Madre del Messia. Tale comunque appare, alla luce del Nuovo Testamento, dove Maria è designata con l’appellativo di “Donna” (cf Gv 2,4; 19,26) che non era affatto dispregiativo come studiosi dell'Università Ebraica di Gerusalemme ci hanno confermato! Se a questo ci uniamo la conferma della Chiesa attraverso l’intera Tradizione cristiana, il quadro profetico è completo........
Ma leggiamo altre conferme:
Is.7,14 Il quale NON viene erroneamente citato insieme:
Due re, quello di Damasco (Aram) e quello di Samaria (Israele), invadono la Giudea e minacciano di sterminare la stirpe regale di Davide per mettere sul trono il figlio di Tabeel.
Il re di Giuda (Acaz) è preso dal terrore, ma, invece di porre la sua fiducia in Dio, la ripone in soccorsi umani e cerca alleanze con l’Assiria...... Allora Dio gli invia il profeta Isaia a rassicurarlo che l’iniquo progetto dei due re non riuscirà. Isaia, per confermare quanto ha detto, invita Acaz a chiedere un “segno” a Dio, ma il re ipocritamente si rifiuta “per non tentare Dio”, in realtà perché non crede in Dio.
Nonostante il rifiuto del re, Dio conferma la sua fedeltà a Davide e promette che conserverà la stirpe regale di Davide, la libererà dal pericolo incombente. Pegno e segno di ciò è il verginale concepimento e
la nascita verginale dell’Emmanuele dalla stirpe di Davide. Malgrado l’infedeltà degli uomini, ci sarà un erede per Davide. Questo aspetto ci riporta a Genesi ed alla promessa di Dio nonostante Adamo ed Eva avessero disobbedito e dunque mancando di fedeltà.....
San Matteo, nel suo Vangelo, registra puntualmente l’adempimento di questa profezia. Ecco perché il testo di Isaia è letto dall'intera Chiesa come profezia mariana che si riallaccia alla promessa letta da Genesi....
Abbiamo anche il profeta Michea 5,1-4:
E tu Betlemme...
Il profeta Michea, aggiunge alla profezia del suo contemporaneo Isaia, una circostanza notevole: il luogo della nascita del futuro Messia, ossia Betlemme di Efrata, in Giudea.
Con le parole “fino a che partorisca Colei che deve partorire” il profeta Michea allude alla profezia di Isaia sulla Vergine che concepisce e partorisce un figlio chiamato Emmanuele del quale, specificherà Matteo: è Dio-con-noi.
Il testo di Michea, con il riferimento alla partoriente e alla pace, può dunque considerarsi una “rilettura” del testo di Isaia, che rimane il testo fondamentale. Anche l’avverarsi di questo vaticinio di Michea è stato registrato da Matteo, nel suo Vangelo, nel contesto dell’episodio dei Magi.
In conclusione, leggendo questi primi documenti come sono letti nella comunità cristiana e come sono compresi, alla luce della piena rivelazione che si compie in Gesù Cristo, noi impariamo a conoscere la Vergine Maria, fin dagli inizi della divina rivelazione.
Comprendiamo, perciò, quanto insegna il Catechismo della Chiesa cattolica al n. 488: “Dio ha mandato suo Figlio (Gal 4,4), ma per preparargli un corpo, ha voluto la libera collaborazione di una creatura. Per questo, Dio da tutta l’eternità, ha scelto, perché fosse la Madre del Figlio suo: – una figlia di Israele –, una giovane giudea di Nazareth, in Galilea, – “una vergine promessa sposa di un giovane della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria” (Lc 1,26-27). Cf Lumen Gentium n. 56.
Per ora fraternamente Caterina