00 20/10/2009 21:22
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Da: Soprannome MSNfraleoInviato: 02/03/2004 19.08
Ciao a tutti e pace nel Signore Gesù,
ho fatto una picolissima ricerca sulla croce, eccola:
Sebbene gli elementi costitutivi della croce siano due semplici linee che si intersecano perpendicolarmente, esistono molte variazioni. La croce a tau (dalla lettera greca t), ad esempio, ha la forma di una T; la croce decussata o di sant'Andrea ha la foggia di una X; nella croce latina o romana (quella che ci interessa) la parte inferiore del braccio verticale è più lunga di quella superiore e del braccio orizzontale; la croce greca possiede invece due bracci che si intersecano dividendosi esattamente a metà. La croce russa è dotata di due bracci orizzontali posti sull'elemento verticale sopra una piccola barra obliqua. La croce di Lorena presenta due bracci orizzontali di lunghezze diverse e la croce papale addirittura tre. La croce di Malta è composta da quattro triangoli isosceli perpendicolari con i vertici riuniti al centro. La croce ansata ha la forma di una croce a tau con un semicerchio sopra l'elemento orizzontale. Simile alla croce latina è la croce celtica, con l'aggiunta di un cerchio intorno all'intersezione. La svastica (detta anche croce uncinata) consiste infine di quattro bracci uguali con la parte terminale piegata ad angolo retto.
VALORE SIMBOLICO
Il motivo della croce è molto frequente nelle culture antiche, presso le quali ebbe una funzione sia decorativa sia simbolica. Nel mondo egizio, ad esempio, la croce a tau rappresentava la vita o, combinata con il cerchio, l'eternità; la svastica era originariamente un simbolo solare di buon auspicio, che venne poi interpretato come emblema di rassegnazione dai buddhisti, come il segno dell'ultimo profeta dai giainisti, come raffigurazione della notte, della magia e della forza distruttiva della dea Kali dagli indù e, infine, fu impiegata come simbolo nazista durante la seconda guerra mondiale. Presso i popoli mediterranei e soprattutto presso i romani una croce di legno veniva usata come strumento di tortura e punizione per i criminali. Per i cristiani la croce divenne così il simbolo della crocifissione di Gesù ma anche della sua resurrezione e della promessa di vita eterna a tutti i fedeli. Tale croce prese il nome di "monogrammatica" perché recava le due lettere greche c (chi) e r (rho), iniziali della parola  Christos, e divenne un elemento molto frequente nell'arte paleocristiana e bizantina.
LA LITURGIA CRISTIANA
Da sempre la croce riveste un ruolo importante nell'arte e nella liturgia cristiane. I fedeli tuttora si segnano con la croce per ricordare le sofferenze di Gesù e riceverne la benedizione. In epoca paleocristiana le croci divennero elementi tipici delle processioni e apparvero sugli altari delle chiese, sulle porte delle case e delle città, e lungo le strade. Il clero e i laici indossavano piccole croci come segno di devozione, simbolo di autorità ecclesiastica (croce pettorale), reliquiario,  o ornamento. Molte chiese medievali sono costruite su una pianta a croce greca o latina, simbolo del corpo di Cristo. Le croci rappresentate in epoca paleocristiana non mostravano il corpo di Gesù, sia per la questione dell'iconoclastia, sia perché la croce vuota simbolizzava la resurrezione, piuttosto che la morte di Cristo. Prima del VII secolo si diffuse la consuetudine di rappresentare l'intera figura di Cristo trionfante accanto al crocifisso. In seguito crebbe il numero delle raffigurazioni più realistiche, con Gesù morto oppure ferito e sofferente, inchiodato alla croce e incoronato di spine. In epoca medievale e rinascimentale il tema della crocifissione venne riproposto nelle grandi croci tridimensionali delle chiese o mediante pitture e sculture. Solo la liturgia protestante non luterana, ancora legata agli antichi principi, preferisce tuttora ricorrere alla croce vuota.
Ora attenzione a questa parte: 
Crocifissione:
Pena capitale consistente nell'inchiodare o legare il condannato a una croce di legno; fu un tipo di supplizio diffuso dal VI secolo a.C. al IV secolo d.C. soprattutto tra persiani, egizi, cartaginesi e romani. I romani condannavano alla crocifissione schiavi e criminali, ma evitavano tale pena ai loro concittadini. Il diritto romano prevedeva che, prima dell'esecuzione, il condannato fosse frustato e trasportasse l'intera croce, o più comunemente la trave più corta, (trave più corta!)dal luogo in cui era stato frustato a quello del supplizio. La crocifissione di Cristo è riportata nel Nuovo Testamento dai quattro evangelisti (Matteo 27:33-44; Marco 15:22-32; Luca 23:33-43; Giovanni 19:17-30). La pratica della crocifissione venne abolita nel 337 dall'imperatore Costantino I per rispetto della memoria di Cristo.
Un caro saluto fraterno,
Francesco.

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Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 02/03/2004 20.41
In linea generale concordo con Nylus che la figura di Gesù non verrebbe meno se il supplizio della croce fosse avvenuto con l'inchiodatura o con dei legacci ma, se fosse vera la seconda ipotesi, alcune profezie riportate nel Vecchio Testamento e le cronache evangeliche sarebbero inequivocabilmente false.
Si sa con certezza, da documenti storici, che la crocifissione poteva avvenire con o senza l'uso dell'inchiodatura, quindi non vedo perchè Gesù non possa aver subito questa seconda prassi.
Anche se non possiamo considerarla una prova certa, gli studi eseguiti sulla Sindone hanno fatto emergere particolarità che corrispondono alla narrazione evangelica: le tracce del flagello romano, la ferita al costato (non usuale), le evidenti tracce lasciate da spine (o qualcosa di similare) calcate sul capo, le tracce delle ferite da chiodi ai polsi e ai piedi, l'integrità del sistema osseo che fa escludere l'uso del crurifragium, insomma, chiunque fosse stato contenuto in quel telo avrebbe subito esattamente ciò che i Vangeli ci tramandano sulla passione di Cristo e la probabilità che potesse trattarsi di un altro corpo è pressochè nulla.
Un falsario, a parte i mezzi che nel medio evo non poteva avere, non avrebbe mai potuto riprodurre tanta dovizia di particolari, peraltro rilevabili solo all'analisi di strumenti sofisticati.
Credere o non credere, la Sindone è comunque un libro che racconta la passione di Cristo e in questa è palesemente presente l'inchiodatura.
Fraternamente
iyvan

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Da: Soprannome MSNHanzoHattori1984Inviato: 02/03/2004 21.27
La più grande sofferenza e umiliazione era infliggere ferite anche con chiodi, non solo legando. Dato che la soluzione di "legare" il condannato alla croce veniva adottata più per circostanze particolari (e per alcune modalità) quella di Gesù fu la più dura.
Flagitium
Corona di spine
Crocifissione con acclusa inchiodatura
colpo di lancia
insulti, sputi, sberleffi gratuiti
e alla fine nei Vangeli viene ricordato il salmo "Mi hanno odiato senza ragione"

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 02/03/2004 21.56
....Caro Yivan concordo......infatti come dicevo a Nylus....concordavo anche con lui nel dire che effettivamente di per sè....legato o inchiodato potrebbe essere irrilevante se.....ci soffermassimo però su un racconto senza riscontri.....
Ma se i riscontri li abbiamo....e li abbiamo nelle Scritture quelle che la Chiesa ha avuto in eredità ed autorità dal Cristo....allora dobbiamo attenerci a quel che dicono perchè il dire "legato o inchiodato".....assumerà una precisazione di non poco conto come ho tentato di riportare nel precedente messaggio.....
Il fatto perciò che Cristo poteva così risorgere dopo essere morto LEGATO sulla Croce...è ovvio che di per sè NULLA TOGLIE ai fatti nè alla slavezza......tuttavia la parola chiodo è riportata.....il termine inchiodato lo abbiamo......negarlo è come iniziare a sgretolare la Bibbia come si fa con il GIOCO DEL DOMINO, l'avete presente?
Giocando in questo modo con la Bibbia, cioè....come si fa con il Domino.....si hanno le eresie......e si hanno false dottrine.....si hanno tante piccole chiese ognuno che dirà ciò che vuole usando la Bibbia.....per questo diventa importante mantenere fedeltà alla Scrittura.....ma NON tanto da soli, bensì ATTRAVERSO LA CHIESA......perchè alla Chiesa è stata lasciata questa autorità......
Il N.T. è la Chiesa che l'ha definito PAROLA DEL SIGNORE......riuscendo con un attento esame a scartare quei vangeli che furono definiti apocrifi, cioè NON ispirati......in questi Vangeli facente parte la Bibbia si parla del Cristo INCHIODATO SULLA CROCE, come riporta anche Atti 2,23........
Prendere o lasciare...o si crede O NON SI CREDE.....non si può scartare ciò che non ci gusta e tenerci della Bibbia quello che ci aggrada......
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSNHanzoHattori1984Inviato: 02/03/2004 23.29
Cmq ho sbagliato
le fruste erano "flagrum"
Flagitium è un'altra cosa

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Da: Soprannome MSNMessaggero8Inviato: 02/03/2004 23.41
Così è stato Crocifisso Gesù.

5° Mistero Doloroso, meditazione di Gesù.

Dice Gesù: "L'ora è giunta... i carnefici mi stendono sulla croce; ascolta il primo colpo di martello che inchioda la mia destra... poi fissano la sinistra... stirano crudelmente i miei piedi, le piaghe si riaprono, i nervi si spezzano, le ossa si slogano, il dolore è intenso... i miei piedi sono trafitti e il mio sangue bagna la terra... Un Dio è inchiodato alla croce... contemplami: sono privo di movimento, senza libertà, spoglio, disonorato...".<