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Il Card. Cipriani chiede un'urgente educazione alla morale


ROMA, venerdì, 19 novembre 2010 (ZENIT.org).- Il Cardinale Juan Luis Cipriani ha sottolineato l'urgente necessità di educare alla morale affinché le persone possano distinguere il bene dal male.

“Bisogna sapere che cos'è una frode, che cos'è un furto, che cos'è la menzogna, altrimenti tutti potremo mentire, rubare, abusare”, ha detto l'Arcivescovo di Lima domenica scorsa nella Cattedrale della città.

Il porporato ha lamentato che il Ministro della Salute peruviano, Oscar Ugarte, abbia avviato nei giorni scorsi una campagna di distribuzione di 18 milioni di preservativi in tutte le regioni del Perù come mezzo di “salute pubblica”.

“Chi ha la responsabilità di curare la salute preferisce percorrere un'altra strada: 'Regalerò preservativi'”, “non educare la gioventù, educare i genitori, educare l'opinione pubblica”, ha denunciato.

In questo contesto, il Cardinale ha chiesto a tutti un esame di coscienza, riconoscendo che abbiamo bisogno dell'aiuto di Dio per superare i problemi e le difficoltà.

“Nessuno ti chiede di essere perfetto, nessuno ti dice che devi fare tutto bene, non è facile”, ha riconosciuto.

“Attraverso i sacramenti, la catechesi, l'insegnamento dei tuoi genitori, lascia che Cristo ti educhi, per avere una coscienza ben formata, per avere un'enorme fede”, ha aggiunto.

“Nel sacramento della Confessione posso chiedere perdono per i miei abusi, le mie ingiustizie, le mie menzogne; nel sacramento dell'Eucaristia posso trovare la forza per la speranza, la gioia; da soli non ci riusciamo”.

“Per questo, bisogna rivolgersi costantemente a Dio, pregare, studiare, parlare con gli altri, confessarsi”, ha sottolineato.

Il Cardinale ha poi ricordato che tutti i cattolici hanno il dovere di perseverare in Cristo.

“Non smettete di pregare, di lottare, di cercare sempre la verità”, ha esortato.

“Il destino di un cattolico è lottare per amore, fino all'ultimo istante. Bisogna vincere l'ultima battaglia, e visto che non sappiamo quale sia l'ultima bisogna vincere quella attuale, quella di oggi, in casa, sul lavoro, con gli amici”.

“Pregate, cercate Dio, conoscetelo, studiate il Catechismo, e così vedremo quanto Dio è vicino”, ha concluso.


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)