Caro lyvan,
concordo sul fatto che venga fatta chiarezza su quanto di distorto si dice su questo argomento.
Mi premeva, in questo forum, non riprendere le cose già analizzate in precedenza ma un fatto di cui non avevamo avuto modo di approfondire : si tratta di quelle citazioni patristiche che hai riportato più sopra come documentazione e che hanno attirato la mia attenzione.
Colgo l'occasione dalla tua ultima per fare anche chiarezza su un fatto che mi preme mettere in evidenza.
Facendo una ricerca su quanto vi è in rete di analogo, ho riscontrato con amara sorpresa che vi sono molti siti che UNANIMEMENTE affermano che numerosi Padri della Chiesa avrebbero addirittura SOSTENUTO tale dottrina.
Ecco uno dei tanti esempi di ciò che viene fatto circolare come se fosse oro colato:
"La reincarnazione è sempre stata considerata una verità della vita da molte civiltà antiche. Innumerevoli culture spirituali in tutto il mondo credono ancora oggi nella reincarnazione: dagli aborigeni Australiani agli sciamani della Siberia e della Mongolia, dagli stregoni Africani alle tribù dei Nativi Americani (nella lingua della tribù Lakota la reincarnazione viene chiamata kini). Il principio della reincarnazione era sostenuto anche dagli gnostici e da numerosi filosofi Greci, Egizi, Indù e Buddisti.
Questo principio fu sostenuto da numerosi Padri della Chiesa Cristiana quali Clemente d'Alessandria, San Gerolamo (traduttore della Bibbia latina), Origene e Sant'Agostino; la Chiesa Cristiana accettò la reincarnazione fino al 553 d.C.. Anche oggi diversi filosofi e psicologi occidentali cominciano a adottare la teoria della reincarnazione per spiegare quelle diversità tra gli esseri umani che non sono altrimenti spiegabili in termini d’ereditarietà/ambiente."
Sono d'accordo sulla prima parte e cioè che la reincarnazione è sostenuta da aborigeni, stregoni, sciamani, gnostici, indù, buddisti, e da alcuni filosofi greci.
Non sono assolutamente d'accordo invece, che sia stato "sostenuto da numerosi Padri della Chiesa cristiana e che la Chiesa accettò la reincarnazione fino al 553 d.C.".
Per quanto riguarda Clemente d'Alessandria basta prendere in mano il suo libro degli stromati per trovare una diffusa trattazione CONTRO LA CREDENZA DELLA REINCARNAZIONE, come avevo documentato .
Per quanto riguarda Agostino basta controllare in rete la sua opera CITTA' DI DIO per trovare tutto quello che ha detto CONTRO LA CREDENZA DELLA REINCARNAZIONE e che pure ho riportato.
Per quanto riguarda Origene , che sarebbe l'unico scrittore cristiano che ha dissertato su SUE idee personali nel De Principiis(1,8,4), riguardo NON ALLA REINCARNAZIONE si badi bene, ma semplicemente alla preesistenza delle anime, che è cosa diversa, e dichiarandole esplicitamente discutibili.
Un sito di impronta antroposofica dice:
Nella Lettera ad Avito, San Girolamo sembra che abbia scritto: " Se noi esaminiamo il caso di Esaù, vediamo che egli fu condannato a causa dei suoi peccati di una cattiva vita precedente".
Ho evidenziato il "sembra" per far capire che a volte non sono neppure certi che una frase sia stata effettivamente detta. Però intanto viene riportata, e in tanti altri siti, senza il "sembra", cosicchè la frase acquista carattere di certezza.
Ma ammettiamo pure che la frase sia stata detta. A questo punto andrebbe fatta, come per tutte citazioni estrapolate, una inquadratura completa per sapere se riporta le sue convinzioni personali o le parole di un altro che magari stava confutando. Poi occorre andare a cercare i brani completi dove Girolamo tratta direttamente la questione, se lo ha trattato.
Di certo è noto che Girolamo da ammiratore di Origene per la sua vasta cultura, ne è divenuto acerrimo oppositore proprio per le sue tesi preesistenzialiste che egli scambiava per reincarnazioniste. Di Gerolamo questo dunque è la cosa che ci interessa focalizzare e che rappresenta il suo pensiero CONTRARIO sulla questione, non una frase che "sembra" abbia detto.
In realtà Origene non ammetteva affatto la dottrina della reincarnazione. Ecco una sua autentica affermazione fatta nel suo libro CONTRO CELSO (3,75):
<Ammettiamo infine di curare anche gli uomini malati di quella pazzia della reincarnazione, causata dai medici i quali degradano la natura razionale, vuoi ad una interamente irrazionale, vuoi ad una priva di percezioni: non renderemo forse migliori nell'anima quelli che accolgono la nostra dottrina, la quale non insegna che il cattivo subirà, quale punizione, la perdita della sensibilità o della ragione, ma dimostra invece che le pene e le punizioni inflitte da Dio ai cattivi sono dei rimedi che conducono alla conversione.>
Ma queste citazioni purtroppo non vengono menzionate dai sostenitori della reincarnazione, ai quali preme solo dire che la Chiesa ha professato tale dottrina addirittura fino 550.
Ma quando, e chi mai lo sostenne veramente?
A questo punto non ci resta che concludere e dire con chiarezza, che nessuno degli scrittori cristiani sostenne una simile dottrina.
Volendo possiamo considerare anche il pensiero di Giustino e di Gregorio di Nissa ai quali pure vengono attribuite frasi presentate opportunamente per dirottare le menti di cristiani non ben premuniti contro le distorsioni, ma per motivi di lunghezza mi devo limitare a quanto detto fin qui.
Con affetto