00 02/01/2010 17:19
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 25/01/2003 17.11
Nulla è importante delle richieste dell'uomo.....rispetto ai disegni di Dio.....quindi NON è tanto rilevante se  è fondamentale, quanto il sapere l'amore di Dio verso l'uomo, tanto da affidargli un compito....per porLI al  servizio degli altri.....NON elevandoli al di sopra, ma esclusivamente al SERVIZIO.......
Gesù impiega TRE anni.....parrebbe nulla al confronto dei 2000 già trascorsi......ma è evidente che, come LUI stesso aveva predetto.....NON tutti i fratelli sarebbero andati d'accordo......per questo la sua ultima preghiera da vivo....sarà per L'UNITA'......Gesù sapeva bene le discordie che gli uomini stesso avrebbero creato e sollevato.....
Fatta questa premessa....perchè allora diventa importante stabilire la posizione della Chiesa sulla questione di Pietro?
PER LA CREDIBILITA'........perchè i fedeli NON sono senza un pastore.....già ma non è Gesù il Pastore e la roccia? CERTO!! Gesù è la ROCCIA SU CUI POGGIA LA CHIESA DI CUI è IL CAPO INDISCUSSO.....ma allora perchè pretendere questa posizione all'apparenza predominante?
Sempre restando con le immagini dei Vangeli davanti agli occhi.....ricordiamoci come i Giudei "NON lo riconobbero" quale Messia......eppure Gesù fece di tutto per farglielo capire....come mai NON FU MAI ESPLICITO? GLI MANCAVANO LE PAROLE? NON SAPEVA SPIEGARSI?.....ovvio che no.....Gesù NON voleva OBBLIGARE......ma invitare a riconoscerlo quale Messia....e così gli fa il paragone del Pastore e delle pecore....parla dell'ovile, con parabole.......introduce pian piano il concetto di questa Chiesa che come un ovile dovrà raccogliere e accogliere tutti coloro che riconosceranno in Cristo il Figlio proprio di Dio, Verbo Incarnato!
Sappiamo che l'ovile è la Chiesa dove pascola il gregge di Dio, cioè tutti NOI CRISTIANI popolo in cammino....e Gesù parla di Pastore che conduce il pascolo......tuttavia prima di tornare al Padre dopo la Riserruzione dirà SOLTANTO  a Pietro: " Mi ami tu più di costoro? PASCI I MIEI AGNELLI"......ma come...poco prima parlando dell'ovile Gesù dice chiaramente che Lui è il Pastore....ed ora raccomanda a Pietro di pascere gli agnelli.....che cosa avrà voluto dire?
E' la conferma del famoso brano di Matteo.....
"Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno..."
analizziamo:
Cambia il nome di Simone in Pietro..............cioè non lo chiama Simone...ma Pietro.....è l'autorità di Gesù che sta annunciando qualcosa.....ora, non più Simone dato dai genitori, ma Pietro (che significa pietra)confermato da Gesù....perchè ora è un uomo di Dio scelto e chiamato per compiere una missione....e  il significato è l'identificazione VISIBILE DELLA ROCCIA....quella Roccia che è il Cristo sulla quale è saldamente ancorata e fondata la Chiesa.......;
Gesù edifica la Chiesa......attenzione, i protestanti sostengonmo che noi interpretiamo male questa frase....dicendo che Gesù l'ha edificata su se stesso e non su Pietro....ma attenzione appunto...Gesù dice "Tu sei Pietro....e su questa pietra.....la mia Chiesa...." se i protestanti avessero ragione...NON avrebbe senso da parte di Gesù dire "edificherò LA MIA CHIESA".......è come dire..."Tu sei Pietro e su di me stesso edificherò la mia Chiesa"....sarebbe stato un concetto inutile dal momento che come allora tutti i cristiani sanno che la Chiesa è fondata sul e dal Cristo........no, no, Gesù lo sta dicendo proprio a Pietro soltanto, come soltanto a Pietro cambiò il nome.....in un frangente così particolare......
Gesù dice letteralmente "Tu sei Pietro e su di te, che ho reso COME UNA PIETRA....IO CI APPOGGIO LA MIA CHIESA.....e poichè SONO IO IL CAPO PERCHè è MIA LA CHIESA, LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNO"........;
Gesù da le chiavi......anche questo è molto sfocato nelle predicazioni protestanti che non accettano la Chiesa....e dicono che il verbo dare è al futuro......cioè "darò"...quindi in una visione futuristica se non.....alla fine del mondo.....ma, ma.....non avrebbe senso.....alla fine del mondo tutto sarà finito e la Chiesa terminerà il suo compito......e tutto verrà sottomesso a Dio.....il senso delle chiavi "ti darò"...era proprio in visione della prima evangelizzazione dopo l'Ascensione di Gesù al cielo....da quel momento in poi, dopo la pentecoste, nascita ufficiale della Chiesa.....ecco che i discepoli si muovono....e comincia la loro AUTORITA'.....le chiavi sono questa autorità che avrà potere di legare e di sciogliere (concetto che parlermo a parte)
L'unico atto "ufficialie" prima della Pentecoste è la sostituzione di Giuda.....necessaria per ricomporre IL NUMERO...dei Dodici..venuto meno a causa di Giuda....in Atti 1, 15 si legge senza preamboli: In quei giorni Pietro levatosi in mezzo ai fratelli, riunite insieme circa 120 persone, disse......
Notiamo bene.....fra 120 persone....Pietro prende l'iniziativa di alzarsi senza che nessuno glielo avesse chiesto......e che fa? un riepilogo degli ultimi fatti...compie la PRIMA CATECHESI FACENDO PER PRIMO UN RIFERIMENTO ALL'ANTICO TESTO.......giungendo a spiegare la questione di Giuda.....per il quale, dice, è necessario nominare un altro al suo posto.....
Notiamo bene......nessuno si alza per aggiungere qualcosa, nessuno commenta.....anzi...subito "ne furono proposti due"........
Ma non basta...subito dopo l'entusiasmo suscitato dai fatti della Pentecoste....sempre in Atti 2,14 leggiammo di nuovo:
Allora Pietro in piedi con gli Undici, levò alta la voce e parlò così".....
Anche qui...notiamo attentamente.....TUTTI HANNO RICEVUTO LO SPIRITO SANTO.....ma senza che nessuno chiede nulla, Pietro in piedi CON gli altri, alza la voce per fare una proclamazione.....è la seconda volta che Pietro dimostra TUTTA LA SUA AUTORITA' che non è di predominio...ma di PORTAVOCE......e lo si pregusta dal fatto che nessuno lo contraddice.....Tutti avevano ricevuto il dono dello Spirito Santo eppure solo Pietro, che è in piedi insieme agli altri......prende la parola.....
Bè...non mi senbrano considerazioni da poco.....
Ora perchè è così importante stabilire se la Chiesa è fondata su Pietro o sulla pietra?.....
intanto perchè la domanda è male impostata....la Chiesa è fondata su Pietro....in quanto rappresenta in modo visibile quella roccia che è il Cristo.....Cristo noi NON lo vediamo....ma sappiamo che c'è.....che bisogno c'è allora di Pietro e quindi del Papa? PER LA VISIBILITA'......
Un cieco è certamente felice di vivere, non ho mai incontrato un cieco che volesse morire per il suo stato.....se la madre gli insegna che il mondo è pieno di colori, lui non avrà dubbi.....ma non avrà desiderio di vedere qualche volta anche questi colori? se non altro per capire che cosa sono i colori....
La visibilità della Chiesa è importante...primo perchè Gesù parla di gregge e di ovile......e dice che questo gregge deve pascolare al sicuro nell'ovile che è la Chiesa....perchè la Chiesa E' GUIDATA DA LUI......ma ha chiamato Pietro che insieme ai vescovi (pietro da solo non varrebbe nulla e i vescovi senza Pietro sarebbero facilmente dispersi) deve GARANTIRE quanto il Cristo ha insegnato......
Per ora mi fermo qui....ma è ovvio che è un invito a dire la vostra....
Fraternamente C.

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Da: ARAMISInviato: 25/01/2003 20.13
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 25/01/2003 20.45
Aramis, alias Pasquale....non ho cancellato il tuo intervento ma l'ho spostato qui:
Buon lavoro, C.

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Da: serafinoInviato: 25/01/2003 22.44

Caro Raptor, nel rispondere al mio messaggio 2 nel forum “Il primato di Pietro”, tu ni dici: Piuttosto il tuo intrevento mi conferma, una volta di più, come nè tu nè gli altri evangelici presenti in lista siate in grado di opporvi alle dottrine dei TdG. I vostri interventi sono stati semplicemente ridicoli<o:p></o:p>

e, alla prima affermazione cheb usciva da quanto dettatovi dai vostri pastori, siete spariti dimostrando un'assoluta incapacità di difendere le cose nelle quali credete.<o:p></o:p>

Ti rispondo che di tdG ne ho affrontato a tavolino oltre un centinaia di incontri, anche di pezzi grossi, e non sono mai stato sopraffatto, e sono tuttora disposto d’affrontarne ancora. E ti dico che molti di loro in questa città e d’intorni dive io vivo, al sentire il mio nome si tengono lontani, con tutto che li ho ben trattati e non ho mai alzato la voce ad alcundi loro. Oltre a ciò sono intervenuto nel tuo sito a rispondere sia a Cristiano che a yoel, e sono colui che ho inserito in ‘Difendere...’ il messaggio intitolato:  “Il nome Geova- mai insegnato da Gesù”.  Ma quando il vostro dialogo si è intavolato su cose dette dagli uomini e non da Dio, e sulla versione dei Lxx, io mi son trattenuto, non essendo abbastanza al corrente degli scritti fuor della Sacra Scrittura, e non mi riguardano neanche tuttora secondo che la Verità è proveniente soltanto da Dio, e ce l’abbiamo nella Sacra bibbia.  Cristiano stesso rimase fuor di sé quando gli mostrai che la Rocca spirituale (Geova) che seguiva il popolo, cui fece scaturire l’acqua da una pietra; (Eso.17:5-6); nel N. Testamnto, in 1Cor.10:4, è scritto di essere il Cristo.<o:p></o:p>

Io non ho attindo nulla dettatomi dai nostri pastori, per come voi attingete dal clero cattolico.  -Forse il mio seddetto messaggio 2, non è scritturale? Non è mica vero che Pietro rinnegò il Signore, sciogliendosi dal patto??   - Il forum, Il Primato di Pietro, non fu aperto da me, ma da Caterina, io ho solo inserito qualcosa che non era stata ancora argomentata.         A te la parola.<o:p></o:p>

Fraternamente<o:p></o:p>

Serafino.

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 26/01/2003 1.23
I profeti costituiscono con gli Apostoli la generazione dei primi testimoni che hanno ricevuto la rivelazione del piano divino e che hanno predicato il Vangelo (Lc 11,49; Mt 23,34; Mt 10,41).
Tutta la Chiesa è detta “Colonna e sostegno della Verità”.
Il non voler accettare che Pietro fu costituito “roccia” da Gesù, significa alterare pregiudizialmente e irreparabilmente tutta la realtà intorno a Cristo ed alla Sua Chiesa.
Il voler dimenticare i poteri così larghi concessi da Cristo al Primo degli Apostoli (Mc 3,13-19; Mt 10,1-4;Lc 6,12-16), Matteo dice chiaramente che Pietro è il primo degli Apostoli: “I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, 3Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, 4Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, che poi lo tradì.” (Mt 10,2), è alterare il significato della Parola e la volontà del Signore Gesù.
Se oggigiorno si devono elencare ad esempio i componenti di una squadra di calcio, si pronunciano i numeri associati ai nomi dei giocatori, ma in questo caso se nominiamo il portiere non diciamo “primo” ma il “numero uno” poi nominiamo il “numero due” (cioè il terzino destro) e così via, si capisce chiaramente che il numero uno del portiere non gli conferisce alcuna autorità sugli altri giocatori, infatti in una squadra di calcio chi ha più autorità è il “capitano” che non ha un numero fisso;
nel caso degli Apostoli, non veniva menzionato il capitano ma “il primo”, Matteo avrebbe potuto elencare semplicemente i dodici nomi degli Apostoli, senza usare la parola “primo” invece preferisce usare la parola “primo” per indicarci il primato di Pietro, del resto in tutto in N.T. notiamo che Pietro è sempre il primo in quasi tutti gli episodi dove vengono nominati gli Apostoli, e i suoi compagni nutrivano rispetto nei suoi confronti, infatti quando Giovanni e Pietro corsero al sepolcro di Gesù, Giovanni (che era più giovane) arrivò per primo ma non entrò, preferì aspettare Pietro, e fu Pietro ad entrare per primo nel sepolcro; Il non voler accettare l’autorità della Chiesa cattolica, significa spodestare la Chiesa di Dio dalla sua naturale divina autorità conferitale dal suo Divino Fondatore.
Nessuno è autorizzato a servirsi della Bibbia  per distruggere la Parola di Dio; e questo avviene quando dei gruppi di credenti ricorrono ad interpretazioni parziali ed arbitrarie che la stessa Parola di Dio non consente.
Le metafore ricordate indicano la funzione di pietra fondamento benché in modo analogico.
E sappiamo che l’analogia comporta una somiglianza oggettiva, non una identità, nell’essere e nell’agire di due o più soggetti.
Infatti:
a) Jahvè è roccia in quanto costituisce il primo fondamento della Chiesa, di cui l’antico Israele era tipo e figura. In Lui, ossia sulla sua bontà e fedeltà poggiava la fede e la speranza dell’Israele secondo la carne; in Lui poggiano la fede e la speranza del “Nuovo Israele” (Rm9,6-8; Gal 3,6-9,29; 4,21-31;6,8)

b) Cristo è Roccia in quanto, a livello storico e visibile, è la pietra d’angolo (=principale) e fondamento della comunità di salvezza, ossia della “Sua” Chiesa.

c) Infine la Chiesa tutta intera è detta fondamento: “Voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno (=fondamento) della verità” (1 Tm 3,14-15).

Dopo avere illustrato la metafora di “roccia”, sarà bene soffermarsi un po’ su quella delle “chiavi”: “A te darò le Chiavi del Regno dei Cieli”.
Le Chiavi (Mt 16,18-20). C’è qui, oltre quello della guida sicura per raggiungere il regno dei cieli, il senso della giusta interpretazione dell’autorità di cui è investito Pietro. Infatti da Mt 23,13-16 abbiamo: “Guai a voi ipocriti, maestri della legge e farisei. Voi chiudete agli uomini la porta del Regno dei Cieli: non entrate voi e non lasciate entrare quelli che vorrebbero entrare, ecc..”
Da Lc 11,52 abbiamo: “Guai a voi, maestri della legge, perché avete portato via la chiave della vera scienza, voi non siete entrati e non avete lasciato entrare quelli che avrebbero voluto”
Tenere presente che i maestri di Israele non avevano assicurata l’infallibilità, mentre i “mandati da Dio”, e solo quelli mandati, come i veri profeti annunciavano veramente la Parola di Dio.
 Le esigenze della casistica rabbinica rendevano impossibile l’osservanza della legge. Da 10 precetti, i rabbini erano arrivati a comandarne 613!

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 26/01/2003 1.27
Inoltre da 1 Tm 6,3-5, ricaviamo la stessa dottrina vista in Matteo e Luca:
 “Se qualcuno insegna diversamente, se non segue le sane parole di Gesù Cristo nostro Signore e l’insegnamento della nostra religione (=Chiesa cattolica) è un superbo ed un ignorante, un malato che va in cerca discussioni e vuol litigare sulle parole, ecc..”.
Gesù sapeva che la Sua Chiesa doveva affrontare e combattere tante eresie nel corso dei secoli, quindi era logico che stabilisse un organo che vigilasse e difendesse la verità, altrimenti la Chiesa sarebbe stata distrutta in pochissimo tempo dalle eresie.
La Sua Chiesa doveva avere delle regole, che garantissero l’esatta interpretazione delle Scritture, altrimenti come potevano controbattere gli eretici?
Dovevano poter dimostrare Bibbia alla mano il suo corretto significato.
Gesù stesso non affidò la Sua Chiesa a tutti i discepoli indistintamente, ma stabilì dodici Apostoli, affinché predicassero e vigilassero con autorità incontestabile, loro potevano dimostrare di essere stati scelti direttamente dal Cristo, e anche i loro successori poterono dimostrare la discendenza apostolica, se così non sarebbe stato gli eretici gli avrebbero riso in faccia, e chiunque poteva prendere il comando della Chiesa e dirigerla verso qualunque lido eretico.

Fin dai primi secoli del cristianesimo gli eretici tentavano di contestare le verità bibliche tentando di sovvertirle (non riuscendovi), mai però fu messa in dubbio la discendenza apostolica dei vescovi, perché essa risultava chiara da documenti inoppugnabili. La Chiesa ha sempre potuto dimostrare la sua discendenza apostolica, da vescovo in vescovo fino ai nostri giorni. Solo negli ultimi tempi alcuni gruppi protestanti osano voler vanificare la discendenza apostolica dei vescovi cattolici romani, perché nel mondo protestante evangelicale ad esempio non si dà nessuna importanza alla storia quando questa parla a favore della Chiesa cattolica romana, la si esalta invece quando questa mostra alcuni errori che la Chiesa di Roma ha commesso nel corso dei secoli; provocando nei fedeli un’avversità molto marcata in tutto quello che è cattolico romano, perché i fedeli si trovano a conoscere bene gli errori della Chiesa romana e ignorano totalmente la sua gloriosa storia millenaria e la sua discendenza apostolica.
Gesù conferisce a Pietro un carisma unico ed individuale: “Conferma i tuoi fratelli” nella fede
(Lc 22,31-32). Ossia, chi non è d’accordo con Pietro non è nella verità.
A tutte queste prerogative personali Gesù ne aggiunge un’altra con la quale colma ogni incertezza e completa l’autorità vicariale di Pietro. Ciò avviene quando, dopo la resurrezione, con parole solenni, inequivocabili e incontrovertibili, dice a Pietro per tre volte: “pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle…” (Gv 21,15-17).
Pietro dunque, senza equivoco alcuno, è nominato il pastore supremo di tutto il “gregge” di Cristo.
Cristo ha mandato Pietro e gli altri Apostoli dando loro ogni potere, così come il Padre ha mandato Gesù dandogli ogni potere.
Pace
Salvatore