00 02/01/2010 17:21
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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 26/01/2003 1.30
E’ bene sapere che l’evangelista Giovanni scrive tali parole non meno di 30-40 anni dopo la morte di Pietro. Ciò significa che esse (parole) ormai riguardano, sì, Pietro, ma nei suoi successori.
Perché è impensabile che dopo la morte di Pietro, la Chiesa dovesse restare senza una guida (terrena) autorevole, perché se Gesù avesse voluto guidare di persona la Sua Chiesa non avrebbe stabilito nemmeno gli Apostoli.
 Ma dalla Bibbia traspare che come prima Dio Padre si servì di uomini come Mosè, David, e altri per guidare il suo popolo così Gesù si servì di Pietro e degli Apostoli per guidare la Sua Chiesa. E’ semplicemente impensabile che la Chiesa dovesse finire con la morte degli Apostoli, eppure i fratelli protestanti (pentecostali e altri) affermano che il potere di legare e di sciogliere Gesù lo diede solo agli Apostoli, e questo potere non era trasmissibile.
Queste affermazioni sono talmente insensate che si smentiscono da sole; ma come è possibile che la Chiesa con la morte degli Apostoli non dovesse avere più una guida autorevole?
Se con la morte degli apostoli tutti i discepoli avevano pari voce in capitolo per amministrare e vigilare sulle verità di fede, il cristianesimo non sarebbe mai arrivato fino ai nostri giorni, sarebbero scoppiate guerre fratricide all’interno delle comunità, perché ognuno poteva dire la propria su qualunque verità di fede.
 Dalla stessa Bibbia apprendiamo che Paolo si preoccupava di scegliere uomini fidati e di fede provata, per affidargli il ministero della Parola, imponendogli le mani e conferendogli così la stessa sua autorità in materia di fede, Timoteo, Filemone e Tito sono degli esempi.
Se questi tre vescovi sopra citati non avessero avuto una piena autorità per dirigere la loro Chiesa locale, quanto sarebbero durati?
I loro successori a loro volta dovevano avere anche loro autorità altrimenti i fedeli ribelli gli avrebbero riso in faccia, prendendoli a calci nel sedere. La loro autorità veniva riconosciuta da tutta la Chiesa, e se c’era qualche fratello che sbagliava gravemente il vescovo comandava agli anziani di buttare fuori dalla Chiesa il fratello che si era macchiato di una grave colpa (potere di legare e di sciogliere, le chiavi)
Ne abbiamo esempio da Paolo, che ordina agli anziani di estromettere dalla Chiesa il fratello che si era macchiato di incesto.
Paolo avendo ricevuto da Gesù il potere di legare e di sciogliere, lo sta esercitando, comandando di allontanare quel fratello peccaminoso.
Ecco che allo stesso modo la Chiesa cattolica romana esercita il suo potere conferitogli da Cristo tramite la successione apostolica.
Per ora mi fermo qui
Salvatore

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 26/01/2003 9.12
Mio caro Serafino....se leggiamo attentamente le Lettere Apostoliche....SENZA ESTRAPOLARE.......nel contesto generale si evince che cosa? UNA PREDICAZIONE ORALE.....erano loro e la loro voce e la loro testimoniaza il Nuovo Testamento di quel periodo....dal momento che i testi NON erano stati ancora redatti......
Sai benissimo che LA BIBBIA NON E' VERO CHE DICE TUTTO E CHE SPIEGA TUTTO.......e quando dico TUTTO....intendo TUTTO......dal momento che lo stesso Giovanni dice che "NON TUTTO E' STATO SCRITTO, NON TUTTO E' STATO RIPORTATO......."
Come mai ignorate sempre questo passo di Giovanni?
La testimonianza AUTORITARIA....perchè lo era....degli Apostoli, parte da un TRAMANDARE I FATTI AVVENUTI....e lo fanno con una tale autorità che a volte è accolta, altre volta è mal vista.....Infatti già dalla prima ora Paolo ci fa comprendere che ci sono delle divisioni in atto.....
Perchè noi riportiamo testi al di fuori della Bibbia per aiutare a comprendere la stessa Bibbia? Perchè lo fecero gli Apostoli e lo fecero le prime comunità cristiane.....
Le prime comunità cristiane, caro Serafino....NON LEGGEVANO LA BIBBIA come facciamo oggi......ma leggevano le Lettere degli Apostoli che scrivevano a queste comunità raccomandandogli ed esortandoli a rimanere fedeli a che cosa? NON ALLA BIBBIA COME INTENDETE VOI....MA AL MESSAGGIO CHE LORO GLI AVEVANO INSEGNATO.........riesci a comprendere la differenza?
La Bibbia, o meglio....i Rotoli sacri erano custoditi nelle sinagoghe.......non c'erano migliaia di copie sparse per ogni comunità perchè erano gli Ebrei che, giustamente, li custodivano........mentre i Cristiani vivevano nelle proprie comunità.....specialmente dopo il primo Concilio.....NON SI POSSONO IGNORARE QUESTI ASPETTI......
Altrimenti chiunque può prendere in mano i versetti biblici e dire quello che vuole confrontando soltanto con ciò che è scritturale (ma Giovanni ha detto che non tutto è stato scritto, che facciamo? ciò che non è stato scritto lo cestiniamo??), infatti questo modo di procedere portò già nell'anno 100 i primi problemi....Marcione.....ti dice nulla questo nome?
Egli, proprio leggendo i Rotoli dell'A.T. e confrontandoli con le Lettere degli apostoli e i primi scritti del vangelo che cominciavano a circolare, cosa fa? Pretende che venga cancellato dalle comunità cristiane tutto l'A.T. sostenendo, proprio dalle Lettere degli Apostoli, che essendo ormai compiuta la Rivelazione, l'A.T. non faceva più testo.....alcuni vescovi scrivono al vescovo di Roma....per dare CON AUTORITA'......una parola ferma su questo grave errore.....lo sollecitano ad AGIRE......spiegando che già alcune comunità cristiane si stavano lasciando influenzare da questa dottrina sbagliata.......
IL VESCOVO DI ROMA PRENDE LA DECISIONE E LA COMUNICA A TUTTI GLI ALTRI VESCOVI........i quali sono concordi che il Vecchio e il Nuovo Testamento devono essere tenuti insieme perchè inscindibili fra loro.....nasce così la divisione letteraria del Nuovo e Antico Testamento......
Caro Serafino....non si possono ignorare questi passaggi......
Se credere a Gesù come la Chiesa insegna (e che anche voi accettate) fosse stato facile attraverso solo l'uso della Bibbia.....caro mio.....mi devi spiegare perchè gli Ebrei "NON LO RICONOBBERO"......Paolo gli ha dedicato molti scritti.....riferendosi all'A.T. non c'è riuscito lui...e pretendete di farlo voi??....Certo, molti si convertirono e molti ancora si convertono.....così come molti amano la Chiesa ed altri ci si oppongono.......
Ma questo non dipende perchè noi portiamo gli scritti dei Padri........bensì per la chiusura del cuore....se consenti è diverso.....
Fraternamente C.

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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 26/01/2003 19.28
Caro Salvatore, ho appena riaperto questo forum, e ho trovato che chiedevi come mai fosse stato cancellato il messaggio n 6.
Si trattava del mio stesso messaggio come ti hanno fatto notare Raptor e Caterina, che ho tolto perchè appunto volevo rivederlo.
In tale messaggio segnalavo un particolare di

Gv1,42  che dice:

… e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: "Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che tradotto vuol dire Pietro)".

Da tale versetto si ricava che il nome dato a Simone da Gesù non era il lingua greca (che è una traduzione, come afferma l'evangelista) ma nella lingua propria di Gesù e significava ROCCIA o PIETRA.

Tale nome non fu certamente dato a caso da Gesù, ma solo perchè Simone avrebbe dovuto svolgere quella specifica funzione, in nome e per conto della ROCCIA  per eccellenza che è Cristo.

Per cui le osservazioni fatte da Caterina nel suo post 11 sono molto pertinenti:

Cambia il nome di Simone in Pietro..............cioè non lo chiama Simone...ma Pietro.....è l'autorità di Gesù che sta annunciando qualcosa.....ora, non più Simone dato dai genitori, ma Pietro (che significa pietra)confermato da Gesù....perchè ora è un uomo di Dio scelto e chiamato per compiere una missione....e  il significato è l'identificazione VISIBILE DELLA ROCCIA....quella Roccia che è il Cristo sulla quale è saldamente ancorata e fondata la Chiesa.......;
Gesù edifica la Chiesa......attenzione, i protestanti sostengonmo che noi interpretiamo male questa frase....dicendo che Gesù l'ha edificata su se stesso e non su Pietro....ma attenzione appunto...Gesù dice "Tu sei Pietro....e su questa pietra.....la mia Chiesa...." se i protestanti avessero ragione...NON avrebbe senso da parte di Gesù dire "edificherò LA MIA CHIESA".......è come dire..."Tu sei Pietro e su di me stesso edificherò la mia Chiesa"....sarebbe stato un concetto inutile dal momento che come allora tutti i cristiani sanno che la Chiesa è fondata sul e dal Cristo........no, no, Gesù lo sta dicendo proprio a Pietro soltanto, come soltanto a Pietro cambiò il nome.....in un frangente così particolare......
Gesù dice letteralmente "Tu sei Pietro e su di te, che ho reso COME UNA PIETRA....IO CI APPOGGIO LA MIA CHIESA.....e poichè SONO IO IL CAPO PERCHè è MIA LA CHIESA, LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNO"........;
Gesù da le chiavi......anche questo è molto sfocato nelle predicazioni protestanti che non accettano la Chiesa....e dicono che il verbo dare è al futuro......cioè "darò"...quindi in una visione futuristica se non.....alla fine del mondo.....ma, ma.....non avrebbe senso.....alla fine del mondo tutto sarà finito e la Chiesa terminerà il suo compito......e tutto verrà sottomesso a Dio.....il senso delle chiavi "ti darò"...era proprio in visione della prima evangelizzazione dopo l'Ascensione di Gesù al cielo....da quel momento in poi, dopo la pentecoste, nascita ufficiale della Chiesa.....ecco che i discepoli si muovono....e comincia la loro AUTORITA'.....le chiavi sono questa autorità che avrà potere di legare e di sciogliere (concetto che parlermo a parte)
Con affetto

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 26/01/2003 21.28
In Mt 16,18-20 Gesù fonda la sua Chiesa sulla “roccia”, ossia sulla stabilità, sulla sicurezza, sulla indefettibilità, assicurandole che né il tempo né l’errore avrebbero avuto su di essa il sopravvento:”le porte degli inferi non prevarranno…” .
Chi può dubitare delle divine parole di Cristo?
Nella traduzione interconfessionale le parole di Cristo sono recate così: “e su di te, come su una pietra, edificherò la mia Chiesa”.
Dunque Pietro è la “roccia” ma la roccia di Pietro poggia sulla Pietra Angolare che è Cristo, e quando Gesù dice “la mia Chiesa”, vuol dire che essa è “una ed unica”. Tutte le altre associazioni che si dicono “chiese” non sono la Chiesa fondata da Cristo, e perciò non possono garantire l’autenticità dell’interpretazione biblica. Ricordiamo che a Pietro (al suo primo incontro con Gesù) viene dato il nome Kefa=roccia (Gv 1,42; Mc3,16)
Roccia è un metafora, un simbolo che sta a significare sicurezza.
Infatti leggiamo in 2° Sam 22,2: “Jahwè è la roccia di Israele”; prima di Davide Mosè aveva detto: “Jahwè è roccia” (Dt 32,4); Isaia additava Jahwè come “unica roccia”; anche nei Salmi (144,1 e 95,1) è detto: “Benedetto Jahwè” mia roccia”.
Nel N.T. Gesù applica a Sé il Salmo 117,22 e si qualifica come “pietra d’angolo”, ossia la pietra principale nella edificazione del “Nuovo Israele”, che è la Chiesa, la “Sua Chiesa”, come è scritto in Mt 21,42-44: “…la pietra scartata…è divenuta testata d’angolo.. chi cadrà sopra questa pietra sarà sfracellato; e qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà.
Il Signore ha fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri”.
Per i Giudei, che non hanno creduto alla divinità di Cristo, questa pietra è divenuta motivo d’inciampo e di rovina (Rm9,33; 1 Pt 2,7-8; Is 8,14; 28,16) Ma per i discepoli di Cristo, Egli è la Roccia Spirituale fonte di salvezza, prefigurata nella roccia da cui Jahwè fece scaturire acqua abbonante per dissetare l’Israele secondo la carne (1 Cor 10,3-4; Es 17,5-6; Nm 20,10-11).
E’ chiaro che l’essere Roccia di Cristo non vanifica l’essere roccia di Jahwè. Solo bisogna saper conciliare le due esplicite testimonianze della S. Scrittura. Roccia è detto pure nella Bibbia Simone, figlio di Giona. Fu Gesù stesso a imporgli questo nuovo nome, pietre vive sono pure tutti i credenti (1 Pt 2,4-5)
Ai fratelli protestanti risulta difficile capire che l’essere “roccia” di Pietro non vanifica l’essere roccia di Cristo e l’essere roccia di Jahwè, loro mirano a annullare il primato di Pietro, quindi negano che il papa abbia autorità apostolica in quanto successore di Pietro, alcuni loro arrivano perfino a negare che Pietro sia stato a Roma, quando invece esistono documenti storici che lo provano.
Fondamento è prima di tutto, Gesù Cristo: “Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un sapiente architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra (successione apostolica). Ma ciascuno stia attento come vi costruisce. Infatti, nessuno può porre un fondamento diverso da quello che giù vi si trova, che è Gesù Cristo” (Cor 3,10 -11). Assieme a Cristo S. Paolo chiama fondamento anche gli Apostoli e i Profeti (Ef 2,19-20): si tratta qui dei profeti del N.T. (Ef 3,5;4,11)
“In questo tempo alcuni profeti scesero ad Antiochia da Gerusalemme. E uno di loro, di nome Agabo, alzatosi in piedi, annunziò per impulso dello Spirito che sarebbe scoppiata una grave carestia su tutta la terra. Ciò che di fatto avvenne sotto l’impero di Claudio” (At 11,27).

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 26/01/2003 21.30
Quindi nella traduzione biblica interconfessionale le parole di Cristo sono recate così:”e su di te, come una pietra, edificherò la mia Chiesa”. Dunque, Pietro è la “roccia”. E quando Gesù dice “la mia Chiesa”, vuol dire che essa è “una ed unica”. Tutte le altre associazioni che si dicono “chiese”, non sono la Chiesa fondata da Cristo, e perciò non possono garantire l’autenticità  dell’interpretazione biblica.
Ricordiamo che a Pietro (suo primo incontro con Cristo) viene dato il nome Kefa = roccia (Gv 1,42; Mc 3,16).
Roccia è una metafora, un simbolo che sta a significare sicurezza. Infatti leggiamo in 2 Sam 22,2:” Jahwè è la roccia di Israele”; prima di Davide Mosè aveva detto: “Jahwè è roccia” (Dt 32,4);
Isaia additava Jahwè come “unica roccia”; anche nei Salmi (144,1 e 95,1) è detto “Benedetto Jahwè mia roccia”.
Nel N.T. Gesù applica a Sé il Salmo 117,2 e si qualifica come “pietra d’angolo” ossia la pietra principale nella edificazione del “Nuovo Israele”, che è la Chiesa, la “Sua Chiesa”, come è scritto in Mt 21,42-44: “…la pietra scartata.. è diventata testata d’angolo.. chi cadrà sopra questa pietra sarà sfracellato; e qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà. Il Signore ha fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri”.
Per i Giudei che non hanno creduto alla divinità di Cristo, questa pietra è divenuta motivo d’inciampo e di rovina (Rm 9,33; 1 Pt 2,7-8; Is 8,14; 28,16). Ma per i discepoli di Cristo, Egli è la Roccia Spirituale, fonte di salvezza, prefigurata nella roccia da cui Jahwè fece scaturire acqua abbondante per dissetare l’Israele secondo la carne (1 Cor 10,3-4; Es17,5-6; Nm 20,10-11).
E’ chiaro che l’essere Roccia di Cristo non vanifica l’essere roccia di Jahwè. Solo bisogna saper conciliare le due esplicite testimonianze della S. Scrittura. Roccia è detto nella Bibbia pure Simone , figlio di Giona. Fu Gesù stesso a imporgli questo nuovo nome; pietre vive sono pure tutti i credenti.
Fondamento è prima di tutto Gesù Cristo: “Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un sapiente architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra (successione apostolica). Ma ciascuno stia attento come costruisce. Infatti, nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo” (Cor 3,10-11).
Assieme a Cristo, Paolo chiama fondamento anche gli Apostoli e i Profeti (Ef 2,19-20) si tratta qui dei profeti del N.T. (Ef 3,5;4,11; At11,27). Costituiscono con gli Apostoli la generazione dei primi testimoni che hanno ricevuto la rivelazione del piano divino e che hanno predicato il Vangelo (Lc 11,49; Mt 23,34; Mt 10,41).
Tutta la Chiesa è detta fondamento  “Colonna e sostegno della Verità” (1Tm 3,15).

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 26/01/2003 21.33
Il voler vanificare la funzione dell’uomo-roccia, posto da Cristo a fondamento visibile della “Sua Chiesa”, significa alterare pregiudizialmente e irreparabilmente tutta la realtà intorno a Cristo ed alla Sua Chiesa. Il voler dimenticare i poteri così larghi concessi da Cristo al Primo degli Apostoli (Mc 3,13-19; Mt 10,1-4; Lc 6,12-16) significa spodestare la Chiesa di Dio dalla sua naturale divina autorità conferitale dal suo Divino Fondatore.
Questo delitto di mutilazione è non solo contro quanto stabilito da Cristo, ma anche contro gli stessi credenti in Lui, i quali resterebbero privi delle prerogative più necessarie alla vita della Chiesa.
La Chiesa non poteva e non può essere abbandonata al caos.
Nessuno è autorizzato a servirsi della Bibbia per distruggere la Parola di Dio; e questo avviene quando dei gruppi di credenti ricorrono a interpretazioni parziali ed arbitrarie che la stessa Parola di Dio non consente.
Le metafore ricordate indicano la funzione di pietra, fondamento benché in modo analogico;
e sappiamo che l’analogia comporta una somiglianza oggettiva, non una identità, nell’essere e nell’agire di due o più soggetti.
Infatti:
a) Jahvè è roccia in quanto costituisce il primo fondamento della Chiesa, di cui l’antico Israele era tipo e figura. In Lui, ossia sulla sua bontà e fedeltà poggiava la fede e la speranza dell’Israele secondo la carne; in Lui poggiano la fede e la speranza del “Nuovo Israele” (Rm 9,6-8; Gal 3,6-9,29; 4,21-31; 6,8).
b) Cristo è Roccia in quanto, a livello storico e visibile, è la pietra d’angolo (=principale) e fondamento della comunità di salvezza, ossia la “Sua Chiesa”.
c) Infine la Chiesa tutta intera è detta fondamento: “Voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno (=fondamento) della verità” (1 Tm 3,14-15).

Quando Gesù ha chiamato a se i dodici Mt 10,1 diede a loro il potere di……. ,
non a tutti i discepoli, Matteo poi usa la parola “per primo” per indicare che Pietro era il primo fra gli Apostoli, è bene notare che nonostante i protestanti vogliano negare questo primato, Matteo lo sottolinea, e i fedeli protestanti farebbero bene a notare che Matteo scrive il suo Vangelo intorno all’anno 70 d.C. quindi già esistevano le prime comunità cristiane, esistevano le prime Chiese locali con i loro ordinamenti, le Chiese locali fin dal principio non sono mai vissute nel disordine, ma sono state sempre organizzate per meglio accudire ai bisogni dei fedeli di ogni singola realtà locale,
quindi Matteo aveva visto e conosceva le Chiese e chi le guidava, e quando menziona la lista dei dodici Apostoli non lo fa in modo casuale (come vogliono far credere i pastori protestanti), a Matteo non gli “è scappata la penna di mano”, scrive e sa quello che scrive, i protestanti che vanno a citare Giovanni cap.1,40  dimostrano ulteriormente la loro ignoranza biblica.
Non è mai bastevole sottolineare che “ignorante” non viene detto in senso offensivo, eppure appena ci si sente etichettare così molti si offendono.