00 03/01/2010 19:19
Benedetto XVI nel primo Angelus domenicale del nuovo anno
E la Santa Sede conferma: padre Georg è andato a visitare la Maiolo

Il Papa: "Futuro nelle mani di Dio
non di maghi o economisti"


 

Benedetto XVI

CITTA' DEL VATICANO - "I problemi non mancano, nella Chiesa e nel mondo, come pure nella vita quotidiana delle famiglie. Ma, grazie a Dio, la nostra speranza non fa conto su improbabili pronostici e nemmeno sulle previsioni economiche, pur importanti": così il Papa nel primo Angelus domenicale del 2010.

"La nostra speranza - ha proseguito Benedetto XVI, affacciato alla finestra del suo studio su piazza San Pietro - è in Dio, non nel senso di una generica religiosità, o di un fatalismo ammantato di fede. Noi confidiamo nel Dio che in Gesù Cristo ha rivelato in modo compiuto e definitivo la sua volontà di stare con l'uomo, di condividere la sua storia, per guidarci tutti al suo regno di amore e di vita. E questa grande speranza anima e talvolta corregge le nostre speranze umane".