00 14/01/2010 19:37
Tra i morti un centinaio di sacerdoti, religiosi e suore

    Port-au-Prince, 14. Un coadiutore salesiano, Hubert Sanon, un medico, Zilda Arns Neumann, fondatrice del ministero per l'infanzia dell'episcopato del Brasile e undici seminaristi sono deceduti nel corso del terremoto che ha colpito Haiti. È questo il bilancio provvisorio delle vittime tra i religiosi ed ecclesiastici impegnati sull'isola. I primi inviati della stampa internazionale parlano di un centinaio di sacerdoti vittime del sisma.

Le violente scosse hanno totalmente devastato e ridotto in macerie chiese, seminari e l'istituto di studi per religiosi e religiose. L'edificio che ospita la Nunziatura ha resistito all'onda sismica, ma il personale vive nel timore causato dalle ripetute scosse di assestamento. Tutte le strutture religiose rimaste attive e il personale sono impegnati nell'opera di soccorso alla popolazione, in collaborazione con gli organismi di volontariato. Preti e suore, come altre centinaia di migliaia di persone hanno perso le loro abitazioni. Negli edifici rimasti ancora in piedi mancano l'elettricità e i collegamenti telefonici.

    In particolare, le strutture dei salesiani presenti nella capitale Port-au-Prince sono tra le più colpite. Oltre duecento allievi di un istituto di formazione nel settore sociale, situato nel quartiere di Enam, risultano ancora sepolti sotto le macerie dell'edificio crollato. Finora non si hanno ancora notizie dell'esito degli scavi. Inoltre, altri due giovani salesiani in formazione risultano dispersi.

    Il Rettore maggiore dei salesiani, Pascual Chávez Villanueva, ha inviato un messaggio di solidarietà e di vicinanza a don Ducange Sylvain, nuovo superiore della visitatoria "Beato Filippo Rinaldi" di Haiti. "Mi si spezza il cuore - è scritto - a conoscere l'entità della devastazione, la sofferenza, la morte e la disperazione che si è lasciato dietro il terremoto. Il mio cuore sta con i confratelli della visitatoria di Haiti, con tutta la famiglia salesiana, a partire dalle figlie di Maria Ausiliatrice, i giovani e il caro popolo haitiano".
   
Nessun danno di rilievo, invece, hanno subito le strutture dei gesuiti. Soltanto un edificio, a Canapé-Vert ha subito qualche leggero crollo. Tutti i religiosi, così come il personale laico, risultano vivi. I gesuiti sono a fianco della popolazione per assicurare ogni aiuto. Tutti gli ospedali, tranne il dispensario sanitario dei religiosi camilliani, sono stati distrutti dal terremoto. Padre Efisio Locci, presidente della ong Salute e Sviluppo della congregazione, ha dichiarato a "L'Osservatore Romano" che tra le persone disperse si contano anche cinque seminaristi camilliani di cui non si hanno ancora notizie e si teme per la loro sorte. "Nel dispensario - ha spiegato - sono ospitati un centinaio di bambini che hanno bisogno di assistenza urgente". I camilliani stanno provvedendo a inviare sull'isola generi alimentari, medicinali e attrezzature mediche.


(©L'Osservatore Romano - 15 gennaio 2010)

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)