Il Pontefice insiste nella difesa della famiglia e della vita: “No all’aborto e all’eutanasia”
alessandro speciale
Castel Gandolfo
“Il giudizio è severo contro coloro che stanno in alto”: è un monito almeno all'apparenza minaccioso quello consegnato questa mattina da papa Benedetto XVI ai politici cristiani.
Ma il passaggio, tratto dal libro biblico della Sapienza, va letto in realtà come un incoraggiamento ai governanti a realizzare, ad ogni livello, “tutte le possibilità di bene di cui sono capaci, secondo la misura e la missione che il Signore affida a ciascuno”.
Un richiamo a quel “solido fondamento etico”, indispensabile nell'“impegno politico e civile”, che papa Ratzinger ha lanciato durante l'udienza concessa a Castel Gandolfo ai partecipanti all’incontro dell’Internazionale Democratico-Cristiana, organizzazione guidata dal leader Udc Pier Ferdinando Casini e che rappresenta oltre cento partiti politici.
Tra loro, il premier irlandese Enda Kenny, quello greco Antonis Samaras e quello albanese Sali Berisha mentre hanno 'disertato' l'incontro con il papa i leader di Spagna e Ungheria, Mariano Rajoy e Viktor Orban, pur presenti a Roma. È salito invece a Castel Gandolfo per ascoltare il discorso del papa e per la foto di gruppo – non ci sono stati 'baciamano' individuali – uno dei leader dell'opposizione siriana, George Sabra. Cristiano, Sabra è il portavoce della segreteria generale del Consiglio Nazionale Siriano, l'organismo che riunisce le forze impegnate nella lotta contro il regime di Bashar al Assad.
Nel suo discorso, Benedetto XVI ha invitato i cristiani a impegnarsi in politica senza “flessioni o ripiegamenti” e si è soffermato prima di tutto sulla crisi economica e le sue conseguenze sempre più gravi e complesse. Una sfida da affrontare in modo “fiducioso e non rassegnato”, senza “limitarsi a rispondere alle urgenze di una logica di mercato” ma mettendo al centro, come valore “imprescindibile”, la “ricerca del bene comune”.
Il papa ha richiamato a questo proposito l'enciclica conciliare Gaudium et spes – “nell’ordinare le cose ci si deve adeguare all’ordine delle persone e non il contrario” – e ha quindi denunciato le “molte e rumorose... offerte di risposte sbrigative, superficiali e di breve respiro” che vengono oggi proposte per rispondere ai “bisogni più fondamentali e profondi della persona”.
Per papa Ratzinger, un politico cristiano è chiamato a impegnarsi particolarmente per il “rispetto della vita in tutte le sue fasi, dal concepimento fino al suo esito naturale - con conseguente rifiuto dell’aborto procurato, dell’eutanasia e di ogni pratica eugenetica”, così come per la difesa del matrimonio, inteso “come unione indissolubile tra un uomo e una donna e come fondamento a sua volta della comunità di vita familiare”. In questo senso, ha aggiunto, sono chiamati ad intervenire non solo gli Stati ma tutta la comunità internazionale, per “invertire la tendenza di un crescente isolamento dell’individuo, fonte di sofferenza e di inaridimento sia per il singolo sia per la stessa comunità”.
Nel suo discorso di saluto, il leader Udc Casini ha sottolineato la necessità che la politica recuperi credibilità per riavvicinare i cittadini a “tutte le forme di partecipazione libera e democratica”.
seguirà il testo integrale...
Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)