00 25/01/2010 21:10

lunedì 25 gennaio 2010 una notizia eccezionale...

Santa Messa a Venezia con il cardinale Scola



Una notizia importante: si tratta della prima volta a nostra conoscenza che un arcivescovo cardinale residenziale partecipa a una Santa Messa in rito romano antico. Il patriarca di Venezia Angelo Scola da sempre ha dimostrato un atteggiamento benevolo e paterno verso i fedeli attaccati all'antica liturgia, affidandoli a un capellano della Fraternità Sacerdotale San Pietro, don Konrad zu Loewenstein.


Sabato 6 marzo ORE 17.30

Chiesa di San Simon Piccolo


Il cardinale patriarca Angelo Scola

assisterà pontificalmente

alla Santa Messa in rito romano antico

celebrata da don Konrad zu Loewenstein (FSSP)


Info:
http://venezia.fssp.it/pages/intro.php

Ulteriori informazioni (musicali e liturgiche) verranno rese note successivamente





Messa a Potenza Picena





Sabato 23 gennaio 2010 alle ore 15,45 nella Chiesa Monumentale di San Francesco a Potenza Picena (Alta) il Parroco Don Andrea Bezzini, con il benevolo permesso dell'Arcivescovo Metropolita di Fermo, SER Mons. Luigi Conti, Presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, ha ospitato la celebrazione della Santa Messa nei rito straordinario accogliendo la proposta del neonato gruppo di fedeli che ha richiesto una celebrazione "stabile" .

E' stata celebrata la Messa del giorno, in onore di S. RAIMONDO DI PENAFORT, CONFESSORE una delle glorie ell'Ordine di San Domenico e della Chiesa nel XIII secolo.
San Raimondo di Penafort ha l'onore di aver usato la penna per la redazione del Codice Canonico. Fu lui che nel 1234 compilò, per ordine di Gregorio IX, i Cinque Libri delle Decretali.
Il Parroco aveva molto opportunamente informato da oltre un mese i parrocchiani dell'iniziativa che era stata inclusa nel "foglio parrocchiale". Questo zelo pastorale, che intende radunare attorno allo stesso altare, diverse espressioni ecclesiali, che è il modo più equilibrato, in questo specifico momento di attuare le sagge indicazioni contenute nel Motu Proprio "Summorum Pontificum".

La celebrazione della Santa Messa nel rito antico, affidata ad un giovane"sacerdote novello", straniero, di 27 anni, che sta completando gli studi a Roma, è stata molto solenne.
Hanno partecipato anche due seminaristi, stranieri, che pure studiano a Roma : testimonianza di come i giovani, che provengono da cosiddette "chiese novelle" abbiano a cuore l'antica liturgia latina.

Una quarantina di giovani , che fanno parte del "Cenacolo della Santissima Trinità" di Rimini, un'associazione religiosa nata negli anni '70 e fa parte della Consulta Diocesana per le aggregazioni laicali della Diocesi, hanno cantato stupendamente e servito l'altare . Ovviamente assieme ai giovani sono arrivati anche i loro familiari che hanno fatto praticamente da "guide liturgiche" ai tanti fedeli che non avevano dimestichezza con il sacro rito. Hanno anche partecipato alcuni ministranti e cantori del Santuario di Campocavallo, dove si svolge regolarmente la Messa in latino. Il Parroco don Andrea ha assistito tutta la Santa Messa quasi sempre nel confessionale: sono state tantissime le confessioni.

I fedeli "forestieri" si sono congratulati con quelli locali per il loro giovane parroco, così attento alla Liturgia e alla valorizzazione delle tradizioni (è merito di don Andrea se tante opere d'arte di Potenza Picena, fra cui l'Organo Bazzani della Collegiata, sono state restaurate e ridonate al culto divino). Ieri anche i fedeli più "lontani" dal nostro modo di pregare hanno potuto constatare che il nostro solo unico scopo è voler lodare Dio con le espressioni liturgiche che risalgono a San Gregorio Magno.

Per questo, sia i componenti del neonato gruppo stabile di Potenza Picena, che gli altri che provengono dalla costa sottostante, si augurano che la celebrazione di ieri sia stata solo il preludio per altre che si potranno fare secondo le indicazioni pastorali locali.

Virgo Lauretana, ora pro nobis !
Andrea Carradori
[Modificato da Caterina63 25/01/2010 21:12]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)