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VII. SCHEMA (SECONDA PARTE DELL'UNAM SANCTAM)

 

SACERDOTIUM ET REGNUM

NELLA BOLLA "UNAM SANCTAM" DI PAPA BONIFACIO VIII

 

TITOLI DALL'AUT.

FONTI

ARGOMENTAZIONI

RISULTATI, PRETESE

ANNOT.

 

LE DUE SPADE NELL'UNICA CHIESA DI CRISTO:

* Lc 22,38;

(Goffredo di Vendôme -> S. Ber-nardo di Chiara-valle) - * Mt 26,52

1. "Ecco qui (= nella Chiesa, dato che erano gli Apostoli a parlare) due spade".

2. Il Signore non rispose che erano troppe, ma sufficienti.

3. E chi nega che la spada temporale appartenga a Pietro, ha malamente interpretato le parole del Signore: "Rimetti la tua spada nel fodero".

1. Quindi ambedue sono a disposizione della Chiesa, la spada spirituale e quella materiale.

2. Quest'ultima dev'essere esercitata in favore della Chiesa, l'altra direttamente dalla Chiesa; la prima dal sacerdote, l'altra dalle mani dei re e dei soldati, ma agli ordini e sotto il controllo del sacerdote.


 

 

LA SPADA MATE-RIALE È SOTTO L'ALTRA:

(reductio omnium ad unum/papam: prin-cipio aristotelico -> Alano -> decretalisti -> S. Bonaventura)

* Rm 13,1

* B. Dionigi


1. Poi è necessario che l'autorità temporale sia soggetta a quella spirituale.

2. Perché quando l'Apostolo dice: "Non c'è potere che non venga da Dio e quelli (poteri) che sono, sono disposti da Dio", essi non sarebbero disposti se una spada non fosse sottoposta all'altra, e, come inferiore, non fosse dall'altra ricondotta a nobilissime imprese.

3..Poiché secondo san Dionigi è legge da Dio, che l'inferiore sia ricondotto per l'intermedio al superiore.

1. Dunque le cose non sono ricondotte al loro ordine alla pari e immediatamente, secondo la legge dell'universo, ma le infime attraverso le intermedie e le inferiori attraverso le superiori.

 

2. Che il potere spirituale supera in dignità e nobiltà tutti quelli terreni dobbiamo proclamarlo tanto più apertamente quanto lo spirituale eccelle sul temporale.


 

 

LA PIENA POTES-TÀ GIURIDICA DELLA SPADA SPIRITUALE:

Ugo di S. Vittore

(Eb 7,5 - 7)

 

 

 

* Ger. 1,10

 

* 1 Cor 2,15


1. Questa eccellenza possiamo chiaramente constatare con i nostri occhi dal versamento delle decime, dalla benedizione e santificazione, dal riconoscimento di tale potere e dall'eser-citare il governo sopra le medesime.

2. Così si avvera la profezia di Geremia riguardo il potere della Chiesa: "Ecco, oggi Io ti ho posto sopra le nazioni e sopra i regni" ecc.

3. L'Apostolo afferma: "L'uomo spirituale giudica tutte le cose; ma egli stesso non viene giudicato da nessuno."

1. La Verità attesta che la potestà spirituale ha il compito di istituire il potere terreno e, se non si dimostrasse buono, di giudicarlo.

 

2. Se dunque il potere terreno devia, sarà giudicato dall'autorità spirituale; se poi il potere spirituale inferiore degenera, sarà giudicato dal suo superiore; ma se è quello spirituale supremo, potrà essere giudicato solamente da Dio.

= potestas directa in temporalibus (?)

 

= una delle fonti del Can. 1404 (CIC 83 = Can. 1058 nel CCEO 90)

 

L'ORDINE DI DIO RIGUARDO AL ROMANO PON-TEFICE:

(Rm 13,2)

 

 

* Mt 16,19

(S. Tommaso d' Aquino)

* Gen 1,1

1. Questa autorità infatti, benché conferita ad un uomo, è piuttosto divina, attribuita per bocca di Dio a Pietro, e resa intangibile per lui e per i suoi successori in colui che egli, la pietra, aveva confessato, quando il Signore disse allo stesso Pietro: "Qualunque cosa tu legherai ecc."

2. Noi giudichiamo falso ed eretico le pretese dei manichei, perché non nei principii, ma (dice Mosè) nel principio Dio creò il cielo e la terra.

1. Perciò chiunque si oppone a questo potere istituito da Dio, si oppone all'ordine di Dio.

 

2. Per consequenza noi dichiariamo, stabiliamo, definiamo ed affermiamo che è assolutamente necessario alla salvezza di ogni creatura umana che essa sia sottomessa al Romano Pontefice.

(2. =) definizione dogmatica, confermata dal Later. V (1516)

 

(= non:"ogni potestà")





continua....................

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)