tuttavia ritengo che il Vino è trascurato ! che pedagogicamente il fedele comune non è portato ad approfondirne il significato e che sia un residuo della vecchia liturgia ( quando il celebrante dava le spalle.... brutta quella messa tridentina , valida ma brutta!) Il fedele deve partecipare e partecipare significa anche toccare , mangiare , bere perchè è una festa .Credo che quella regola cambierà presto , chiaramente quando gli Aposoli vorranno...
In merito alla posizione del celebrante sull'altare... non so se ti è capitato di leggere il libro del Card. Joseph RATZINGER “Introduzione allo spirito della liturgia” - Edizioni San Paolo - febbraio 2001; ne riporto alcuni stralci, anche su altre considerazioni generali:
“... si è introdotta una clericalizzazione quale non si era mai data in precedenza. Ora, infatti, il sacerdote - o “il presidente”, come si preferisce chiamarlo - diventa il vero e proprio punto di riferimento di tutta la celebrazione. Tutto termina su di lui. E' lui cui bisogna guardare, è alla sua azione che si prende parte... L'attenzione è sempre meno rivolta a Dio ed è sempre più importante quello che fanno le persone... Il sacerdote rivolto al popolo dà alla comunità l'aspetto di un tutto chiuso in se stesso. L'atto con cui ci si rivolgeva tutti verso oriente non era “celebrazione verso la parete”, non significava che il sacerdote “volgeva le spalle al popolo”: egli non era poi considerato così importante. ... si tratta piuttosto di uno stesso orientamento del sacerdote e del popolo, che sapevano di camminare insieme verso il Signore... Essi non si chiudono in cerchio, non si guardano reciprocamente, ma come popolo di Dio in cammino, sono in partenza verso l'oriente, verso il Cristo che avanza e ci viene incontro. Qui non si tratta di qualcosa di casuale, ma dell'essenziale. Non è importante lo sguardo rivolto al sacerdote, ma l'adorazione comune, l'andare incontro a Colui che viene.
Tra i fenomeni veramente assurdi del nostro tempo io annovero il fatto che la Croce venga collocata su un lato per lasciare libero lo sguardo sul sacerdote.
Questo errore dovrebbe essere corretto il più presto possibille... Il Signore è il punto di riferimento. E' Lui il sole nascente della storia.”
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...Il sole simboleggia il Signore che tornerà, l'ultima alba della storia. Pregare rivolti a oriente significa andare incontro a Cristo che viene. ...è una tradizione che risale alle origini ed è espressione fondamentale della sintesi cristiana di cosmo e storia, di attaccamento all'unicità della storia della salvezza...
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...La transustanziazione (trasformazione del pane e del vino), l'adorazione del Signore nel Sacramento, il culto eucaristico con l'ostensorio e le processioni - tutte queste cose, ci viene detto, non sono che errori medievali, da cui bisognerebbe distanziarsi il più presto possibile. La superficialità con cui vengono messe insieme idee di questo genere può solo suscitare meraviglia....
...Nessuno dica allora: l'Eucarestia deve essere mangiata e non adorata. ... la Comunione raggiunge la sua profondità solo quando è sostenuta e compresa dall'adorazione...
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E' chiaro poi che si possono distribuire in maniera sensata le azioni esteriori: leggere, cantare, accompagnare le offerte. Tuttavia... dovrebbe essere chiaro a tutti che le azioni esteriori sono del tutto secondarie: l'agire dovrebbe venir meno quando arriva ciò che conta: ”l'oratio”. E deve essere ben visibile che ”l'oratio” è la cosa che più conta proprio perchè dà spazio ”all'actio” di Dio. La vera educazione liturgica non può consistere nell'apprendimento e nell'esercizio di attività esteriori, ma nell'introduzione all' ”actio” essenziale che fa la liturgia, nell'introduzione cioè alla potenza trasformante di Dio... A questo riguardo l'educazione liturgica di sacerdoti e laici è oggi deficitaria in misura assai triste.
Passando per la croce (la trasformazione della nostra volontà nella comunione di volontà con Dio), l'Incarnazione deve sempre condurre alla resurrezione... Il corpo deve essere “allenato” per la resurrezione...
Nel momento in cui noi ci segniamo con la croce, ci poniamo sotto la protezione della croce, la teniamo davanti a noi come uno scudo che ci protegge e ci dà il coraggio per andare avanti... entriamo nella potenza benedicente di Gesù Cristo... ...penso che questo gesto del benedire come espressione del sacerdozio universale di tutti i battezzati, debba tornare molto più fortemente a far parte della vita quotidiana...
...Quando l'inginocchiarsi diventa pura esteriorità, diventa privo di senso; ma anche quando si riduce l'adorazione alla sola dimensione spirituale senza incarnazione, l'atto dell'adorazione svanisce, perchè la pura spiritualità non esprime l'essenza dell'uomo. Per questo il piegare le ginocchia alla presenza del Dio vivo è irrinunciabile...chi impara a credere, impara a inginocchiarsi...
...Lo stare in piedi è il gesto del vincitore...qui non viene rappresentata la liturgia terrena, ma la preghiera nella gloria... è un gesto che anticipa ciò che sarà...
...Lo stare seduti deve servire al raccoglimento: il corpo deve rilassarsi così che l'ascolto e la comprensione siano facilitati...
...Tenere lo sguardo fisso su Gesù: è divenuto uno dei motivi dominanti dell'insegnamento dei Padri sulla preghiera, riprendendo il motivo anticotestamentario del “cercare il Tuo volto”. L'orante guarda oltre se stesso a Colui che è al di sopra di lui e che va verso di lui...
...La danza non è una forma di espressione della liturgia cristiana... La liturgia può attirare le persone solo se non guarda a se stessa, ma a Dio; se Gli permette di essere presente e di agire...
...In ambito religioso la cultura si dimostra soprattutto nella crescita di una autentica pietà popolare... essa è l'humus senza cui la liturgia non può prosperare...è il sicuro radicamento interiore della fede; dove essa si prosciuga, il razionalismo e il settarismo hanno facile gioco...
...il gesto delle mani giunte...io metto le mie mani nelle tue, le lascio racchiudere dalle tue. Si tratta di un'espressione di fiducia e di fedeltà.
...il piegarsi davanti a Dio non è mai “non moderno”... e se l'uomo moderno l'ha dimenticato, allora è tanto più compito nostro, come cristiani di oggi, apprenderlo nuovamente e insegnarlo...
...Ci sono delle obiezioni oggi di moda che vorrebbero distoglierci dal silenzio dopo l'elevazione delle specie transustanziate... L'istante in cui il Signore scende e trasforma il pane e il vino deve commuovere interiormente colui che nella fede e nella preghiera prende parte all'Eucarestia. Non può quindi esserci altra reazione che mettersi in ginocchio...La trasformazione è l'istante della grande “actio” di Dio nel mondo per noi. Per un istante tutto tace e in questo silenzio c'è il contatto con l'Eterno - per un battito di cuore noi usciamo dal tempo per entrare nella presenza di Dio con noi...
...un altro momento di silenzio che non interrompe l'azione liturgica, ma ne è parte integrante, sono le preghiere silenziose del sacerdote... a partire da una visione sociologica e attivistica del ministero sacerdotale sono censurate e il più possibile tralasciate. Il sacerdote viene definito solo in termini sociologici e funzionali, come il “presidente” della celebrazione, concepita come una sorta di riunione assembleare. Conseguentemente, egli deve essere sempre in azione per l'assemblea. Ma il compito sacerdotale nell'Eucarestia è più che presiedere gli interventi di un'assemblea... Chi ha personalmente vissuto l'unità della Chiesa nel silenzio della preghiera eucaristica ha sperimentato che cosa è il silenzio davvero pieno... un forte e penetrante grido rivolto a Dio, una preghiera piena di spirito...
...gli abiti... che il sacerdote indossa devono anzitutto manifestare che egli non è qui come persona privata, ma al posto di un altro, di Cristo. La sua dimensione privata, individuale, deve sparire lasciando spazio a Cristo.
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Un po' alla volta stiamo occupando il posto che spetta al Signore... del resto mettere al centro l'uomo, invece che Dio, non è forse la tendenza e l'intenzione delle nuove "dottrine"... ? Credo sarebbe opportuno che riflettessimo bene...
ma cambierà vedrai !
Certo che canbierà... sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il Signore...
Sembra che Lourdes... Fatima e Medjugorje non ci abbiano insegnato niente...