00 02/02/2010 13:35
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 12/07/2003 21.49
Cara Stella.......un pò con ritardo (meglio tardi che mai...^_^) ho letto questo forum...e ti sono immensamente grata perchè cercavo il passo del libro da te citato da una vita dal momento che non l'ho ancora comprato...^__^......e proprio a Maggio mi serviva per delle citazioni...........grazie dunque e lo rimetto (perdonatemi se mi ripeto) perchè è PREZIOSO....

In merito alla posizione del celebrante sull'altare... non so se ti è capitato di leggere il libro del Card. Joseph RATZINGER “Introduzione allo spirito della liturgia” - Edizioni San Paolo - febbraio 2001; ne riporto alcuni stralci, anche su altre considerazioni generali:

“... si è introdotta una clericalizzazione quale non si era mai data in precedenza. Ora, infatti, il sacerdote - o “il presidente”, come si preferisce chiamarlo - diventa il vero e proprio punto di riferimento di tutta la celebrazione. Tutto termina su di lui. E' lui cui bisogna guardare, è alla sua azione che si prende parte... L'attenzione è sempre meno rivolta a Dio ed è sempre più importante quello che fanno le persone... Il sacerdote rivolto al popolo dà alla comunità l'aspetto di un tutto chiuso in se stesso. L'atto con cui ci si rivolgeva tutti verso oriente non era “celebrazione verso la parete”, non significava che il sacerdote “volgeva le spalle al popolo”: egli non era poi considerato così importante. ... si tratta piuttosto di uno stesso orientamento del sacerdote e del popolo, che sapevano di camminare insieme verso il Signore... Essi non si chiudono in cerchio, non si guardano reciprocamente, ma come popolo di Dio in cammino, sono in partenza verso l'oriente, verso il Cristo che avanza e ci viene incontro. Qui non si tratta di qualcosa di casuale, ma dell'essenziale. Non è importante lo sguardo rivolto al sacerdote, ma l'adorazione comune, l'andare incontro a Colui che viene.

Tra i fenomeni veramente assurdi del nostro tempo io annovero il fatto che la Croce venga collocata su un lato per lasciare libero lo sguardo sul sacerdote.

Questo errore dovrebbe essere corretto il più presto possibille... Il Signore è il punto di riferimento. E' Lui il sole nascente della storia.”

******************

Dunque.....

Ratzinger....(vescovo della Chiesa..) viene spesso citato per considerarlo un fondamentalista......e retrogrado...certamente il compito che Dio gli ha affidato non è affatto leggero......avrebbe bisogno delle nostre preghiere anzichè delle lamentele che leggiamo in giro...ma veniamo al punto....qui dice delle cose IMPORTANTISSIME.....e che stanno diventando un punto focale anche in certi Sinodi.....Oggi assistiamo veramente ad atti di protagonismo di molti sacerdoti specialmente di quelli che inconsapevolmente desiderano avere "la botte piena e la moglie ubriaca"....cioè....vivono di manie di protagonismo e si concedono il lusso di criticare "la Chiesa....leggasi....il Papa o il proprio vescovo..."dimenticando che da LORO egli ha ricevuto IL MANDATO CHE ESERCITA......ecco che sono nate senza consenso della Chiesa, diversi modi di celebrare la Messa....pensando di arricchirla per riempire le chiese parrocchiali, mentre invece hanno apportato un deterioramente del senso DEL SACRO.....questi aspetti sono difatti quanto rimprovera il card. Ratzinger......

Dalla mia esperienza ho notato come molti preti diocesani (da non confondersi con i sacerdoti di varie Congregazioni Religiose, dal momento che molti non sanno la differenza), peccano di questo protagonismo mentre più umili e nascosti e veramente fedeli alla Chiesa restano quelle Parrocchie affidate a qualche Ordine Religioso, Congregazione...ma per carità non facciamo di tutt'erba un fascio....

Qualcuno potrebbe far notare che le celebrazioni del Papa puntano l'attenzione su di lui e non sul Cristo.......siamo veramente certi? Avete mai seguito veramente l'atto che riguarda la Liturgia Eucaristica che celebra il papa? Essa è lenta....lunghe pause favoriscono un silenzio che fa veramente piacere avvertire specie quando la piazza è gremita e non si sente volare una mosca......Parole Eucaristiche scandite con calma, con tono vibrante, con pause....credo, ma sempre dalla mia esperienza...che ciò che manca a certi sacerdoti....è forse l'esperienza.....e l'esperienza SPIRITUALE che altri preti hanno fatto e dimostrano e vivono e sanno trasmettere.....

Ma......alla fine ciò che è anche importante è il come NOI....NOI ci poniamo di fronte al Mistero Eucaristico.....come lo viviamo, che cosa ci aspettiamo, CHE COSA VOGLIAMO......se riusciremo a capire quanto questo è importante credo che saremo di grande aiuto a questi deboli sacerdoti......In una parrocchia romana....dei LAICI, insieme al Consiglio Pastorale, hanno aiutato il proprio parroco che era bravissimo.....si faceva in quattro ma non ammetteva l'adorazione Eucaristica il primo Venerdì del mese......Dopo due anni di discussioni, impegni e testimonianza di fede, il giovane prete ha capito lo sbaglio che stava facendo, ha scritto un libricino che è un lettera pubblica che dice il suo GRAZIE ai suoi che gli sono stati affidati da Dio....per avergli fatto capire il danno che stava perpretando.....

Scusatemi se sono stata lunga...ma credo che l'argomento meriti la nostra attenzione.....

Fraternamente C.


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Da: Soprannome MSN-_-stella-_-Inviato: 12/07/2003 22.45
grazie Caterina... cominciavo a pensare di essere un pesce fuor d'acqua...
Un abbraccio e bentornata. ^_^
Stella

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Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 12/07/2003 23.10
Si chiama modernizzazione, evoluzione o altro?
Una volta ci si inginocchiava per accogliere Gesù, e questo mi sembrava un atto di devozione, perchè non si fa più?
Una volta la particola era toccata solo dalle mani consacrate del sacerdote, ora viene offerta da mandatari diversi. Lo si fa per sveltire il rito? ... Facciamo presto perchè abbiamo anche altre cose da fare ...
Una volta si accoglieva la particola solo per bocca, ora anche con le mani. Mi chiedo solo ..  perchè?
Sono d'accordo, come dice Caterina, che ciò che conta è il come noi ci accostiamo a questo sacramento, ma non capisco a cosa servono certe innovazioni, cosa c'è che prima non andava?
L'impressione che ne traggo è che questo rito  venga impoverito nella forma.
Fraternamente
Iyvan

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Da: Soprannome MSN-_-stella-_-Inviato: 13/07/2003 7.31
Sono pienamente d'accordo con te Iyvan...in ginocchio si può ancora ricevere l'Eucarestia... e molti tornano a farlo, ma ovviamente devono incorrere come minimo nel disprezzo (e spesso anche nel rifiuto) di alcuni ministri...
Del resto se ci pensiamo bene a Medjugorje i veggenti cadevano in ginocchio simultaneamente davanti alla Vergine Maria, che è pur sempre una creatura come noi... Come dovremmo comportarci davanti al Signore? Se ci apparisse Gesù non cadremmo forse in ginocchio? E allora dov'è la nostra FEDE? Nell'Eucarestia non c'è forse lo stesso Gesù che è in Paradiso in CORPO, SANGUE, ANIMA e DIVINITA'?
E hai ragione... quando si tratta del Signore chissà come mai bisogna fare in fretta... magari si fanno Omelie lunghissime e non sempre conformi al MAgistero... ma per il Signore abbiamo sempre poco tempo....
Buona domenica a tutti
Fraternamente
Stella
P.S. Domani inserirò alcuni documenti in proposito... adesso mi manca il tempo... a presto...

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Da: lisaInviato: 13/07/2003 18.14
Eccomi qui, purtroppo le vacanze dei miei sono finite, ma è stato bellisimo stare inieme...
E incredibile quante cose non so e quante cose apprendo qui sul forum,siete davvero una miniera di informazioni! mi ero sempre chiesta perchè l'unica volta che ho ricevuto la particola intinta nel vino era stato per la prima comunione,e mi chiedevo se fosse la stessa cosa ricevere solo l'ostia senza vino, ecco che ho trovato quste spiegazioni,posso solo ringraziarvi di cuore per il lavoro che svolgete,non averte idea di quanto sia prezioso per me che ho tante domande per la testa, avere voi che con pazienza  spiegate e approfondite gli argomenti.!
lisa 

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 13/07/2003 20.50
......a Stella.....basta che nun te senti un ........PESCE D'APRILE..............aaahahahahahah......
Tranquilla....piano piano, ma alla fine leggo.....attenderò con pazienza anch'io a che tu possa inserire quanto promesso.....mi raccomando la fonte nelle citazioni.....
Cara Lisa.....spero che la vacanza dei tuoi abbia ricevuto la nostra piccola preghiera che a suo tempo possa dare il frutto che Dio vorrà....ricordiamoci sempre.....che "L'UOMO PROPONE, MA DIO DISPONE".......
Vista che è stata riproposta la parola, il termine TRANSUSTANZIAZIONE.......vi ricordo che quando il Concilio di Trento fu "costretto" in un certo senso a ribadire l'efficacia di questo termine per spiegare il Mistero Eucaristico......e iniziarono le discussioni con il mondo Protestante...di fatto nessuno è mai riuscito a trovare un termine che potesse SOSTITUIRE altrettanto efficacemente questo termine......
Dunque non è che la Chiesa si è intestardita sul termine per un capriccio.....ma perchè nessuno ha trovato di meglio....e questo dovrebbe farci riflettere........
Per un approfondimento del termine cliccate qui che ne abbiamo parlato......e spiegato in modo anche elementare....(l'ho scritto io quindi è proprio tema di asilo......)
Infine vi ricordo che il gestore Teofilo ha fatto già un gran lavoro che raccoglie per tema i forum trattati.....curiosate quando volete.....
Fraternamente C.

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Da: Soprannome MSN-_-stella-_-Inviato: 14/07/2003 13.02
......a Stella.....basta che nun te senti un ........PESCE D'APRILE..............aaahahahahahah......
Ahahahahahahahahaha... l'idea mi attira NON POCO... ... ma cercherò di evitare...eheheheheh
attenderò con pazienza anch'io a che tu possa inserire quanto promesso.....
Spero di poterlo fare.... chissà...
Un saluto anche a "Giamburrasca"
Bye bye
Stella

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Da: Soprannome MSN-_-stella-_-Inviato: 15/07/2003 11.17
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Da: Soprannome MSN-_-stella-_-Inviato: 15/07/2003 11.28
 
Alcuni testi...

La comunione nella mano, in bocca, in piedi, in ginocchio?

I documenti della Santa Sede che rispondono ai quesiti proposti dai fedeli

Congrégation pour le culte Divin, Notification Le Saint-Siège sur la faculté de distribuer la communion  en déposant l'hostie sur la main des fidéles 3 avril 1985 prot. n. 720/85; DC 67(1985) pp. 803-804,<o:p></o:p>

Cominciando dal 1969, la Santa Sede, pur mantenendo in vigore in tutta la Chiesa l'uso tradizionale di distribuire la comunione accorda alle conferenze episcopali che ne fanno domanda e sotto determinate condizioni la facoltà di distribuire la comunione deponendo l'ostia sulla mano dei fedeli.

Questa facoltà è regolata dalle istruzioni Memoriali Domini e Immensae caritatis (29.5.1969, EV 3/1273ss 29.1.1973, EV 4/1924ss) come pure dal Rituale De sacra communione pubblicato il 21 giugno 1973, n. 21 [EV 4/2531]. Sembra utile tuttavia richiamare i seguenti punti:

1. La comunione nella mano deve manifestare, al pari della comunione ricevuta in bocca, il rispetto verso la presenza reale del Cristo nell'eucaristia. Per questo si dovrà insistere, come facevano i padri della Chiesa, sulla nobiltà che deve comportare il gesto del fedele. Così i neobattezzati della fine del IV secolo ricevevano la consegna di stendere le due mani facendo «della mano sinistra un trono per la mano destra, perché questa deve ricevere il Re» (V catechesi mistagogica di Gerusalemme, n. 21: PG 33, 1125, o Sources chrét., 126, p. 171; s. Giovanni Crisostomo, Omelia 47.- PG 63, 898, ecc.) (1).

2. Parimenti, sull'esempio dei padri, si insisterà sull'Amen che il fedele dice in risposta alla formula del ministro: «Il corpo di Cristo». Questo Amen dev'essere l'affermazione della fede: «Cum ergo petieris, dicit tibi sacerdos Corpus Christi et tu dicis Amen, hoc est verum; quod confitetur lingua, teneat affectus» (s. Ambrogio, De sacramentis, 4, 25: Sources chrét., 25 bis, p. 116).

3. Il fedele che ha ricevuto l'eucaristia nella mano la porterà alla bocca prima di ritornare al suo posto, mettendosi da parte solo per lasciar avvicinare colui che lo segue e restando rivolto verso l'altare.

4. Il fedele riceve dalla Chiesa l'eucaristia, che è comunione al corpo di Cristo e alla Chiesa. Perciò non deve prenderla lui stesso dal piattino o dalla pisside, come farebbe col pane ordinario o col pane benedetto; invece, egli tende la mano per riceverla dal ministro della comunione.

5. Bisognerà raccomandare a tutti, specialmente ai bambini, la pulizia delle mani, per il rispetto dovuto all'eucaristia.

6. Ma prima occorre assicurare ai fedeli una catechesi del rito, insistere sui sentimenti d'adorazione e sull'atteggiamento di rispetto richiesto (cfr. Giovanni Paolo II, Lettera Dominicae cenae, 24.2.1980, n. 11) [2]. Si raccomanderà loro di far attenzione a che i frammenti del pane consacrato non vadano perduti (cfr. Congregazione per la dottrina della fede, Dichiarazione De particulis et fragmentis hostiarum, 2.5.1972, prot. n. 89/71, in EV 4/1625).

7. Nessun fedele dovrà essere obbligato ad adottare la pratica della comunione nella mano, ma si lascerà ognuno pienamente libero di comunicarsi nell'uno o nell'altro modo.

Queste norme e quelle indicate nei documenti della Santa Sede sopra riferiti hanno lo scopo di ricordare il dovere del rispetto verso l'eucaristia, indipendentemente dal modo con cui si riceve la comunione.

 I pastori d'anime insistano non solo sulle disposizioni necessarie per ricevere fruttuosamente la comunione, la quale esige, in certi casi, il ricorso al sacramento della penitenza, ma anche sull'atteggiamento esteriore di rispetto che, nell'insieme, deve esprimere la fede del cristiano verso l'eucaristia.

 Dal palazzo della Congregazione per il culto divino, 3 aprile 1985. AUGUSTIN MAYER, arciv. tit. di Satriano pro-prefetto - VIRGILIO NOÉ, arciv. tit. di Voncaria segretario

Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti

  Risposta Prot. N° 2372/00/L (Sul rispetto e la deferenza dovuti al SS. Sacramento)

1 - È esatto che la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, al n° 43 dell’Institutio Generalis Missalis Romani, ha intenzione di interdire al fedele di inginocchiarsi durante una qualsiasi parte della Messa, eccetto che nel corso della Consacrazione, al fine di impedire che il fedele si inginocchi dopo l’Agnus Dei e dopo aver ricevuto la santa Comunione?
Risposta: negativo.

2 - La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ai nn° 160-162, 244 e altri dell’Institutio Generalis Missalis Romani, intende dichiarare che nessuno possa piú genuflettere o inchinarsi in segno di riverenza di fronte al SS. Sacramento immediatamente prima di ricevere la santa Comunione?
Risposta: negativo.

3 - La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ai nn° 314-315 e altri dell’Institutio Generalis Missalis Romani, intende dichiarare che dev’essere preferita una cappella separata per conservare il SS. Sacramento nelle chiese parrocchiali, piuttosto che una collocazione centrale e ben visibile nel corpo principale della chiesa, cosí che sia visibile durante la celebrazione della Messa?
Risposta: negativo e ad mentem.

Mens: Nelle norme indicate dalla legge, appartiene al vescovo diocesano, in quanto responsabile della Sacra Liturgia nella Chiesa particolare che gli è affidata, il giudizio sul posto piú appropriato per conservare il SS. Sacramento, tenendo presente lo scopo di incoraggiare e di permettere al fedele di visitare e di adorare il SS. Sacramento.

Vaticano, 7 novembre 2000.
Jorge A. Card.
Medina Estévez, Prefetto.
Francesco Pio Tamburrino, Arcivescovo Segretario.

Santa Sede: Congregazione del culto divino e della disciplina dei sacramenti

Responso:

Se nelle diocesi in cui è permesso distribuire la comunione nella mano dei fedeli sia lecito al sacerdote ovvero ai ministri straordinari della comunione obbligare i comunicandi a ricevere l’ostia esclusivamente in mano, e non sulla lingua.

Risulta per certo dagli stessi documenti della Santa sede che nelle diocesi ove il pane eucaristico è posto nella mano dei fedeli, resta intatto il loro diritto di riceverlo sulla lingua. Pertanto agiscono in violazione delle norme sia coloro che obbligano i comunicandi a ricevere la comunione esclusivamente in mano sia coloro che rifiutano ai fedeli la comunione in mano nelle diocesi che godono di questo indulto.

Nel rispetto delle norme sulla distribuzione della santa comunione, i ministri ordinari e straordinari curino particolarmente che l’ostia sia assunta immediatamente dai fedeli, in modo tale che nessuno si allontani con le specie eucaristiche ancora in mano.

Tutti ricordino che è tradizione secolare ricevere l’ostia sulla lingua. Il sacerdote celebrante, se vi sia pericolo di sacrilegio, non ponga la comunione in mano ai fedeli, e li informi sul fondamento di tale modo di procedere.

in "Notitiae" n° 392-393, 1999, pp. 160-161.

http://ultimi.altervista.org/frames.htm

Piccola domanda... quante persone, soprattutto con questo caldo, pulisca a fondo le mani prima di ricevere l'Eucarestia? (5. Bisognerà raccomandare a tutti, specialmente ai bambini, la pulizia delle mani, per il rispetto dovuto all'eucaristia.)

Magari sono sudate e fino a quel momento hanno toccato di tutto... Io non ho visto mai nessuno... purtroppo... 

Stella