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Esercizi Spirituali di S. Ignazio

 

 

Che cosa hanno di speciale questi esercizi?

È una storia che comincia da molto lontano:

SANT'IGNAZIO DI LOYOLA (o Iñigo López de Loyola, Azpeitia 1491 - Roma 1556), nel 1521, costretto al letto per una ferita riportata nella difesa di Pamplona, leggendo le vita dei santi, fu acceso dal desiderio di seguire le orme di Cristo. Ritiratosi a Manresa, visse un'intensa esperienza spirituale alla scuola della Vergine Santa, che condensò nel libro degli Esercizi Spirituali. Divenuto preposito generale della Compagnia di Gesù, attese per il resto della vita all'organizzazione della Compagnia, stilandone le Costituzioni, inviando nelle Indie i primi missionari, avviando l'attività dei collegi e dando definitiva sistemazione ai suoi Esercizi spirituali, la cui pratica costituisce il fondamento della spiritualità gesuitica.

Il Ven. Padre PIO BRUNONE LANTERI (1759-1830), formatosi alla scuola del padre gesuita Nicolaus Von Diessbach e allo spirito degli Esercizi Spirituali di Sant'Ignazio, operò contro Napoleone soprattutto proponendo la verità evangelica con una serie di iniziative intelligenti, miranti anche combattere la modernità. Fondò una Congregazione per dare gli Esercizi Spirituali, secondo il metodo di S. Ignazio, a tutte le categorie di persone, sia sotto forma di Missioni popolari, sia come Esercizi dettati in un clima di silenzio e solitudine, sia a gruppi, sia a singole persone, per aiutarli a cercare e trovare la volontà di Dio, per la scelta dello stato di vita, oppure per mettere ordine e meglio orientare la propria condizione di coniugato, sacerdote, religioso, professionista.

Dopo la soppressione e il ristabilimento della Compagnia di Gesù, il Padre Generale JOHANNES PHILIPPE ROOTHAN (1783-1853), visse il tempo della nuova fondazione nella percezione che tutto il corpo della Compagnia di Gesù deve riallacciarsi autenticamente al carisma di sant'Ignazio e che per questo è di importanza capitale riprendere in mano e riscoprire la fonte primaria dello spirito ignaziano. Nel 1835, come segno concreto di tale urgenza, lo stesso padre generale pubblica una nuova traduzione latina degli Esercizi. Egli rivedrà più volte il testo, fino alla definitiva pubblicazione del 1852.

 
Un religioso di questo secolo, FRANCESCO DA PAOLA VALLET (1883/1947), fu un grandissimo predicatore di Esercizi, che dettò a decina di migliaia di persone. Riuscì genialmente a condensare l'essenziale degli esercizi in cinque giorni. Grazie a lui, sono diventati accessibili a tutti. Indispensabili sono il silenzio e un luogo adatto alla contemplazione per restare in preghiera con il Signore. Gli ES sono fondamentalmente una scuola di preghiera: si sono contati più di dieci metodi di preghiera all'interno degli ES. Ma per pregare occorre silenzio e ascolto della Parola di Dio. Inoltre non bisogna "tradire" Ignazio togliendo parti essenziali del metodo. Anche nei cinque giorni ci sono dei capisaldi come gli esercizi di purificazione della prima settimana che sfociano nel Sacramento della Confessione, l'esercizio della "Considerazione della regalità di Cristo e la sua chiamata" all'inizio della seconda settimana, "i due stendardi" e l' "elezione" entrambe sempre nella seconda settimana e il mistero centrale della nostra fede cioé Passione e Resurrezione. Eliminare queste meditazioni significa non aver compreso lo spirito di Ignazio. Certo si possono usare esempi e parole più comprensibili per l'uomo moderno ma senza cambiare la sostanza del metodo. E' fondamentale comunque lasciare la struttura delle quattro settimane.


Serramazzoni (MO)

[Modificato da Caterina63 29/01/2013 14:57]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)