00 10/08/2010 11:52
Sacerdoti, vi scongiuriamo: SIATE SANTI! Se siete santi voi, noi siamo salvi. Se non siete santi voi, noi siamo perduti!

Sacerdoti, noi vi vogliamo ai piedi dell'Altare. A costruire opere, fabbriche, giornali, lavoro, a correre qua e là in Lambretta o in Millecento, siamo capaci noi. Ma a rendere Cristo presente ed a rimettere i peccati, siete capaci SOLO VOI!

Siate accanto all'Altare. Andate a tenere compagnia al SIGNORE. La vostra giornata sia: preghiera e Tabernacolo, Tabernacolo e preghiera. Di questo abbiamo bisogno. Nostro Signore è solo, è abbandonato. Le chiese si riempiono [si fa per dire] soltanto per la Messa. Ma Gesù sta là 24 su 24 e chiama le anime. A tutti, anche a noi, ma in particolare a te, sacerdote, dice di continuo: «Tienimi compagnia. Dimmi una parola. Dammi un sorriso. Ricordati che t'amo. Dimmi soltanto "Amore mio, ti voglio bene": ti coprirò di ogni consolazione e di ogni conforto».

Sacerdoti, parlateci di DIO! Come ne parlavano Gesù, Paolo Apostolo, Benedetto da Norcia, Francesco Saverio, Santa Teresina. IL MONDO HA BISOGNO DI DIO! DIO, DIO, DIO Vogliamo. E non se ne parla. Si ha paura a parlare di DIO. Si parla di problemi sociali, del pane. Ve lo dice uno scienziato: nel mondo C'E' PANE! CI SONO RISORSE CHE, se ben distribuite, possono garantire una vita, forse modesta, ma CERTAMENTE PIU' CHE DIGNITOSA A 100 MILIARDI DI UOMINI! L'UOMO HA FAME DI DIO! E si uccide per disperazione. Dobbiamo credere, ecco il compito delle Missioni: donare DIO al mondo!

Suore, scusate se vi parlo così: tornate ad abituarvi al silenzio!
Bello tutto, la preghiera collettiva è potentissima davanti al Signore. Ricordatevi, però, che si può fare una preghiera insieme anche lontani 100.000 km. La vicinanza è nel cuore di DIO, non nel contatto dei gomiti. Anzi, anche a contatto di gomiti, perché noi non disprezziamo le realtà concrete, visibili e materiali. Ma attenti a non esagerare. Chi volesse dire solitudine soltanto sbaglia, ma chi dice solo appiccicamento di cuore sbaglia. Sbagliano l'uno e l'altro.


Enrico Medi



"L'unica risposta all'angoscia del vivere - ha proseguito - sta nella contemplazione di questa luce che irradia della sua verità ogni creatura. Questa rivelazione di verità è lo specifico del cristiano nella vita culturale e sociale, un servizio irrinunciabile pena la riduzione della fede a una opinione vuota di significato, per la quale non merita impegnarsi".

Al tempo stesso occorre rivendicare che "questa parola di verità vale per tutti gli uomini e per tutto l'uomo. L'evangelizzazione non accetta confini e ci rende responsabili dell'annuncio verso tutti, senza distinzioni. Come pure ci chiama a illuminare della sapienza del Vangelo ogni dimensione dell'umano, evitando di relegare la fede a spazi e tempi delimitati, lasciando il di più della vita fuori della sua influenza. C'è una luce che proviene dal Vangelo che sola può illuminare definitivamente il volto della persona umana e, in forza di questa esigenza, c'è una parola della fede che interessa ogni ambito dell'esistenza dell'uomo".
(Omelia card. Tarcisio Bertone per i suoi 50 anni di Sacerdozio 24.6.2010)




Dalle confidenze di un frate domenicano:

dopo due anni che ero anche sacerdote, entrai in crisi...gli studi mi avevano aperto la mente, ma la missione che vivevo in contrasto spesso con il Magistero mi stava chiudendo il cuore...ero arrivato a contestare TUTTO nella Chiesa... Mi salvarono le LETTERE DI SANTA CATERINA DA SIENA....il mio padre spirituale me le diede come penitenza, come umiltà da applicare, come vera conoscenza della vita della Chiesa...
Non ricordo di aver mai pianto così tanto... santa Caterina da Siena mi ha davvero salvato dal naufragio, da allora ho messo da parte la scienza e la sapienza degli uomini, e sono diventato apostolo del Rosario...qui è CONCENTRATA tutta la sapienza di Dio e tutto ciò che un buon sacerdote deve davvero sapere per il suo ministero a salvezza delle anime, qui nasce la conoscenza dell'Incarnazione divina, qui il Mistero della morte di Cristo che diventa SORGENTE dell'Eucarestia e di ogni Sacramento...qui il prodigio della Risurrezione e della Chiesa...
Il resto è dato in più, ma non è necessario specialmente quando si mette a rischio LA FEDE VERA...ciò che è a rischio oggi è la vera fede spesso sostituita dal sapere umano che con prepotenza si impone a quello divino
...

Naturalmente  spiegava poi della Messa...e con quale fede e gesti semplici va fatta...diceva: c'è un paradosso sulla questione della Messa ed è che nel mentre essa è davvero semplice perchè basta RIPETERE DEI GESTI TRASPORTATI DALL'AMORE, DALLA GRATITUDINE E DALLA FEDE in ciò che si fa, abbiamo finito per COMPLICARLA con la scusa della conoscenza, della pretesa di carpirne i misteri, della vanagloria di diventare i protagonisti della Liturgia...come se Cristo non potesse fare nulla di suo. Gesù è vero che ha voluto il sacerdote, ma è sempre lui a chiamare e a scegliere, il protagonista è lui, senza di lui non ci sarebbe alcuna messa, ma soltanto una ritualità mossa spesse volte dalle nostre voglie, spesso dubito perfino che molte messe siano valide perchè delle volte ho saputo che in molti sacerdoti non vi sono, mentre si celebra, le stesse intenzioni della Chiesa, ma i personali pensieri spesso confusi ed ambigui. E poichè è proprio la Comunione, la Messa che ci unisce, mi chiedo spesso se diciamo davvero la stessa Messa, se davvero siamo in comunione, se davvero facciamo comunione. Gesù ci rammenta che non è ciò che è esteriore a contagiarci, ma ciò che portiamo nel cuore e se la contestazione alla sana Tradizione, se la contestazione alla Messa antica producono certi pensieri che infettano il cuore e la mente, quale comunione potrà mai esserci? e cosa insegneremo alle anime che vengono da noi per chiedere consiglio, chiarezza, conoscenza? Ai miei penitenti do da leggere tutte le Lettere di santa Caterina, compreso il Dialogo...e quando mi chiedono sul Papa perchè hanno sentito dire che egli avrebbe detto che...rispondo loro: ANDATE ALLA SORGENTE, LEGGETE IL TESTO INTEGRALE e non tentate di interpretarlo, ma ASSORBITELO, RUMINATELO e poi cominciate a metterlo in pratica senza contestarlo....






libertà e liberali

Pensieri del Padre Reginald Garrigou-Lagrange

"Possiamo fare (...) della libertà religiosa un argomento ad hominem contro coloro che, pur proclamando la libertà di religione, perseguitano la Chiesa (stati laici e socialisti), o ostacolano il suo culto, direttamente o indirettamente (stati comunisti, islamici, ecc). Questo argomento ad hominem è giusto e la Chiesa non lo respinge, usandolo per difendere efficacemente il proprio diritto alla libertà. Ma non ne consegue che la libertà religiosa, considerata in se stessa, sia per i cattolici sostenibile in linea di principio, perché è intrinsecamente assurdo ed empio che la verità e l'errore debbano avere gli stessi diritti "

"I liberali sono larghi in dottrina, perché non credono fermamente, e spietati in pratica, perché non amano veramente"
[Modificato da Caterina63 10/08/2010 14:54]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)