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Come si può ascoltare Dio con la tv accesa?

La domanda è del gruppo interreligioso “So We Might See” che chiede di spegnere la tecnologia durante la Settimana Santa. In Italia molte diocesi hanno espresso lo stesso concetto. Ma il digiuno hi-tech può davvero aiutare un fedele?

22 aprile 2011 di Fabio Marchese Ragona

Come si può ascoltare Dio con la tv accesa?

Come si pu�� ascoltare Dio con la tv accesa?

 
  • Come si può ascoltare Dio con la tv accesa?

    Come si può ascoltare Dio con la tv accesa?

    Come si pu�� ascoltare Dio con la tv accesa?

Digiuno high-tech. Nell’era di Internet, in vista della Pasqua, è tutto un prolificare di “fioretti 2.0”: durante la Quaresima o solo per la Settimana Santa, l’astinenza da carne, dolci o vino, oggi cede il passo all’astinenza da social network e tecnologia. E per una volta sembra che tutti siano d’accordo. L’ultima proposta arriva dal gruppo “So We Might See”, un gruppo di coalizione interreligiosa fondato dalla Chiesa Unita di Cristo (quella di cui è credente il Presidente Barack Obama) e che riunisce i rappresentati delle chiese del mondo (dai cristiani agli evangelici, dai luterani ai musulmani). Il loro slogan dice: “Come si può ascoltare la voce di Dio con la tv accesa così forte?” e l’idea è quella di spegnere il televisore nei giorni della Settimana Santa, proponendo un elenco di 101 attività alternative (dall’imparare a usare una bussola al dipingere un murales) da svolgere in compagnia e da far svolgere ai più piccoli che non riescono a fare a meno di videogiochi e tv.

Una proposta che arriva dopo l’omelia della Domenica delle Palme di Papa Benedetto XVI: “La tecnologia non può sostituire Dio, il progresso non ci salva, basti pensare alle ultime catastrofi”. E così la Chiesa se da un lato elogia la tecnologia (come mezzo per l’evangelizzazione) dall’altro invita a rinunciarvi, introducendola come oggetto di penitenza al pari del più gettonato cioccolato. In Italia lo“switch-off” quaresimale c'è stato: l’Arcivescovo di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia ha invitato i fedeli a “spegnere la televisione con il suo rumoroso fiume di parole e immagini per riscoprire la gioia dell’incontro con le persone”.

Stesso copione nella Diocesi di Altamura – Gravina – Acquaviva: il vescovo quest’anno ha proposto, accanto al digiuno dallo “spritz” e dallo “shopping sfrenato” anche quello dal rumore (spegnere radio e tv per ascoltare gli altri) e dai “web network” (spegnere videogiochi e internet per stare più tempo con la famiglia). Ma già negli anni passati l’idea era stata lanciata anche da altri vescovi italiani (nel 2009 l’Arcidiocesi di Trento proponeva l’astinenza dalla rete e da mp3, iPod e radio, la Diocesi di Modena invece lanciava il “NO-SMS day” ogni venerdì di Quaresima per riflettere anche sulla guerra in Congo, paese dal quale proviene il coltan, minerale in uso per la produzione dei cellulari).

L’invito al digiuno tech è stato raccolto anche dai più giovani che sui social network hanno creato dei gruppo ad hoc: “Nei venerdì di Quaresima digiuniamo da sms, tv, iPod e Facebook”, oppure “Astinenza da Facebook nei venerdì di Quaresima”, con testimonianze in bacheca di chi riesce davvero nell’impresa.

Ma il “digiuno tech” può davvero aiutare un fedele a riflettere, a non perdere tempo davanti al pc e a prepararsi alla Pasqua? Abbiamo chiesto un parere a Padre Antonio Spadaro, gesuita ed esperto di tecnologia, redattore de “La Civiltà Cattolica”:

“Tutto ciò che è utile serve. Cioè dipende molto dalla persona. Ho amici scrittori (non credenti) che hanno deciso di usare la rete solo sull'iPhone o il BB perché se hanno internet sul computer buttano via ore senza accorgersene. Altri pregano stando davanti a un monitor. I consigli spirituali seguono molto i ritmi e la psicologia della persona...”.

 

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a queste riflessioni aggiungerei solo che il DIGIUNO E' UNA VIRTU' e in quanto tale necessita di CATECHESI, di DOTTRINA (non indottrinamento che è ben cosa diversa)..... solitamente ci lasciamo istruire DAI SANTI che hanno esercitato questa virtù senza per questo ROMPERE con il mondo....perchè qui sta la vera riuscita di un digiuno: non il rompere con il mondo, ma ritagliarsi nel mondo quel tempo e quei momenti, OGNI GIORNO, da trascorrere CON DIO...

il Tempo di Quaresima e dei suoi Venerdì sono un sostegno a questa virtù che andrebbe ESERCITATA OGNI GIORNO DELL'ANNO perchè possa portare frutto.... "spegnere la tv" potrebbe infatti meglio intendersi se intendiamo quei canali che mandano in onda anche spettacoli indecorosi, o i reality o isole dei famosi o sguardi del grande fardello....spegnere quei programmi che sono CHIACCHIERE PERSE.... o dove si litiga e ci si mena PER ALZARE L'AUDIENCE....spegnere quando va in onda un telefilm o un film violento o che induca a indottrinamenti di certe etiche e morali contro la vita e contro Dio....insomma, imparare a NON ritenere indispensabile la TV o internet....o il cellulare.... questi STRUMENTI servono e devono essere usati PER SERVIZIO, PER LAVORO... ma non sono indispensabili per salvarci l'anima, qui sta il nocciolo del problema....

 

Ogni parametro - le virtù - che riguarda la nostra anima da salvare come il digiuno, la preghiera, la vera carità, ecc... non devono rischiare di essere strumentalizzate e dobbiamo imparare a NON mai autogiustificarci o autoassolverci se "un giorno chiudiamo l'occhio" o se si ritiene che certe virtù vadano esercitate solo in Quaresima....

 


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)