00 07/03/2010 19:09
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 20/09/2004 23.04
Cara Valentina hai fatto centro.....
 
L'insistenza di Gesù verso i ricchi non è per condannare la loro prosperità, ma per metterli in guardia dal rischio della cupidigia e dunque DAL ROVINARE QUEL PATRIMONIO usandolo per scopi NON desiderati da Dio.....
 
Rileggendo Giobbe dal messaggio 14 riportato da lisa emerge che egli era stato benvoluto da Dio il quale l'aveva provveduto d'ogni bene, questa infatti sarà l'accusa di Satana per provocare la fedeltà di Giobbe ma che Dio ben conosceva come servo devoto e fedele.....
"TOGLIGLI OGNI COSA E VEDIAMO SE CONTINUERA' AD AMARTI"......Dio lo accontenta, e permette a Satana di indebolire la prosperità di Giobbe fino a renderlo povero, vedovo e malato.....privo di ogni bene, privo fin anche dei figli.....Alla fine Giobbe tornerà a ricevere da Dio la prosperità.....
 
Gesù su questa lunghezza d'onda vuole ricordare a noi, al ricco, di tenere a mente CHE NULLA GLI E' DOVUTO e che ciò che ha è per per essere a sua volta donato.....
 
Faccio un esempio, prendiamo il basilico tutti lo conosciamo vero?
Se durante la stagione giusta non provvediamo a staccargli le foglie, la pianta fiorirà e le sue foglie non potranno più essere usate per condire le pietanze.....diversamente più foglie toglieremo alla pianta del Basilico e più essa diventerà prosperosa, rigogliosa......
 
Se la prosperità che mi è toccata in sorte io la nascondo al mio prossimo, la fioritura non sarà più la mia ricchezza, ma la mia rovina, rovina dell'anima.....dello spirito.....
diversamente se in questa prosperità leggerò la mano di Dio che m'invita a dare al prossimo a farmi strumento delle sue mani....allora la mia ricchezza si moltiplicherà e non necessariamente in beni materiali, non ne avrò più bisogno perchè avrò capito che è più gioioso dare e dare gratuitamente.....e la ricompensa allora non potrà venire meno...e se dovesse venire meno non sarà la mia rovina....
 
Gesù dunque prende a cuore la sorte dei ricchi non perchè vuole vederli poveri, ma vuole insegnare loro a gestire i beni che non gli sono dovuti, ma sono donati per uno scopo....
come leggevamo dai testi inseriti noi NON siamo padroni di nulla se Dio non avesse detto "PRENDETE LA TERRA E SOGGIOGATELA".....
 
Il povero invece, corre meno questo rischio, ma attenzione, non è detto che la sua cupidigia sia minore rispetto ad un ricco.....
la taccagneria...l'avidità non riguarda solo l'aspetto materiale, ma anche spirituale.....
Una volta mi fermai presso una donna giovane sporca e all'apparenza molto povera con due figli accanto che chiedeva l'elemosina.....non avevo nulla con me ma le offrii di accompagnarla in macchina al centro d'accoglienza della Caritas....dopo un tira e molla la donna acconsentì.....Arrivati dentro la presentai alle persone competenti.....lei allora chiese dei soldi, alchè il signore volontario che prestava servizio le disse che lui non dava soldi, ma che l'avrebbe rifocillata lei e i bambini, rivestendoli e mettendola in regola con i documento per un eventuale lavoro.....provvedendo a darle un indirizzo dove altri volontari (suore di Madre Teresa) si occupavano dell'asilo durante le ore di lavoro dei genitori......
La donna rispose: " se non mi date soldi me ne vado, non ho bisogno della vostra carità...." e se ne andò....lasciandoci lì a bocca aperta......
 
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSN°Teofilo Inviato: 22/09/2004 0.22

 

C'è un versetto che viene sempre citato non ricordo bene  ne il versetto ne la sua collocazione, ma dice a grandi linee che se credi, tutto il di più ti sarà dato in abbondanza, ( se qualcuno trova il versetto magari può scriverlo correttamente), ...


Cara Lisa,

controlla se il versetto a cui ti riferivi è il seguente:

Mat 6,33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.


Per Mario
 
..., lasciamo al più becero protestantesimo calvinista la giustificazione del possesso abnorme di denaro!  Dice San Paolo :"Avendo di che vestirmi e di che nutrirmi sarò di questo contento!" -  Sono tutti versetti che vanno in quella ed unica direzione !
:::::::::::::::
 
mi preme sottolineare la preoccupazione che era anche quella di Demostene, il quale faceva notare che vi è, da parte di certe frange, soprattutto pentecostali americane, la tendenza a far risaltare l'aspetto della ricchezza come se fosse un segno sicuro della benedizione di Dio contrariamente alla povertà che sarebbe un segno sicuro della riprovazione di Dio sui poveri.

Questa idea naturalmente è contraria ai più evidenti concetti evangelici che ci presentano un Padre che predilige l'orfano, la vedova e il povero in generale, e anzi rappresenta per Gesù la prima delle beatitudini come hai ricordato.

Lu 6,20 Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: «Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.

(Luca non specifica poveri in spirito ma dice solo "poveri", il che è da intendere anche in senso materiale oltre che  spirituale come in Matteo.)

Inoltre troviamo che egli si preoccupa dei poveri  e della loro situazione, non ritenendola per nulla indegna e conseguente alla collera divina per loro senza tuttavia negare il suo amore al ricco:

Mar 10,21 Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi».

In questo versetto troviamo che amò il giovane ricco, indipendentemente dalle sue ricchezze, e siccome lo invitò a farsi povero e a preoccuparsi dei poveri dando loro i suoi averi, significa che i poveri non erano meno amati di quel ricco. Dunque il vero problema non è se un uomo è ricco o è povero ma è solo DOVE egli ha il proprio cuore, giacchè Cristo ci dice: Dov'è il tuo tesoro, là sarà pure il tuo cuore

Con affetto


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Da: Soprannome MSNdanymarka Inviato: 23/09/2004 23.10
Un pezzo del messaggio del Padre dato a Madre Eugenia .
Da quello che si legge e' che Dio ama i Suoi figli indipendentemente dalla loro ricchezza. I beni materiali sono un valore relativo , cio' che conta e' l'amore dei figli verso il Padre . 
 
dal sito di Medjugorje
 
Spero l'allegato sia leggibile
 
Saluti Valentina

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Da: Soprannome MSNdanymarka Inviato: 24/09/2004 20.07
Riprovo con l'allegato...!!!!
 MESSAGGIO DAL PADRE.doc  

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Da: francesco2 Inviato: 26/09/2004 9.39
Pace per tutti dal Risorto.
 
Dobbiamo morire al nostro egoismo, questa è la vera povertà che Gesù sottointende dall'evangelo.
Troppi predicatori stanno confondendo il consiglio che Gesù ci ha dato per mantenerci umili agli occhi del mondo.
Non è la prosperità ad essere condannata, Giobbe aveva tutto, come era stato detto da altri, e Dio lo amava ed egli amava Dio. Ma il tentatore vuole seminare il dubbio anche a Dio, gli dice che Giobbe lo ama perchè Dio lo aveva prediletto dandogli tutto.
Anche noi, fratelli e sorelle, siamo continuamente messi alla prova e in questia prova dobbiamo dimostrare che amiamo Dio anche quando la prosperità viene a mancare o quando non è mai arrivata.
Dio sa di cosa abbiamo bisogno.
Nel lavoro ho ricevuto una gratificazione che mi permetterà di avere anche qualche soldo in più, perchè dovrei pensare che questo è male, mentre perchè non dovrei pensare che il Signore conoscendo le difficoltà di un figlio prossimo, ci ha beneficato in qualche modo?
Se ora usassi male questa gratificazione, certamente il Signore si dispiacerebbe, certamanete ci resterebbe male e anch'io vivrei male perchè mi allontanerei piano pèiano da lui.
Bisogna che troviamo le mezze misure in questi casi, bisogna ragionare ed usare la testa, affinchè quello che ci è stato dato in più non sia per noi un vanto, non sia per noi una distruzione spirituale, ma che invece collaboriamo con il mondo che abbiamo attorno a noi.
Amare e fare del bene, queste sono le opere che il Signore ci ha dato in consegna e spesso ci da lui i mezzi per poter fare qualcosa agli altri, dipende da noi, fratelli e sorelle, sull'uso che potremmo fare.
Moriamo al nostro egoismo, alle nostre paure, alle nostre presunzioni, questo ci dice Gesù in termini di povertà spirituale.
 
Sia lodato Gesù e Maria, buona domenica Francesco
 

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 26/09/2004 11.47
Amici...rientro dalla Messa (rito Ambrosiano) nella quale abbiamo meditato la parabola del Ricco e di Lazzaro.....allora vi lascio con lemeditazioni del mio nuovo parroco.... ovviamente scriverò a braccio...
 
<.....Avete notato un particolare in questa lettura? Ditemi come si chiama il ricco.....( a questo punto il gruppo dei ragazzi coinvolti ha risposto che il ricco NON HA UN NOME)....Lazzaro invece ha un nome proprio in ebraico Lazzaro si dice EL-AZAR che vuol dire DIO HA SALVATO...sapendo che nei Vangeli e nella Bibbia tutto ha un significato che va trovato dentro le parole, questo particolare dei nomi per noi diventa importante: il ricco della parabola assume e può assumere il nome di ognuno di noi...oppure abbiamo un altro modo di leggere il brano: ogni cosa conosciuta, creata e scoperta HA UN NOME.....in questo caso il ricco appare come un NON CONOSCIUTO DA DIO ed è uno che NON conosce Dio....La sua condanna non è legata ai suoi possedimenti, ma a questa non conoscenza di Dio che lo ha indotto ad usare malamente quanto possedeva elo ha portato egli stesso ad ESCLUDERSI dalla partecipazione con Dio attraverso Lazzaro, il povero.
La nostra ricchezza è alimentata continuamente dalla Provvidenza: se io sono un buon avvocato, per ottenere fama e benessere devo aver in qualche modo messo a servizio della professione le qualità che sono un dono di Dio. La ricchezza non è soltanto denaro, ma anche le doti che abbiamo che spesso ci portano a raggiungere anche una certa ricchezza materiale, un poeta è ricco anche se vive poveramente; l'artista ha una ricchezza dentro di sè che è dono di Dio, e così via tutti siamo in qualche modo ricchi, anche il povero di spirito è un ricco, ma quando si parla di Lazzaro povero sappiamo benissimo che cosa è accaduto.
Ricordiamo allora di questa parabola che il nome del ricco potrebbe diventare ilnostro!
L'accurato esame di coscienza che ci viene offerto di fare all'inizio della Messa, ci deve indurre a cambiare atteggiamento, come suggerisce lo stesso Abramo nella parabola: hanno i profeti CHE LI ASCOLTINO! Siamo invitati ad ascoltare per accogliere la Parola di Dio e per vivere di conseguenza....Com'è allora il mio atteggiamento verso il Lazzaro del mio tempo? Come uso le doti che Dio mi ha dato? Che uso ne faccio della Provvidenza che mi ha messo in condizioni di vivere bene e meglio di altri? Quanto il mio egoismo mi impedisce di ringraziare e di essere provvidenza verso chi ha bisogno?
Quanto disprezzo le briciole della Mensa?
Vediamo qui che Lazzaro non disprezza il suo stato di povertà, ha imparato a convivere con uno stato che non si era scelto, ma ci si era ritrovato.....sperando da Dio una provvidenza continua....La Provvidenza si serve degli uomini, si serve di ognuno di noi.
Ecco...in questa settimana riflettiamo sul nostro comportamento rileggendo questa parabola e provando a metterci noi stessi in uno stato di riflessione che diventi un cambiamento là dove ci renderemo conto di non essere come Gesù ci chiede di essere.......>
 
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSNdanymarka Inviato: 26/09/2004 17.02
....in riferimento alla lettura del "ricco e Lazzaro" , anche  il parroco della chiesa qui a Kbenahvn ribadisce lo stesso concetto del tuo Caterina, ovvero che il ricco "era solo" perche' non aveva voltuto amare nessuno, nonostante ne avesse tutte le possibilita' data la sua agiatezza , al contrario del povero che lo era per mancanza di possibilita' .
Entrambi soli, ma il ricco lo era perche' mancava dell'amore di Dio, non lo conosceva e non amava di conseguenza il prossimo , mentre e' giustificato il povero in quanto impossibilitato ad avere amici .
Non e' la ricchezza che condanno' il ricco , ma la non conoscenza di Dio . Avrebbe potuto amare , anche aiutando il povero, che ogni giorno era davanti la sua porta, ma lui non lo vide , non volle amare .
 
A proposito avete letto il messaggio in allegato nel mio prec. post , Messaggio da Dio Padre dato a Madre Eugenia ? 
Nell'allegato ho inserito la parte dove Lui parla dell'abbondanza che ha offerto al figlio , e che non l'ha amato se non nell'ultimo istante della sua vita !
 
Buona domenica  
Valentina