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L'Anima devota nei giorni Santi/2: la Domenica delle Palme.

Devozione e meditazioni nella Settimana Santa.



di Pio Alberto Del Corona O.P.*


DOMENICA DELLE PALME

Ricorda Anima Devota:

Nella Domenica delle Palme la Santa Chiesa commemora l'ingresso di Gesù in Gerusalemme colla processione innanzi la
 
Messa e la benedizione dell'olivo. In tutta la Chiesa si eleva il Passio di san Matteo, e le parti della Sacra Liturgia fanno udire
 
il gemito del Redentore che si prepara alle umiliazioni ed alla morte
.


Care Anime, nella Domenica delle Palme ogni anima amante in Cristo deve adorare e raccogliere le lacrime di Gesù che pianse nell'ora del suo trionfo. La Gerusalemme terrena col popolo festante apparve a Gesù come specchio della umana famiglia che traversa i secoli e negli eletti e nei reprobi d'allora vide gli eletti e i reprobi di tutte le età, e pianse. Dio solo seppe il mistero e il prezzo infinito di quelle lacrime. All'anima mesta del Redentore brillava nel suo orrore e anche nel suo splendore, la Santissima Croce. Innamorato delle anime le abbracciò tutte, le chiamò tutte al bacio e alle nozze di sangue, e alla vista dell'altare sanguinoso, come amante fremè, come gigante esultò. Proferì allora le parole fatidiche:" Esaltato che io sia da terra, trarrò tutto a me".

Guardò voi, Anime care, pensò a voi, tirò voi a sè, vi noverò tra le sue conquiste, nel Cuore di Dio viveste. Cerchi ciascuna di voi il suo palpito, la sua lacrima, dacchè l'Uomo-Dio, l'amante vostro, ebbe per ciascuna un palpito ed una lacrima. Raccogliete e custodite il tesoro: chiedete al vostro cuore un palpito immenso, e andategli incontro. Mettete sul suo passaggio non le vestimente vostre, ma voi, e supplicatelo che vi conculchi col suo piede, ma vi rialzi subito con la sua potente mano e vi accosti al suo Cuore Misericordioso.


Oh! il volto della Sposa sul Cuore del Divino Amante e il volto dell'Amante divino chinato verso la Sposa per far cadere sopra di lei una delle sue lacrime! Sarebbe la beatitudine della terra e l'assaggio del Paradiso. Andate sulla sera di questo giorno a trovare Gesù nella sua solitudine del Santo Tabernacolo, come nella scena di Betania e inginocchiatevi davanti a Lui, chiedendo luce e fuoco di amore per questi giorni. Ringraziatelo di aver pianto per voi; e ditegli che volete seguirlo passo passo nel cammino dè suoi dolori, al Getzemani, al Pretorio, al Calvario.

Ditegli che volete amarlo con tutte le vostre forze, tirarlo coll'empito dell'amore a voi e dentro di voi, per imprimerlo tutto coi suoi misteri di sangue nel vostro cuore. Ditegli che lo seguirete sino alla Croce, e che allora lo chiamerete a piegarsi, ad abbassarsi sino al vostro labbro per darvi un bacio di sangue. Ditegli qualcosa di nuovo, e per imparare a dire qualcosa di nuovo, cercate Lei, la Madre santissima, Maria, guardate nè suoi occhi, tendete anche verso di Lei addolorata le vostre braccia e avvicinate a Lei i vostri cuori.


Gridate sovente in questi giorni:

"O Dio Crocefisso, abbassati a me e dammi il bacio di sangue, che m'infuochi il cuore. O Dio-Ostia pura, santa e immacolata, dammi il tuo fuoco d'amore, che mi faccia struggere di tenerezza per Te. O Maria, Madre Addolorata abbracciatemi; o Gesù, il vostro bacio, ecco il mio paradiso! O Gesù, mio Sposo, ditemi parole d'infinita dolcezza; voglio esser vostro per tutta l'eternità! O Trinità redentrice, attirate in questi giorni Santi tutte le anime che ancora non vi conoscono, perchè Gesù possa essere amato e il destino di queste anime salvato!" Così sia.
[segue]


*Mons. Pio Alberto Del Corona O.P. Arcivescovo di Sardica, tratto da L'Anima Devota nei giorni Santi, a cura delle Suore
 
Domenicane con Imprimatur del Vicario Generale dell'Ordine dei Predicatori fr. Petrus Tani Firenze 10.2.1913 e con
 
l'approvazione della Curia Arcivescovile di Firenze del 15.2.1913. Si ringrazia vivamente D.A. per la preziosa trascrizione.

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)