00 05/05/2010 10:55
In un altro Blog si rifletteva sulle parole del Papa sopra riportate, nel suo invito a PRENDERE IL LARGO  nel mare digitale...
Riporto le riflessioni scaturite....


Riprendiamo con la riflessione di Caterina:

PRENDERE IL LARGO.... quante riflessioni che fa venire a mente!
Penso anche alle tempeste, prendere il largo significa entrare in punti sconosciuti, andare incontro alle tempeste improvvise, trovarsi davanti delle "onde anomale" oppure delle volte trovare il mare piatto, troppo calmo... sole a picco, magari qualche noia al motore... insomma, prendere il largo e capire a che punto siamo difficile dirlo... magari si scorge all'orizzonte qualche isola sperduta, magari solo scogli, magari il mare aperto...

Pensavo al naufragio di Paolo che lo portò a Malta.... chissà a noi dove ci ha portato o dove ancora ci porterà... di certo è un'esperienza che arricchisce, insegna a navigare, insegna a sopravvivere, insegna ad accontentarsi... dice a ragione Mic:

per dirla con S. Paolo "ci muoviamo, viviamo ed esistiamo" (At 17, 28).

e, aggiungerei: impariamo, predichiamo, assistiamo... SPERIAMO, preghiamo e... facciamo anche discernimento, dice infatti il Papa sull'uso di internet:

Aumentano pure i pericoli di omologazione e di controllo, di relativismo intellettuale e morale, già ben riconoscibili nella flessione dello spirito critico, nella verità ridotta al gioco delle opinioni, (..) Cari amici, anche nella rete siete chiamati a collocarvi come "animatori di comunità", attenti a "preparare cammini che conducano alla Parola di Dio", e ad esprimere una particolare sensibilità per quanti "sono sfiduciati ed hanno nel cuore desideri di assoluto e di verità non caduche"

Io penso che da quando abbiamo "preso il largo" seppur fra tempeste e bonacce, possiamo ritrovarci in queste parole del Santo Padre...

ad maiora a tutti e con serenità, FIDUCIA IN CRISTO E NEL SUO VICARIO... avanti TUTTA!
Ovvio che si Mic, non siamo mai soli! ^__^

le tempeste sono utili per compattare la ciurma ahahahah ^__^
è durante la tempesta sul lago che san Pietro si affida al Signore, è proprio in quel riconoscersi BISOGNOSI DI AIUTO che non solo si testimonia la VERITA', ma si riceve anche l'Aiuto vero....

Il 15 aprile scorso così ha ben parlato Benedetto XVI nell'accennare a queste tempeste:

Sotto gli attacchi del mondo che ci parlano dei nostri peccati, vediamo che poter fare penitenza è grazia. E vediamo che è necessario far penitenza, cioè riconoscere quanto è sbagliato nella nostra vita, aprirsi al perdono, prepararsi al perdono, lasciarsi trasformare. Il dolore della penitenza, cioè della purificazione, della trasformazione, questo dolore è grazia, perché è rinnovamento, è opera della misericordia divina”.

Stupendo concetto del prendere il largo mai da soli, ma sempre con l'umiltà che ci fa riconoscere le bonacce, il mare calmo, le tempeste.... e MAI a discapito del nostro compito che è appunto quello indicato dal Papa, ripetiamole con fiducia queste parole:

Cari amici, anche nella rete siete chiamati a collocarvi come "animatori di comunità", attenti a "preparare cammini che conducano alla Parola di Dio", e ad esprimere una particolare sensibilità per quanti "sono sfiduciati ed hanno nel cuore desideri di assoluto e di verità non caduche"

parole che ci dicono in un certo senso "a che punto siamo".... come a dire "c'è ancora molto da fare, non scoraggiatevi"


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chisolm ha detto...



Non so nuotare, e da bambino ho sofferto molto per questo…
Vedere gli amici “prendere il largo” e io a rimanere lì, sottocosta, appiccicato alla battigia perché se non si sa nuotare, il largo fa paura.

E’ strana questa mia antica paura dell’acqua, considerando che la mia vita biologica e quella spirituale altro non sono state che il salto dal liquido amniotico di mia madre all’acqua del Fonte battesimale.
Formato nell’acqua del ventre materno e accolto nel ventre acquoso della Chiesa: il mio piccolo “prendere il largo” si misura in questo spazio brevissimo, corto, essenziale.

Mai avuta la tentazione di spingermi oltre, mai sentito il bisogno di varcare oceani sconosciuti: forse il mio piccolo mare era quello, è questo, magari sottocosta, a smanacciare braccia e gambe per mostrare una parvenza di nuoto, ma sempre vicino alla spiaggia, sempre nei pressi di una voce rassicurante, di una presenza visibile.

Ora vorrei “prendere il largo”, davvero vorrei farlo, lasciare tutto e tutti per fissarmi col chiodo al muro di un’adorazione silenziosa, alla luce di un cero, al ritmo della preghiera del cuore ripetuta e ripetuta come il mio respiro.
Vorrei, ma forse il mio “largo” è questo, vicino alla battigia, a guardare gli altri che sfrecciano come delfini e sperare, un giorno, di poter essere veloce come loro…

Chisolm

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mic ha detto...


Vorrei, ma forse il mio “largo” è questo, vicino alla battigia, a guardare gli altri che sfrecciano come delfini e sperare, un giorno, di poter essere veloce come loro…

si ha sempre l'impressione che gli altri volino più in alto o nuotino più veloci, riuscendo ad arrivare "al largo" mentre noi restiamo "alla battigia"...

ma secondo me rimanere attaccati "alla battigia" nel senso che intendi tu, caro Chisolm, non è solo un bisogno di sicurezza, quanto un dato di fedeltà, se per "prendere il largo" si intendono acrobazie, avventure dello spirito, che alla fine sono solo immaginifiche illusioni che col Soprannaturale - e soprattutto con la sua concreta Incarnazione nel Figlio dell'Uomo da parte del Figlio di Dio - hanno poco a che vedere...



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tamar ha detto...

ogni mattina dico a GESU:"DOVE MI PORTI OGGI?"...E Lui mi dice:"NEL MIO CUORE"...allora io sò che chiunque incotrerò è perchè Lui lo ha deciso...qualunque cosa succeda è perchè Lui l'ha voluta...è un viaggio quotidiano travagliato ...a volte fatto di scontri...a volte di incontri...ma è un viaggio insieme LUI...non è importante come si "nuota"...l'importante è "nuotare con LUI !!!




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Caterina63 ha detto...


^__^ leggere Chisolm di mattino è meglio di un cornetto alla crema.....^__^

Ieri vedevo un video carinissimo che parla della CASTITA'...si, pensate, sono giovani fidanzati che, cattolicamente, fanno il giro delle scuole (in america) per invitare i loro coetanei a non lasciarsi fregare dalle mode del mondo...
insomma qui trovate il tutto, gustatevelo, è un altro modo per "prendere il largo" SULLA STESSA BARCA!!


in questo video c'è un esempio calzante:

un uomo ha un cane in giardino il quale comincia ad abbaiare puntando il muso verso un cespuglio.
Il padrone spazientito lo fa tacere dandogli dello stupido perchè abbaia verso un cespuglio...
Dopo un'ora il cane ricomincia ad abbaiare verso lo stesso cespuglio, il padrone perde la pazienza e con un bastone gli intima di tacere...
Ma il cane, fedele al padrone, ricomincia ad abbaiare...e così tutta la serata finchè, spazientito il padrone prende il fucile e gli spara....

Di notte, da quel cespuglio, esce il ladro che scavalca il cane ed entra nella casa, e sapendo che la sua vittima ha un fucile, lo uccide per non correre il rischio di essere ucciso a sua volta, e gli svaligia la casa...

Morale della storia:
quel cane che abbaiava è la NOSTRA COSCIENZA...
spesse volte quando questa ci avverte del pericolo, la mettiamo a tacere perchè non ci piace essere disturbati....ci infastidiamo nel sentirci continuamente chiamati all'attenzione di qualcosa che sta avvenendo...
ma spesse volte finiamo con azzittire, uccidere la nostra coscienza per continuare a restare nel nostro dolce "far niente" ^__^
preferiamo gli "accomodamenti" i compromessi, preferiamo restare nel nostro orticello, nella nostra "villetta" dove, neppure la coscienza deve disturbarci...

Nel "mare digitale" spesso ci sentiamo dire: "NON DEVI GIUDICARE"...dimenticando che non è solo un diritto, ma è un DOVERE discutere sulla retta coscienza delle cose, è un dovere discutere su ciò che è giusto e sbagliato, su ciò che è bene o male....è un dovere RICHIAMARE ALLA COSCIENZA quando i conti non tornano, quando la DIVISIONE porta le onde "anomale" a frantumarsi sulla Barca...in una Barca così speciale all'interno della quale TUTTO L'EQUIPAGGIO se non lavora con un Cuor solo ed un anima sola, fa andare alla deriva tutto o peggio, rischia di capovolgersi...

La nostra certezza sta nel fatto che il Nocchiero nostro è DIVINO ^__^ e la Barca non si capovolgerà MAI! Ma questo non ci dispensa mai dal compiere il nostro dovere, con umiltà, spirito di sacrificio, senso del dovere, armati di CARITA'...

Avanti tutta, caro Chisolm, guai "lasciare il tutto e fissarsi ad un chiodo" ^__^
Vorremmo...e si che lo vorremmo... ma la voce della coscienza ci richiama verso il "largo", verso nuove avventure...
^__^

un abbraccio a tutti!






Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)