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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 15/11/2004 10.55
Penso sia necessario chiarire alcuni aspetti riguardanti il problema della prostituzione e quello del Magistero della Chiesa Cattolica ( capire il "funzionamento" del magistero e capire che la Chiesa è una realtà divino-umana è premessa indispensabile per ogni discussione sul tema...)

Nota sulla prostituzione

La Prostituzione ( etimologicamente "mettere in vendita") è propriamente
l'attività di chi offre prestazioni sessuali a scopo di lucro. Si tratta di
un'attività "impossibile" da impedire perché chiunque, nel "privato", può
offrire prestazioni sessuali a scopo di lucro e non è possibile alcuna statistica sul fenomeno, a meno che non si voglia togliere ogni "autonomia" personale agli esseri umani, trasformando ogni casa in un totalitario "grande fratello".
Al contrario, è possibile e doveroso, per tutelare il bene comune, combattere il meretricio, cioè l'induzione alla prostituzione, la tratta delle prostitute e lo sfruttamento della prostituzione in senso stretto. Se è impossibile eliminare la prostituzione è, però, possibile fare in modo che non avvenga nelle strade.
S. Agostino riteneva, per esempio, che le case "chiuse" andassero tollerate per impedire lo scandalo e il disordine ( cfr S. Agostino, De Ordine II, 4,12 ).
Anche San Tommaso D'Aquino riteneva che le case "chiuse" andassero tollerate
per impedire mali maggiori :in questo senso esse dovevano essere considerate come "" le fogne della casa"" ( San Tommaso D'Aquino, Summa Theol. II, II,10 ) Tale TOLLERANZA, attenzione, era relegata dunque AD UNA EMARGINAZIONE VERSO COLORO CHE RIFIUTANDO LA CONVERSIONE, PECCANDO DAVANO DI SCANDALO e perciò molto meglio relegarle in "case" additate poi come luoghi di perversione dalle quali stare lontani.

Nota sul magistero

1) Non bisogna confondere il Magistero della Chiesa Cattolica
con le riflessioni dei teologi, dei vescovi, dei preti e dei santi.

2) L' infallibilità della Chiesa è "condizionata ", perché solo l'infallibilità di Dio può essere assoluta. Il Papa è
infallibile quando parla ex cathedra ( magistero STRAORDINARIO ), quindi
debbono verificarsi quattro condizioni:
1) che parli come Maestro e Dottore della Chiesa (quindi non come persona privata), 2) che si rivolga a tutta la Chiesa, che parli di fede e di morale (non strettamente di politica e neppure in un giudizio personale,
come una scomunica),
3) che intenda definire, cioè emettere una sentenza definitiva, tale da voler chiudere una questione (qualche omelia, non è sufficiente).
4) definire significa spiegare chiaramente, con poche parole le qualità di
qualcosa: si tratta di un momento di massima concentrazione formale e
concettuale per affermare una verità o per condannare un errore.
Esempio:
Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo, Maria è nata senza peccato originale,
Gesù Cristo è il salvatore di tutta l'umanità, ogni anima umana è
direttamente creata da Dio, il peccato originale è il peccato di Adamo edEva
che si trasmette non per imitazione ma per propagazione ecc

3) Nel magistero ORDINARIO queste condizioni per lo più si manifestano nella riproposizione continuata di uno stesso insegnamento, in modo tale che sia chiaro che esso rappresenta la coscienza di fede della Chiesa. Il magistero ordinario non consiste in una definizione ma in una riflessione che serve per raggiungere un'intelligenza più profonda della fede e ogni riflessione ha bisogno di una interpretazione corretta e, per poter
dare una interpretazione corretta, le ulteriori spiegazioni del magistero
ordinario devono essere confrontate con gli insegnamenti già posseduti dalla Chiesa e con la Sacra Scrittura perché devono avere la loro approvazione.

4) Quando si leggono i testi del magistero ordinario, inoltre, bisogna sempre
ricercare, nella interpretazione, la concordanza dei contenuti anche nella
apparente discordanza della forma ed è necessario badare alla differenza tra
la formula teologica, cioè il linguaggio usato ed il contenuto che si è voluto esprimere: la forma espositiva presenta sempre delle carenze e delle ambiguità perché è soggetta a continuo perfezionamento e solo nelle
definizioni si ha il momento di massima concentrazione anche di tipo formale.

5)Un concetto fondamentale: i nuovi approfondimenti della Parola di
Dio devono essere letti sempre in continuità con gli insegnamenti già
posseduti perché devono servire non per contraddirli ma per dare luogo ad
una crescente comprensione. La dottrina cattolica, dogma compreso, è soggetta a "sviluppo":.

NOTA BENE:
il concetto di sviluppo della dottrina deve essere accuratamente distinto dal concettodi contraddizione.

6) Infallibilità non significa piena conoscenza della verità rivelata.

Il deposito della fede è completo ma
non è completamente esplicitato: :- (.) anche se la Rivelazione è compiuta,
non è però completamente esplicitata; toccherà alla fede cristiana coglierne gradualmente tutta la portata nel corso dei secoli- ( Catechismo dellaChiesa Cattolica n.66 ).
La comprensione soggettiva del deposito aumenta nei secoli, è soggetta a sviluppo ma le cose nuove che vengono comprese sono in armonia e in continuità con quelle antiche. Il deposito è una miniera immensa che contiene infiniti tesori che devono essere estratti. Ogni tesoro nuovo che viene estratto si "aggiunge" a quelli precedenti: non li
contraddice e non li elimina, ma li conferma aggiungendo, aumentando,
approfondendo. Lo sviluppo della dottrina è come lo sviluppo dell'organismo:
dall'embrione si sviluppa il bambino, poi il ragazzo e quindi l'adulto ( si tratta sempre dello stesso soggetto, della stessa identità ma è un soggetto che cresce, una continuità che si sviluppa...).

Gesù è una Persona viva che
ci assiste continuamente attraverso la Chiesa:"" molte cose ho ancora da
dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.Quando verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future "" ( Gv 16,12-13 ).

Il Magistero della Chiesa, assistito dallo
Spirito, serve per guidare alla verità tutta intera, cioè serve per approfondire il senso della Parola di Dio, la cui profondità è insondabile e il cui tesoro è inesauribile. Dice Gesù: - (.) se un maestro della legge
diventa discepolo del regno di Dio, è come un capo famiglia che dal suo tesoro
tira fuori cose vecchie e cose nuove- ( Mt 13,52 ).

Dice Giovanni Paolo II:
"" La verità rivelata (.) è stata affidata alla Chiesa una volta per tutte. Essa ha raggiunto il suo compimento in Cristo.Da qui il profondo significato dell'espressione Paolina " deposito " della fede( cfr 1 Tm 6,20 ).Allo stesso tempo tale deposito merita un'ulteriore spiegazione e una crescente comprensione fintanto ché la Chiesa sarà presente sulla terra ""
( Giovanni Paolo II, Il magistero ordinario può essere autenticamenteconsiderato come l'espressione usuale della infallibilità della Chiesa,udienza ai vescovi
USA, L'Osservatore Romano, 10 novembe 1988, p.7, n.4, ed.settimanale n.45 ).

Anche se i dogmi della Chiesa non contengono alcun errore( definzioni dove si ha il momento di massima concentrazione formale e concettuale per
affermare una verità o per condannare un errore )ciò non significa che le loro formulazioni non siano capaci e bisognose di integrazioni e approfondimenti.

Esempio di "approfondimento" magisteriale ( esercizio, cioè,ordinario dell'infallibilità) sul dogma dell'immacolata concezione di Maria. L'intelligenza del fedele si domanda:-"Come fa Gesù ad
essere il -Salvatore- di tutti e quindi anche della Madre se la Madre non ha
contratto il peccato originale?" Il magistero ordinario risponde,
"approfondendo", che Maria è figlia di Adamo e nostra sorella, anche lei
bisognosa di essere salvata da Gesù. Infatti anche Maria è stata redenta da
Gesù ma redenta in modo ancora più sublime. Non viene tirata fuori dal fango
come noi, ma in previsione del sacrificio di Gesù, viene preservata dal cadervi: Maria ha usufruito del beneficio di una REDENZIONE PREVENIENTE ( cfr
Cei, La Verità vi farà liberi, Catechismo degli adulti, n.764 ).

Il magistero ordinario, essendo una riflessione, è fatto anche di ipotesi,di
interrogativi, di sfumature, di perplessità, di giudizi provvisori e quindi non tutte
le proposizioni del magistero ordinario hanno un carattere definitivo cioè non tutte danno un giudizio conclusivo o irreformabile su qualcosa.

7) La Chiesa è una realtà divino-umana. Come realtà divina è infallibile quando insegna ciò che bisogna assolutamente e definitivamente credere (fede) e ciò che bisogna assolutamente e definitivamente fare (morale).
Come realtà umana essa è simile ad un padre e ad una madre: il genitore,
quando insegna al figlio la legge di Dio, non può fare che bene, ma quando
cerca di proteggerlo dal male può esagerare per eccesso o per difetto, sia nella valutazione dei fatti, sia nell'opera di correzione e di prevenzione.
La Chiesa è infallibile nella fede e nella morale, ma non è infallibile nella conoscenza degli avvenimenti o nelle azioni di governo e di pedagogia che sono "perfettibili" e mai perfette perché la perfezione presupporrebbe la perfetta conoscenza e degli avvenimenti e delle intenzioni delle persone....

Possiamo concludere che mai nelle Scritture la Prostituzione è sta in qualche modo legalizzata, la stessa affermazione dei Padri sul fenomeno delle "case della prostituzione" non volgevano ad una affermazione di "un male minore" ma di una vera e propria emarginazione, "case" dalle quali i cristiani dovevano starne alla larga.