00 19/05/2012 15:49

Il Papa solleva dall'incarico il vescovo di Trapani

replica Miccichè:

"Complotto nato dentro e fuori la Chiesa"

Alla base del provvedimento preso da Benedetto XVI i problemi finanziari della Curia trapanese. La guida affidata all'ex arcivescovo di Pisa. Monsignor Francesco Miccichè: "Pago per aver denunciato la cultura mafiosa"

di LAURA SPANO'
 
 
"Un complotto nato dentro e fuori la Chiesa". Così il vescovo di Trapani, monsignor Francesco Miccichè, ha commentato la decisione presa da Benedetto XVI di sollevarlo dal suo incarico. Alla guida della diocesi, come amministratore apostolico, il Papa ha nominato l'ex arcivescovo di Pisa, monsignor Alessandro Plotti. La decisione è stata presa dopo che la diocesi di Trapani è finita al centro di un'inchiesta per reati finanziari condotta dalla Procura. Dalle indagini è emerso che il vescovo non è indagato, ma addirittura parte lesa.

La diocesi di Trapani era stata al centro di una visita apostolica dal giugno 2011, compiuta dal vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, in seguito a un'inchiesta della Procura su ammanchi relativi e due Fondazioni gestite dalla Curia e a dissidi tra Miccichè e alcuni prelati. "E' chiaro che i miei superiori non hanno saputo o voluto capire cosa stava succedendo in questa diocesi, lasciando il clero e soprattutto il popolo di Dio in balia di calunnie meschine di cui l'opinione pubblica è stata abbondantemente nutrita", ha detto Miccichè. "E' un provvedimento estremo che non condivido - ha aggiunto - e non comprendo ma al quale, per la mia fedeltà al Papa e alla Chiesa, mi rimetto e che vi chiedo di accettare in spirito di obbedienza".

"Non hanno avuto esito fruttuoso le mie reiterate richieste di conoscere la relazione fatta dal visitatore apostolico, mio fratello vescovo Mogavero - ha aggiunto Miccichè
 
- Pertanto, per quanto possa apparire incredibile, non mi è dato sapere i motivi che avrebbero reso necessario un atto così platealmente punitivo: motivi che secondo la legge canonica devono essere gravissimi ma che certamente sono falsi. Ma è chiaro che il complotto che si è mosso contro di me non aveva solo riferimenti locali nel prete sospeso a divinis ma ha trovato sponde, purtroppo, anche in più alti livelli della Chiesa dove il verdetto contro di me era stato scritto prima di qualsiasi effettiva verifica".

"Pago per aver denunciato la cultura mafiosa presente anche al nostro interno invitando ad un serio esame di coscienza durante il Giubileo? - ha sostenuto il prelato - Pago per aver denunciato la cappa della massoneria? Pago per non aver fatto accordi con nessun politico per avere contributi ed elargizioni?".

(19 maggio 2012)





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[SM=g1740733]  riflessione breve....
ci asteniamo dai commenti perchè non conosciamo le motivazioni che hanno spinto il Pontefice a prendere una così drastica decisione... Di una cosa siamo certi: se il Papa Benedetto XVI giunge a prendere una decisione così drastica, deve avere delle motivazioni che lui stesso ritiene valide...

e le motivazioni potrebbero essere due:
1. che oltre ai fatti riportati dal vescovo Micchichè vi sia qualcos'altro che non dice, sarebbe assurdo pensare che il Papa lo abbia rimosso perchè il buon Vescovo si è opposto alla mafia ed alla camorra!
2. potrebbe essere una rimozione tattica, ossia, non c'è una vera colpa del vescovo, non almeno direttamente, ma che il Papa ritiene meglio sacrificare un pastore che una intera diocesi....

in entrambi i casi, o anche che vi fosse una terza ipotesi, se la decisione è stata presa dal Pontefice in persona, non è bello parlare di complotto e dare al tempo stesso dell'ignorante al Papa che non avrebbe capacità di intendere e di volere...

[SM=g1740733]




[Modificato da Caterina63 19/05/2012 15:59]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)