00 09/11/2010 01:04
Importante Lettera alla Diocesi di Roma del cardinale Vicario, Vallini


Cari Confratelli !

     1. Ci ritroviamo dopo la pausa estiva, che spero vi abbia rinfrancato nel corpo e nello spirito. Riprendiamo il nostro cammino presbiterale ed ecclesiale. L’immagine che spontaneamente mi viene alla mente è quella della scalata, di andare verso l’alto, che, se è faticoso, è tonificante. Quando si va in montagna, ad ogni tornante ci si volta indietro per guardare la strada fatta, magari asciugandosi il sudore, e poter contemplare il panorama con lo sguardo rivolto alla meta. Fuori metafora, mi sembra di poter dire che la Chiesa di Roma è una comunità in cammino, che non si ferma perché la strada è accidentata e in salita, né indietreggia dinanzi alle difficoltà e alle sfide. E’ una Chiesa che, ad ogni tornante, sa fare il punto dell’itinerario per ripartire con maggiore lena. Desidero dare pubblica testimonianza di ciò a voi, cari Confratelli, che siete le guide del popolo cristiano, in un momento storico nel quale il Signore non ci fa mancare le consolazioni e ci chiama a superare nuove prove.



il resto qui:

Importante Lettera alla Diocesi di Roma del cardinale Vicario, Vallini


                                                             



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La prolusione del cardinale presidente all'assemblea generale della Conferenza episcopale italiana

Impegno dei cattolici
per una nuova agenda politica


Si è aperta lunedì ad Assisi l'assemblea generale della Conferenza episcopale italiana, che si concluderà l'11 novembre. Pubblichiamo ampi stralci della prolusione del cardinale presidente.


di Angelo Bagnasco

Con un gesto semplice e inatteso, Benedetto XVI ha indirizzato - il 18 ottobre scorso, festa di san Luca evangelista - una Lettera ai seminaristi, come per consegnare loro - in una ideale staffetta - il testimone dell'importantissima iniziativa dell'Anno sacerdotale da poco concluso.






e ancora, il Papa invia un Messaggio ai Vescovi dove dice:


Cari Fratelli nell’Episcopato, il vostro convenire pone al centro dei lavori assembleari l’esame della traduzione italiana della terza edizione tipica del Messale Romano. La corrispondenza della preghiera della Chiesa (lex orandi) con la regola della fede (lex credendi) plasma il pensiero e i sentimenti della comunità cristiana, dando forma alla Chiesa, corpo di Cristo e tempio dello Spirito. Ogni parola umana non può prescindere dal tempo, anche quando, come nel caso della liturgia, costituisce una finestra che si apre oltre il tempo. Dare voce a una realtà perennemente valida esige pertanto il sapiente equilibrio di continuità e novità, di tradizione e attualizzazione. Il Messale stesso si pone all’interno di questo processo. Ogni vero riformatore, infatti, è un obbediente della fede: non si muove in maniera arbitraria, né si arroga alcuna discrezionalità sul rito; non è il padrone, ma il custode del tesoro istituito dal Signore e a noi affidato. La Chiesa intera è presente in ogni liturgia: aderire alla sua forma è condizione di autenticità di ciò che si celebra.

il resto lo trovate qui:

ATTENZIONE!! IMPORTANTE MESSAGGIO DEL PAPA AI VESCOVI ITALIANI e del mondo intero



[Modificato da Caterina63 09/11/2010 01:09]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)