La Pace di Cristo! 1) Cara Caterina, io so benissimo che questi non sono discorsi che si possano tenere tramite discussioni su intenet... è per questo che ogni volta mi riprometto di non farmi invischiare in questa rete di continue e necessarie precisazioni. Sto partecipando a questo forum perchè tu mi hai chiesto delle precisazioni su un tema che secondo te stavo trattando bene. Ma se pensi che alla fine ciò che dirò sarà un si all'attuale status quo cattolico, beh, sappi benissimo fin dal principio che così non può essere. 2) Ma il favore di inserire qui i due post di cui ti sto parlando me lo fai o no ? Ti avverto che per me sono fondamentali e che se non li inserisci non saprò come andare avanti, e quindi avanti non andrò . 3) Don Pezzini, non è ai margini. E ti assicuro che si viene scomunicati anche per queste cose... se non si rispettano le scelte della Chiesa. Se Pezzini lavora ancora, non lavora affatto ai margini: ha una parrocchia, mica è animatore di una "comunità di base" e, continuo a dire, ha rapporti costanti con grandi ordini come quello francescano e anche con Roma. Non hai risposto alla mia domanda: hai letto il libro di cui parlavi o ti sei accontentata del giudizio di parte de Il Timone? Conosci il pensiero generale di questo prete o no? Ti assicuro che non si è svegliato dall'oggi al domani certo di avere la verità. Conosce molto bene il magistero e con il suo gruppo di omosessuali credenti riflette spesso su quei documenti. E, conoscendo molto bene il valore di alcune affermazini (come quelle sulla peccaminosità degli atti omosessuali, che non è una verità da ritenere in modo definitivo... ma un insegnamento ordinario del magistero), sa benissimo cosa può essere detto e non detto restando nella comunione della Chiesa, e non parallelamente o ai margini di essa. 4) Tu inoltre dici che poi non è vero che dalla Chiesa gli omosessuali sono messi ai margini. E io ti do in parte ragione se guardiamo ad alcuni documenti o alla "politica" Vaticana; ma nella pratica, in quella chiesa concreta che sono le parrocchie questo è spesso vero. Conosco parroci che hanno allontanato da ogni tipo di impegno pastorale persone che si sapeva essere omosessuali; ho visto gruppi giovanili non accettare nel gruppo ragazzi che mostravano queste tendenze... insomma; la realtà non è rosea come può apparire dai documenti. 5) Le dottrine errate sono un cancro da reprimere; ma bisogna mettersi d'accordo su quali sono le dottrine errate... una dottrina è errata se va contro il Magistero Definitivo... ma il magistero ordinario può mutare nei secoli, e nei fatti molte posizioni magisteriali sono mutate. Dunque non so capire tanto scandalo... Non ripetere l'errore fatto dalla corrente montanista con Rosmini. I montanisti, parlando contro il cosidetto modernismo di Rosmini pensavando di parlare a nome della CHiesa, ma il tempo gli ha dato torto. 6) Quando parli della CHiesa come madre fai attenzione a non renderla un fantoccio: è nostra madre perchè NOI siamo la CHiesa. La CHiesa non è qualcosa di diverso o distinto dal popolo di DIo, è il popolo di DIo visto da una prospettiva particolare... dunque questo scandalo dei figli che se la prendono con la madre mi sembra un'antropomorfismo davvero improprio al mistero rappresentato dalla CHiesa. 7) Caro ALBY, l'interpretazione che tu fai del CCC è del tutto arbitraria, e te lo dico come uno che ha letto integralmente il CCC più volte. La perfezione cristiana non vuol dire diventare etero! Ma, se Caterina allegasse i due post che le ho chiesto di inserire sarebbe tutto più chiaro. La perfezione cristiana è lasciare tutto, campi e case, fratelli e sorelle, padri e madri per il regno di Dio. E tutti, omo e etero, siamo tesi verso questa perfezione cristiana. Sono certo, che se anche facessi il tentativo di trovare qualche cosa sulla perfezione cristiana nel CCC mai essa sarebbe identificata con l'eterosessualità. 8) Per quanto riguarda la riconversione sessuale. Anche su questo ho già espresso la mia opinione. La ripeto qui. Allora non tutte le persone che si ritengono omesessuali lo sono poi davvero. Proprio per questo io consiglio sempre a chiunque riceva la confidenza di una persona che si ritiene omosessuale, di dirle di rivogersi ad uno psicologo, ma che lo scelga con attenzione. Infatti, un bravo psicologo saprà capire se effettivamente la persona ha un'affettività omosessualmente orientata o il suo credersi omosessuale dipenda da traumi, paure o sia sintomo di un qualche problema/blocco psicologico. In questo secondo caso, risolto il problema di solito anche il desiderio omosessuale scompare. Ma, quando l'omosessualità è sintonica, e lo psicologo pur risolvendo dei traumi non può far altro che constatare che essere omosessuale è una dimensione delle persona che viene vissuta bene, con coscinziosità, con ripetto per se stessi e gli altri, che non è legata a una sessualità compulsiva, parlare di riorientamento vuol dire violentare la persona nella propria psiche, rappresenta un vero e proprio lavaggio del cervello, ed è in tutto identica al riorientamento politico realizzato ancor oggi in Cina contro i dissidenti. 9) Per quanto riguarda il contro natura. Si tratta semplicemente che la Scrittura lo usa in modo Pre-filsofico. Il contro-natura dei padri della Chiesa e di San Tommaso, e dei documenti ecclesiali è del tutto differente dal contro natura di Paolo. Nella scrittura "contro natura" significa semplicemente "eccezione rispetto alla situazione comune". Se avrete occasione di leggere un qualunque commentario biblico su questi versetti di Paolo, sui luoghi in cui usa questa espressione, capirete ancor meglio cosa voglio dire. Ma se ne avrò l'occasione, come già dicevo, ci tornerò in maniera più approfondita. 10) Ceterina, fammi un favore: se vuoi capire e far si che io liberamente esprima la mia posizione, con tutti i suoi limiti e le sue possibilità di essere fraintesa, bene. Se vuoi invece alla fine fare un confronto sulla DOTTRINA, e richiamarmi ogni volta alla lettera dei pronunciamenti magisteriali, ti assicuro che non ne ho bisogno perchè li conosco tutti; e, d'altro canto, neanche voi avete bisogno della mia spiegazione se l'unica cosa da fare sarà contrattaccarmi come se mi stessi ergendo al di sopra del magistero o della scrittura. Io dico solo che i testi che abbiamo a disposizione, che la scrittura e il magistero permettono una diversa lettura sul tema, ma non pretendo che la mia sia quella giusta... sarà il tempo e la riflessione ufficiale ulteriore dei prossimi decenni a definire ancora meglio il significato di quanto fin qui la Chiesa ha detto. Con quanto detto qua su dunque, sentiti libera di terminare questo forum se è questo che vuoi, come io mi sentirò libero di non intervenire quando la mia posizione sarà intesa a senso unico come un "parlare contro la Scrittura e conto il Magistero". Le dispute non mi piacciono, e non voglio farle in questa sede: l'argomento è troppo delicato e troppo importante. Maranatha! Ireneo |