00 28/05/2010 22:53
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Da: Soprannome MSNMario20048410 Inviato: 14/12/2004 16.44
E' stato già detto molte volte : il rapporto omosessuale è peccato ! Per noi evangelici che non facciamo distinzione fra peccato "mortale" e "veniale" è semplicemente e tragicamente "peccato" ! Come è stato già detto nessuno si può ergere a giudice o a pubbblico ministero contro chi si è macchiato di questo peccato; l'unica cosa che si può fare contro i fratelli e le sorelle che peccano, per quanto ciò possa risultare difficile sia negli intenti che nella pratica, è di amarli come Dio ha amato noi! Che alcuni, poi, considerino certi peccati "meno gravi" di altri è una questione che riguarda solo la loro confessione religiosa, i dogmi della confessione d'appartenenza; per noi evangelici (ed anche per i protestanti) IL PECCATO E' GRAVE COMUNQUE E  CONDUCE A MORTE (SPIRITUALE) ERGO NON C'E' DIFFERENZA FRA UN BUGIARDO ED UN OMOSESSUALE, FRA UN MORMORATORE ED UNA LESBICA, FRA UN CALUNNIATORE ED UN PEDOFILO, FRA UN LADRO ED UN TRANSESSUALE! L'uomo , con le sue leggi, ha stabilito una gradazione nella gravità dei reati-peccati ma Dio ha detto che nella (osservanza della) Legge non v'è salvezza! La Salvezza sta solo in Gesù Cristo e nel suo sacrificio espiatorio compiuto sulla croce ! Chi è sotto il peccato - sia esso di omosessualità che di mormorazione o di avidità - sta sotto "pena di morte" e non lo può liberare nessuno se non accetta Cristo; se Cristo viene accettato il peccato è espiato, è cancellato; il condannato a morte è più che  "amnistiato"! Nessuno ha il diritto di giudicare o condannare chi pecca , chi sbaglia ma nessuno altresì può permettersi di fuorviare il prossimo stabilendo "graduatorie" immaginarie della gravità dei peccati! Chi mormora spargendo calunnie contro il suo prossimo o facendo condannare l'innoccente o testimoniando il falso contro di lui non ha commesso un peccato meno grave di chi si è congiunto carnalmente con una persona dello stesso sesso! Con una calunnia puoi uccidere una persona; la puoi uccidere fisicamente causandogli patologie psicosomatiche (l'angoscia, il dolore, la rabbia, la paura cagionata dalle calunnie sparse può portare a questo e di recente, per esempio, sono state studiate misure disciplinari e penali per i dirigenti e di manager che permettono il "mobbing" nei loro uffici contro subalterni) o puoi causarne la "morte sociale" che è un omicidio senza spargimento di sangue che non può essere perseguito neanche dalla legge umana: chi viene accusato di una calunnia, infatti , lascia nel contesto sociale dove è inserito il dubbio (se il peccato o la colpa contestata è vera o non è vera) ; ed inoltre, quando si è a questi livelli, l'accusato, se si difende non viene creduto perchè si considerano le sue spiegazioni come "giustificazioni", come "alibi" , come "maldestri tentatividi porre rimedi" ; se non si difende si rafforza nel volgo l'idea che le accuse fattegli erano e sono vere ....! La morte sociale è assicurata e non ci può fare niente nessuno per metterci un rimedio! Quante volte, nei piccoli paesi, si sono udite atroci calunnie contro uomini e donne (adulteri, tradimenti, incesti, fornicazioni, omosessualità, pedofilia, ecc. ecc. ecc.) , calunnie poi rivelatesi false ma che hanno portato a persecuzioni inaudite e violentissime verso i poveretti o le poverette ?! Quante povere innoccenti bruciate  nel medioevo perchè in paese, nel villaggio s'era sparsa la voce che fossero "streghe" se donne o "untori" se uomini (durante le epidemie) ?! Che le parole siano "solo" parole dunque NON peccati seri è una pia illusione che esiste solo nel cervello degli stolti e delle stolte! L'apostolo Giovanni, nella sua Prima Epistola dice che "chi odia è un omicida" , un assassino ....benchè non abbia sparato a nessuno con una pistola nè abbia accoltellato con una lama!!!
Mario     

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 14/12/2004 17.08
Mario....ringraziandoti dell'intervento che condivido..credo però ci sia un equivoco.....qui non si sta parlando del peccato quale GRADUATORIA...concordo infatti che qui non esista un peccato maggiore o minore..ed apriremo un forum per questo poichè non è nei termini da te spiegati che il Magistero insegna la differenza tra peccato mortale e veniale......
Anche da noi si insegna che una calunnia può condurre ad una morte spirituale e dunque ad una condanna eterna molto più di chi ha vissuto la prostituzione...ricordandoci come dice Gesù: pubblicani e prostitute vi precederanno nel Regno dei cieli"....attenzione Gesù non li identifica come dei EX PUBBLICANI O EX-PROSTITUTE...e non ci dice che sono convertiti...nomina semplicemente due categorie di persone che per i giudei erano già CONDANNATI SECONDO LA LEGGE DI MOSE'....
 
Qui il tema è un altro...... e credo di identificare nelle tue parole una comunione d'intenti quando scrivi:
 
La Salvezza sta solo in Gesù Cristo e nel suo sacrificio espiatorio compiuto sulla croce ! Chi è sotto il peccato - sia esso di omosessualità che di mormorazione o di avidità - sta sotto "pena di morte" e non lo può liberare nessuno se non accetta Cristo; se Cristo viene accettato il peccato è espiato, è cancellato; il condannato a morte è più che  "amnistiato"!
.........
perfettamente d'accordo...specialmente se ci aggiungiamo le parole di Gesù: NEPPURE IO TI CONDANNO, VA E NON PECCARE PIU'.....è per questo NON peccare più che Cristo ci chiede di PERSEVERARE E DI PREGARE INCESSANTEMENTE PER NON CADERE IN TENTAZIONE...... e mai poi mai ha detto ad un don Pezzini....come al pastore Valdese Paolo Ricca...o come alcuni pastori Luterani o Anglicani come qualche vescovo omosessuale CONVIVENTE E BENEDETTO DALLA SUA CHIESA.....: "cercate dei cavilli nelle Scritture per arginare il problema o per aggirare l'ostacolo...difendete l'omosessualità"......
L'assoluzione di Dio vuole una corrispondenza che ovviamente sarà giudicabile SOLO DA LUI MEDESIMO.....perchè solo LUI legge i cuori......Egli dice NON PECCARE PIU'...il come ci riusciremo sarà questo giudicato da Dio e non certo da noi....
 
Ma qui si permette di dubitare il Magistero della Chiesa su questo tema, per poi definirsi SUPERIORI AL MAGISTERO STESSO...INGANNANDO INVECE le persone..a meno che Ireneo non mi trovi TESTUALMENTE un testo di don Pezzini che NEGHI chiaramente il suo sostegno all'atto sessuale fra persone dello stesso sesso....giacchè io non l'ho trovato...tutto qui il problema.....e spero che riusciamo a chiarirlo quanto prima.....
mentre chiedevo appunto a Mario un suo parere sul Magistero della Chiesa sul tema specifico dell'Omosessualità trattato in questo documento:
 
Fraternamente caterina

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Da: Soprannome MSNIreneo81 Inviato: 14/12/2004 17.56
La Pace di Cristo!
 
1) Cara Caterina, io so benissimo che questi non sono discorsi che si possano tenere tramite discussioni su intenet... è per questo che ogni volta mi riprometto di non farmi invischiare in questa rete di continue e necessarie precisazioni. Sto partecipando a questo forum perchè tu mi hai chiesto delle precisazioni su un tema che secondo te stavo trattando bene. Ma se pensi che alla fine ciò che dirò sarà un si all'attuale status quo cattolico, beh, sappi benissimo fin dal principio che così non può essere.
 
2) Ma il favore di inserire qui i due post di cui ti sto parlando me lo fai o no ? Ti avverto che per me sono fondamentali e che se non li inserisci non saprò come andare avanti, e quindi avanti non andrò .
 
3) Don Pezzini, non è ai margini. E ti assicuro che si viene scomunicati anche per queste cose... se non si rispettano le scelte della Chiesa. Se Pezzini lavora ancora, non lavora affatto ai margini: ha una parrocchia, mica è animatore di una "comunità di base" e, continuo a dire, ha rapporti costanti con grandi ordini come quello francescano e anche con Roma.
 
Non hai risposto alla  mia domanda: hai letto il libro di cui parlavi o ti sei accontentata del giudizio di parte de Il Timone? Conosci il pensiero generale di questo prete o no?
Ti assicuro che non si è svegliato dall'oggi al domani certo di avere la verità. Conosce molto bene il magistero e con il suo gruppo di omosessuali credenti riflette spesso su quei documenti.
E, conoscendo molto bene il valore di alcune affermazini (come quelle sulla peccaminosità degli atti omosessuali, che non è una verità da ritenere in modo definitivo... ma un insegnamento ordinario del magistero), sa benissimo cosa può essere detto e non detto restando nella comunione della Chiesa, e non parallelamente o ai margini di essa.
 
4) Tu inoltre dici che poi non è vero che dalla Chiesa gli omosessuali sono messi ai margini. E io ti do in parte ragione se guardiamo ad alcuni documenti o alla "politica" Vaticana; ma nella pratica, in quella chiesa concreta che sono le parrocchie questo è spesso vero.
 
Conosco parroci che hanno allontanato da ogni tipo di impegno pastorale persone che si sapeva essere omosessuali; ho visto gruppi giovanili non accettare nel gruppo ragazzi che mostravano queste tendenze... insomma; la realtà non è rosea come può apparire dai documenti.
 
5) Le dottrine errate sono un cancro da reprimere; ma bisogna mettersi d'accordo su quali sono le dottrine errate... una dottrina è errata se va contro il Magistero Definitivo... ma il magistero ordinario può mutare nei secoli, e nei fatti molte posizioni magisteriali sono mutate. Dunque non so capire tanto scandalo... Non ripetere l'errore fatto dalla corrente montanista con Rosmini.
I montanisti, parlando contro il cosidetto modernismo di Rosmini pensavando di parlare a nome della CHiesa, ma il tempo gli ha dato torto.
 
6) Quando parli della CHiesa come madre fai attenzione a non renderla un fantoccio: è nostra madre perchè NOI siamo la CHiesa. La CHiesa non è qualcosa di diverso o distinto dal popolo di DIo, è il popolo di DIo visto da una prospettiva particolare... dunque questo scandalo dei figli che se la prendono con la madre mi sembra un'antropomorfismo davvero improprio al mistero rappresentato dalla CHiesa.
 
7) Caro ALBY, l'interpretazione che tu fai del CCC è del tutto arbitraria, e te lo dico come uno che ha letto integralmente il CCC più volte.
La perfezione cristiana non vuol dire diventare etero!
Ma, se Caterina allegasse i due post che le ho chiesto di inserire sarebbe tutto più chiaro.
La perfezione cristiana è lasciare tutto, campi e case, fratelli e sorelle, padri e madri per il regno di Dio.
 
E tutti, omo e etero, siamo tesi verso questa perfezione cristiana.
Sono certo, che se anche facessi il tentativo di trovare qualche cosa sulla perfezione cristiana nel CCC mai essa sarebbe identificata con l'eterosessualità.
 
8) Per quanto riguarda la riconversione sessuale.
Anche su questo ho già espresso la mia opinione. La ripeto qui.
Allora non tutte le persone che si ritengono omesessuali lo sono poi davvero.
Proprio per questo io consiglio sempre a chiunque riceva la confidenza di una persona che si ritiene omosessuale, di dirle di rivogersi ad uno psicologo, ma che lo scelga con attenzione.
 
Infatti, un bravo psicologo saprà capire se effettivamente la persona ha un'affettività omosessualmente orientata o il suo credersi omosessuale dipenda da traumi, paure o sia sintomo di un qualche problema/blocco psicologico.
In questo secondo caso, risolto il problema di solito anche il desiderio omosessuale scompare.
 
Ma, quando l'omosessualità è sintonica, e lo psicologo pur risolvendo dei traumi non può far altro che constatare che essere omosessuale è una dimensione delle persona che viene vissuta bene, con coscinziosità, con ripetto per se stessi e gli altri, che non è legata a una sessualità compulsiva, parlare di riorientamento vuol dire violentare la persona nella propria psiche, rappresenta un vero e proprio lavaggio del cervello, ed è in tutto identica al riorientamento politico realizzato ancor oggi in Cina contro i dissidenti.
 
9) Per quanto riguarda il contro natura. Si tratta semplicemente che la Scrittura lo usa in modo Pre-filsofico. Il contro-natura dei padri della Chiesa e di San Tommaso, e dei documenti ecclesiali è del tutto differente dal contro natura di Paolo. Nella scrittura "contro natura" significa semplicemente "eccezione rispetto alla situazione comune". Se avrete occasione di leggere un qualunque commentario biblico su questi versetti di Paolo, sui luoghi in cui usa questa espressione, capirete ancor meglio cosa voglio dire. Ma se ne avrò l'occasione, come già dicevo, ci tornerò in maniera più approfondita.
 
10) Ceterina, fammi un favore: se vuoi capire e far si che io liberamente esprima la mia posizione, con tutti i suoi limiti e le sue possibilità di essere fraintesa, bene.

Se vuoi invece alla fine fare un confronto sulla DOTTRINA, e richiamarmi ogni volta alla lettera dei pronunciamenti magisteriali, ti assicuro che non ne ho bisogno perchè li conosco tutti; e, d'altro canto, neanche voi avete bisogno della mia spiegazione se l'unica cosa da fare sarà contrattaccarmi come se mi stessi ergendo al di sopra del magistero o della scrittura.
Io dico solo che i testi che abbiamo a disposizione, che la scrittura e il magistero permettono una diversa lettura sul tema, ma non pretendo che la mia sia quella giusta... sarà il tempo e la riflessione ufficiale ulteriore dei prossimi decenni a definire ancora meglio il significato di quanto fin qui la Chiesa ha detto.
 
Con quanto detto qua su dunque, sentiti libera di terminare questo forum se è questo che vuoi, come io mi sentirò libero di non intervenire quando la mia posizione sarà intesa a senso unico come un "parlare contro la Scrittura e conto il Magistero".
 
Le dispute non mi piacciono, e non voglio farle in questa sede: l'argomento è troppo delicato e troppo importante.
 
Maranatha!
 
Ireneo

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Da: Soprannome MSNLeonardo5479 Inviato: 14/12/2004 18.18
Sto seguendo questo forum con attenzione ma, se devo dire la verità, alcuni messaggi di Ireneo sono un po' difficili o ermetici, almeno per me.
 
Per esempio, quando dice: Se avrete occasione di leggere un qualunque commentario biblico su questi versetti di Paolo, sui luoghi in cui usa questa espressione, capirete ancor meglio cosa voglio dire. Ma se ne avrò l'occasione, come già dicevo, ci tornerò in maniera più approfondita
 
forse sarebbe il caso di completare ikl discorso dato che non tutti hanno la possibilità di accedere a qualche commentario.
 
Inoltre ho una seconda domanda.
 
Nel catechismo degli Adulti sta scritto ( n. 1081) : il comportamento omosessuale è ripetutamente condannato dalla Bibbia. E dis eguito sono riportati alcuni versetti.
 
Come devo interpretare questa frase?
 
 
La pace
 
Leo
 

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Da: Soprannome MSNIyvan5 Inviato: 14/12/2004 18.46
....... Se c'é un punto su cui insisto volentieri, é che quando si va alle radici del proprio mondo interiore e della vita di relazione, le differenze tra omosessuali ed eterosessuali diventano scarsamente rilevanti.
 
Penso che quest'affermazione di Don Pezzini meriti molta riflessione.
La spiritualità non ha sesso, il bene o il male che essa contiene non sempre s'identifica con le tendenze materiali individuali: lo spirito vive la sua tensione verso Dio e si esprime attraverso l'amore e la carità che riesce a sentire e a dare nei confronti dei suoi simili. Questo stato d'essere non ha nulla a che vedere con l'espressione della propria materialità, quando questa sia in sintonia con tali virtù.
In questo senso condivido il pensiero di Don Pezzini, in quanto le differenze tra etero ed omosessualità perdono effettivamente rilevanza di fronte all'atteggiamento prettamente spirituale.
Anche la nostra concezione su ciò che si ritiene naturale è abbastanza relativa. Infatti, anche tra gli stessi animali si verificano casi di omosessualità e non si può certo dire che per loro non sia naturale. Diciamo che si tratta di una devianza rispetto alla normalità, ma che significa normalità? Si potrebbe dire che noi consideriamo normalità l'atteggiamento seguito dalla maggioranza e, se per pura ipotesi, questa maggioranza divenisse una minoranza, ecco che non sarebbe più nella normalità.
D'accordo, tra due omosessuali non nascono dei figli, ma anche due etero potrebbero decidere di non averne,o di averne al massimo uno o due,  e questa loro posizione nei confronti del principio della procreazione non mi sembra che si discosti molto, nei riflessi verso Dio, da una pratica omosessuale.
Con questo non voglio certo sostenere la regolarità dell'omosessualità, ma penso anche che, per quanto lo si mascheri con discorsi di carità cristiana, il fatto stesso di voler considerare gli omosessuali come persone da aiutare affinchè rientrino nella nostra normalità è già in realtà una discriminazione.
Non so perchè, nell'ordine naturale del creato, Dio abbia voluto che esistessero queste difformità che, ripeto, non sono solo prerogativa di noi esseri pensanti, ma sono presenti in tutto il regno animale.
Qualcuno, non ricordo chi, avanzò l'ipotesi che questo sia uno stratagemma divino per mantenere in equilibrio le nascite. Forse è solo una battuta spiritosa, ma certezze al riguardo non ne abbiamo.
Io credo comunque che il giudizio divino guardi solo alla nostra interiorità. Davanti a Lui ci presenteremo come spiriti e penso che sarà quindi poco rilevante se avremo lasciato un corpo etero o omo.
In altre parole, penso che il giudizio di Dio vada ben oltre le nostre abitudine sessuali.
 
Pace
iyvan