Oggi, cercando sull'enciclopedia la voce "protestantesimo" ho trovato questo brano che vorrei sottoporre per una comune cosiderazione.
Il ricorso alla Bibbia come unica autorità in materia di fede distingue nettamente il protestantesimo dalle altre confessioni cristiane le quali, con diverse sfumature, affiancano alla Scrittura la tradizione, e considerano la Chiesa come l'interprete autorevole e infallibile della stessa Scrittura. Di fatto il problema dell'interpretazione autentica della Bibbia si pose subito in modo grave ai protestanti. I padri della Riforma, lungi dal proclamare il principio del libero esame (come affermarono poi i polemisti del XVIII e XIX sec.), negavano che la ragione umana, corrotta dal peccato, potesse da sola attingere le verità di fede: affermavano pertanto, da un lato, che le verità della Bibbia sono di per sé evidenti, ma dall'altro lato che la loro comprensione è frutto dell'illuminazione dello Spirito Santo e non della ragione individuale. "Questa parola", aveva scritto Calvino riferendosi alla Bibbia, "non produrrà fede nel cuore degli uomini se non è suggellata dalla testimonianza interiore dello Spirito Santo". Ciò non impedì che, eliminata o diminuita l'autorità della Chiesa come interprete delle Scritture, il protestantesimo favorisse di fatto la tendenza all'interpretazione "privata" dei singoli o dei gruppi: donde il manifestarsi di sempre nuove confessioni protestanti (quelle che Bossuet chiamò polemicamente "variazioni").
Allora chiedo, se qualcuno mi può far capire meglio di quanto abbia potuto capire finora:
E' possibile che lo Spirito porti i credenti ad interpretare la Bibbia in modi tanto differenti, da produrre tante denominazioni e scissioni? E tutti rivendicano il diritto dovere di interpretare con la luce dello Spirito Santo, le Scritture; e tutte poi ostentano "i loro frutti buoni" per dimostrare che sono veri profeti.
Il paradosso è che TUTTI I SINGOLI CREDENTI secondo loro possono, con la luce dello Spirito Santo, interpretare le Scritture, ma chissa poi come mai, a sbagliare, sempre secondo loro è solo il Papa, i concilii e il magistero della Chiesa!
Mi si perdoni questo sfogo, ma l'ho detta così come l'ho pensata.