E' interessante la domanda: che cos'è la Bibbia. La risposta dovrebbe essere che è Parola di Dio. Ma chi lo dice? Se siamo tutti convinti che la Bibbia sia Parola di Dio e quindi punto di riferimento normativo di condotta e fonte di dottrina rivelata, da dove traiamo questa convinzione?
Caro Uruk,
é la Chiesa che ci dice che quei determinati Libri, che formano il canone, sono Parola di Dio.
Se ci chiediamo perchè proprio quei libri e non altri, la risposta è: perchè la Tradizione ci ha trasmesso proprio quei determinati libri.
Per quanto riguarda il VT, la tradizione rabbinica aveva già un corpo di Scritture le quali venivano lette ed usate anche da Gesù e dagli apostoli, i quali se ne servivano per citarle e per riportarle anche a loro volta nei loro scritti.
Tali citazioni erano prese dalla cosiddetta Settanta greca, che, lo ricordiamo COMPRENDEVA I 7 LIBRI che Lutero rimise in discussione, pur senza eliminarle dalla sua traduzione, e che i protestanti hanno poi non hanno più riportato nelle loro traduzioni.
Per quanto riguarda il Nuovo Testamento, la tradizione apostolica ha permesso di individuare quali libri erano da considerare ispirati e che risultavano definiti già nei concili intorno all'anno 400.
Per cui se uno si domanda: chi può correttamente interpretare i Libri Sacri?
La risposta più ovvia è che, lo può interpretare correttamente solo lo stesso soggetto che ne ha curata la conservazione e la trasmissione: cioè la Chiesa.
Altri soggetti, come Lutero, che hanno rimesso in discussione anche la validità del canone del NT, additando come MENO SICURI ben sette libri del NT, sono i meno idonei a interpretare le Scritture perchè non hanno saputo riconoscere la Parola di Dio. Il fatto che i protestanti stessi abbiano riaccettato i 7 libri del NT, da ragione alla Chiesa che li aveva riconosciuti ispirati da sempre.
Con affetto