La numerologia può verificare la possibilità che il 666 sia effettivamente il numero di un dato nome. Ad esempio dal punto di vista numerologico è lecito ritenere il 666 numero del nome "Nerone Cesare" in ebraico. Questa e altre simili interpretazioni sono state avanzate da molti autori moderni che "mediante complicatissimi sistemi da calcolo vi hanno trovato i nomi di quasi tutti gli imperatori romani del I secolo" (Eugenio Corsini, "Apocalisse prima e dopo", S.E.I., III ed., p. 342). Tali interpretazioni sono però difficilmente sostenibili dal punto di vista esegetico; si vedano a proposito le valide critiche che muove lo stesso Corsini. Non capisco inoltre come Giovanni possa aver avuto una tale riverenza per un imperatore, un uomo, anche se la legge romana lo dichiarava un dio, da identificarlo con una figura soprannaturale così sinistra e possente come la bestia.
Analizzare la numerologia dell'Apocalisse è un valido aiuto per capire in che lingua è espresso il nome al quale Giovanni alluse. L'Apocalisse ci è pervenuta in greco, ed è per questo che alcuni autori, fra cui Sant'Ireneo, ritengono che Giovanni adotti una numerologia imperniata sulla lingua greca.
Giovanni però generalmente impiega numeri già usati nell'Antico Testamento, da cui attinge a piene mani anche per quel che riguarda il contenuto dell'opera. I contesti in cui usa tali numeri possono essere simili a quelli in cui sono impiegati nell'Antico Testamento (2; 3; 3,5; 4; 10; 12; 24), come pure possono essere diversi (5; 7; 666; 1.000; 7.000; 12.000). Quando l'autore dell'Apocalisse calcola numeri (6; 42; 1.260; 1.600?; 144.000) indica sempre più o meno esplicitamente (con la sola eccezione del 1.600) il processo di calcolo, che risulta sempre una semplice moltiplicazione.
Giovanni quindi usa la numerologia ebraica tradizionale, fondata sulla sua lingua madre e sull'Antico Testamento, numerologia che predilige i numeri dei nomi.
Un'interessante interpretazione proposta da Corsini a p. 344 della sua opera, considera il 666 risultato di un'espressione aritmetica.
Tale numero sarebbe la somma della durata di ciascun impero universale, calcolata "suddividendo in quattro parti il tempo dell'attesa computato in giorni (1.260 giorni più 1.260 giorni, cioè l'equivalente delle "due mezze settimane" di fuga della donna nel deserto)" ed il numero che simboleggia l'uomo, 6, moltiplicato per se stesso. Si avrebbe perciò: ( 1.260 + 1.260 ) : 4 + 6 x 6 = 666.
Tale calcolo suscita qualche perplessità, soprattutto perchè è estraneo allo stile di Giovanni. Egli, di fatto, non calcola un solo numero che non sia un prodotto di due soli fattori: pare quindi strano che per il solo 666 sia ricorso a più e diverse operazioni successive, fra cui una divisione, particolarmente complicata. Il 6 ricorre inoltre solo due volte nell'Apocalisse, in entrambe calcolato come prodotto (2 x 3); non è quindi molto probabile il suo uso come base per giungere al 666.
A ciò si aggiunge il fatto che le interpretazioni aritmetiche sono predilette dalla numerologia di tradizione greca, che tuttavia, al momento della redazione dell'Apocalisse, doveva essere usata abbastanza poco in Palestina, data la notevole evoluzione e complessità già allora raggiunta dalla numerologia ebraica.
Non si spiega infine il riferimento nel passo dell'Apocalisse al "numero del suo nome".
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Curioso è il famoso QUADRATO MAGICO......
Il quadrato magico associato al Sole ed il numero d'uomo
Sfogliando un qualsiasi libro di cabala, si nota che ad ogni stella mobile è associato un quadrato magico ed un angelo principale. Tanto per capirci le stelle mobili sono i pianeti conosciuti nell'antichità (Saturno, Giove, Marte, Venere e Mercurio), il Sole e la Luna, corpi celesti che nel sistema tolemaico (usato in Europa sino alla fine del Medio Evo) erano fatti tutti orbitare attorno alla Terra. Un quadrato magico è invece una matrice quadrata, composta dai numeri naturali da uno ad un numero quadrato, ordinati in modo che la somma di tutti i numeri appartenenti ad una qualsiasi riga o colonna od ad una diagonale della matrice è sempre eguale allo stesso numero. E' facile verificare che il più piccolo quadrato magico esistente ha tre righe e tre colonne, come il seguente:
4 9 2
3 5 7
8 1 6.
Esso è magico perchè:
- contiene tutti i numeri naturali da 1 sino a 9 (3 al quadrato);
- la somma di tutti i numeri appartenenti ad ogni riga, ad ogni colonna ed alle due diagonali è sempre uguale:
4 + 9 + 2 = 3 + 5 + 7 = 8 + 1 + 6 = 4 + 3 + 8 = 9 + 5 + 1 =
(1a riga) (2a riga) (3a riga) (1a col.) (2a col.)
= 2 + 7 + 6 = 4 + 5 + 6 = 2 + 5 + 8 = 15
(3° col.) (diagonale) (diagonale) (totale)
I cabalisti associarono questo quadrato a Saturno, la stella mobile più distante dalla Terra. Aumentarono quindi progressivamente di una casella il lato del quadrato magico man mano che la stella mobile associata era nel sistema tolemaico più vicino alla Terra. Tali associazioni sono così schematizzabili:
Stella mobile Caselle di un lato Angelo
del quadrato magico principale Saturno 3 Zaphkiel
Giove 4 Zadkiel
Marte 5 Samael
Sole 6 Michael
Venere 7 Haniel
Mercurio 8 Raphael
Luna 9 Gabriel
Di ogni quadrato magico i cabalisti contarono o calcolarono:
- il numero delle caselle di ogni riga, colonna o diagonale;
- il numero totale delle caselle;
- la somma di tutti i numeri appartenenti alla stessa riga, colonna o diagonale;
- la somma di tutti i numeri che formano il quadrato;
ed associarono questi numeri al quadrato magico corrispondente.
Nella successione delle stelle mobili del sistema tolemaico il Sole occupa il posto centrale, essendo più vicino alla Terra di Saturno, di Giove e di Marte ed essendo più distante di Venere, di Mercurio e della Luna, e diffondendo la luce ed il calore (e quindi metaforicamente il Bene) nell'intero universo. Per i cabalisti il Sole era la stella più importante, tanto da associargli l'angelo tradizionalmente più forte, il cui nome significa "chi come Dio". Il quadrato magico associato al Sole è:
1 32 34 3 35 6 - Num. caselle di ogni riga, colonna o diagon.: 6.
30 8 27 28 11 7 - Numero di tutte le caselle: 36.
20 24 15 16 13 23 - Somma dei numeri appartenenti ad una stes-
19 17 21 22 18 14 sa riga, colonna o diagonale: 111.
10 26 12 9 29 25 - Somma di tutti i numeri: 666.
31 4 2 33 5 36 .
Il numero 666 è la somma di tutti i numeri del quadrato magico associato al Sole, la stella mobile più importante e centrale del sistema tolemaico.
Tale quadrato ha lati e diagonali di 6 caselle (il numero che Corsini indica come il probabile "numero d'uomo") ed ha in tutto 36 caselle (l'altro numero usato nel calcolo di Corsini). L'enigmatica attribuzione di numero d'uomo al 6 ed al 36 potrebbe quindi essere estesa anche agli altri due numeri associati al Sole: 111 e 666.
All'epoca di Giovanni probabilmente era già stato elaborato il sistema dei quadrati magici, che identificava nel 666 il massimo numero associato al Sole. Giovanni probabilmente usò il 666 come numero del nome della bestia, ben sapendo che si trattava di un numero tratto da I Re,10,14 (La quantità d'oro che affluiva nelle casse di Salomone ogni anno era di seicentosessantasei talenti) e dal quasi identico II Chr 9,13 (Il peso dell'oro che affluiva nelle casse di Salomone ogni anno era di seicentosessantasei talenti d'oro), dove indica il peso dell'oro che Salomone riceveva come tributo. I continui rimandi di Giovanni all'Antico Testamento non lasciano alcun dubbio sulla profonda conoscenza che aveva di esso ed è pienamente nello stile dell'Apocalisse usare numeri tratti dall'Antico Testamento. D'altra parte ritengo probabile che Giovanni conoscesse almeno in parte i nuovi significati che i cabalisti avevano dato a questo numero: ben difficilmente la coincidenza fra il numero della bestia e la somma di tutti i numeri del quadrato magico associato al Sole è un frutto del caso.
A rafforzare il sospetto che Giovanni fosse al corrente di speculazioni cabalistiche contribuisce un ulteriore elemento. I sette angeli citati in Apoc I,4-20, che lo stesso autore assegna uno ad ogni stella corrispondono agli angeli principali cabalistici, di cui abbiamo già visto i nomi.
In questo caso Giovanni pare persino far proprie le associazioni dei cabalisti fra gli angeli e le stelle, impiegando numerologicamente nel frattempo il numero 7, il più usato nell'Antico Testamento......
Il procedimento, trarre un numero dall'Antico Testamento senza calcolarlo e dargli oltre ai propri significati anche quelli elaborati dalla cabala, pare lo stesso per il 7 e per il 666, pare quindi rientrare pienamente nello stile numerologico giovanneo.
Un'ultima suggestione sui rapporti fra il Nuovo Testamento ed il quadrato magico associato al Sole.
Verso la fine del Vangelo di Giovanni (!), che alcuni ritengono aggiunta, sta scritto che "Simon Pietro salì sulla barca e tirò la rete piena di centocinquantatre grossi pesci" (XXI, 11).
Ora nel Vangelo di Giovanni manca l'immagine esplicita degli apostoli "pescatori di uomini", presente invece nei sinottici. Non può essere che i grossi pesci siano 111 + 36 + 6 = 153, cioè la somma dei "numeri d'uomo" del quadrato magico associato al Sole, eccetto il "demoniaco" 666, e che in tal modo l'autore (chiunque esso sia) abbia voluto far intendere che Simon Pietro era diventato un pescatore non di pesci, ma di uomini?
Naturalmente queste sono tutte SUPPOSIZIONI........ci siamo voluti inoltrare nel mondo dei numeri...tanto caro al popolo ebraico....