00 21/03/2014 12:57

    OFFERTORIO
Si entra nella celebrazione del sacrificio

S. Dòminus vobìscum.
M. Et cum spìritu tuo.
S. Orèmus. 

S. Il Signore sia con voi.
M. e con il tuo spirito.
S. Preghiamo.

ANTIFONA ALL’OFFERTORIO (dal Proprio del giorno)
Al termine dell’Antifona: il Sacerdote offre il pane e il vino, poi si purifica con la lavanda delle mani, recitando sottovoce le preghiere di preparazione al Sacrificio. Infine il celebrante si volta verso i fedeli e li invita a pregare con lui
Seduti

S. Orate fratres, ut meum ac vestrum sacrificium acceptabile fiat apud Deum Patrem omnipotentem.
M. Suscipiat Dominus sacrificium de manibus tuis, ad laudem et gloriam nominis sui, ad utilitatem quoque nostram, totiusque Ecclesiae suae sanctae.
S. Amen. 

S. Pregate, fratelli, perché il Sacrificio mio e vostro riesca gradito presso Dio, Padre Onnipotente.
M. Il Signore riceva questo Sacrificio dalle tue mani, per la lode e la gloria del >Suo Nome, nonché per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.
S. Amen.

SECRETA (dal Proprio del giorno)
E’ essenzialmente una preghiera sulle offerte in cui si fa oblazione stessa del Sacrificio

PREFAZIO DELLA SS.MA TRINITÀ (se il Proprio non indica altrimenti)
In piedi
S. Dòminus vobìscum.
M. Et cum spìritu tuo.
S. Sursum corda.
M. Habèmus ad Dòminum.
S. Gràtias agàmus Dòmino Deo nostro.
M. Dignum et iustum est.

prefazio
S. Vere dignum et justum est, aequum et salutàre, nos tibi semper et ubìque gràtias àgere: Dòmine sancte, Pater omnìpotens, aetèrne Deus: Qui cum Unigènito Fìlio tuo et Spìritu Sancto, unus es Deus, unus es Dòminus; non in unìus singularitàte persònae, sed in unìus Trinitàte substàntiae. Quod enim de tua glòria, revelànte te, crèdimus, hoc de Fìlio tuo, hoc de Spìritu Sancto, sine differèntia discretiònis sentìmus; ut in confessiòne verae sempiternaèque Deitàtis, et in persònis proprìetas et in essèntia ùnitas et in maiestàte adorètur aequàlitas. Quam laudant Angeli atque Archangeli, Chèrubim quoque ac Sèraphim, qui non cessant clamare cotìdie, una voce dicèntes: 

S. Il Signore sia con voi.
M. E con il tuo spirito.
S. In alto i cuori.
M. Sono rivolti al Signore.
S. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
M. E’ cosa buona e giusta.
S. E’ veramente cosa buona e giusta, doverosa e salvifica, che noi ti rendiamo grazie sempre e in ogni luogo, o Signore santo, Padre Onnipotente, Dio eterno: con il tuo unico Figlio e con lo Spirito Santo, Tu sei un solo Dio, un solo Signore; non nell’unità di una singola persona, ma nella Trinità di una singola sostanza. Infatti ciò che, per tua rivelazione, crediamo della tua gloria, lo crediamo anche del Figlio e dello Spirito, senza distinzioni di sorta; così, riconoscendo la Divinità vera ed eterna, adoriamo le tre Persone distinte, la loro unica Natura, la loro uguale Maestà. Essa lodano Angeli e Arcangeli, Cherubini e Serafini, che non cessano di proclamarla ogni giorno, dicendo all’unisono:

SANCTUS

All’inizio dell’inno, il campanello esorta al raccoglimento.

Sanctus, Sanctus, Sanctus, Dòminus Deus Sàbaoth. Pleni sunt caeli et terra glòria tua. Hosànna in excèlsis.
Benedìctus qui venit + in nòmine Dòmini. Hosànna in excèlsis. 

Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli Eserciti. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto colui che viene + nel nome del Signore. Osanna nell’alto dei cieli.

CANONE ROMANO
In ginocchio.

La grande preghiera eucaristica, insieme con la formula della consacrazione, è recitata quasi tutta sottovoce, il sacro silenzio serve ad unire meglio l’offerta di noi stessi a quella del Pane e del Vino, che si compie per mezzo del Sacerdote.

Preghiera per la Chiesa e  i presenti – Intercessione dei Santi

Il celebrante offre il Sacrificio della Messa per il tramite di Gesù Cristo, unico Sacerdote; quindi ricorda le necessità della Chiesa, del Papa e dei Vescovi; poi i fedeli presenti. Infine invoca per sé e per loro l’intercessione potente dei santi Apostoli e dei Martiri, perché il Sacrificio possa «disporre i nostri giorni» nella Pace di Cristo.

I Ministri salgono a inginocchiarsi sulla predella dell’altare.
Impersonando Cristo stesso, di cui ripete religiosamente tutti i gesti, il celebrante pronuncia lentamente sul pane e sul vino poi, le parole che Gesù pronunciò istituendo l’eucarestia, lavigilia della sua passione.
Il Sacerdote, appena consacrata l’Ostia, si genuflette e poi La eleva; il campanello risuona come invito all’adorazione.

Consacrazione

suono della campanella

 

Qui pridie quam paterétur accépit panem in sanctas ac venerábiles manus suas et elevátis óculis in coélum, ad te Deum Patrem Suum omnipoténtem, tibi grátias ágens, bene+díxit, fregit, dedítque discípulis suis, dicens:

«ACCÍPITE, ET MANDUCÁTE EX HOC ÓMNES:

HOC EST ENIM CORPUS MEUM»

Genuflessione ed ostensione dell’Ostia consacrata. La campanella suona tre volte

Símili modo póstquam cenátum est accípiens et hunc præclárum cálicem in sanctas ac venerábiles manus suas: item, tibi grátias ágens bene+díxit , dedítque discípulis suis, dicens:

«ACCÍPITE ET BIBÍTE EX EO ÓMNES:

HIC EST ENIM CALIX SÁNGUINIS MEI,

NOVI ET AETÉRNI TESTAMÉNTI:

MYSTÉRIUM FÍDEI:

QUI PRO VOBIS ET PRO MULTIS EFFUNDÉTUR

IN REMISSIÓNEM PECCATÓRUM.

HAEC QUOTIESCÚMQUE FECÉRITIS, IN MEI MEMÓRIAM FACIÉTIS»

 

Genuflessione ed ostensione del Calice col Vino consacrato. La campanella suona

tre volte

Unde et mémores, Dómine, nos servi tui, sed et plebs tua sancta, eiúsdem Christi Fílii tui, Dómini nostri, tam beátae passiónis, nec non et ab ínferis resurrectiónis, sed et in coélos gloriósae ascensiónis: offérimus praeclárae maiestáti tuae, de tuis donis, ac datis hóstiam + puram, hóstiam + sanctam, hóstiam + immaculátam, Panem + sanctum vitae aetérnae et cálicem + salútis perpétuae.

Supra quæ propítio ac seréno vultu respícere dignéris: et accépta habére, sícuti accépta habére dignátus es múnera púeri tui iusti Abel, et sacrifícium Patriárchae nostri Abrahae: et quod tibi óbtulit summus sacérdos tuus Melchísedech, sanctum sacrifícium, immaculátam hóstiam.

Supplices te rogámus, omnípotens Deus: iube haec perférri per manus sancti Angeli tui in sublíme altáre tuum, in conspéctu divinae maiestátis tuae: ut quotquot ex hac altáris participatióne sacrosánctum Fílii tui Cór+pus et Sán+guinem sumpsérimus ómni benedictióne coelésti et grátia repleámur. Per eúmdem Christum Dóminum nostrum. Amen.

Suono della campanella

Il Quale nella vigilia della Passione, preso il pane nelle Sue sante e venerabili mani, levati gli occhi al cielo, rendendo grazie a Te, Dio Padre onnipotente, lo +benedisse, lo spezzò e lo diede ai Suoi discepoli, dicendo:

«PRENDETE E MANGIATENE TUTTI:

QUESTO È IL MIO CORPO.»

Genuflessione ed ostensione dell’Ostia consacrata. La campanella suona tre volte

Allo stesso modo, dopo la cena, prese nelle Sue sante e venerabili mani anche questo glorioso calice: di nuovo rendendoTi grazie, lo +benedisse, e lo diede ai Suoi discepoli, dicendo:

 

«PRENDETE E BEVETENE TUTTI:

QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE,

PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA:

MISTERO DELLA FEDE:

CHE PER VOI E PER MOLTI SARÀ VERSATO

IN REMISSIONE DEI PECCATI.

OGNI VOLTA FARETE QUESTO, LO FARETE IN MEMORIA DI ME.»

 

Genuflessione ed ostensione del Calice col vino consacrato. La campanella suona tre volte

ONDE anche noi Tuoi servi, o Signore, come pure il Tuo santo popolo, ricordando la beata Passione del medesimo Cristo Tuo Figlio, nostro Signore, e certo anche la sua Risurrezione dagli inferi e la sua gloriosa Ascensione in cielo: offriamo all’eccelsa Tua maestà, tra le cose che ci hai donate e date, l’Ostia +pura, l’Ostia +santa, l’Ostia +immacolata, il Pane +santo della vita eterna e il Calice + della perpetua salvezza. Sopra questi doni, con propizio e sereno volto, dégnati di volgere lo sguardo e di gradirli, come degnasti gradire i doni del Tuo giusto servo Abele e il sacrificio del nostro Patriarca Abramo e quello che ti offrí il Tuo sommo sacerdote Melchisedech; santo sacrificio, immacolata ostia.

SUPPLICI Ti preghiamo, o Dio onnipotente: comanda che questi doni, per le mani dell’Angelo Tuo santo, vengano portati sul Tuo sublime altare, al cospetto della Tua divina maestà, affinché quanti, partecipando a questo altare, riceveremo il sacrosanto +Corpo e +Sangue del Tuo Figlio, veniamo ricolmi d’ogni celeste benedizione e grazia. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Memoria della Passione– Supplica al Padre – Preghiera per i Defunti
Il Sacerdote ricorda la Morte e la Resurrezione di Gesù e prega Dio Padre di accettare l’Offerta del Suo Figlio, ripresentata sull’altare, e di elargire «la pienezza di ogni grazia e benedizione celeste» a quanti si accosteranno al Sacramento. Quindi intercede per le anime dei Defunti e, in particolare, per quella che si vuol ricordare.
E, infine, per sé stesso e per tutti i presenti chiede misericordia, invocando l’intercessione dei Martiri e dello stesso Gesù, Autore del Sacramento:

Per sé stesso e per i presenti
S. (Percutit sibi pectus semel, dicens:)Nobis quoque peccatòribus fàmulis tuis, de multitùdine miseratiònum tuàrum speràntibus,… 

S. (Si batte una volta il petto, dicendo:) Anche a noi, peccatori, Tuoi ministri, che speriamo nella Tua infinita Misericordia…

Piccola elevazione
Si può dare un colpo di campanello. La grande preghiera finisce.
S. Per ip + sum, et cum ip + so, et in ip + so, est tibi Deo Patri + omnipotènti, in unitàte Spìritus + Sancti, omnis honor et glòria, per òmnia saècula saeculòrum.
M. Amen. 

S. Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a Te, Dio, Padre Onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo, va ogni onore e gloria, per tutti i secoli dei secoli.
M. Amen.

PATER NOSTER
In piedi:
Preparazione alla Comunione recitando la preghiera di Gesù.
S. Praecèptis salutàribus mòniti et divina institutiòne formàti, audèmus dìcere:
Pater noster, qui es in caelis: sanctificètur nomen tuum: advèniat regnum tuum: fiat volùntas tua, sicut in caelo, et in terra. Panem nostrum cotidiànum da nobis hòdie, et dimìtte nobis dèbita nostra, sicut et nos dimìttimus debitòribus nostris. Et ne nos indùcas in tentatiònem.

M. Sed lìbera nos a malo. 

S. Ammoniti dagli ordini che salvano e formati dall’insegnamento di Dio, osiamo dire:
Padre nostro, che sei nei Cieli, sia santificato il Tuo Nome; vanga il Tuo regno; sia fatta la Tua Volontà, come in Cielo, così in Terra; dacci oggi il nostro Pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti, così come noi li rimettiamo ai nostri debitori. E non ci indurre in tentazione.

M. Ma liberaci dal male.

Il Sacerdote prosegue sottovoce:
S. Libera nos, quaèsumus, Dòmine, ab omnibus malis, praetèritis, praesèntibus et futùris; et intercedènte beàta et gloriòsa semper Virgìne Dei Genitrìce Marìa, cum beàtis Apòstolis Tuis Petro et Paulo, atque Andrèa et omnibus Sanctis, da propìtius pacem in dièbus nostris: ut ope misericòrdiae tua adiùti, et a peccato simus sempre liberi et ab omni perturbatiòne secùri. Per eùndem Dòminum nostrum Iesum Christum, Fìlium Tuum, Qui tecum vivit et regnat in unitàte Spìritus Sancti, Deus, per òmnia saècula saeculòrum.
M. Amen. 

S. Ti preghiamo, o Signore: liberaci da tutti i mali, passati, presenti e futuri; per l’intercessione della Santa e gloriosa Maria, sempre Vergine e Madre di Dio, dei Tuoi Santi Apostoli Pietro, Paolo e Andrea, e di tutti i Santi, concedi, benevolo, la pace ai nostri giorni, in modo che, soccorsi dalla Tua Misericordia, restiamo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni tentazione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, Tuo Figlio, che vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
M. Amen.

AGNUS DEI
S. Pax Domini sit semper vobìscum.
M. Et cum spìritu tuo.
S. (secreto) Haec commìxtio et consecràtio Còrporis et Sànguinis Dòmini nostri Iesu Christi fiat accipièntibus nobis in vitam aetèrnam. Amen.
S. e M.: Agnus Dei, qui tollis peccàta mundi, miserère nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccàta mundi, miserère nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccàta mundi, dona nobis pacem. 

S. La Pace del Signore sia sempre con voi.
M. E con il tuo spirito.
S. (sottovoce) Questa santa unione del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo, nostro Signore, sia fonte di vita eterna per noi che la riceviamo. Amen.
S. e M.: Agnello di Dio, che porti i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che porti i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che porti i peccati del mondo, donaci la pace.

COMUNIONE DEL CELEBRANTE
Il Sacerdote si prepara alla Comunione recitando, sottovoce, alcune preghiere; a voce più alta:

S. Dòmine, non sum dignus (et sequitur secreto) ut intres sub tectum meum; sed tantum dic verbo set sanàbitur ànima mea. (ter)
S. Signore, io non sono degno (e prosegue sottovoce) che tu entri sotto il mio tetto; ma di’ soltanto una parola e la mia anima sarà guarita. (tre volte)

Ogni Domine, non sum dignus è sottolineato da un colpo di campanello.

Quindi il sacerdote assume il Corpo – e poi il  Sangue – di Cristo.

SECONDO CONFITEOR DEI FEDELI E ASSOLUZIONE
Circa l’assoluzione, vale quanto si è detto sopra.

COMUNIONE DEI FEDELI
In ginocchio.
Il Sacerdote mostra l’Ostia e dice:
S. Ecce Agnus Dei: ecce Qui tollit peccata mundi.

M. Dòmine, non sum dignus ut intres sub tectum meum; sed tantum dic verbo et sanàbitur ànima mea. (ter) 

S. Ecco l’Agnello di Dio: ecco Colui che porta i peccati del mondo.
M. Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; ma di’ soltanto una parola e la mia anima sarà guarita. (tre volte)

La Comunione si distribuisce presso l’altare, alla balaustra; i fedeli si inginocchiano e ricevono il Corpo di Cristo in bocca. Ad ogni comunicando, il sacerdote dice:

S. Corpus Dòmini nostri Iesu Christi custòdiat ànimam tuam in vitam aetèrnam. Amen.

S. Il Corpo di Gesù Cristo, nostro Signore, custodisca la tua anima per la vita eterna. Amen.

Quindi non è necessario che il fedele risponda Amen a sua volta.

COMMUNIO (dal Proprio del giorno)
Può essere cantata durante la Comunione dei fedeli, oppure letta dal celebrante, una volta che questi, distribuite le Sacre Specie, si è purificate le dita.
E’ seguita da:
In piedi
S. Dòminus vobìscum.
M. Et cum spìritu tuo.
S. Orèmus. 

S. Il Signore sia con voi.
M. E con il tuo spirito.
S. Preghiamo.

POSTCOMMUNIO (dal Proprio del giorno)

CONGEDO
S. Dòminus vobìscum.
M. Et cum spìritu tuo.
S. Ite, Missa est.
M. Deo gràtias. 

S. Il Signore sia con voi.
M. E con il tuo spirito.
S. Andate, la Messa è finita.
M. Rendiamo grazie a Dio.

Il Sacerdote bacia l’altare e impartisce la benedizione
In ginocchio

S. Benedìcat vos Omnìpotens Deus, Pater et Fìlius + et Spìritus Sanctus.
M. Amen. 

S. Vi benedica Dio Onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo.
M. Amen.

ULTIMO VANGELO
In piedi
S. Dòminus vobìscum.
M. Et cum spìritu tuo.
S. Initium + sancti Evangelii secundum Ioannem.
M. Glòria tibi, Dòmine.
S. In principio erat Verbum et Verbum erat apud Deum, et Deus erat Verbum. Hoc erat in principio apud Deum. Omnia per ipsum facta sunt, et sine ipso factum est nihil quod factum est; in ipso vita erat, et vita erat lux hominum; et lux in tenebris lucet, et tenebrae eam non comprehenderunt. Fuit homo missus a Deo cui nomen erat Joannes. Hic venit in testimonium, ut testimonium perhiberet de lumine, ut omnes crederent per illum. Non erat ille lux, sed ut testimonium perhiberet de lumine. Erat lux vera quae illuminat omnem hominem venientem in hunc mundum. In mundo erat, et mundus per ipsum factus est et mundus eum non cognovit. In propria venit, et sui eum non receperunt. Quotquot autem receperunt eum, dedit eis potestatem filios Dei fieri; his qui credunt in nomine eius, qui non ex sanguinibus, neque ex voluntate carnis, neque ex voluntate viri, sed ex Deo nati sunt. (Omnes genuflectunt cum dicitur:) ET VERBUM CARO FACTUM EST, (Et surgunt) et habitavit in nobis: et vidimus gloriam ejus, gloriam quasi Unigenti a Patre, plenum gratiae et veritatis.
M. Deo gràtias.

S. Il Signore sia con voi.
M. E con il tuo spirito.
S. Prologo del Vangelo secondo Giovanni.
M. Gloria a Te, o Signore.
S. In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Questi era in principio press Dio. Tutte le cose sono state create per mezzo di Lui, e senza di Lui nulla è stato creato di ciò che è stato creato; in Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; e la luce risplende nelle tenebre, ma gli uomini non l’hanno compresa. Ci fu un uomo, mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. Egli venne come testimone, per rendere testimo¬nianza alla luce, affinché tutti credessero per suo tramite. Non era egli la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce. C’era la luce vera, che illumina ogni uomo che viene in questo mondo. Egli era nel mondo e il mondo è stato creato per mezzo di Lui, ma il mondo non L’ha riconosciuto. E’ venuto in casa Sua e i Suoi non L’hanno accolto. Ma, a quanti L’hanno accolto, Egli ha concesso il potere di diventare figli di Dio; a questi, che credono nel Suo Nome, che non sono nati dal sangue, né da volere di carne o di uomo, ma da Dio. (Tutti si inginocchiano) E IL VERBO SI E’ FATTO CARNE (Si alzano) ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. E noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di Unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
M. Rendiamo grazie a Dio.

PREGHIERE DI LEONE XIII
S. Ave, Maria,…
M. Sancta Maria,… (ter)
S. e M. Salve Regina (aut alia Antìphona, secundum Proprium tèmporis).
S. Ora pro nobis, Sancta Dei Gènitrix.
M. Ut digni efficiàmur promissiònibus Christi.

S. Orèmus.
Deus, refùgium nostrum et virtus, pòpulum ad te clamàntem propìtius rèspice; et intercedènte gloriosa et immaculàta Vergine Dei Genitrice Marìa, cum beàto Iòseph eius sponso ac beàtis Apòstolis tuis Petro et Paulo, et omnibus Sanctis, quas pro conversiòne peccatòrum, pro libertàte et exaltatiòne Sanctae Matris Ecclèsiae, preces effùndimus, misèricors et benìgnus exàudi. Per eùndem Christum, Dòminum nostrum.
M. Amen.
S. Sancte Mìchael Archàngele, defènde nos in proèlio; contra nequìtiam et insìdias Diàboli esto praesìdium. Imperet illi Deus, sùpplices deprecàmur; tuque, Princeps milìtiae caelèstis, Sàtanam aliòsque spìritus malìgnus, qui ad perditiònem animàrum pervagàntur in mundo, divìna virtùte in infèrnum detrùde.

M. Amen.
S. Cor Iesu sacratìssimum.
M. Miserère nobis. (ter) 

S. Ave, Maria,…
M. Santa Maria,…
S. e M. Salve Regina (o un’altra Antifona, secondo il tempo liturgico).
S. Prega per noi, santa Madre di Dio.
M. Affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo.
S. Preghiamo.
O Dio, nostro rifugio, nostra forza, guarda con benevolenza il popolo che ti invoca e, per intercessione della gloriosa Maria Immacolata, Vergine e Madre di Dio, di S. Giuseppe suo sposo, dei tuoi santi Apostoli Pietro e Paolo e di tutti i Santi, esaudisci, Tu che sei buono e misericordioso, le preghiere che ti rivolgiamo per la conversione dei peccatori, la libertà e il trionfo della Santa Madre Chiesa. Per Cristo, nostro Signore.
M. Amen.
S. San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; proteggici dalle insidie malvagie del Diavolo. Supplichevoli preghiamo che Dio lo sottometta; e tu, Capo dell’esercito celeste, con la forza che da Dio ti viene, ricaccia nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano nel mondo per trascinare le anime alla rovina.
M. Amen.
S. Santissimo Cuor di Gesù.
M. Abbi pietà di noi.






Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)