Con sorpresa e un certo sbalordimento ho letto il post di padre Z. che si è accorto come in questa pagina del sito Vaticano: http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/acdscien/index_it.htm appaia un vistoso cambiamento nel disegno dello stemma degli organismi della Curia Romana, in particolare - per ora - della Pontificia Accademia delle Scienze (e - aggiungo - anche dell'Accademia delle Scienze Sociali):
per un confronto con l'attuale stemma nella testata della Pontificia Accademia S. Tommaso:
Sparita la tiara è apparsa una mitria (stile stemma personale del papa attuale) sopra le chiavi decussate. Il tutto con un disegno infantile e sgraziato.
Orrore in vista, dunque, e colpo di mano in atto. Come giustamente nota p. Z. un conto è lo stemma personale di un pontefice, un conto è lo stemma dell'istituzione.
La grammatica araldica è un linguaggio specifico, con i suoi segni e i suoi significati. Che senso possa avere parlare un linguaggio sgrammaticato non si riesce proprio a capirlo. A meno che non si voglia davvero introdurre un cambio di identità e abolire definitivamente un segno che - fino ad ora - non è MAI stato abolito dai Papi precedenti. A che pro non si sa, sebbene si possa seriamente dubitare che sia opera o richiesta di Sua Santità. C'è qualcuno che continua a lavorare per cambiare il modo di intendere l'autorità del Papa, ma eliminare i simboli araldici non pare proprio una grande trovata.
PS.: Consoliamoci, almeno, guardando al sito del Patriarcato di Lisbona. Non pare che il locale Patriarca abbia nessuno intenzione di rinunciare alla Tiara che, per privilegio papale, timbra lo stemma della diocesi lusitana:
A quanti ritengono che il motivo della de-tiarizzazione papale possa essere di origine ecumenica rispondiamo che ci pare stiano vaneggiando parecchio. Prova ne siano i copricapi, tuttora indossati in ogni occasione, di tutti i vescovi e patriarchi orientali, che chiamano appropriatamente "corona" il proprio sontuoso cappello: