00 12/10/2010 09:59
Un breve riflessione.....

Dice ragionevolmente Don Matteo (che ringrazio di cuore, ed anche a Francesco per averlo pubblicato):

Ma, cosa succede di fatto? I fedeli si trovano spesso davanti ad opere e a spazi architettonici finalizzati alla culto, alla liturgia - e quindi propriamente sacri - “semplicemente” astratti (informi), dove il trascendente non è più riconosciuto: forme abbozzate, tratti confusi che non esprimono direttamente la realtà che intendono significare ma che richiedono un vero e proprio percorso di iniziazione per essere comprese.

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stupendo epilogo attraverso le cui parole è impossibile non comprendere la drammaticità del problema se non per volere proprio di ignorarne il dramma...

"DOVE IL TRASCENDENTE NON E' RICONOSCIUTO" o peggio ancora, come spiega don Matteo...un'arte PER POCHI INIZIATI....

In un altro thread più in basso Francesco ha pubblicato l'immagine DEVASTANTE di un Cristo, moderno, morto....ne abbiamo discusso con mio marito che un pò se ne intende...e senza andare a giudicare ciò che può provare l'artista e che dunque per lui quella immagine possa essere davvero Cristo morto, tuttavia non è scontato che tale approccio sia immediato nello sguiardo del fedele soprattutto più semplice che di arte non comprende nulla...

Insomma, oggi per guardare l'arte liturgica nelle chiese moderne, si è obbligati a seguire IL CRITERIO DELLA CRITICA CHE PROMUOVE O BOCCIA UN ARTISTA seguendo dei canoni, legittimi, che appartengono alla cultura del mondo ma che tuttavia NON seguono i canoni DEL VANGELO...e neppure i canoni della Chiesa...

Di conseguenza, chi non ha studiato ARTE e l'arte contemporanea NON capisce nulla di queste opere che rimangono appunto ASTRATTE E SOGGETTIVE...

Non era certo questa l'idea della difesa dell'iconografia, come appunto cita e spiega bene don Matteo nel testo....

Infine, come abbiamo sottolineato più volte, è fuori dubbio che l'arte di oggi si incarna IN QUELLA INQUIETUDINE che accompagna la nostra società e la nostra cultura finendo per costruire Chiese (e di fatto l'arte che le riveste) che NON esprimono più la Fede della Chiesa, ma bensì l'inquietudine dell'Uomo contemporaneo....facendo perdere alle nostre generazioni, attraverso le immagini, quel contatto diretto che Dio ha permesso attraverso l'iconografia, l'immagine a partire dall'INCARNAZION: Dio si è fatto VEDERE....

Grazie Don Matteo! con infinita riconoscenza 

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)