00 20/12/2010 11:52

ECCO COME SI ADEGUA UNA CHIESA CATTOLICA!



di Francesco Colafemmina

Foto di una messa tridentina? No! Si tratta della messa riformata celebrata con la massima dignità ad Orientem da S.E. Mons. Luigi Renna, Vescovo di San Severo e dal parroco della chiesa madre di San Nicandro Garganico don Roberto De Meo, coadiuvato dal viceparroco (a voi tutti spero già noto) don Matteo De Meo.

Le immagini sono dell'8 dicembre scorso, quando, dopo vari anni di lunghi restauri, la chiesa madre di Sannicandro Garganico è stata restituita ai fedeli grazie agli sforzi dei fratelli De Meo e all'uso oculato dei fondi della CEI e della Regione Puglia e dei fedeli. Si è trattato, come tutti potete vedere, di un "adeguamento al contrario", ossia di un ripristino della bellezza di una antica chiesa perché continui ad essere la casa del Signore, senza la necessità di mutare ciò che gli antenati ci hanno lasciato, ma accrescendo la devozione e la spiritualità del luogo sacro, nell'ottica della continuità.

Qui di seguito potete vedere la chiesa com'era fino a pochi anni fa:



Parroco e vice parroco celebrano da anni ad Orientem secondo il nuovo rito, suscitando grande commozione e forte partecipazione spirituale nei fedeli. Peccato che in occasione di questa magnifica riapertura di una antica chiesa del Gargano, qualche voce stonata si sia levata nel clero diocesano, decisamente intollerante dinanzi all'assenza dell'altarino per la celebrazione coram populo!
Come si sa queste voci, stantie e apertamente antipapali sono in vivo contrasto con la maggioranza dei fedeli. Basta guardare le immagini della cerimonia in questo video: il popolo è festante, banda ed arciconfraternite si dirigono verso la chiesa madre riportata al suo antico splendore e i fedeli non esitano a cantare il tantum ergo con vigoria e sicurezza.



Un esempio memorabile di come spesso si considerino i fedeli alla stregua di indotte pecorelle, preoccupate per il latinorum o per quei gesti antichi e solenni che, al contrario di quanto pensano certi ideologi, ci rammentano, senza mediazioni intellettualistiche, la sacralità dell'azione liturgica. E fa specie che alcuni sacerdoti invece di ammirare il Santo Padre, di seguirne l'esempio e di indignarsi dinanzi agli abusi liturgici che affliggono Nostro Signore e allontanano le anime da Dio, si imbarchino in inutili quanto asfittiche critiche rivolte a dei bravi sacerdoti e al loro Vescovo, rei di aver celebrato la Santa Messa "dando le spalle al popolo" (rei come peraltro lo stesso Pontefice!).

Mons. Lucio Renna celebra ad Orientem


Il Papa celebra ad Orientem nella Cappella Sistina


Il Papa celebra ad Orientem nella Cappella Paolina

Ringraziamo invece Sua Eccellenza Mons. Renna per il coraggio e la virtù dimostrati con la sua partecipazione devota e sincera a questa splendida liturgia. Invito pertanto tutti i lettori di Fides et Forma ad inviare un messaggio di ringraziamento a Sua Eccellenza, per testimoniare la sete di spiritualità sincera, di sacralità non estetizzante ma autentica, di cui tutti noi fedeli abbiamo bisogno e di cui è viva testimonianza l'opera magnifica di recupero della chiesa madre di Sannicandro Garganico.

Questa l'email del Vescovo: cancelleria@diocesisansevero1.191.it

Questo invece l'indirizzo completo:

S.E.R. Mons. Luigi Renna
Diocesi di San Severo
Curia Diocesana
Via Soccorso, 38
71016 San Severo

Aggiungo poi un importante appello che viene direttamente dal Parroco e Vice Parroco della chiesa madre. Appello che si rivolge a quanti volessero contribuire con offerte alla copertura dell'esposizione finanziaria sostenuta personalmente dai due sacerdoti per completare le operazioni di restauro e che ammonta a circa 100.000 euro.

Ecco il testo dell'Appello:

La chiesa Madre di San Nicandro Garganico (FG), dedicata a Santa Maria del Borgo, necessita di un'imponente opera di restauro. La chiesa risalente al periodo tardo medievale, fu ricostruita e ampliata dopo il grande terremoto del 1600. Gli ultimi significativi lavori di restauro furono fatti nel 1901. Dopo di che il tempo, e le scarse possibilità economiche-ovvie per un paese del Sud nei decenni trascorsi- hanno segnato profondamente l’edificio sacro, bisognoso ora di urgenti lavori di restauro. A questo bisogna aggiungere i non pochi danni causati dal clima di “cambiamento” e di “semplificazione” del post-concilio: rimozione e dispersione dell’antico coro ligneo, decadimento degli antichi altari marmorei del settecento (opera dell’artista napoletano Vairano), che non venendo più usati sono stati soggetti a una lento processo di degrado, rimozione delle antiche balaustre; ornamenti, decorazioni e affreschi ottocenteschi rovinati e ricoperti con intonaco, come del resto tutta la chiesa, composta da tre navate centrali, e quattro cappelle laterali. Così nel 2003 i parroci, don Roberto de Meo e don Matteo de Meo decidono di mettere mano ad un’opera di restauro generale per riportarla al suo antico splendore. A tutt’oggi grazie ai fondi CEI (ottoxmille) e ad altri fondi regionali ( complessivamente seicentomila euro) è stato rifatto il tetto e consolidata gran parte della struttura. Ma i lavori continuano per il restauro degli interni: affreschi, decorazioni, antichi altari, tra cui quello maggiore che verrà riutilizzato per la celebrazione ad orientem, pavimentazioni, cappelle laterali ecc... Il parroco fa appello ai fedeli che iniziano a recare le loro offerte. Ma le forze non bastano. I sacerdoti, nel 2009 accendono un mutuo di duecentomila euro che viene onorato ogni mese con l’aiuto dei fedeli che si sono autotassati. Ma i lavori incontrano numerosi imprevisti in corso d’opera, e la spesa aumenta. Attualmente mancano all’appello altri centomila euro. Ora non abbiamo più forze, quelle del posto non bastano, e la nostra Diocesi non ha fondi sufficienti per venirci incontro. Per questo ci rivolgiamo a chiunque, privati e associazioni, voglia darci una mano per portare a compimento una tale opera.

Le nostre chiese del passato sono tutt’oggi un patrimonio vivente della fede che va conservato e soprattutto riscoperto e vissuto, e appartiene a tutti!

Aiutateci a completare il progetto di recupero per far si che la chiesa venga restituita nel suo antico splendore ai fedeli, ed a tutti quelli che hanno a cuore la storia e la cultura di un popolo.

Il Signore vi benedica.

Don Roberto e Don Matteo De Meo


Per aiutare Don Roberto e Don Matteo potete inviare le vostre offerte tramite al seguente conto corrente con la causale "Pro Restauro Chiesa Madre":

IBAN: IT 06 A 01030 78270 000000 028559

Parrocchia Santa Maria del Borgo Via Chiesa Madre - 71015 - San Nicandro Garganico (FG)

Banca Monte dei Paschi di Siena - Filiale di Apricena (FG)


[Modificato da Caterina63 21/12/2010 19:37]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)