00 27/01/2011 12:23

Liturgia tradizionale, perché continuano a chiedere il "permesso" ai vescovi?


Ci sono alcuni fedeli laici che sono molto bravi a organizzare dei gruppi stabili di persone interessate all'antica liturgia, riescono persino a trovare un sacerdote disponibile alla celebrazione del Santo Sacrificio “more antiquo”. Poi però a mio avviso commettono un errore. Decidono di chiedere il “permesso” al vescovo diocesano per poter procedere alla prima Messa tridentina.
 
Questa cosa non riesco proprio a capirla. In passato, ai tempi della “Quattuor abhinc annos” del 1984, bisognava supplicare il vescovo di concedere una Messa di San Pio V, ma con il Motu Proprio “Summorum Pontificum”, non è più necessario chiedere permesso ad alcuno. Se esiste un gruppo stabile e se c'è un prete disponibile, che motivo c'è di andare a chiedere il permesso all'ordinario diocesano? Gesù nel Vangelo ha esortato i suoi discepoli ad essere candidi come colombe, ma anche di essere astuti “sicut serpentes”.

Se uno ha la grazia di avere come proprio vescovo, un uomo apostolico e zelante come Mons. Mario Oliveri, allora in questo caso non ci sono problemi, si può tranquillamente comunicargli la notizia dell'avvenuta costituzione del gruppo stabile. Ma se il proprio vescovo diocesano è noto per le sue “poche simpatie” per l'antica liturgia, che bisogno c'è di andare a chiedergli il permesso (non necessario) di poter iniziare le celebrazioni tridentine? Non sempre in questi casi il vescovo risponde in maniera paterna: “Sì, è un vostro diritto concessovi dal Vicario di Cristo. Celebrate pure more antiquo se per voi è di edificazione spirituale”.

Alcuni lettori potrebbero rispondermi che, anche se non venisse chiesto il permesso al vescovo, prima o poi verrebbe a saperlo lo stesso, e potrebbe ugualmente proibire oppure ostacolare mediante severe restrizioni la celebrazione della Messa tridentina. Anche questo è possibile, ma già è più difficile che avvenga. Un conto è non dare il “permesso” alla Messa di San Pio V (è sufficiente non rispondere alla richiesta dei fedeli), altro conto è proibire esplicitamente (magari mediante lettera firmata) tale celebrazione.

Una volta che la celebrazione regolare della liturgia antica è stata avviata, è più difficile ostacolarla. Del resto i vescovi ci tengono alla loro reputazione, e non gli fa piacere che i propri fedeli scrivano a Roma.
 

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Belgio: primo pontificale tridentino del Primate, il 30 gennaio 2011


Carissimi, un nostro lettore ci sengala questa buona, anzi ottima notizia che arriva dal Belgio! L'Arcivescovo Mons. Andrè-Joseph Léonard, per la prima volta dopo 40 anni, celebrerà una
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SOLENNE MESSA PONTIFICALE
secondo la Forma Straordinaria del Rito Romano
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Domenica 30 gennaio 2011
ore 18.30
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chiesa dei Minimi
(Minimenstraat 62, 1000)
Bruxelles
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Sulla figura e sull'elezione di Mons. Léonard, Arcivescovo di Bruxelles, che ha individuato in una liturgia accurata una delle priorità del suo episcopato ed è vicino alla FSSP belga, si possono vedere, tra gli altri, alcuni nostri precedenti post: Link, Link2 e Link3


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Da Perugia : Santa Messa in onore del Beato Sebastiano Valfrè C. O.

Domenica 30 gennaio 2011
ore 17:00

chiesa di San Filippo Neri
Via dei Priori (centro storico)
Perugia

SANTA MESSA CANTATA
nella forma straordinaria
del rito romano

in onore del Beato Sebastiano Valfrè C. O.
in occasione del suo dies natalis


per informazioni: sanfilippoperugia@libero.it




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Pontificale a Treviso del Card. Burke 29 gennaio.


sabato 29 gennaio
ore 11:00
chiesa del Monastero della Visitazione
(via G.B. Mandruzzato, 22, Treviso)


SANTA MESSA PONTIFICALE
nella Forma Extraordinaria del Rito Romano

Celebrata da Sua Em.za Cardinale Raymond Leo Burke

Ordinario: Missa Papae Marcelli



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Silvi : Santa Messa Solenne di Padre Nuara O.P.







Domenica scorsa, 30 gennaio ci siamo recati in diversi a Silvi, provincia di Teramo, invitati dagli amici del “gruppo stabile” di quella bella e antica Città per assistere alle ore 11,30 alla Santa Messa Solenne, nel rito antico, nella Chiesa Parrocchiale del Santissimo Salvatore.
La Santa Messa, in terzo, è stata officiata dal Reverendo Padre Vincenzo M. Nuara, O.P. della Pontificia Commissione “Ecclesia Dei”, dal Rev.do Can. Don Fabrizio Luzi, vice Parroco della Basilica Cattedrale di San Benedetto del Tronto, Diacono ed dal Rev.do M.° Don Danilo Belotti, Parroco di San Rocco, San Pasquale e San Giuseppe in Torrevecchia Teatina ( Chieti), Suddiacono.
Cerimoniere Francesco ( Franco) Sanfilippo.
Entrando in chiesa sono rimasto colpito dallo stupendo rivestimento di color verde, che si intravvede nelle foto, realizzato appositamente per l’altare e il presbiterio da un anziano sarto della parrocchia.

La chiesa era strapiena di fedeli che hanno devotamente seguito, moltissimi stavano in piedi, il sacro rito tenendo in mano il libretto , bilingue, che conteneva l’ordinarium ed il proprium.
Prima della Messa c’è stata la proclamazione, in lingua italiana, delle letture da parte di un giovane Sacerdote in talare e cotta : tutti erano attenti e composti.
Quel Parroco mi ha poi detto che si era svegliato alle cinque per arrivare in tempo a Silvi …
La Santa Messa ha avuto inizio con il rito dell’Asperges.

L’omelia di Padre Nuara è stata molto bella ed incisiva : ha esortato i fedeli a rimanere fortemente ancorati alla dottrina della Chiesa ed ha invitato tutti di pregare per il Papa, per i Vescovi e per i Sacerdoti.
Quale edificazione spirituale per tutti noi sono state le ispirate parole di Padre Nuara !
Ho notato una particolare attenzione e devozione da parte dei tantissimi fedeli presenti, fra i quali molti giovani.

Il coro parrocchiale, formato soprattutto da ragazze e da bambine, ha cantato tutto l’ordinarium eseguendo la Messa VIII in canto gregoriano.

Il Maestro del coro mi ha detto che avevano fatto molte prove per imparare tutta la Messa gregoriana !
Fra i fedeli erano presenti anche il Sindaco di Silvi con diversi suoi collaboratori che, alla fine del sacro rito, si sono recati in Sagrestia per salutare Padre Nuara ed i Sacerdoti.
Significativa anche la presenza di alcuni giovani Sacerdoti e seminaristi : terminata la Messa, hanno sfogliato il Messale chiedendo alcune spiegazioni liturgiche.

Mi scuso per aver postato un numero maggiore di foto della Messa rispetto a quante sono consigliate dalla Redazione : la fede , la devozione e l'organizzazione di domenica scorsa nella Parrocchia del Santissimo Salvatore possono giustificare l'aumento, una tantum, delle foto pubblicate.
E' anche un modo semplice ma efficare per dire un " grazie" di cuore agli amici di Silvi per questa lezione di “ fede vissuta” nella Liturgia della Chiesa !

Andrea Carradori





[Modificato da Caterina63 02/02/2011 23:58]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)