00 25/02/2011 20:01
Madre Dolores Hart intervistata dal "Corriere della Sera"

Quella suora all'Academy Award


<"Quando fu scritturata per interpretare santa Chiara in Francesco d'Assisi incontrò Papa Giovanni XXIII in Vaticano. "Nel presentarmi gli dissi: sono Dolores Hart. 'No', mi rispose lui in italiano, 'tu sei Chiara'.
 
E ripetè più volte quella frase che mi colpì profondamente, riecheggiando per anni nelle mie orecchie""; madre Dolores Hart risponde alle domande dell'inviata del "Corriere della Sera" che l'ha raggiunta nel convento Regina Laudis a Bethlehem, in Connecticut, per incontrare di persona la giovane stella di Hollywood che negli anni Sessanta, al culmine del successo, decise di abbandonare tutto per diventare monaca benedettina.

La sua storia è stata raccontata da "L'Osservatore Romano" il 18 luglio 2008: nel 1956, a soli 18 anni, si ritrova a interpretare la fidanzata di Elvis Presley in Loving You, ottenendo un grandissimo successo, sia al cinema che in teatro. Il debutto a Broadway in The Pleasure of His Company le vale una nomination al Tony (l'Oscar teatrale americano).

Ma la vocazione non si sceglie; la "sconcertante proposta di Dio", come la chiama madre Dolores, si può accettare o rifiutare, mai ignorare o dimenticare del tutto, per quanto distratti dalle mille attività della vita o spaventati dalla modalità del cammino: "Da anni meditavo di seguire la mia vocazione - spiega la religiosa - ma continuavo a rimandare, spinta dall'eccitazione del set". "Tu sei Chiara" le aveva ripetuto Papa Giovanni XXIII, guardandola dritto negli occhi.

Di lì a poco il ruolo interpretato in Francesco d'Assisi di Michael Curtiz sarebbe diventato la forma della sua vita e il suo definitivo (al Regina Laudis vige la stabilitas loci) posto nel mondo: finita la promozione di Come Fly With Me, nel giugno 1963 Dolores mette le cose a cui tiene di più in una valigia e chiede all'autista della sua limousine di portarla a Bethlehem. A tanti anni di distanza, è sempre più grata e certa di quel "sì" che le ha permesso di accedere al "possesso vero" delle cose senza rinnegare niente, neanche la sua passione per il cinema. "Chi è stato attore lo è per sempre", spiega madre Hart, l'unica suora nella storia dell'Oscar a far parte dell'Academy Award.

Ogni dodici mesi, insieme agli oltre seimila membri, anche lei vota i film più meritori dell'anno. Senza contravvenire al voto dell'obbedienza; anzi, perfettamente in linea con la regola voluta da Benedict Duss, la suora benedettina che fondò il monastero nel 1947 accettando solo postulanti realizzate nel loro lavoro, "uguali o superiori agli altri nel loro campo": per questo tra le consorelle di madre Dolores ci sono alcune ex manager di Wall Street, una celebre scultrice e una studiosa di Shakespeare che dopo una visita non è più tornata a Yale, perché - ama ripetere - "non avevo mai sperimentato un amore così intenso". (silvia guidi)



(©L'Osservatore Romano - 26 febbraio 2011)






Da Hollywood al monastero di clausura


da Cordialiter:
Le storie delle vocazioni sono tutte belle, perché sono tutte storie d'amore. Tuttavia, alcune vocazioni suscitano stupore poiché coinvolgono personaggi “insospettabili”.


Dolores Hart era una giovane star di Hollywood, la sua bellezza trascinava le folle ai botteghini dei cinema, i registi erano disposti a sganciare montagne di soldi pur di farla recitare nei propri film. Successo, gioielli, piaceri, svaghi, divertimenti ...aveva praticamente tutto quel che potevano desiderare i mondani. Vanitas vanitatum, vanità delle vanità, tutto è vanità, fuorché amare Dio e servire Lui solo. I beni mondani non possono saziare il cuore umano che è stato creato solo per amare Dio, ed inquieto sin tanto non riposa in Lui.


La Madonna, che è Mediatrice di tutte le grazie, vegliava su Dolores, e il Redentore Divino la voleva come sua casta sposa. La giovane e bionda attrice recitò la parte di Santa Chiara in un film su San Francesco d'Assisi (le due foto del post sono tratte da questa pellicola), ed ebbe modo di incontrare il Sommo Pontefice.

A poco a poco comprese che Gesù la chiamava a vivere nella clausura del monastero dell'abbazia "Regina Laudis" nel Connecticut (Stati Uniti). Tra lo stupore e il clamore dei media e dell'opinione pubblica internazionale, lasciò tutto e rivestì l'abito di suora benedettina. Nel silenzio e nel raccoglimento della clausura, finalmente si sentiva davvero felice.



[Modificato da Caterina63 01/03/2011 12:27]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)