00 11/08/2011 00:17

Trasgressivi? No, solo obbedienti



Da leggere soprattutto per chi ha dei figli.






Da La Bussola di Roberto Marchesini
05-08-2011





Non ho fatto in tempo a mettermi alla tastiera per un commento sulla morte del ventunenne lombardo ucciso a Mikonos da una bottigliata in discoteca che mi raggiunge la notizia di una ventenne precipitata dal balcone dell'albergo a Maiorca. La memoria va alla ventunenne uccisa l'anno scorso a Lloret de Mar, o al ventiseienne morto per un “tuffo dal balcone” a Ibiza, sempre l'anno scorso. Tutti giovanissimi, tutti morti nei “paradisi dello sballo” dove abbondano musica, alcol e droga. I media parlano di “trasgressione”. Io non sono d'accordo. Secondo me questi giovani sono assolutamente obbedienti. Obbediscono all'educazione che noi adulti stiamo impartendo loro. Non siamo forse noi che li esponiamo a dosi massicce di erotismo e sessualità “ricreativa”, disimpegnata, facile (“Basta che non prendi brutte malattie...”)? Non siamo noi che li intratteniamo ogni pomeriggio con programmi nei quali non bisogna avere talenti particolari per avere l'attenzione della telecamera (e quindi diventare popolare)? Che proponiamo loro come modelli persone dedite al narcisismo e al divertimento (“di-vertimento” da cosa, visto che non lavorano)? Non siamo noi che abbiamo abbassato gli standard scolastici, in modo che le aule siano “luoghi di socializzazione”? Non siamo noi che facciamo di tutti perché i “ragazzi” non debbano fare la benché minima fatica (“Che al resto ci pensiamo noi”)? Chi gli dà i soldi – stiamo parlando di ventenni - per piercing, tatuaggi e vacanze con gli amici all'estero (mai, però, che so, a Czestokowa, a Medjugorje, a Lourdes...)?





Non è forse questa la generazione del “Mio figlio deve avere quello che non ho avuto io”? No, questi poveri giovani non sono vittime della trasgressione, ma dell'obbedienza. Abbiamo cresciuto questa generazione in provetta: sono vittime di noi adulti. Se davvero fossero trasgressivi, questi giovani getterebbero il televisore dal balcone, anziché se stessi; si ribellerebbero al consumismo a credito, all'ecologismo senza fondamento scientifico, al politicamente corretto; chiederebbero “Perchè?” come facevano da bambini, tenterebbero di “unire i puntini”, facendo connessioni e traendo conclusioni; sarebbero contemplativi, ma in azione (con le mani). Frugherebbero nei bauli per riscoprire autori dimenticati da decenni, esigerebbero una istruzione seria, riscoprirebbero le virtù. E magari la preghiera. Ma questi ragazzi non sono trasgressivi, sono “bravi ragazzi”, come si dice sempre dopo la loro morte. È questa la loro condanna.


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Pur concordando in tutto con l'articolo - che sarebbe necessario far meditare al Catechismo visto che li si fa girare di tutto.... che almeno si facciano leggere queste riflessioni -  proprio come madre di due figli, maschio e femmina di 18 e 21 anni, francamente avrei arricchito lo schema con qualcosa di più corposo....  
Lo dico per esperienza....  
Ho la grazia di poter discutere molto con i figli e il marito, spesso proprio a tavola, dei temi del giorno, e fino ad oggi ho avuto un buon dialogo con i figli.... i problemi sono assai più complessi, specialmente per quelle Famiglie, come la nostra, che seppur non abbiamo dovuto combattere contro questo genere di problemi, per quanto abbiamo comunque lavorato per tenerli lontani.... nel crescere i figli mi dicevano: "mamma tu hai ragione, ci insegni questo e quest'altro, ma quando siamo fuori casa a noi ci sembra di vivere in un altro mondo che fa tutto il contrario di quello che ci insegnate tu e papà..." Embarassed  
 
spesse volte questi figli combattono un mondo che è per loro completamente ostile, ma devono viverci.... e la droga, il sesso, la discoteca, l'alcol, sono spesso l'apice dei problemi, ma non il problema, il quale va fatto emergere da certe culture devastanti che si INSEGNANO A SCUOLA....  
sul profilattico ho sempre insegnato loro questo: io non posso vietarvelo.... ma devo insegnarvi che questo oggetto non è la soluzione dei problemi, al contrario, li copre e li appesantisce.... i problemi non vanno coperti MA AFFRONTATI E COMBATTUTI....  
e così per la droga, l'alcol....  
quando una mia amica mi rimproverò perchè a 12 anni non mandavo mia figlia in discoteca il sabato sera, con la sua... le rispondevo: "amica mia! HA SOLO DODICI ANNI!!! non posso appesantirla facendole assumere certe responsabilità per le quali non è ancora in grado di portarne il peso, sono MAMMA, NON L'AMICA.... sono l'educatrice, sono genitore e non l'amichetta di turno o la zia o la nonna...."  
 
CON I FIGLI BISOGNA PARLARE A CHIARI LETTERE.... il si deve essere si e il no deve restare un no.... anche se questo fa soffrire....  
Oggi sono i figli a ringraziarci per le fatiche affrontate insieme.... ma non è ancora finita, questo mondo con la sua cultura si va sempre di più allontanando da Dio....  
 
SE LE MAMME NON TORNERANNO A PREGARE  per i figli sarà vita dura.... certo, madre e padre insieme, ma chi tiene il focolare acceso è la mamma... siamo noi che dobbiamo RITORNARE A DIO.....  
i Tempi saranno ugualmente difficili, ma non saremo mai disperati se ci sarà una mamma con il Rosario a seguire marito e figli
....




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)