00 30/08/2011 18:25


Islam in Francia... e i Vescovi, che fanno? Si adeguano... molto ecumenicamente

Forse per i "reazionari" tradizionalisti (come ci chiamano) potrebbe essere ostico e urticante dover imparare la lingua di Maometto (molto utile però per il "dialogo con i nostri fratelli musulmani"); ecco allora che vi forniamo la traduzione (ad opera di PerEpiscopus) del cartello che segue:

Cari amici,

Vi auguriamo un felice Eid Al-Fitr, pieno di gioia di servire Dio con tutto il cuore, durante il Ramadan, [che finisce il 31 agosto n.d.r.] con la preghiera, col digiuno, e l'accoglienza gentile e generosa di ogni essere umano.
Che Dio benedica ognuno di voi, che vi sostenga con la Sua luce e la Sua forza per tutti i giorni.
E che Ci aiuti a costruire insieme un mondo di pace, solidarietà e fraternità.
Noi Vi esprimiamo la nostra fedele amicizia.

Mons. Michel Dubost, Vescovo di Evry - Corbeil-Essonnes
e la comunità cattolica







Più che un messaggio cordiale, a noi sembra più un atto di rassegnazione. Mah.

Più che altro: chissà a quale Dio fa invocazione il Vescovo? Al nostro? O al loro? No perchè, detta così sembra quasi che Mons. Dubost (ma lungi da noi pensare che sia realmente così), ritenga che Cristiani e Musulmani adorino lo stesso medesimo Dio.

Per mero scrupolo, approffittiamo per ricordare che in San Giovanni si legge che Nostro Signore Gesù Cristo disse: "Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. (Gv 14, 9-11).

A questo punto, seguendo un facile sillogismo teologico, è possibile capire che chi non vede il Figlio, non vede il Padre; che equivale a dire che chi non crede nel Figlio Gesù (Dio), non crede nel Padre (Dio). Nè nello Spirito Santo che procede da Entrambi (Dio). E quindi non crede nella Santissima Trinità. E quindi, ça va sans dire, non è Cristiano.
Ora, siccome i Musulmani non credono in Gesù quale Dio (ma solo come profeta), comporta che essi non credono in Dio Padre (cioè nel Dio Cristiano). Infatti, ma che scoperta, i Musulmani non si chiamano (nè sono) Cristiani.

E quindi, per dirla forse un po' sbrigativamente ma con termini comprensibili: il Dio Cristiano NON E' LO STESSO Dio musulmano. Dio Padre NON E' UGUALE ad Allah. Un Vescovo cattolico quindi non può invocare la benedizione di Allah.
E sin qui siamo certi di non aver urtato la sensibilità di nessuno, dal momento che seguire la Logica non è, fin ora, un reato.

Proponiamo ora una rassegna abbastanza completa di frasi di Gesù Cristo sulla "Santissima Trinità": si veda qui un nostro precedente Link


Quindi, dal nostro punto di vista, siamo sicuri che un Vescovo Cattolico abbia invocato sui Musulmani la benedizione del Dio Cristiano (Padre, Figlio e Spirito Santo), e che l'abbia fatto con il fermo intento di dare attuazione al Messianico comando di evangelizzare tutti i popoli della terra, nella speranza in una progressiva conversione dei musulmani chei si trovano entro il territorio della sua giurisdizione.
Ne siamo sicuri. Sì, sì!


Roberto



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Islam in Norvegia: un convertito al cristianesimo aggredito perchè non rispetta più il Ramadan

Un giovane afgano, convertito al cristianesimo, residente nel centro di accoglienza per domandare asilo alla città di Hå (Norvegia) è stato aggredito, da tre musulmani, lo scorso venerdì 26 agosto 2011, perché non rispettava più il Ramandan.
Mentre uno lo teneva a terra, l'altro gli ha riversato il contenuto di un recipiente di acqua bollente sul collo e sulle spalle, mentre il terzo saccheggiava la sua camera.
La polizia allertata, è arrivata sul posto solo dopo un'ora [non è un po' troppo?] dall'aggressione.
L'Osservatorio sulla Cristianofobia (da cui abbiamo tratto la notizia), ci invita a riflettere e a pregare per i nostri fratelli vittime delle agressioni anticristiane, troppo spesso dimenticati o colpevolmente ignorati dalle autorità (civili e religiose).

fonte: Observatoire de la Christianophobie via Osservatore Vaticano



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Noi Vi esprimiamo la nostra fedele amicizia.  
Mons. Michel Dubost, Vescovo di Evry - Corbeil-Essonnes  
 
Surprised Surprised Surprised   la nostra fedele amicizia.... ?  
sic, sic! 

 
Eccellenza reverendissima.... L'AMICIZIA e la FEDELTA' nell'Amicizia, sono un ATTO serio che costò al Figlio di Dio, un certo Gesù Cristo.... che se non erro E' DIO STESSO NEGATO DALL'ISLAM.... la Crocifissione....  
Disse questo Gesù Cristo:  
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. Nessuno ha amore più grande di questo: dare la propria vita per i suoi amici. Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa ciò che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udito dal Padre mio. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi; e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia duraturo, affinché qualunque cosa chiediate al Padre nel mio nome, egli ve la dia” (Gv. 15,12-16).  
 
di questo passo solitamente si cita solo il primo rigo, il comandamento dell'amore... trascurando il resto, specialmente il passo in neretto...Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando....... l'AMICIZIA di cui dovrebbe parlare un Vescovo dovrebbe essere quella del Cristo che non passava il tempo a fare gli auguri per le feste degli altri... ma le rispettava di più FACENDO LORO CONOSCERE TUTTE LE COSE CHE AVEVA UDITO DAL PADRE.....e dunque si è AMICI solo se: .... fate le cose che io vi comando..... e amare il Prossimo è far loro conoscere ciò che il Padre ha detto e voluto....: CONVERTITEVI E CREDETE AL VANGELO...  
in questa dinamica e soltanto in questa, possiamo parlare di FEDELTA' E DI AMICIZIA....  
 
Pertanto, Eccellenza reverendissima.... per certi AUGURI DI FEDELTA', PRIVATI DELLE PAROLE DEL CRISTO, non firmi al plurale.... non ci immischi il gregge che le è stato affidato e che non è "suo".... MA DI CRISTO.... si firmi al singolare,  
al limite, per firmarsi al plurale poteva almeno concludere il messaggio scrivendo:  
 
 IN NOME DELLA SANTISSIMA TRINITA', PADRE E FIGLIO E SPIRITO SANTO, auspichiamo un santo Ramadan affidandolo al Cuore di Nostro Signore Gesù Cristo, perchè produca frutti di conversione all'Amore stesso di Cristo....  
 
questo è un autentico dialogo interreligioso (amici qui l'ecumenismo non c'azzecca.... )




Caro P.C.D.I.: Cristo non è un orpello della Storia. Cristo non è Maometto, lo dice il I comandamento.

Dopo tanti nostri post che informavano circa l'Islam in Europa, le scelte eretiche di alcuni sacerdoti e vescovi, un nostro lettore ben informato ci invia queste riflessioni, che vi proponiamo, affinché, con un po' di sagacia, ne siano diffuse le giuste e opportune raccomandazioni e... tirate d'orecchie!
Cari curiali: ora basta! non siamo pecoroni e ci stiamo accorgendo che state ... andando fuori dal seminato! Non potete spacciarci le altre religioni come para-cristiane. L'islam non è un Cristianesimo chiamato con un altro nome. Fate il Vostro lavoro, ma senza rinnegare Cristo! Ok il dialogo, ma restate Cristiani!

Roberto



"Il Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso emette periodicamente comunicati vari: saluta i buddisti un giorno, i giainisti un altro, i musulmani un altro ancora. Molto ecumenicamente poco importa che siano atei, politeisti o monoteisti.
Mandare lettere di saluti, mi si dirà, è buona educazione, e va sempre bene. Senza dubbio. Un cristiano deve cercare di volere bene a tutti, anche a chi gli pesta i calli, figuriamoci a chi, pur essendo di un'altra religione, non gli ha mai fatto nulla di male. Però si dovrebbe evitare di scrivere lettere che hanno la pretesa di un fondamento teologico o solo filosofico.
Recita il titolo dell'ultima inviata ai musulmani dopo il Ramadam: "Insieme per promuovere la spiritualità dell'uomo". Che significa? Cosa è questa imprecisata "spiritualità"? Forse non la avevano gli antichi pagani, greci e romani? Cristo non è venuto a portarci una generica "spiritualità"...ce ne erano già tante.
Continua: "Cristiani e musulmani, al di là delle differenze, riconoscono la dignità della persona umana...pensano che l'intelligenza e la libertà sono altrettanti doni...". Si badi, l'inciso, "al di là delle differenze", è messo lì quasi per obbligo, ma conta ben poco: condivideremmo con l'Islam la stessa concezione dei diritti umani, dell'intelligenza e della libertà. Purtroppo è una finzione che non sta in piedi. Il cristianesimo ha un'altra idea di diritti umani, rispetto all'islamismo, come pure rispetto al secolarismo; ha pure una concezione ben diversa della libertà e dell'uso della ragione. Basta leggere un qualsiasi manualetto di storia delle religioni.
Allora perchè, in nome di un malinteso ecumenismo, fingere che Maometto e Cristo siano, in fondo, si noti l'inciso, analogo al precedente, la stessa cosa?
Al Pontificio Consiglio dovrebbero rileggersi più spesso il I comanadamento; e mandare tante lettere, quante gli pare, con tutto l'affetto cristiano per tutti, senza, però, dire scempiaggini teologiche.
Senza che Cristo risulti un orpello della Storia "

Un Fedele

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[SM=g1740733] non possiamo prescindere dal fatto che l'ecumenismo riguarda i rapporti della Chiesa con le Confessioni Cristiane, in sostanza con i Riformati e gli Ortodossi, dal concilio, è stato esteso anche agli ebrei.    
Per le altre religioni occorre parlare di "dialogo interreligioso"; termine peraltro improprio se è vero, com'è vero, quel che afferma Marcello Pera confermato da Benedetto XVI, che possono dialogare le culture e non le fedi.    
Il dialogo fine a se stesso, oltre a farci correre il rischio di cadere nel sincretismo o peggio di diluire i fondamenti della nostra fede, rischia anche di diventare uno dei "nuovi idoli" di questo nostro tempo.

Luisa
E non dimentichiamo che secondo il card. Tauran condividiamo con i musulmani gli stessi valori famigliari....ah sì ? Ha forse dimenticato il cardinale la poligamia, la ripudiazione, la lapidazione, lo statuto della donna?  
Non penso sia ignoranza, se non è ignoranza che cosa è?

Embarassed  veramente Tettamanzi qui si riferisce al Corano.... in questo tema anche il Corano difende il valore della famiglia uomo e donna e a favore della vita fin dal suo concepimento.... il problema è che la poligamia e le altre forme di schiavitù della donna vengono dalle interpretazioni.... ecco perchè il Magistero della Chiesa supera ogni interpretazione, anche perchè l'Islam non ha un magistero comune ed ognuno procede come meglio vuole.....  
ma dove sbaglia Tettamanzi e certo dialogo interreligioso è, come ha spiegato mic:  
possono dialogare le culture e non le fedi....  
 
la cultura familiare c'è anche con l'Islam, e generalmente con tutte le religioni, ma non la fede che sostiene per noi la Famiglia che è SACRAMENTO e che è immagine di Cristo con la sua Sposa, la Chiesa.... una differenza notevole che se tolta con quella frase eretica: "al di la delle differenze", si finisce nel sincretismo religioso trasformando la fede IN CULTURA GENERALE e rinnegando la rivelazione di Dio definendolo un "al di la...." come a dire, che ce frega della Crocifissione! questa non può dividersi, basta definirla AL DI LA DELLE DIFFERENZE....
 
Embarassed


ormai per le altre (false) religioni si chiede la libertà religiosa, per la nostra (unica vera) tolleranza. Il male sia libero e il bene sia tollerato. Il mondo va al contrario ...

contro l'attuale confusione ricordiamo




"Possiamo fare (...) della libertà religiosa un argomento ad hominem contro coloro che, pur proclamando la libertà di religione, perseguitano la Chiesa (stati laici e socialisti), o ostacolano il suo culto, direttamente o indirettamente (stati comunisti, islamici, ecc). Questo argomento ad hominem è giusto e la Chiesa non lo respinge, usandolo per difendere efficacemente il proprio diritto alla libertà. Ma non ne consegue che la libertà religiosa, considerata in se stessa, sia per i cattolici sostenibile in linea di principio, perché è intrinsecamente assurdo ed empio che la verità e l'errore debbano avere gli stessi diritti "
                                                                                              (Padre Reginald Garrigou-Lagrange)


[SM=g1740733]






[Modificato da Caterina63 10/09/2011 16:17]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)