00 29/06/2011 14:42
29.6.2011 FESTA DEI SANTI PIETRO E PAOLO E LX -SESSANTESIMO - ANNIVERSARIO SACERDOTALE DI PAPA BENEDETTO

Cari amici, forse mi sono trattenuto troppo a lungo con la memoria interiore sui sessant’anni del mio ministero sacerdotale.
Adesso è tempo di pensare a ciò che è proprio di questo momento. Nella Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo rivolgo anzitutto il mio più cordiale saluto al Patriarca Ecumenico Bartolomeo I e alla Delegazione che ha inviato, e che ringrazio vivamente per la gradita visita nella lieta circostanza dei Santi Apostoli Patroni di Roma. Saluto anche i Signori Cardinali, i Fratelli nell’Episcopato, i Signori Ambasciatori e le Autorità civili, come pure i sacerdoti, i compagnia della mia prima Messa, i religiosi e i fedeli laici.
Tutti ringrazio per la presenza e la preghiera.

Agli Arcivescovi Metropoliti nominati dopo l’ultima Festa dei grandi Apostoli viene ora imposto il pallio. Che cosa significa?
Questo può ricordarci innanzitutto il giogo dolce di Cristo che ci viene posto sulle spalle (cfr Mt 11,29s). Il giogo di Cristo è identico alla sua amicizia. È un giogo di amicizia e perciò un “giogo dolce”, ma proprio per questo anche un giogo che esige e che plasma. È il giogo della sua volontà, che è una volontà di verità e di amore. Così è per noi soprattutto anche il giogo di introdurre altri nell’amicizia con Cristo e di essere a disposizione degli altri, di prenderci come Pastori cura di loro. Con ciò siamo giunti ad un ulteriore significato del pallio: esso viene intessuto con la lana di agnelli, che vengono benedetti nella festa di sant’Agnese. Ci ricorda così il Pastore diventato Egli stesso Agnello, per amore nostro. Ci ricorda Cristo che si è incamminato per le montagne e i deserti, in cui il suo agnello, l’umanità, si era smarrito. Ci ricorda Lui, che ha preso l’agnello, l’umanità – me – sulle sue spalle, per riportarmi a casa.
Ci ricorda in questo modo che, come Pastori al suo servizio, dobbiamo anche noi portare gli altri, prendendoli, per così dire, sulle nostre spalle e portarli a Cristo. Ci ricorda che possiamo essere Pastori del suo gregge che rimane sempre suo e non diventa nostro. Infine, il pallio significa molto concretamente anche la comunione dei Pastori della Chiesa con Pietro e con i suoi successori – significa che noi dobbiamo essere Pastori per l’unità e nell’unità e che solo nell’unità di cui Pietro è simbolo guidiamo veramente verso Cristo.

Sessant’anni di ministero sacerdotale – cari amici, forse ho indugiato troppo nei particolari. Ma in quest’ora mi sono sentito spinto a guardare a ciò che ha caratterizzato i decenni. Mi sono sentito spinto a dire a voi – a tutti i sacerdoti e Vescovi come anche ai fedeli della Chiesa – una parola di speranza e di incoraggiamento; una parola, maturata nell’esperienza, sul fatto che il Signore è buono. Soprattutto, però, questa è un’ora di gratitudine: gratitudine al Signore per l’amicizia che mi ha donato e che vuole donare a tutti noi. Gratitudine alle persone che mi hanno formato ed accompagnato.

E in tutto ciò si cela la preghiera che un giorno il Signore nella sua bontà ci accolga e ci faccia contemplare la sua gioia. Amen


**************************************

Piccola curiosità.....

NAPOLI - è stata un'antica azienda napoletana a fornire i paramenti ricamati per il Santo Padre ed i cardinali in occasione della celebrazione per i 60 anni di sacerdozio di papa Benedetto XVI.

Nell'opificio della Serpone e Company, fondato nel 1820, si e' lavorato per ricamare e confezionare i 220 paramenti per i concelebranti. Ideatore della casule scelte dal Vaticano, Paolo Serpone, uno dei figli del titolare dell'azienda. ''Sono stati realizzati utilizzando una stoffa rossa con delicati disegni liturgici dorati ed uno stolone dove sono ricamate delle croci e lo stemma del Santo Padre - spiega - La casula del Santo Padre sara' realizzata con la stessa stoffa ma con preziosi ed artistici ricami a mano in oro fino. La novita' e' nel taglio dello stolone a forma trapeziodale''.

Gli abiti sono stati donati da un fedele che preferisce mantenere l'anonimato.


seguono le foto....

 

 


US  Archbishop of Sant Antonio Gustavo Garcia-Siller (L) receives the  Pallium from Pope Benedict XVI  during the solemn mass at St Peter's  basilica to celebrate the feast of Saint Peter and Saint Paul on June  29, 2011 at The Vatican.

Pope Benedict XVI gives Pallium to Archbishop Paul Stagg Coakley of  the U.S. during a solemn mass to celebrate the feast of Saints Peter  and Paul in Saint Peter's Basilica at the Vatican June 29, 2011.
Pope Benedict XVI gives Pallium to Archbishop Gerard Cyprien  Lacroix of Canada during a solemn mass to celebrate the feast of Saints  Peter and Paul in Saint Peter's Basilica at the Vatican June 29, 2011.
Pope Benedict XVI gives Pallium to Archbishop Gerard Cyprien  Lacroix of Canada during a solemn mass to celebrate the feast of Saints  Peter and Paul in Saint Peter's Basilica at the Vatican June 29, 2011.
Pope Benedict XVI holds the cross during a solemn mass to celebrate  the feast of Saints Peter and Paul in Saint Peter's Basilica at the  Vatican June 29, 2011.
Pope Benedict XVI waves as he arrives to celebrate a solemn mass to  celebrate the feast of Saints Peter and Paul in Saint Peter's Basilica  at the Vatican June 29, 2011.


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)