Caro Stefano,
ero rimasto fermo ai messaggi dell'altro ieri ma vedo che il forum è andato avanti. Siccome avevo preparato questo post, non farci caso se contiene ripetizioni di quanto già espresso da altri.
Penso che il brano da te riportato nel topic sia da considerare valido, trattandosi di una sessione riconosciuta del Concili di Firenze.
Il concetto in esso espresso è stato ripreso e spiegato anche nel catechismo che dice:
"Fuori della Chiesa non c'è salvezza"
846 Come bisogna intendere questa affermazione spesso ripetuta dai Padri della Chiesa? Formulata in modo positivo, significa che ogni salvezza viene da Cristo-Capo per mezzo della Chiesa che è il suo Corpo:
Il santo Concilio. . . insegna, appoggiandosi sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione, che questa Chiesa pellegrinante è necessaria alla salvezza. Infatti solo Cristo, presente per noi nel suo Corpo, che è la Chiesa, è il mediatore e la via della salvezza; ora egli, inculcando espressamente la necessità della fede e del Battesimo, ha insieme confermata la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano mediante il Battesimo come per la porta. Perciò non potrebbero salvarsi quegli uomini, i quali, non ignorando che la Chiesa cattolica è stata da Dio per mezzo di Gesù Cristo fondata come necessaria, non avessero tuttavia voluto entrare in essa o in essa perseverare [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 14].
847 Questa affermazione non si riferisce a coloro che, senza loro colpa, ignorano Cristo e la Chiesa:
Infatti, quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio, e sotto l'influsso della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 14].
848 "Benché Dio, attraverso vie a lui note, possa portare gli uomini, che senza loro colpa ignorano il Vangelo, alla fede, senza la quale è impossibile piacergli, [Cf Eb 11,6 ] è tuttavia compito imprescindibile della Chiesa, ed insieme sacro diritto, evangelizzare" [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 7] tutti gli uomini.
….
836 "Tutti gli uomini sono chiamati a questa cattolica unità del Popolo di Dio. . ., alla quale in vario modo appartengono o sono ordinati sia i fedeli cattolici, sia gli altri credenti in Cristo, sia, infine, tutti gli uomini, che dalla grazia di Dio sono chiamati alla salvezza" [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 23].
Credo quindi che l’espressione del Concilio di Firenze, simile a quella di diversi Padri della Chiesa, si debba comprendere in questa ottica, ribadita e precisata dal Concilio Vat II richiamata sopra ai num.14 e 23 della Lumen Gentium.
Vorrei mettere anche in rilievo questo passo della Dominus Jesus riportato da Caterina:
… la Chiesa di Cristo, malgrado le divisioni dei cristiani, continua ad esistere pienamente soltanto nella Chiesa Cattolica, e dall'altro lato " l'esistenza di numerosi elementi di santificazione e di verità al di fuori della sua compagine ",55 ovvero nelle Chiese e Comunità ecclesiali che non sono ancora in piena comunione con la Chiesa Cattolica.56 Ma riguardo a queste ultime, bisogna affermare che " il loro valore deriva dalla stessa pienezza della grazia e della verità che è stata affidata alla Chiesa Cattolica
La Chiesa cattolica dunque è affidataria della pienezza di verità e di grazia, ma proprio in virtù di tale pienezza di cui è stata arricchita può comunicare il valore che possiede anche al di la dei suoi confini visibili rendendo partecipi anche altri popoli della salvezza.
Se dunque è vero che ci si salva nella Chiesa cattolica, non è facile però individuarne esattamente i confini.
Ricordiamo a tal proposito che Gesù disse: "chi non è contro di voi è PER VOI", cioè a favore della Chiesa, e come tali partecipi, sia pure in modo imperfetto della comunione con essa.
Con affetto