00 10/05/2011 09:59

Ma allora (la "serietà liturgica") è possibile!!

Vi proponiamo un bellissimo commento sulla celebrazione del Santo Padre a Mestre lo scorso 8 maggio 2011 al parco San Giuliano.
Condividiamo l'apprezzamento per la cura (e realizzazione) degli elmenti statici (palco con presbiterio, abside e ciborio, altare papale, iconografia bizantina) e di quelli "vivi" (servizio dei ministranti, scelta ed esecuzione dei canti, partecipazione dei fedeli, celebrazione) della liturgia papale.

E ci uniamo accoratamente alle lodi che l'autore rivolge ai competenti e seri responsabili della mise ensemble eucaristica (ammonimenti compresti!).

Roberto



Una Basilica a cielo aperto:
la messa del Papa a Mestre, un esempio per le future maxicelebrazioni papali




L'ho vista in TV, tutta quanta, e ne sono stato davvero edificato. Parlo della celebrazione della Messa di Benedetto XVI nel parco mestrino di San Giuliano. Dobbiamo dare atto agli organizzatori di aver offerto, sul serio, un tempo di preghiera e raccogliemento a tutte le 300 mila persone presenti, e ai milioni di cristiani collegati in video.
Il cosiddetto "palco papale" era un vero e proprio abside basilicale, con la riproduzione in gigantografia su tela di mosaici in stile bizantino veneziano. L'altare coperto dal ciborio, pilastri che inframezzavano l'enorme presbiterio e lo splendido e semplicissimo ambone che richiamava visivamente quello di San Marco. Tutto era studiato nei dettagli.
Il simbolismo era evidentemente preparato e adattato anche alle esigenze televisive. Niente biancume iconoclasta o peggio ancora palchi da concerto rock o manifestazione politica: i cerimonieri organizzatori veneti ci hanno finalmente una cattedrale virtuale, degna di una Messa papale, in puro stile Benedetto XVI.
Ma non c'è da lodare solo la scenografia: tutto è stato veramente lodevole.


La posizione di vescovi e presbiteri attorno al Papa celebrante, il canto dei ministri (il diacono ha cantillato il vangelo in maniera splendida e significativa), il canto gregoriano, a cui si è voluto dare - ed è ben giusto - il posto d'onore, senza dimenticare il canto assembleare (senza stravaganti novità, ma puntando sui canti più conosciuti).


Ottimi e solenni i seminaristi ministranti, guidati - per quanto potevo vedere e sapere - dai precisi (ma discreti) cerimonieri di Padova, i proff. di liturgia Don Gianandrea Di Donna e padre Andrea Massarin, francescano, che ci hanno mostrato di saper unire le competenze teoriche (leggi qui) ad una sana pratica. Non è certo facile organizzare e gestire una celebrazione del genere, neanche sotto la supervisione esperta ed attenta del Maestro delle Celebrazioni pontificie Guido Marini.
Un grazie vivissimo, quindi, a chi si è messo a servizio del Papa, per far risaltare la sua presenza e la sua parola. Non ci sono sfuggite, al riguardo, le direttive impartite alla sterminata assemblea liturgica: non sventolare bandiere, bandierine e striscioni (era ora che qualcuno lo dicesse! Siamo a Messa, mica allo stadio!) e soprattutto non applaudire, nemmeno all'omelia: ed infatti non si è udito neppure un battimano (ci vuole coraggio a dare un invito simile a 300 mila papa-fans!!!). La disciplina e la sincera devozione dei nordestini ha fatto il resto.
Continuiamo così: mattone dopo mattone, anche le megacelebrazioni devono prendere la via giusta. Ieri ci è stato mostrato che un modo cattolico e romano di pregare in centinaia di migliaia è possibile.

Le foto sono prese a prestito da Sacrissolemniis, dove potete leggere anche l'intero sermone di Sua Santità.
Testo preso da: "
Una basilica a cielo aperto: la messa del Papa a Mestre, un esempio per le future maxicelebrazioni papali"
fonte: Cantuale Antonianum.


***************************

C'è stata a Venezia una CONTESTAZIONE AL PAPA per la quale, in qualità di parrocchiana di san Simeon Piccolo, intendiamo dissociarci:

http://www.giornalettismo.com/archives/124458/il-papa-contestato-a-venezia-dai-cattolici/

Alle ore 8 di domenica mattina io ho preso la Santa Messa celebrata da padre Konrad E ABBIAMO PREGATO PER IL PAPA, poi padre Konrad si è subito affrettato per raggiungere il Papa a Mestre.... la Chiesa è rimasta chiusa quindi è una strumentalizzazione VERGOGNOSA della Chiesa san Simon Piccolo!!    
Si tenta, così facendo, di screditare l'opera faticosa ma fruttuosa di padre Konrad e della stessa FSSP....    
a quelli che hanno esposto il cartellone direi di VERGOGNARSI!!!!    
e magari di meditare attentamente i richiami alla conversione che il Papa ha fatto in questi due giorni, e di come, con il suo carattere mite, ha davvero usato parole in sè anche forti....    
Con Miserere e mia figlia siamo stati dietro al Papa in questi due giorni.... e non abbiamo affatto notato alcuna contestazione.... c'era FESTA a Venezia.... perfino i gondolieri che hanno portato il Papa si sono detti entusiasti per l'onore ricevuto e per la paternità del Papa...    
   
La contestazione, che è di per sè legittima poteva fermarsi ad una richiesta AI VESCOVI E AL CARDINALE, semmai, per una più ampia CONCESSIONE del Summorum Pontificum, ma non di scrivere che il Papa "non è ben accetto" questa non è contestazione, ma pura maleducazione....il Papa la concessione l'ha fatta.... se ci sono problemi dipendono dai vescovi e non da lui....    
   
La Messa poi è stato veramente un incontro ECCLESIALE E DI PROFONDO CARISMA LITURGICO....l'articolo è davvero ben fatto e risponde al vero....

E RINGRAZIO ANCHE IL BLOG SACRIS SOLEMNIIS PER IL SEGUENTE ARTICOLO:

Il Papa a Venezia: il caso dello striscione polemico



L'estremismo tradizionalista veneto non accoglie il Papa, e in una Venezia festante, affigge uno striscione polemico proprio davanti alla Chiesa di San Simeon Piccolo, dove si Celebra la Messa "in latino". Ne avevamo parlato tra le curiosità della visita di Benedetto XVI a Venezia, ma ora la FSSP, che non ha affatto gradito l'iniziativa, ha ufficialmente sottolineato la totale estraneità ad un gesto che sembra più stimolato dalla volontà di boicottare uno dei più interessanti centri spirituali di Venezia, punto nevralgico dei cattolici legati al Messale del 1962 dove, in occasione della visita di Sua Santità, si sono organizzate Celebrazioni particolari. Uno striscione in nero su bianco che fortunatamente non è arrivato agli occhi del Pontefice, che ha sicuramente letto ben altro...



(nella foto Gloria, io e mia figlia )


immagini da g. immage, il Gazzettino di Venezia





HOME | NOTIZIARIO | STATUTO | DOCUMENTI | SEZIONI | MAIL

 

 

Comunicato

 

L'associazione Una Voce Italia condanna fermamente il vergognoso atto contro il Santo Padre nell'occasione della Sua visita a Venezia, perpetrato sul sagrato della chiesa di S. Simon Picolo da parte di elementi settari che rappresentano solo sé stessi e senza nessuna dignità.

Quanto accaduto costituisce grave offesa all'edificio sacro simbolo della continuità della Messa tridentina in Italia e una intollerabile provocazione contro i fedeli cattolici che lo frequentano, o sono comunque legati a quello che rappresenta.

Roma, 11 maggio 2011

FABIO  MARINO, Presidente nazionale

 

 

 

 

Aggiornato l'11 maggio 2011






[Modificato da Caterina63 11/05/2011 15:03]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)