00 12/02/2011 18:21
L'11 novembre del 2008 moriva il Vescovo di Como S.E. Alessandro Maggiolini.
La Chiesa ci insegna che i Santi, così come i Sacerdoti, gli stessi Vescovi, ci sono donati dal Signore per la nostra santificazione....
Ciò che desideriamo fare in questo piccolo spazio è ricordare questo grande Vescovo attraverso le sue preziose Catechesi, farle nostre, e ricordarlo così nella Preghiera e nella vera testimonianza di Fede.

                         

Breve Biografia tratta dal sito ufficiale della Diocesi di Como:


Monsignor Alessandro Maggiolini era nato a Bareggio il 15 luglio 1931.
Era stato ordinato sacerdote il 26 giugno 1955. La sua cultura e preparazione lo avevano portato presto ad intrecciare la sua vita con il mondo accademico: docente di Filosofia nei seminari ambrosiani e di introduzione alla Teologia all’Università Cattolica, assistente diocesano degli universitari cattolici, vicario episcopale per le università di Milano.
Ma anche assistente diocesano dei Giuristi cattolici, direttore di una Rivista culturale del mondo cattolico italiano.
Il 7 aprile 1983 era stato eletto vescovo di Carpi, e consacrato il 29 maggio 1983.
Trasferito alla diocesi di Como il 31 gennaio 1989, vi fece il suo ingresso solenne il 19 marzo 1989.
È stato anche membro della Commissione episcopale per la Dottrina delle fede e la catechesi, membro della Commissione episcopale italiana per la cultura e la scuola e unico Vescovo italiano nel Comitato di redazione del Catechismo della Chiesa cattolica.

Il 14 gennaio del 2007, lascia ufficialmente la guida pastorale della Diocesi dopo aver compiuto i 75 anni di età e 17 di servizio e inizia una nuova battaglia contro la malattia che lo consegnerà al Signore l'11 novembre del 2008 dopo un ricovero all'ospedale....

Vogliamo ringraziare questo Padre con l'atteggiamento docile dei figli premurosi di apprendere dal suo cuore gli insegnamenti per non naufragare in questa "valle di lacrime"....

Grazie mons. Maggiolini!
Preghi per noi e ci sostenga in questa Buona Battaglia!

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Nel 2003 mons. Alessandro Maggiolini, scrisse un piccolo tascabile assai prezioso che, nel cercare la Provvidenza aiuta, trovai (un anno fa, nell'agosto 2010) quasi anonimo fra tanti libri su di uno scaffale di un libraio che vendeva libri usati....
Guardate quanto è importante conoscere gli Autori!
Appena lessi il nome compresi che avevo fra le mani un piccolo tesoro.... conoscevo infatti il prezioso magistero di questo Vescovo, ma confesso che a tre anni dalla morte avevo tristemente compreso, anche, di quanto egli fosse stato già così presto dimenticato...Per altro non conoscevo questo testo!
Non cercai altro fra quel mucchio di testi.... sentivo di aver trovato la perla preziosa e tutta contenta me ne tornai a casa, per leggermelo comodamente e catecheticamente.... desiderosa di apprendere...

Il titolo è tutto un programma CATECHETICO: "
La fede Cattolica spiegata ai semplici"

si, era il testo adatto per me!
Catechista da 23 anni, mi sento ancora con una fede "semplice", non una fede misera, ma semplicemente ancora bisognosa di essere guidata....ma ora lasciamo "parlare" questo grande Vescovo della Chiesa di Como.... vi invitiamo a divulgare quanto segue e a donarlo soprattutto a chi presta il servizio di CATECHISTA....

Introduzione del vescovo Alessandro Maggiolini:

Volevo scrivere un piccolo catechismo per bambini. Non ci sono riuscito.
Mi è venuta un'esposizione breve della fede cattolica.
La dedico ai semplici fedeli, sperando di non essere troppo complicato.
I seplici possono essere tornitori, cassiere, professori universitari, pensionati, ecc...
Capita di aver dimenticato le nozioni più elemntari del catechismo della Prima Comunione.
Buona lettura.
Dose: una pagina al dì; riflettere un poco dopo l'uso.

A.M., V.

Como 2003

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LA FEDE

Perchè ci interessa la religione?

Spesso ci si interessa di religione perchè la si è ricevuta come insegnamento e come pratica nell'infanzia; perchè, in diverse forme, è fenomeno assai diffuso nell'umanità; perchè è componente che offre criteri in vista di una società più ordinata e giusta; perchè personalmente si avverte l'esigenza di un rapporto con l'Assoluto.

Come si giunge alla fede cristiana?

Si giunge alla fede cristiana a partire da un desiderio del cuore che non si placa se non in Dio.
Le cose deludono! Alla fine deludono anche le persone.
Ci si impone di uscire dalla nostra solitudine e finitezza per comunicare con un Infinito personale che si fa prossimo fino a diventare uno di noi.
Solo così si risolvono i problemi fondamentali della vita: donde vengo? dove vado? perchè esisto? che cosa avverrà dopo la morte? ecc..

La fede è ragionevole?

Sì, la fede è ragionevole!
Essa poggia su argomenti di ragione filosofica raggiunti a fatica e non senza qualche errore (esistenza di Dio e qualche tratto del Suo Essere personale e della Sua azione creatrice, legge morale, spiritualità dell'anima, ecc...), e di indagine storica (fonti pagane, fonti giudaiche, fonti cristiane riferite a Gesù come i Vangeli, le Lettere di san Paolo, gli Atti degli Apostoli, ecc...).

Basta la ragione per concludere necessariamente alla fede?

No! La ragione pone le premesse al credere.
Tali premesse sono indispensabili perchè la fede sia un atto umano.
Lasciate alle sole sue forze, l'intelligenza introduce all'universo divino, ma fallisce al suo scopo ultimo e totale. Essa deve essere sostenuta da una volontà che si apra al vero e al bene, e soprattutto alla grazia.

Quale compito ha la volontà nel giungere alla fede?

La volontà non deve sostituirsi alla ragione. Non deve nemmeno ostacolare la ragione nel suo esercizio. Essa deve piuttosto sostenere la ricerca intellettiva: deve cioè lasciarsi condurre dalla verità e dalla bontà anche quando la verità e la bontà conducono là dove non si vorrebbe arrivare. Una simile lealtà non pregiudica e non predetermina nulla e si dispone anche a convertirsi, abbandonando disordini a cui si è particolarmente legati.

Perchè è indispensabile un aiuto particolare di Dio per giungere, o cercare, la fede?

E' necessario un aiuto particolare di Dio perchè la persona è chiamata ad aderire a verità e realtà che Dio vuole e dona di là dalla pura creazione.
Occorre cioè, una facoltà nuova offerta da Dio per capire e per accogliere ciò che Dio regala con gratuità incomparabile.

Perchè siamo chiamati a rispondere a Dio che si propone a noi con la conoscenza e l'amore?

Siamo chiamati a rispondere a Dio che si propone a noi perchè Dio stesso ha posto in noi la capacità e l'esigenza di conoscerLo e di amrLo oltre le forze della "natura", e per essere perfettamente noi stessi.
L'aspirazione a conoscere e ad amare Dio come Cristo che l'ha rivelato è anche nostra iniziativa, ma è innanzitutto esito di un intervento di Dio che, nello Spirito Santo, crea in noi il desiderio di poterLo colmare.

Il Dio amato in modo generoso che cosa opera nel credente?

Dio, attraverso il Signore Gesù + manda il Suo Spirito + perchè abiti e viva nell'uomo redento e perchè lo stesso Spirito conformi la persona a Cristo.
Così il credente condivide l'essere del Signore Gesù + - è figlio di Dio - e partecipa anche al suo agire: vede, giudica, contempla, progetta, spera, ecc... secondo la mentalità stessa di Cristo Signore +
La conoscenza di fede, poi, essendo orientata e sostenuta dall'amore, non termina alla formulazione e ai concetti; raggiunge piuttosto la realtà stessa di ciò che - di Chi - comprende.

A chi è concessa la grazia di credere?

La grazia di credere con una fede veramente soprannaturale è offerta da Dio a tutti gli uomini almeno prima del termine della vita.
Infatti Egli vuole che tutti siano salvi e che giungano alla pienezza della verità.
Tale grazia si distingue secondo le diverse situazioni religiose:
- pienezza nel Cattolicesimo;
- parzialità graduale nelle chiese (separate dalla Chiesa Cattolica) e comunità cristiane (separate dalla Riforma Protestante), ecc...
La salvezza, tuttavia, avviene in gradi diversi secondo l'intensità della libera risposta umana.

La fede richiede la libertà umana per essere accolta?

Sì! La fede richiede la libertà umana per essere accolta: essa, infatti, è dono di Dio che non si impone, ma sempre si propone all'uomo. L'uomo può accoglierla e così partecipare in certo modo alla vita divina, oppure rifiutarla...

(continua....)


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)