00 31/03/2011 19:52


  I NOVISSIMI


Quale sarà la conclusione della Chiesa?


Al ritorno di Cristo, la Chiesa cesserà di essere mediazione, e la vita di grazia si concluderà nella grazia del Signore Risorto.
A questo traguardo la Chiesa si prepara invocando che Gesù venga e impegnandosi per la santificazione dei credenti e per la perfezione di tutto il Creato, la Chiesa che è santa, svolge questo compito, questa missione, attraverso i Sacramenti di cui abbiamo parlato sopra e attraverso lo specifico Culto a Dio mediante la Divina Liturgia che è la Messa, fulcro vitale della Chiesa stessa, cuore e motore della Chiesa, linfa divina per l'uomo di ogni tempo fino al ritorno di Cristo vittorioso.
Possiamo anche dire che alla fine dei tempi la Chiesa entrerà nel Regno di Dio, di cui adesso è l'anticipazione, preparazione ed invocazione.
Occorre anche precisare che tutto ciò che è strumento, strumentalità, anch'esso avrà fine: i templi, gli altari, i vasi sacri, i riti, la stessa Scrittura, la predicazione come i Sacramenti, perfino l'Eucarestia, e così anche l'esercizio e la funzione del Vicario di Cristo, il Papa, i Vescovi, il Clero, ecc... tutto cesserà nel senso che con il ritorno di Cristo non sarà più necessario tutto questo perchè avremmo raggiunto la pienezza, la realtà del Signore stesso che sarà vita Divina, nella Carità perfetta e senza fine.
Ciò che resterà eternamente sarà la bellezza che si esprimerà nelle Persone e nell'Universo redento.
E' importante comprendere che come ci sarà l'eternità gloriosa dei redenti, ci sarà anche l'eternità della dannazione di coloro che avranno rifiutato la salvezza.


A che cosa impegnano il morire e l'essere personalmente giudicati da Dio?

Il morire segna nell'uomo il concludersi, inevitabile, della capacità di scegliere per o contro il Signore!
La vicenda umana non è un continuo ritorno su se stessa, nè il persistere all'infinito sotto forme di vite diverse come nella metempsicosi (o la reincarnazione ) esiste invece un momento dove la persona, che unica nel suo genere e dunque non riproducibile in nessun altra forma,  stabilisce LIBERAMENTE E IRREVERSIBILMENTE il proprio destino di perfezione, ossia beatitudine, santificazione, oppure di perdizione, ossia la dannazione eterna.
Nel momento e nel luogo in cui si muore, l'uomo non si annienta, non si disintegra, nè si smarrisce nell'assurdo! Dall'altra parte del tempo TROVA CRISTO RISORTO che nello Spirito Santo attua il giudizio particolare che lo consegna, o lo distacca o lo contrappone al Padre.
Cosa significa? che il moriente si conoscerà come è conosciuto dal Cristo Gesù, e a seconda delle sue decisioni prese in vita, se non c'è conversione a Cristo, si avvierà subito alla sua sorte!
E' importante che nella missione dell'evangelizzazione, si faccia presente alle persone che qui non si scherza più! Finchè c'è vita c'è speranza, è vero, ma quando si tratta dell'eternità dell'Anima, c'è poco da scherzare!
Non nasciamo per disintegrarci nel passaggio della morte terrena, o per trasformarci in qualcos'altro, ed è assurdo che si possa credere ad altre forme di ricomposizione del corpo o trasferimenti nei corpi dell'Anima, tanto per esorcizzarne la fine e il rischio di incorrere nella dannazione eterna, pur di non credere alle parole del Cristo Gesù.

A quali esiti può giungere il giudizio particolare?

Il "giudizio particolare", nella sentenza del Cristo Risorto, fissa la libertà esercitata nel bene o nel male a cui il moriente si è determinato nella vita terrena.
L'opzione fondamentale che orienta la vita del moriente, ancor prima delle scelte particolari, rivela e compie la sua felicità in una consonanza immediata e in un amore appagato di Dio, dei fratelli e delle cose.
Oppure tale opzione fondamentale è sigillata dalla solitudine disperata di chi non può far tacere il desiderio del Signore, dei fratelli salvati, e tuttavia NON vi si vuole adeguare, ed è il rifiutare.
Paradiso e Inferno non dobbiamo immaginarli come dei luoghi "finiti" con mura, stanze, porte, insomma, limitatamente al nostro concetto umano di luogo, essi principalmente sono la nostra stessa condizione, il concetto di luogo è relativo, pertanto, non alla nostra idea, ma all'idea di Dio del Regno e dell'Inferno originato dal Peccato.
Talvolta ci fa meraviglia di una giustizia tremenda di Dio!
In verità tremendo non è il giudizio di Dio, ma il rifiuto dell'uomo di Dio!
La giustizia di Dio infatti si fonda principalmente sulla Misericordia, si fonda sul Cristo Signore Crocefisso per salvarci e Risorto per attirarci tutti a Sè, è una giustizia che ama fino alla fine, fino alla croce e alla gloria.
L'Inferno, come il Paradiso, in verità, lo decide l'uomo! Lo decide la nostra libertà umana: questa capacità terribile di santificarsi o di perdersi non dipende affatto dal giudizio di Dio, ma dalle nostre scelte su questa terra.
La Misericordia di Dio è talmente grande che compito della Chiesa non è quello di tenere un elenco di dannati, ma di santificati, perchè la speranza c'è sempre, si può sempre sperare che uno alla fine rimetta davvero la sua anima a Dio e si converta.
Ciò che è certo però è che l'Inferno esiste come esiste il Paradiso, la dura lotta fra il Bene che è Dio e il Male che è la sua contrapposizione, non si estinguerà, ma darà effetto alla soluzione finale: o in Paradiso o all'Inferno, non ci sarà più una via di mezzo!
Questa certezza non deve intimorirci, piuttosto deve farci tremare certamente la possibilità di finire all'Inferno, ma i mezzi che il Signore ci ha dato per non andarci, sono davvero immensi e tanti, che solo gli stolti possono davvero finirci dentro!

Perchè la Chiesa ammette il Purgatorio? e che cosa è il Purgatorio?

Avendo chiarito sopra il concetto di "luogo" anche qui possiamo chiarire che il Purgatorio non va pensato come una sorta di luogo  con stanze, porte, ecc... ma è un posto senza dubbio nel quale si vive una situazione particolare che, a differenza del Paradiso e dell'Inferno, questa situazione cesserà di svolgere la sua funzione con il ritorno glorioso di Cristo Signore.
Perchè dunque, il Purgatorio? Perchè la misericordia di Dio è immensa! Infatti, nel momento del morire, l'opzione fondamentale del moriente potrebbe essere non perfetta, debole, incerta, non pura, difettosa, in difetto, come in difetto potrebbe essere stata la sua vita ma non così gravemente da aver deciso di dannarsi.
Nell'Apocalisse è ben descritto che in Paridiso vi può accedere solo chi ha raggiunto la perfetta purificazione, di conseguenza il Purgatorio è la misericordia stessa di Dio poichè l'anima, non potendo più agire per se stessa e non potendosi più convertire, sarà purificata, "come con  un fuoco", dal Signore stesso e per l'Intercessione di Maria Santissima, degli Angeli e dei Santi, perchè in Paradiso c'è VITA VERA e in questa vita essi fanno come il tifo per avere quelle Anime fra di loro, ossia pregano anch'essi per loro.
 Anche la Chiesa da qui prega per loro e si fanno le Messe di Suffragio perchè l'unico vero strumento di mpurificazione è l'Eucarestia, la santa Messa, nella quale il Cristo offerente, intercede e raccoglie con se tutte le intercessioni presentandole al Padre e soddisfacendo le Anime che ne hanno maggior bisogno o che ne sono anche più meritevoli.
Così come, dopo la santa Messa, le opere dei viventi a modo di Suffragio, le preghiere, i sacrifici, i desideri pii, le tante indulgenze come applicazione della santità che la Chiesa mette a disposizione dei Defunti che attendono la beatitudine eterna, quando i fedeli in stato di grazia, adempiono alle pie pratiche stabilite dalla Chiesa.
L'efficacia delle indulgenze date oggi dalla Chiesa, corrisponde alla penitenza gravosa che veniva imposta ai penitenti nei primi secoli del cristianesimo e già esercitate in passato nelle storie dell'Antico Testamento.
Oggi è importante ricordare che i Defunti attendono questi Suffragi e dobbiamo pensare che domani saremo noi nelle loro condizioni e ad avere bisogno di questi Suffragi!

Infine, non bisognerà immaginare il Purgatorio come una specie di Inferno temporale!
Nello stato di purificazione i Defunti sanno di essere salvati, per questo la Chiesa le chiama "Anime Sante" e pregando per loro la Chiesa sa che Esse possono pregare per noi, ma non per loro stesse.
La loro sofferenza più grande consiste, infatti, nel sapersi salvate ma ancora lontane dalla beatitudine, e nel fuoco che le purifica esse intensificano quell'amore che non riuscirono a vivere in terra in modo perfretto e attendono però da noi e dai Santi in Paradiso, l'intercessione per il raggiungimento della beatitudine che già le attende.

Quale significato ha per la vita cristiana il ritorno di Cristo e la fine del tempo?

Il ritorno glorioso di Cristo alla fine del tempo sarà caratterizzato dal Giudizio Universale che riguarderà tutti i Popoli e le loro responsabilità, e l'Umanità intera.
Si attuerà anche la risurrezione dei corpi.
La difficoltà di comprendere questo sta nel fatto che il Signore Gesù non ci ha lasciato nelle Scritture una descrizione letterale, ma solo alcuni appunti e che sono stati raccolti dalla Chiesa e dati al mondo sotto forma di Dottrina, lo stesso Libro dell'Apocalisse o Rivelazione, non è ancora del tutto chiara neppure alla Chiesa, tuttavia in Duemila anni di cammino il Magistero ecclesiale, grazie anche al supporto dei Padri, dei Dottori, dei santi teologi e di tanti altri Santi e Beati, ha saputo e potuto dare molte catechesi sull'argomento.
Questa certezza di fede aiuta a capire che l'uomo verrà reintegrato nella sua pienezza come motivo di beatitudine o di dannazione; l'uomo scoprirà in modo nuovo la fraternità dei Santi o la solitudine dei reprobi.
Anche la natura riceverà il suo compenso e la sua riparazione finale, come spiega lo stesso san Paolo.
Guardando ragionevolmente il destino che ci attende, il significato per la vita cristiana è di convogliare quante più anime  possibile ad accogliere questa Redenzione.

Ciò di cui parliamo e che chiamiamo "Novissimi" non sono uno spaventapasseri per distogliere l'uomo dall'esercizio della propria libertà, o di ricattarlo, o di impaurirlo, ma sono una realtà già in atto della vita dell'Uomo: Inferno e Paradiso sono già abitati e il Purgatorio ospita moltissime Anime che attendono i nostri Suffragi.
Quanto alla fine dei tempi, ci rammenta il Signore, nessuno lo sa, ma ciò che sappiamo con certezza è che ci sarà e guai a colui che si farà trovare impreparato, ammonisce il Signore, ciò che c'è in gioco è talmente grande e talmente vero che sarebbe ora di finirla di giocarci sopra e di parlare seriamente di cosa ci attende.



....continua.....


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)