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Da: Soprannome MSN°Gino¹ Inviato: 29/06/2005 19.07
"...quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani".
 
Io penso ad esempio a quando uno si barrica dentro una scuola e comincia ad uccidere ostaggi uno dietro l'altro... un po' come quello che è accaduto in Russia l'anno scorso... a questo punto come fai a fermarlo? Penso che quella regola valga per un esempio come questo... certo se lo catturi allora non va ucciso... ma se non si riesce a catturarlo e questo aggressore ingiusto continua ad uccidere i bimbi o le persone uno dietro l'altro?

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Da: Soprannome MSN°Teofilo Inviato: 29/06/2005 19.31
Quando una persona altamente pericolosa per la vita di altri esseri umani, può essere posta in condizione di non nuocere, attraverso soluzioni alternative alla sua soppressione, allora non vi è motivo che esista la pena di morte.
Tale soluzione estrema era ammissibile quando le società non potevano garantire che la persona pericolosa restasse per sempre nella condizione di non nuocere, ma la Chiesa pur ammettendo la pena di morte esclusivamente per legittima difesa tanto per i singoli che per gli stati, auspica che tale rimedio venga ad ogni costo evitato, tenuto conto che nella sua missione c'è anche quello di  dare il massimo valore alla vita e a prodigarsi per il suo rispetto dal primo all'ultimo istante.
 
 

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Da: Soprannome MSNIron222_32 Inviato: 29/06/2005 19.36
ma perchè ve la prendete con me?
e chi se la prende con te...ti ho fatto solo delle domande per cercare di capire il tuo pensiero..posso?
 
Iron: piuttosto, io mi domando perchè chi difende a spada tratta l'abolizione della pena di morte, non batte ciglio sugli aborti, nè sull'eutanasia, nè sulla sperimentazione su embrioni umani... che sono una grande conquista civile... invece un aborto è mille volte più grave... mah... sarà che i radicali e massoni devono essere l'esatto opposto della Chiesa...
ma non è vero che chi difende a spada tratta l'abolizione della pena di morte non batte ciglio sugli aborti ecc.ecc..   alcuni faranno cosi,altri (come me) no..non generalizziamo
 
L'insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani.
 
ecco è questo che trovo poco chiaro e troppo generico,se si parla di un uomo già catturato...avrebbero dovuto specificare quandè che la pena di morte " è l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita dell'essere umano", o almeno fare qualche esempio, perchè proprio non mene vengono in mente di possibili casi del genere (sempre se ne possono esistere)..era questa la mia principale perplessità.
 
Però Gil dici che non protesteresti se la pena di morte fosse reintrodotta in Italia, ma però in questo caso lo stato andrebbe palesemente contro ciò che dice il catechismo, dato che in Italia abbiamo tutti i mezzi necessari per rendere inoffensivo,dopo averlo catturato, l'aggressore, quindi cadrebbe il presupposto che la chiesa indica come necessario per poter eseguire la condanna a morte, cioè l'impossibilità di difendere l'innocente dall'aggressore ingiusto...impossibilità che ancora non capisco  da cosa possa dipendere se parliamo di un uomo,ribadisco, già catturato e sotto processo...
 
 
 
 
 
 

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Da: Soprannome MSN°°AlbY°°° Inviato: 29/06/2005 23.41
ma perchè ve la prendete con me? Io non sto esponendo "la mia personale interpretazione", ma la dottrina della Chiesa! il CCC dice che non si può essere contrari in linea di principio, e questo è quello che penso anche io, ma mica è una cosa bella la condanna a morte di qualcuno!
 
Eh no Patrì... tu hai fatto delle affermazioni che fanno intendere che non ti opporresti alla reintroduzione della pena di morte in Italia, e questo la Chiesa non lo vuole affatto, tu così fai passare per dottrina della Chiesa un tuo personale punto di vista!
Ad esempio tu hai citato questo passo del catechismo:
 
La pena ha innanzi tutto lo scopo di riparare il disordine introdotto dalla colpa. Quando è volontariamente accettata dal colpevole, essa assume valore di espiazione. La pena poi, oltre che a difendere l'ordine pubblico e a tutelare la sicurezza delle persone, mira ad uno scopo medicinale: nella misura del possibile, essa deve contribuire alla correzione del colpevole. (CCC 2266)
 
Messa così sembrerebbe che il catechismo si riferisca alla pena di morte... invece se leggiamo attentamente dice l'esatto contrario! Cioè che lo stato deve tendere alla correzione del reo e non alla sua soppressione, mi spieghi come fai a correggere uno se lo ammazzi?
In definitiva sia nel catechismo sia nella Evangelium vitae troviamo scritto che la pena di morte può essere moralmente ammessa nel caso non ci siano alternative, ma viene sempre sottolineato subito dopo che siccome oggi le alternative ci sono, l'esempio sopracitato diventa puramente teorico.
Volendo applicare il Catechismo ad un contesto culturale come quello italiano, giocoforza si deve adottare la linea incruenta, perché i mezzi lo consentono. Quindi la reintroduzione della pena di morte andrebbe palesemente contro l'insegnamento della Chiesa.
Voglio anche puntualizzare una cosa:
I paragoni che ho fatto nei messaggi precedenti erano volutamente paradossali, solo per farti capire quanto sia rischioso avventurarsi in discussioni riguardanti il diritto di sopprimere una vita umana, ad esempio citando il suicida tu dici:
ne renderà conto dinanzi a Dio. Come coloro che rischiano la propria vita per divertimento (es. sport pericolosi).
 
E qui torniamo al discorso dell'eutanasia... Se uno vuole morire perché non può farlo chidendo ad un medico di fargli un'iniezione letale? Tanto poi ne renderà conto dinanzi a Dio... il medico in fondo che c'entra? E che c'entra lo stato se lo lascia libero di farlo? Perché nel caso della pena di morte il boia e lo stato non farebbero nulla di male e nel caso dell'eutanasia si?
Vedi che alla fine si dovrebbero giustificare anche tante altre leggi immorali?
 
Per ultimo voglio dirti qualcosa a proposito di ciò che hai scritto ad Iron:
mah... sarà che i radicali e massoni devono essere l'esatto opposto della Chiesa...
 
Anche qui c'è il rovescio della medaglia... se noi per essere l'esatto opposto dei radicali e dei massoni andiamo contro l'insegnto della Chiesa approvando la pena di morte, ci mettiamo sul loro stesso livello!
 
AlbY

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Da: Soprannome MSNIron222_32 Inviato: 30/06/2005 1.28
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Da: Soprannome MSNIron222_32 Inviato: 30/06/2005 1.32
a questo punto quello che mi risulta difficoltoso è capire cosa intende di preciso il catechismo con "pena di morte"..
 
-se  il catechismo si riferisce anche ai casi in cui le forze dell'ordine intervengono nei confronti di un delinquente  libero , incontrollabile e pericoloso,allora siamo d'accordo.. in questo caso però parlare di pena di morte sarebbe secondo me un errore, perchè con "pena di morte" si intende solitamente una sentenza nei confronti di un prigioniero processato,e non libero e pericoloso..
 
-Se invece il catechismo intende per "pena di morte" proprio unicamente  la sentenza di un giudice nei confronti del prigioniero processato (quindi reso  inoffensivo), allora non avrebbe alcun senso ciò che dice il catechismo (o almeno io non lo colgo), in quanto in questo caso non vedo come possa esserci il presupposto indispensabile che la chiesa richiede per tale pena, cioè che quest'ultima "sia l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani"
 
Non so se ho spiegato bene ciò che mi pare ambiguo e non capisco..
 

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Da: Soprannome MSNIyvan5 Inviato: 30/06/2005 2.00
Sono perfettamente d'accordo con gli ultimi interventi, che rispondono anche al caso prospettato da Gino.
 
Infatti, il caso di un individuo che si barrichi in una scuola minacciando una strage presuppone due soluzioni:
 
1) che per proteggere gli ostaggi si sia costretti ad ucciderlo, e 
    in tal caso si tratterebbe di legittima difesa che non lascia
    alternative, ma non si tratterebbe di una sentenza di morte,
    bensì di un incidente dovuto alla necessità di fermarlo.
 
2) che venga catturato e reso quindi inoffensivo. In questo 
    caso la condanna a morte non rientrerebbe più nella
    legittima difesa, ma costituirebbe solo una punizione del
    tutto inutile e arbitraria.
 
iyvan