00 04/04/2011 23:21
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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 31/01/2003 19.35
b) La testimonianza degli apostoli su Gesù
      Leggendo ora i documenti del Nuovo Testamento, si vede che il punto fondamentale che gli apostoli hanno tramandato su Gesù è che egli è risorto.
      Però, per gli apostoli, la risurrezione di Gesù non è solo importante come fatto realmente successo, ma anche come garanzia che Gesù stesso ha dato per essere creduto quando diceva
-     di essere Figlio di Dio;
-     di portare la parola di Dio (verità): cfr. Mt 12,38-40; 16,4; Lc 11,29-32; Gv 2,18-22; At 2,36; 10,36-43; Rom 10,9-10 (riprende un’idea di Deut 18,18-22: "Dio susciterà un profeta come Mosè").
      Atto di fede negli apostoli è essenzialmente accogliere questa testimonianza.
      Chi sceglie di dar fiducia agli apostoli che trasmettono il fatto eccezionale della risurrezione di Gesù non ha più difficoltà a fidarsi di loro per tutto quanto raccontano su Gesù.
E perciò accetta che gli apostoli abbiano
1.      tramandato in modo sostanzialmente fedele i fatti e i detti di Gesù;
2.      interpretato correttamente il senso delle sue parole (anche nell’adattarle alle esigenze delle varie comunità in cui le hanno predicate);
3.   fatto su Gesù un discorso vero, quando dissero che parlava a nome di Dio (profeta) e quindi portava la verità di Dio.
      Ciò vale anche per Paolo, in quanto le comunità del I-II secolo hanno accettato i suoi scritti al pari di quelli degli altri apostoli (cfr. 2 Pt 3,15-16).
È abbastanza frequente oggi, soprattutto negli ambienti ebraici, sentir dire che Gesù era un rabbino che ha operato ed insegnato all'interno dell'ebraismo e che è stato Paolo ad alterare il suo messaggio, presentando un Cristianesimo diverso da quello di Gesù.
A chi afferma questo è necessario fare i complimenti: per poter dire che Paolo ha alterato il messaggio di Gesù, egli deve conoscere il messaggio di Gesù! Ma da quali documenti?
 
I vangeli non sono certo stati scritti da Gesù!
 Gesù non ha scritto nulla che ci sia giunto e perciò il suo messaggio lo conosciamo solo da quelle comunità che hanno accettato come fondamentale per il Cristianesimo anche l’insegnamento di Paolo: evidentemente l'hanno visto come omogeneo all'insegnamento di Gesù. Il sospetto che queste comunità non abbiano capito le differenze fra i due messaggi ne farebbe sorgere legittimamente un altro, che cioè non abbiano neanche capito quello di Gesù.
 
c) Le risposte del Nuovo Testamento
            Alla domanda: Chi ha autorità di interpretare in modo sicuro il pensiero di Gesù? il Nuovo Testamento risponde:
1.   Lo Spirito Santo
      Interprete autorevole del pensiero di Gesù è lo Spirito Santo, dato da Gesù risorto ai discepoli, cioè alla Chiesa.
DOCUMENTAZIONE
 «Io pregherò il Padre che vi darà un altro Paràclito (difensore), affinché (sia) con voi nei secoli, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere perché non lo vede né lo conosce. Voi lo conoscete, perché rimane presso di voi e sarà in voi... il difensore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel nome mio, egli vi insegnerà tutto e vi farà ricordare tutte le cose che io dissi a voi» (Gv 14,16-26).
 «Quando sarà venuto Lui, lo Spirito della verità, vi guiderà verso tutta la verità; infatti non parlerà da se stesso, ma dirà (lett. parlerà) quanto ascolta e vi annuncerà le cose a venire» (Gv 16,13).

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 31/01/2003 19.37
      2.   La coscienza del cristiano
      Lo Spirito Santo opera anzitutto attraverso la coscienza del cristiano. Il cristiano infatti ha ricevuto lo Spirito di Gesù e perciò in generale sa come attuare concretamente il pensiero di Gesù nella sua vita.
DOCUMENTAZIONE
 Pietro a loro: «Cambiate mentalità e sia battezzato ciascuno di voi nel nome di Gesù Cristo per la remissione dei vostri peccati e riceverete il dono del Santo Spirito» (Atti 2,38-39).
 Avendo udito allora gli apostoli che erano in Gerusalemme che la Samaria aveva accolto la parola del Dio, mandarono a loro Pietro e Giovanni, i quali, arrivati, pregarono per loro perché ricevessero Spirito Santo; infatti non era ancora disceso su nessuno di essi, ma soltanto erano stati battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imponevano le mani su di essi e ricevevano Spirito Santo (Atti 8,14-17).
 Voi però non siete ne(lla) carne ma ne(llo) spirito, se veramente (lo) Spirito di Dio abita in voi. Se poi qualcuno non ha (lo) Spirito di Cristo, questo non è di lui. Se invece Cristo (è) in voi, il corpo (è) morto a causa de(l) peccato, mentre lo Spirito (è) vita per giustificazione.
   Se poi lo Spirito di colui che risuscitò Gesù da morti abita in voi, colui che risuscitò Cristo da morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito inabitante in voi (Rom 8,9-11).
      3.   Gli apostoli - Pietro - la Chiesa
      La coscienza però non è la norma ultima per interpretare con sicurezza il pensiero di Gesù. Essa infatti può avere dei dubbi nel realizzarlo concretamente (cfr. Rom 14, 23: "Chi è incerto,...").
            Tale autorità invece Gesù l'ha data:
a)      agli apostoli
      Essi erano la fonte autentica per interpretare l'insegnamento di Gesù. Egli infatti aveva detto loro:
 «Chi riceve voi riceve me e chi riceve me riceve Colui che mi ha mandato» (Mt 10,40).
 «Chi ascolta voi, ascolta me; e chi disprezza voi, disprezza me; chi poi disprezza me, disprezza Colui che mi ha mandato» (Lc 10,16).
 (Disse Gesù): «Io ho comunicato loro la tua parola e il mondo li ha odiati... Santificali per la verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato nel mondo me, anch'io ha mandato nel mondo loro: E per essi io santifico me stesso, affinché essi pure siano santificati per la verità» (Gv 17,14-19).
Inoltre gli apostoli affermano di agire con l’autorità dello Spirito Santo nel decidere per es. la non necessità della circoncisione (At 15,28).

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 31/01/2003 19.39
b)   a Pietro
      Secondo le parole di Gesù, gli apostoli avevano bisogno di essere confermati nella fede. Questa funzione Gesù l`ha data a Pietro:
 (Disse Gesù a Pietro): «Io a te dico che tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell'ade non prevarranno contro di lei. Darò a te le chiavi del regno dei cieli e ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli e ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli» (Mt 16,18-19).
Secondo la mentalità ebraica, «legare» e «sciogliere» vuol dire valutare se una determinata azione cade o no sotto la legge. Cfr. Gv 5,18: "Gesù scioglieva il sabato".
Comunemente gli ebrei riconoscevano questa prerogativa di «legare e sciogliere» ai loro rabbini.
Secondo alcuni esegeti è anche il potere di assolvere o no i peccati, ma questo è meno documentabile.
 «Simone, Simone, ecco il satana cercò di vagliarvi come grano; io pregai per te affinché non venga meno la tua fede; e tu una volta convertito conferma i tuoi fratelli» (Lc 22,31-32).
Si ritiene che i «fratelli» siano gli altri apostoli.
Quando dunque ebbero mangiato dice a Simon Pietro Gesù: «Simone di Giovanni mi ami più di questi?». Dice a lui: «Certamente, Signore, tu sai che ti voglio bene». Dice a lui: «Pasci i miei agnellini». Dice a lui nuovamente una seconda volta: «Simone di Giovanni mi ami?». Dice a lui: «Certamente, Signore, tu sai che ti voglio bene». Dice a lui: «Pasci le mie pecorelle». Dice a lui per la terza volta: «Mi vuoi bene?». E disse a lui: «Signore, tutto tu sai, tu conosci che ti voglio bene». Dice a lui Gesù: «Pasci le mie pecorelle» (Gv 21,15-17).
«Agnellini» e «pecorelle» si ritiene che significhino gli altri apostoli o/e tutti i fedeli.
Ma, dopo la morte degli apostoli, a chi riferirsi per avere un'interpretazione autentica?

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 31/01/2003 19.40
c)   ai discepoli, cioè alla Chiesa
      Il Nuovo Testamento riconosce l'autorità di interpretare infallibilmente il pensiero di Gesù alla Chiesa, cioè all'insieme dei discepoli di Gesù.
DOCUMENTAZIONE
-      Parole dette da Gesù
   «Amen dico a voi: quanto legherete sulla terra sarà legato in cielo e quanto scioglierete sulla terra, sarà sciolto in cielo» (Mt 18,18).
È il potere dato ai discepoli di Gesù (la Chiesa) di interpretare la legge cristiana, parallelo a quello dato a Pietro in Mt 16,19.
   «Io pregherò il Padre che vi darà un altro Paràclito (difensore), affinché (sia) con voi nei secoli, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere perché non lo vede né lo conosce. Voi lo conoscete, perché rimane presso di voi e sarà in voi... il difensore, lo Spirito santo che il Padre manderà nel nome mio, egli vi insegnerà tutto e vi farà ricordare tutte le cose che io dissi a voi» (Gv 14,16-26).
   «Quando sarà venuto Lui, lo Spirito della verità, vi guiderà verso tutta la verità; infatti non parlerà da se stesso, ma dirà (lett. parlerà) quanto ascolta e vi annuncerà le cose a venire» (Gv 16, 13).
-      Parole dette dagli apostoli
* Paolo
   «...la casa di Dio, che è (la) Chiesa (= assemblea) di Dio vivente, colonna e fondamento della verità» (1 Tim 3,15).
   «Sapete quali istruzioni abbiamo dato a voi da parte del Signore Gesù... Pertanto chi disprezza (questi precetti) non disprezza un uomo, ma il Dio che ha anche donato a voi il suo Spirito santo» (1 Tess 4,2-8).
* Giovanni
   «Quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui (= Gesù) rimane in voi e non avete necessità che qualcuno insegni a voi; ma come la sua unzione insegna a voi riguardo a tutte le cose, ed è vera e non è menzognera, e come insegnò a voi, così rimanete in lui» (1 Gv 2,27).
   «... per la verità che rimane in noi (= i cristiani) e sarà con noi in eterno» (2 Gv 2).