b) La testimonianza degli apostoli su Gesù
Leggendo ora i documenti del Nuovo Testamento, si vede che il punto fondamentale che gli apostoli hanno tramandato su Gesù è che egli è risorto.
Però, per gli apostoli, la risurrezione di Gesù non è solo importante come fatto realmente successo, ma anche come garanzia che Gesù stesso ha dato per essere creduto quando diceva
- di essere Figlio di Dio;
- di portare la parola di Dio (verità): cfr. Mt 12,38-40; 16,4; Lc 11,29-32; Gv 2,18-22; At 2,36; 10,36-43; Rom 10,9-10 (riprende un’idea di Deut 18,18-22: "Dio susciterà un profeta come Mosè").
Atto di fede negli apostoli è essenzialmente accogliere questa testimonianza.
Chi sceglie di dar fiducia agli apostoli che trasmettono il fatto eccezionale della risurrezione di Gesù non ha più difficoltà a fidarsi di loro per tutto quanto raccontano su Gesù.
E perciò accetta che gli apostoli abbiano
1. tramandato in modo sostanzialmente fedele i fatti e i detti di Gesù;
2. interpretato correttamente il senso delle sue parole (anche nell’adattarle alle esigenze delle varie comunità in cui le hanno predicate);
3. fatto su Gesù un discorso vero, quando dissero che parlava a nome di Dio (profeta) e quindi portava la verità di Dio.
Ciò vale anche per Paolo, in quanto le comunità del I-II secolo hanno accettato i suoi scritti al pari di quelli degli altri apostoli (cfr. 2 Pt 3,15-16).
È abbastanza frequente oggi, soprattutto negli ambienti ebraici, sentir dire che Gesù era un rabbino che ha operato ed insegnato all'interno dell'ebraismo e che è stato Paolo ad alterare il suo messaggio, presentando un Cristianesimo diverso da quello di Gesù.
A chi afferma questo è necessario fare i complimenti: per poter dire che Paolo ha alterato il messaggio di Gesù, egli deve conoscere il messaggio di Gesù! Ma da quali documenti?
I vangeli non sono certo stati scritti da Gesù!
Gesù non ha scritto nulla che ci sia giunto e perciò il suo messaggio lo conosciamo solo da quelle comunità che hanno accettato come fondamentale per il Cristianesimo anche l’insegnamento di Paolo: evidentemente l'hanno visto come omogeneo all'insegnamento di Gesù. Il sospetto che queste comunità non abbiano capito le differenze fra i due messaggi ne farebbe sorgere legittimamente un altro, che cioè non abbiano neanche capito quello di Gesù.
c) Le risposte del Nuovo Testamento
Alla domanda: Chi ha autorità di interpretare in modo sicuro il pensiero di Gesù? il Nuovo Testamento risponde:
1. Lo Spirito Santo
Interprete autorevole del pensiero di Gesù è lo Spirito Santo, dato da Gesù risorto ai discepoli, cioè alla Chiesa.
DOCUMENTAZIONE
«Io pregherò il Padre che vi darà un altro Paràclito (difensore), affinché (sia) con voi nei secoli, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere perché non lo vede né lo conosce. Voi lo conoscete, perché rimane presso di voi e sarà in voi... il difensore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel nome mio, egli vi insegnerà tutto e vi farà ricordare tutte le cose che io dissi a voi» (Gv 14,16-26).
«Quando sarà venuto Lui, lo Spirito della verità, vi guiderà verso tutta la verità; infatti non parlerà da se stesso, ma dirà (lett. parlerà) quanto ascolta e vi annuncerà le cose a venire» (Gv 16,13).