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"E il povero cristiano è sbalordito nel sentire tanta acredine spumata da certi comunistelli delle sacrestie, nel sentire in ogni tono che è tutto arretrato. In particolare il solo effetto che proviene dalla loro azione nel campo sociale è scardinare, scalzare, distruggere, radere al suolo, preparare la strada...
A chi? Basta guardare a chi ha in mano le fila di questa devastazione. noi diciamo, all'Anticristo, e non temiamo smentite: L'Anticristo per noi è chiunque sta per una società contro Dio o anche semplicemente senza Dio.
E chi si allinea o tende la mano verso costoro, obbedisce e spiana la strada, senza saperlo all'Anticristo. Perfino nel sacerdote si vorrebbe una trasformazione che è un rinnegamento della sua sacra missione".
Cardinale Ottaviani, Segretario della Suprema Congregazione del Santo Uffizio, 25 gennaio 1958, articolo pubblicato su "Il Quotidiano"

Intervento Ottaviani

Fu definito Intervento Ottaviani il "Breve esame critico del Novus Ordo Missae", presentato al papa Paolo VI dai cardinali Antonio Bacci ed Alfredo Ottaviani il 25 settembre 1969.
In realtà il testo era stato probabilmente redatto da un gruppo conservatore, fra i quali vi era padre Guérard des Lauriers, dell'ambiente del Coetus Internationalis Patrum. Tema dell'analisi, suddivisa in otto capitoli, era la riforma liturgica disposta a seguito del Concilio Vaticano II Come esposto nel titolo non voleva essere un esame approfondito, ma soltanto la messa in discussione e l'evidenziazione di alcuni punti di forte critica alla riforma e alle sue basi teologiche Teologicamente, secondo gli autori dell'intervento, la riforma ridurrebbe il sacrificio eucaristico a "memoriale", cioè a semplice commemorazione del sacrificio del Calvario, e diluirebbe la presenza reale sostanziale di Gesù


“Oggi sanno leggere quasi tutti: ma ben pochi sanno pensare... “

Negli anni della violenza nazista, proprio di questo io fui accusato, per questo venni additato alla esecrazione universale: ero di "coloro che stanno intorno al Papa" - Männ er um den Papst. Quei nemici sono passati come una immane infestazione diabolica. [...] So bene che ai nemici di ieri ne sono succeduti altri, ancora più satanici. Tra i pochi che il Santo Padre onora oggi con l'alta dignità della Porpora c'è un grande assente. E questa assenza mi richiama alla mente la figura luminosa di un altro Porporato che da anni geme sotto le catene della anti cristiana ferocia rossa. E sono assenti perché sub hostili dominatione constituiti, perchè incatenati da cotesti nuovi nemici più feroci: tanto feroci che, a sentirli, preparano il finimondo e dovunque arrivano solitudinem faciunt et pacem appellant, fanno il deserto e lo chiamano "pace"! Per orrendi e formidabili che siano, non ci fanno paura. [...] I nuovi barbari passeranno anche loro, e forse l'ora è già vicina. Il Papa resterà! [...] La Chiesa non soccombe. Non temiamo la morte: temiamo il peccato.
[Brano del Cardinale Alfredo Ottaviani tratto da "Il balua rdo", edito dalle Edizioni Ares nel 1961, ma attualmente distribuito dalla Libreria Editrice Vaticana al modico prezzo di 1,29 euro]

Alcune opere di Ottaviani
Il baluardo Libreria Editrice Vaticana | 1961
Institutiones iuris publici Libreria Editrice Vaticana | 1957
Institutiones iuris publici ecclesiastici. Libreria Editrice Vaticana | 1958
Alfredo Ottaviani e Antonio Bacci: Breve analisi critica del "Novus Ordo Missae", Roma 25 settembre 1969

Pensieri del Cardinale Alfredo Ottaviani
Riporto alcuni preziosi "pensieri" tratti dal libro "Il baluardo", edito dalle Edizioni Ares nel 1961. Il
libro contiene una serie di discorsi e scritti del Cardinale Alfredo Ottaviani (1890 -1979) ultimo Segretario del Sant'Uffizio e primo Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede. Credo che le ultime copie siano ancora disponibili presso la Libreria Editrice Vaticana, la quale lo vende ad un prezzo modico (io nel 2003, l'ho pagato 1,29 euro, richiedendolo presso una semplice libreria). Alcuni temi trattati nel libro non sono più attuali , come l'Index librorum prohibitorum (Indice dei libri proibiti) e il divieto di essere preti-operai , tuttavia gran parte del pensiero ottavianeo rimane ancora valido ed istruttivo.

"E' di moda oggi, specialmente presso certi giovani, giudicare, criticare, sradicare tutto ciò che non sa di novità, di moderno, di sovvertimento. [...] E il povero cristiano è sbalordito nel sentire tanta acredine spumata da certi comunistelli di sacrestie, nel sentire in ogni tono che tutto è arretrato. [...]
In particolare il solo effetto che proviene dalla loro azione n el campo sociale è scardinare, scalzare, distruggere, radere al suolo, preparare insomma la strada... a chi? basta guardare a chi ha in mano le fila di questa devastazione. Noi diciamo, all'Anticristo, e non temiamo smentita: l'Anticristo per noi è chiunque sta per una società contro Dio o anche semplicemente senza Dio. E chi si allea o tende la mano verso costoro, obbedisce e spiana la strada, senza saperlo , all'Anticristo.
Quando un sacerdote si corrompe, diventa l'agente peggiore e più rapido del disfacimento sociale.
Purtroppo il mondo si è così paganizzato che un pò del suo influss o materialistico si è infiltrato anche nelle coscienze cristiane.
Siamo purtroppo in tempi in cui si deve resistere non solo agli avversari, ma anche a quelli che, nell'interno del fronte guardano con simpatia più al campo di là che a quello proprio e nell'interno fanno più danno che se fossero già transfughi.
Il nostro pensiero si vela di mestizia quando immaginiamo quante anime vengono avvelenate o inquinate dalla melma trasudata dalle pagine di tanta letteratura oscena, quante luci di fede sono offuscate dalle nebbie oscure dei libri degli atei e quanti vacillamenti sono provocati anche da tanta letteratura, che, pur non essendo oscena o blasfema, insinua il dubbio, l'incertezza, lo smarrimento, instradando le menti per vie nuove che non sono le vie del Signore.
In nessun tempo la dissolutezza e la frivolezza hanno straripato come nel nostro tempo.
La società moderna è travagliata da una febbre di rinnovamento che fa paura ed è infestata da uomini che si prevalgono di tanta nostra sofferenza per costruirvi l'impero dei loro arbitrii, la tirannide dei loro vizi, il nido delle lussurie e delle rapine
. Mai il male ha assunto caratteristiche tanto vaste e apocalittiche, mai abbiam conosciuto altrettanto pericolo.
L'atomica crea un deserto meno atroce di quello che la dottrina imperante d'una società senza Dio ha creato: c'è un Sahara dello Spirito, oltre che un Sahara materiale.

Cari figli, mi rallegro con voi della vostra arte la quale ha saputo essere arte dei nostri giorni e non mero ricalco di moduli passati, creazione e non scopiazzatura, scoperta nuova e non rispolveratura scolastica; e tuttavia ha saputo stare, con tanta comprensione e bellezza, accanto alla preghiera. Così il vostro esempio giovasse tra coloro che si danno a credere, con qualche inesplicabile e indecifrabile sgorbio, di fare arte! Eppure, con tanto poco si f anno scrupolo, di ingiuriare la Chiesa e darle dell'arretrata. Non dico nulla d'altri che presumono popolare la Chiesa di mostruosità, degnissime nel miglior caso, di semifolli, non però di Dio, del popolo e della nostra civiltà.
Ricordatevi, quando l'arte non sa stare con la preghiera, non sa pregare, è un brutto segno, è segno che , forse, non è nemmeno arte; ma puro inganno o di sé o degli altri o di sé e degli altri insieme.
Ma oggi, più che altro, il pericolo è costituito piuttosto da coloro che, non sapendo raggiungere in arte la bellezza, vogliono emergere con la mostruosità, con
la stranezza, emula della caricatura e dell'arte dei primitivi con lo scempio delle cose e delle persone sante.
Negli anni della violenza nazista, proprio di questo io fui accusato, per questo venni additato alla esecrazione universale: ero di "coloro che stanno intorno al Papa" - Männer um den Papst. Quei nemici sono passati come una immane infestazione diabolica. [...] So bene che ai nemici di ieri ne sono succeduti altri, ancora più satanici. Tra i pochi che il Santo Padre onora oggi con l'alta dignità della Porpora c'è un grande assente. E questa assenza mi richiama alla mente la figura luminosa di un altro Porporato che da anni geme sotto le catene della anti cristiana ferocia rossa. E sono assenti perché sub hostili dominatione constituiti, perchè incatenati da cotesti nuovi nemici più feroci: tanto feroci che, a sentirli, preparano il finimondo e dovunque arrivano solitudinem faciunt et pacem appellant, fanno il deserto e lo chiamano "pace"! Per orrendi e formidabili che siano, non ci fanno paura. [...] I nuovi barbari passeranno anche loro, e forse l'ora è già vicina. Il Papa resterà! [...] La Chiesa non soccombe. Non temiamo la morte: temiamo il peccato...."

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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)