00 19/08/2011 13:24

Il Papa alle giovani religiose:

L’incontro personale con Cristo, che nutre la vostra consacrazione, deve esser testimoniato con tutta la forza trasformante nelle vostre vite; e possiede oggi una speciale rilevanza, quando «si constata una sorta di «eclissi di Dio», una certa amnesia, se non un vero rifiuto del Cristianesimo e una negazione del tesoro della fede ricevuta, col rischio di perdere la propria identità profonda». Davanti al relativismo e alla mediocrità, sorge il bisogno di questa radicalità, che testimonia la consacrazione come un appartenere a Dio, sommamente amato



Discorso del Santo Padre in occasione dell'incontro con giovani religiose nel Patio de los Reyes de El Escorial, 19 agosto 2011

DISCORSO DEL SANTO PADRE

Pope Benedict XVI waves he arrives at the monastery of El Escorial in San Lorenzo de El Escorial on the second day of his four-day visit to Spain coinciding with the World Youth Day festivities, August 19, 2011. Pope Benedict denounced economic structures that put profits ahead of people on Thursday at the start of a trip to recession-hit Spain where the costs of the pontiff's visit have sparked violent protests.


Carissime giovani religiose,

nella Giornata Mondiale della Gioventù che stiamo celebrando a Madrid, è una grande gioia potermi incontrare con voi, che avete consacrato la vostra giovinezza al Signore, e ringrazio per l’amabile saluto che mi avete rivolto.
Apprezzo il fatto che il Signor Cardinale Arcivescovo di Madrid abbia previsto questo incontro in un luogo così evocativo come è il Monastero di san Lorenzo all’Escorial. Se la sua celebre biblioteca custodisce importanti edizioni delle Sacre Scritture e delle Regole monastiche di diverse famiglie religiose, la vostra vita di fedeltà alla chiamata ricevuta è anch’essa un modo prezioso di custodire la Parola del Signore che risuona nelle forme di spiritualità a voi proprie.

Care sorelle, ciascun carisma è una parola evangelica che lo Spirito Santo ricorda alla sua Chiesa (cfr Gv 14,26). Non invano la Vita Consacrata «nasce dall’ascolto della Parola di Dio ed accoglie il Vangelo come sua norma di vita. Vivere nella sequela di Cristo casto, povero ed obbediente è in tal modo una «esegesi» vivente della Parola di Dio. Da essa è sgorgato ogni carisma e di essa ogni regola vuole essere espressione, dando origine ad itinerari di vita cristiana segnati dalla radicalità evangelica» (Esort. Ap. Verbum Domini, 83).
La radicalità evangelica è rimanere «radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede» (Col 2,7), che nella vita consacrata significa andare alla radice dell’amore a Gesù Cristo con cuore indiviso, senza anteporre nulla a tale amore (cfr S. Benedetto, Regola, IV, 21), con una appartenenza sponsale, come l’hanno vissuta i Santi, nello stile di Rosa da Lima e Raffaele Arnaiz, giovani patroni di questa Giornata Mondiale della Gioventù.

L’incontro personale con Cristo, che nutre la vostra consacrazione, deve esser testimoniato con tutta la forza trasformante nelle vostre vite; e possiede oggi una speciale rilevanza, quando «si constata una sorta di «eclissi di Dio», una certa amnesia, se non un vero rifiuto del Cristianesimo e una negazione del tesoro della fede ricevuta, col rischio di perdere la propria identità profonda» (Messaggio per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù 2011, 1). Davanti al relativismo e alla mediocrità, sorge il bisogno di questa radicalità, che testimonia la consacrazione come un appartenere a Dio, sommamente amato.

Questa radicalità evangelica della vita consacrata si esprime nella comunione filiale con la Chiesa, focolare dei figli di Dio, che Cristo ha edificato. La comunione coi Pastori, i quali in nome del Signore annunciano il deposito della fede ricevuto attraverso gli Apostoli, il Magistero della Chiesa e la tradizione cristiana. La comunione con la vostra famiglia religiosa, custodendone con gratitudine il genuino patrimonio spirituale e apprezzando anche gli altri carismi. La comunione con altri membri della Chiesa, quali i laici, chiamati a testimoniare, a partire dalla propria vocazione specifica, il medesimo vangelo del Signore.
Infine, la radicalità evangelica si esprime nella missione che Dio ha voluto affidarvi. Dalla vita contemplativa, che accoglie nei suoi chiostri la Parola di Dio nel silenzio eloquente e ne adora la bellezza nella solitudine da Lui abitata, fino ai diversi cammini della vita apostolica, nei solchi della quale germina il seme evangelico nell’educazione dei bambini e dei giovani, nella cura degli infermi e degli anziani, nell’accompagnamento delle famiglie, nell’impegno a favore della vita, nella testimonianza alla verità, nell’annuncio della pace e della carità, nell’impegno missionario e nella nuova evangelizzazione, e in tanti altri campi dell’apostolato ecclesiale.

Care sorelle, questa è la testimonianza della santità, alla quale Dio vi chiama, seguendo da vicino e senza alcuna condizione Gesù il Cristo nella consacrazione, nella comunione e nella missione. La Chiesa ha bisogno della vostra fedeltà giovane, radicata ed edificata in Cristo. Grazie per il vostro «sì» generoso, totale e perpetuo alla chiamata dell’Amato. Chiedo che la Vergine Maria sostenga ed accompagni la vostra giovinezza consacrata, con il vivo desiderio che Ella interpelli, incoraggi ed illumini tutti i giovani.
Con tali sentimenti, domando a Dio di ricompensare abbondantemente il generoso contributo della Vita Consacrata a questa Giornata Mondiale della Gioventù, ed in suo nome vi benedico di tutto cuore.
Molte grazie.



A nun kisses the ring of Pope Benedict XVI at the monastery of El Escorial in San Lorenzo de El Escorial on the second day of his four-day visit to Spain coinciding with the World Youth Day festivities August 19, 2011. Pope Benedict denounced economic structures that put profits ahead of people on Thursday at the start of a trip to recession-hit Spain where the costs of the pontiff's visit have sparked violent protests.

Nuns are seen during Pope Benedict XVI's visit at San Lorenzo del Escorial monastery in Madrid, Friday, Aug. 19, 2011. Pope Benedict XVI lamented Friday what he called modern society's "amnesia" about God as he traveled to a famed Spanish monastery on the second day of his four-day visit for the church's world youth festival.


*******************************************************************

Il Papa ai giovani docenti: i giovani hanno bisogno di autentici maestri; persone aperte alla verità totale nei differenti rami del sapere, sapendo ascoltare e vivendo al proprio interno tale dialogo interdisciplinare; persone convinte, soprattutto, della capacità umana di avanzare nel cammino verso la verità



Incontro con giovani docenti universitari nella Basilica di San Lorenzo de El Escorial (19 agosto 2011)

DISCORSO DEL SANTO PADRE

Signor Cardinale Arcivescovo di Madrid,
Venerati Fratelli nell’Episcopato,
Cari Padri Agostiniani,
Illustri Professori e Professoresse,
Distinte Autorità,
Cari amici,

attendevo con grande desiderio questo incontro con voi, giovani professori delle università spagnole, che prestate una splendida collaborazione nella diffusione della verità, in circostanze non sempre facili.
Vi saluto cordialmente e ringrazio per le amabili parole di benvenuto, come pure per la musica eseguita, risuonata in modo meraviglioso in questo monastero di grande bellezza artistica, eloquente testimonianza nei secoli di una vita di preghiera e di studio. In questo luogo emblematico, ragione e fede si sono fuse armoniosamente nell’austera pietra per modellare uno dei monumenti più rinomati della Spagna.
Saluto altresì con particolare affetto coloro che in questi giorni hanno partecipato ad Avila al Congresso Mondiale delle università cattoliche, sul tema: «Identità e missione dell’Università Cattolica».
Nell’essere insieme con voi, mi tornano alla mente i miei primi passi come professore all’università di Bonn. Quando si vedevano ancora le ferite della guerra ed erano molte le carenze materiali, tutto veniva superato dall’entusiasmo di un’attività appassionante, dal contatto con colleghi delle diverse discipline e dal desiderio di dare risposta alle inquietudini ultime e fondamentali degli alunni.
Questa universitas», che ho vissuto, di professori e discepoli che assieme cercano la verità in tutti i saperi, o, come avrebbe detto Alfonso X il Saggio, tale «riunione di maestri e discepoli con volontà e obiettivo di apprendere i saperi» (Siete partidas, partida II, tit. XXXI), rende chiaro il significato e anche la definizione dell’Università.
Nel motto di questa Giornata Mondiale della Gioventù «Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede» (Col 2,7), potrete trovare anche luce per comprendere meglio il vostro essere e la vostra missione. In questo senso, e come ho già scritto nel Messaggio ai giovani in preparazione a questi giorni, i termini «radicati, fondati e saldi» indirizzano a fondamenti solidi per la vita (cfr n. 2).

Tuttavia, dove troveranno i giovani tali punti di riferimento in una società sgretolata e instabile? Talvolta si ritiene che la missione di un professore universitario sia oggi esclusivamente quella di formare dei professionisti competenti ed efficaci che possano soddisfare la domanda del mercato in ogni momento preciso. Si afferma pure che l’unica cosa che si deve privilegiare nella congiuntura presente sia la pura capacità tecnica. Certamente, oggi si estende questa visione utilitaristica dell’educazione, anche di quella universitaria, diffusa specialmente a partire da ambiti extrauniversitari.
Tuttavia, voi che avete vissuto come me l’università, e che la vivete ora come docenti, sentite senza dubbio il desiderio di qualcosa di più elevato che corrisponda a tutte le dimensioni che costituiscono l’uomo.

Sappiamo che quando la sola utilità e il pragmatismo immediato si ergono a criterio principale, le perdite possono essere drammatiche: dagli abusi di una scienza senza limiti, ben oltre se stessa, fino al totalitarismo politico che si ravviva facilmente quando si elimina qualsiasi riferimento superiore al semplice calcolo di potere. Al contrario, l’idea genuina di università è precisamente quello che ci preserva da tale visione riduzionista e distorta dell’umano.

In realtà, l’università è stata ed è tuttora chiamata ad essere sempre la casa dove si cerca la
verità propria della persona umana. Per tale ragione non a caso fu la Chiesa ad aver promosso
l’istituzione universitaria, proprio perché la fede cristiana ci parla di Cristo come del Logos
mediante il quale tutto è stato fatto (cfr Gv 1,3), e dell’essere umano creato ad immagine e
somiglianza di Dio.
Questa buona novella scopre una razionalità in tutto il creato e guarda
all’uomo come ad una creatura che partecipa e può giungere a riconoscere tale razionalità.
L’università incarna, pertanto, un ideale che non deve snaturarsi, né a causa di ideologie chiuse al dialogo razionale, né per servilismi ad una logica utilitaristica di semplice mercato, che vede l’uomo come semplice consumatore.

Ecco la vostra missione importante e vitale. Siete voi che avete l’onore e la responsabilità di trasmettere questo ideale universitario: un ideale che avete ricevuto dai vostri predecessori, molti dei quali umili seguaci del Vangelo e che, in quanto tali, si sono convertiti in giganti dello spirito. Dobbiamo sentirci loro continuatori in una storia ben distinta dalla loro, ma nella quale le questioni essenziali dell’essere umano continuano a reclamare la nostra attenzione e ci spingono ad andare avanti.

Con loro ci sentiamo uniti a quella catena di uomini e donne che si sono impegnati a proporre e a far stimare la fede davanti all’intelligenza degli uomini. Ed il modo di farlo non consiste solo nell’insegnarlo, ma ancor più nel viverlo, incarnarlo, come anche lo stesso Logos si incarnò per porre la sua dimora fra di noi.


In tal senso i giovani hanno bisogno di autentici maestri; persone aperte alla verità totale nei differenti rami del sapere, sapendo ascoltare e vivendo al proprio interno tale dialogo interdisciplinare; persone convinte, soprattutto, della capacità umana di avanzare nel cammino verso la verità. La gioventù è tempo privilegiato per la ricerca e l’incontro con la verità.

Come già disse Platone: «Cerca la verità mentre sei giovane, perché se non lo farai, poi ti scapperà dalle mani»
(Parmenide, 135d).

Questa alta aspirazione è la più preziosa che potete trasmettere in modo personale e vitale ai vostri studenti, e non semplicemente alcune tecniche strumentali ed anonime, o alcuni freddi dati, usati solo in modo funzionale.
Perciò vi incoraggio caldamente a non perdere mai questa sensibilità e quest’anelito per la verità; a non dimenticare che l’insegnamento non è un’arida comunicazione di contenuti, bensì una formazione dei giovani che dovrete comprendere e ricercare; in essi quali dovete suscitare questa sete di verità che hanno nel profondo e quest’ansia di superarsi. Siate per loro stimolo e forza.

Per tale motivo, è doveroso tenere a mente, in primo luogo, che il cammino verso la verità piena impegna anche l’intero essere umano: è un cammino dell’intelligenza e dell’amore, della ragione e della fede. Non possiamo avanzare nella conoscenza di qualcosa se non ci muove l’amore, e neppure possiamo amare qualcosa nella quale non vediamo razionalità, dato che «Non c'è l'intelligenza e poi l'amore: ci sono l'amore ricco di intelligenza e l'intelligenza piena di amore» (Caritas in veritate, 30).

Se verità e bene sono uniti, così lo sono anche conoscenza e amore. Da questa unità deriva la coerenza di vita e di pensiero, l’esemplarità che si esige da ogni buon educatore.
In secondo luogo, occorre considerare che la stessa verità è sempre più alta dei nostri traguardi. Possiamo cercarla ed avvicinarci ad essa, però non possiamo possederla totalmente, o meglio è essa che ci possiede e che ci motiva.

Nell’opera intellettuale e docente, perciò, l’umiltà è una virtù indispensabile, che ci protegge dalla vanità che chiude l’accesso alla verità.


Non dobbiamo attirare gli studenti a noi stessi, bensì indirizzarli verso quella verità che tutti cerchiamo. In tale compito vi aiuterà il Signore, che vi chiede di essere semplici ed efficaci come il sale, come la lampada che fa luce senza fare rumore (cfr Mt 5,13-15).
Tutto ciò ci invita a volgere sempre lo sguardo a Cristo, nel cui volto risplende la Verità che ci illumina, ma che è anche la via che ci conduce alla pienezza duratura, poiché è il Viandante che è al nostro fianco e ci sostiene con il suo amore. Radicati in Lui, sarete buone guide per i
nostri giovani.

Con tale speranza, vi affido alla protezione della Vergine Maria, Trono della Sapienza, perché Ella vi faccia collaboratori del suo Figlio mediante una vita piena di senso per voi stessi e feconda di frutti, di conoscenza e di fede, per i vostri alunni.
Molte grazie.




Pope Benedict XVI waves to faithfuls as he arrives at the Monastery of El Escorial, on August 19, 2011 in San Lorenzo del Escorial. Hundreds of thousands of young pilgrims gave Pope Benedict XVI a rapturous reception as he presided over a lavish ceremony during Catholic festivities in a sweltering Madrid. The adoring welcome was in sharp contrast to scenes nearby, where baton-wielding anti-riot police dispersed about 150 anti-pope protesters who had gathered in a square.
Pope Benedict XVI waves to faithfuls as he arrives at the Monastery of El Escorial, on August 19, 2011 in San Lorenzo del Escorial. Hundreds of thousands of young pilgrims gave Pope Benedict XVI a rapturous reception as he presided over a lavish ceremony during Catholic festivities in a sweltering Madrid. The adoring welcome was in sharp contrast to scenes nearby, where baton-wielding anti-riot police dispersed about 150 anti-pope protesters who had gathered in a square.
MADRID, SPAIN - AUGUST 19:  Pope Benedict XVI arrives at Zarzuela Palace on August 19, 2011 in Madrid, Spain. Initiated by Pope John Paul II in 1985, World Youth Day youth-oriented events for the celebration of the Catholic faith are held every three years in a different country; this time in Madrid from August 16th to 21st, with Pope Benedict XVI in attendance.MADRID, SPAIN - AUGUST 19:  Pope Benedict XVI arrives at Zarzuela Palace on August 19, 2011 in Madrid, Spain. Initiated by Pope John Paul II in 1985, World Youth Day youth-oriented events for the celebration of the Catholic faith are held every three years in a different country; this time in Madrid from August 16th to 21st, with Pope Benedict XVI in attendance.
MADRID, SPAIN - AUGUST 19:  Pope Benedict XVI arrives at Zarzuela Palace on August 19, 2011 in Madrid, Spain. Initiated by Pope John Paul II in 1985, World Youth Day youth-oriented events for the celebration of the Catholic faith are held every three years in a different country; this time in Madrid from August 16th to 21st, with Pope Benedict XVI in attendance.MADRID, SPAIN - AUGUST 19:  Pope Benedict XVI arrives at Zarzuela Palace on August 19, 2011 in Madrid, Spain. Initiated by Pope John Paul II in 1985, World Youth Day youth-oriented events for the celebration of the Catholic faith are held every three years in a different country; this time in Madrid from August 16th to 21st, with Pope Benedict XVI in attendance.




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)