00 21/08/2011 15:39
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI A MADRID (SPAGNA) IN OCCASIONE DELLA XXVI GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ (18-21 AGOSTO 2011)



Pope Pope Benedict XVI celebrates a mass at the Cuatro Vientos air base, eight kilometres (five miles) southwest of Madrid on August 21, 2011. The next World Youth Day festival of the Roman Catholic Church will be held in Rio de Janeiro in 2013, Pope Benedict XVI announced Sunday in Madrid.Pope Pope Benedict XVI celebrates a mass at the Cuatro Vientos air base, eight kilometres (five miles) southwest of Madrid on August 21, 2011. The next World Youth Day festival of the Roman Catholic Church will be held in Rio de Janeiro in 2013, Pope Benedict XVI announced Sunday in Madrid.

Pilgrims from Brazil lift the World Youth Day cross at the end a mass led by Pope Benedict XVI at the Cuatro Vientos aerodrome in Madrid August 21, 2011. Rio de Janeiro in Brazil will be the next city to host the World Youth Day festivities.


Santa Messa conclusiva

OMELIA DEL SANTO PADRE

Cari giovani,

con la celebrazione dell’Eucaristia giungiamo al momento culminante di questa Giornata Mondiale della Gioventù. Nel vedervi qui, venuti in gran numero da ogni parte, il mio cuore si riempie di gioia pensando all’affetto speciale con il quale Gesù vi guarda. Sì, il Signore vi vuole bene e vi chiama suoi amici (cfr Gv 15,15). Egli vi viene incontro e desidera accompagnarvi nel vostro cammino, per aprirvi le porte di una vita piena e farvi partecipi della sua relazione intima con il Padre.

Noi, da parte nostra, coscienti della grandezza del suo amore, desideriamo corrispondere con ogni generosità a questo segno di predilezione con il proposito di condividere anche con gli altri la gioia che abbiamo ricevuto. Certamente, sono molti attualmente coloro che si sentono attratti dalla figura di Cristo e desiderano conoscerlo meglio. Percepiscono che Egli è la risposta a molte delle loro inquietudini personali. Ma chi è Lui veramente? Come è possibile che qualcuno che ha vissuto sulla terra tanti anni fa abbia qualcosa a che fare con me, oggi?

Nel Vangelo che abbiamo ascoltato (cfr Mt 16,13-20) vediamo descritti due modi distinti di conoscere Cristo. Il primo consisterebbe in una conoscenza esterna, caratterizzata dall’opinione corrente.

Alla domanda di Gesù: «La gente chi dice che sia il Figlio dell’Uomo?», i discepoli rispondono: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Vale a dire, si considera Cristo come un personaggio religioso in più di quelli già conosciuti. Poi, rivolgendosi personalmente ai discepoli, Gesù chiede loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro risponde con quella che è la prima confessione di fede: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». La fede va al di là dei semplici dati empirici o storici, ed è capace di cogliere il mistero della persona di Cristo nella sua profondità.

Però la fede non è frutto dello sforzo umano, della sua ragione, bensì è un dono di Dio: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne, né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli». Ha la sua origine nell’iniziativa di Dio, che ci rivela la sua intimità e ci invita a partecipare della sua stessa vita divina. La fede non dà solo alcune informazioni sull’identità di Cristo, bensì suppone una relazione personale con Lui, l’adesione di tutta la persona, con la propria intelligenza, volontà e sentimenti alla manifestazione che Dio fa di se stesso.

Così, la domanda «Ma voi, chi dite che io sia?», in fondo sta provocando i discepoli a prendere una decisione personale in relazione a Lui. Fede e sequela di Cristo sono in stretto rapporto. E, dato che suppone la sequela del Maestro, la fede deve consolidarsi e crescere, farsi più profonda e matura, nella misura in cui si intensifica e rafforza la relazione con Gesù, la intimità con Lui. Anche Pietro e gli altri apostoli dovettero avanzare per questo cammino, fino a che l’incontro con il Signore risorto aprì loro gli occhi a una fede piena.
Cari giovani, anche oggi Cristo si rivolge a voi con la stessa domanda che fece agli apostoli: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispondetegli con generosità e audacia, come corrisponde a un cuore giovane qual è il vostro. Ditegli: Gesù, io so che Tu sei il Figlio di Dio, che hai dato la tua vita per me. Voglio seguirti con fedeltà e lasciarmi guidare dalla tua parola. Tu mi conosci e mi ami. Io mi fido di te e metto la mia intera vita nelle tue mani. Voglio che Tu sia la forza che mi sostiene, la gioia che mai mi abbandona.
Nella sua risposta alla confessione di Pietro, Gesù parla della Chiesa: «E io a te dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa». Che significa ciò? Gesù costruisce la Chiesa sopra la roccia della fede di Pietro, che confessa la divinità di Cristo.
Sì, la Chiesa non è una semplice istituzione umana, come qualsiasi altra, ma è strettamente unita a Dio. Lo stesso Cristo si riferisce ad essa come alla «sua» Chiesa. Non è possibile separare Cristo dalla Chiesa, come non si può separare la testa dal corpo (cfr 1Cor 12,12). La Chiesa non vive di se stessa, bensì del Signore. Egli è presente in mezzo ad essa, e le dà vita, alimento e forza.
Cari giovani, permettetemi che, come Successore di Pietro, vi inviti a rafforzare questa fede che ci è stata trasmessa dagli Apostoli, a porre Cristo, il Figlio di Dio, al centro della vostra vita. Però permettetemi anche che vi ricordi che seguire Gesù nella fede è camminare con Lui nella comunione della Chiesa. Non si può seguire Gesù da soli. Chi cede alla tentazione di andare «per conto suo» o di vivere la fede secondo la mentalità individualista, che predomina nella società, corre il rischio di non incontrare mai Gesù Cristo, o di finire seguendo un’immagine falsa di Lui.

Aver fede significa appoggiarsi sulla fede dei tuoi fratelli, e che la tua fede serva allo stesso modo da appoggio per quella degli altri. Vi chiedo, cari amici, di amare la Chiesa, che vi ha generati alla fede, che vi ha aiutato a conoscere meglio Cristo, che vi ha fatto scoprire la bellezza del suo amore. Per la crescita della vostra amicizia con Cristo è fondamentale riconoscere l’importanza del vostro gioioso inserimento nelle parrocchie, comunità e movimenti, così come la partecipazione all’Eucarestia di ogni domenica, il frequente accostarsi al sacramento della riconciliazione e il coltivare la preghiera e la meditazione della Parola di Dio.
Da questa amicizia con Gesù nascerà anche la spinta che conduce a dare testimonianza della fede negli ambienti più diversi, incluso dove vi è rifiuto o indifferenza.

Non è possibile incontrare Cristo e non farlo conoscere agli altri. Quindi, non conservate Cristo per voi stessi! Comunicate agli altri la gioia della vostra fede. Il mondo ha bisogno della testimonianza della vostra fede, ha bisogno certamente di Dio.

Penso che la vostra presenza qui, giovani venuti dai cinque continenti, sia una meravigliosa prova della fecondità del mandato di Cristo alla Chiesa: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura» (Mc 16,15). Anche a voi spetta lo straordinario compito di essere discepoli e missionari di Cristo in altre terre e paesi dove vi è una moltitudine di giovani che aspirano a cose più grandi e, scorgendo nei propri cuori la possibilità di valori più autentici, non si lasciano sedurre dalle false promesse di uno stile di vita senza Dio.
Cari giovani, prego per voi con tutto l’affetto del mio cuore. Vi raccomando alla Vergine Maria, perché vi accompagni sempre con la sua intercessione materna e vi insegni la fedeltà alla Parola di Dio. Vi chiedo anche di pregare per il Papa, perché come Successore di Pietro, possa proseguire confermando i suoi fratelli nella fede. Che tutti nella Chiesa, pastori e fedeli, ci avviciniamo ogni giorno di più al Signore, per crescere nella santità della vita e dare così testimonianza efficace che Gesù Cristo è veramente il Figlio di Dio, il Salvatore di tutti gli uomini e la fonte viva della loro speranza.
Amen

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The WYD cross erected amid priests and pilgrims is seen during a mass celebrated by Pope Benedict XVI on a vast dusty esplanade outside Madrid during the World Youth Day (WYD) festivities on August 21, 2011. The Pontife announced today that the next WYD will take place in Rio de Janeiro in 2013.

Pope Pope Benedict XVI celebrates a mass at the Cuatro Vientos air base, eight kilometres (five miles) southwest of Madrid on August 21, 2011. The next World Youth Day festival of the Roman Catholic Church will be held in Rio de Janeiro in 2013, Pope Benedict XVI announced Sunday in Madrid.




ANGELUS

Cari amici,

ora ritornerete nei vostri luoghi di dimora abituale. I vostri amici vorranno sapere che cosa è cambiato in voi dopo essere stati in questa nobile Città con il Papa e centinaia di migliaia di giovani di tutto il mondo: che cosa direte loro? Vi invito a dare un’audace testimonianza di vita cristiana davanti agli altri. Così sarete lievito di nuovi cristiani e farete sì che la Chiesa riemerga con vigore nel cuore di molti. Quanto ho pensato in questi giorni a quei giovani che attendono il vostro ritorno! Trasmettete loro il mio affetto, in particolare ai più sfortunati, e anche alle vostre famiglie e alle comunità di vita cristiana alle quali appartenete.

Vi confesso che sono veramente colpito dal numero così significativo di Vescovi e Sacerdoti presenti in questa Giornata. Ringrazio tutti dal profondo dell’anima, incoraggiandoli, allo stesso tempo, a continuare coltivando la pastorale giovanile con entusiasmo e dedizione.

Raccomando ora tutti i giovani del mondo, in particolare voi, cari amici, all’amorevole intercessione della Santissima Vergine Maria, Stella della nuova evangelizzazione e Madre dei giovani; la salutiamo con le stesse parole che Le rivolse l’Angelo del Signore.

Dopo l'Angelus

Saluto con affetto l’Arcivescovo Ordinario Militare e ringrazio vivamente l’Aviazione Militare per aver concesso con tanta generosità la Base Aerea dei Quattro Venti proprio nel centenario di fondazione dell’Aeronautica Militare Spagnola. Sotto la materna protezione di Maria Santissima, col titolo di Nostra Signora di Loreto, metto tutti coloro che la compongono e le loro famiglie.

Allo stesso modo, nella commemorazione di ieri del terzo anniversario del grave incidente aereo avvenuto nell’aeroporto di Barajas, che provocò numerose vittime e feriti, desidero far giungere la mia vicinanza spirituale e il mio profondo affetto a tutti coloro che sono stati colpiti da questo tremendo avvenimento, così come ai familiari dei caduti, le cui anime raccomando alla misericordia di Dio.

Sono lieto di annunciare ora che la sede della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, nel 2013, sarà Rio de Janeiro. Chiediamo al Signore che già da questo momento assista con la sua forza quanti devono organizzarla e spiani il cammino ai giovani di tutto il mondo perché possano riunirsi nuovamente col Papa in questa bella città brasiliana.

Cari amici, prima di congedarci, e mentre i giovani di Spagna consegnano a quelli del Brasile la croce delle Giornate Mondiali della Gioventù, come Successore di Pietro, affido a tutti i presenti questo grande compito: portate la conoscenza e l’amore di Cristo a tutto il mondo. Egli vuole che siate suoi apostoli nel ventunesimo secolo e messaggeri della sua gioia. Non deludetelo! Grazie.

Saluti in francese

Chers jeunes de langue française, le Christ vous demande aujourd’hui d’être enracinés en Lui et de bâtir avec Lui votre vie sur le roc qu’il est Lui-même. Il vous envoie pour être des témoins courageux et sans complexes, authentiques et crédibles ! N’ayez pas peur d’être catholiques, d’en témoigner toujours autour de vous avec simplicité et sincérité ! Que l’Église trouve en vous et en votre jeunesse les missionnaires joyeux de la Bonne Nouvelle !

[Cari giovani di lingua francese, Cristo vi chiede oggi di essere radicati in Lui e di edificare con Lui la vostra vita sulla roccia che è Lui stesso. Egli vi invia per essere testimoni coraggiosi e senza complessi, autentici e credibili! Non abbiate paura d’essere cattolici, di testimoniarlo sempre intorno a voi con semplicità e sincerità! Possa la Chiesa trovare in voi e nella vostra giovinezza i missionari gioiosi della Buona Novella!]

Saluti in inglese

I greet all the English-speaking young people present here today! As you return home, take back with you the good news of Christ’s love which we have experienced in these unforgettable days. Fix your eyes upon him, deepen your knowledge of the Gospel and bring forth abundant fruit! God bless all of you until we meet again!

[Saluto tutti i giovani di lingua inglese presenti qui oggi! Tornando a casa portate con voi la buona notizia dell’amore di Cristo che avete sperimentato in questi indimenticabili giorni. Fissate i vostri occhi su di Lui, approfondite la vostra conoscenza del Vangelo e porterete abbondanti frutti! Dio benedica tutti voi! A presto!]

Saluto in tedesco

Meine lieben Freunde! Glaube ist keine Theorie. Glauben heißt, in eine persönliche Beziehung zu Jesus zu treten und die Freundschaft mit ihm in Gemeinschaft mit anderen, in der Gemeinschaft der Kirche zu leben. Vertraut Christus euer ganzes Leben an, und helft euren Freunden, daß auch sie zur Quelle des Lebens, zu Gott gelangen. Der Herr mache euch zu frohen Zeugen seiner Liebe.

[Miei cari amici! La fede non è una teoria. Credere significa entrare in una relazione personale con Gesù e vivere l’amicizia con Lui in comunione con altri, nella comunità della Chiesa. Affidate a Cristo tutta la vostra vita, e aiutate i vostri amici a giungere alla fonte della vita, a Dio. Il Signore faccia di voi gioiosi testimoni del suo amore.]

Saluto in italiano

Cari giovani di lingua italiana! Vi saluto tutti! L’Eucaristia che abbiamo celebrato è Cristo risorto presente e vivo in mezzo a noi: grazie a Lui, la vostra vita è radicata e fondata in Dio, salda nella fede. Con questa certezza, ripartite da Madrid e annunciate a tutti ciò che avete visto e udito. Rispondete con gioia alla chiamata del Signore, seguiteLo e rimanete sempre uniti a Lui: porterete molto frutto!

Saluto in portoghese

Queridos jovens e amigos de língua portuguesa, encontrastes Jesus Cristo! Sentir-vos-eis em contra-corrente no meio duma sociedade onde impera a cultura relativista que renuncia a buscar e a possuir a verdade. Mas foi para este momento da história, cheio de grandes desafios e oportunidades, que o Senhor vos mandou: para que, graças à vossa fé, continue a ressoar a Boa Nova de Cristo por toda a terra. Espero poder encontrar-vos daqui a dois anos, na próxima Jornada Mundial da Juventude, no Rio de Janeiro, Brasil. Até lá, rezemos uns pelos outros, dando testemunho da alegria que brota de viver enraizados e edificados em Cristo. Até breve, queridos jovens! Que Deus vos abençoe!

[Cari giovani e amici di lingua portoghese, avete trovato Gesù Cristo! Vi sentirete controcorrente in mezzo ad una società dove domina la cultura relativista che rinuncia a cercare e a possedere la verità. E’ in questo particolare momento storico, pieno di grandi sfide e di opportunità, che il Signore vi ha inviato: perché grazie alla vostra fede continui a risuonare la Buona Novella di Cristo per tutta la terra. Spero di potervi incontrare fra due anni nella Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro, Brasile. Nel frattempo, preghiamo gli uni per gli altri offrendo testimonianza della gioia che nasce dal vivere radicati ed edificati in Cristo. A presto cari giovani. Che Dio vi benedica.]

Saluto in polacco

Drodzy młodzi Polacy, silni wiarą, zakorzenieni w Chrystusie! Niech owocują w was otrzymane w tych dniach od Boga talenty. Bądźcie Jego świadkami. Nieście innym orędzie Ewangelii. Waszą modlitwą i przykładem życia pomagajcie Europie odnaleźć jej chrześcijańskie korzenie.

[Cari giovani Polacchi, forti nella fede, radicati in Cristo! I talenti ricevuti da Dio in questi giorni portino in voi abbondanti frutti. Siate i Suoi testimoni. Portate agli altri il messaggio del Vangelo. Con la vostra preghiera e con l’esempio della vita aiutate l’Europa a ritrovare le sue radici cristiane].






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GMG 2011 - altro video.

Dal sito di Repubblica.it
vi proponiamo un VIDEO che mostra
la moltitudine oceanica (più di 1 milione e mezzo) dei nostri giovani
provenienti da ogni angolo della terra che,
dopo 3 giornate di catechesi 3 notti accampati alla bellemeglio in ostelli, palestre ecc.,
hanno percorso a piedi 10 km sotto il caldo afoso di Madrid (40°)
per raggiungere il campo aerodromo di Cuatro Vientos
dove avrebbero partecipato alla veglia di preghiera e di Adorazione Eucaristica di sabato
e alla S. Messa domenica celebrate dal Papa.

Sotto invece una foto, una ex plurimus.
Embarassed  da El Pais apprendiamo della contromanifestazione contro il Papa..... una foto più di tutte è eloquente....un gruppo della GmG si è trovato a dover fronteggiare i rivoltosi anticattolici.... l'immagine ci da l'idea della situazione e al tempo stesso ci rinfranca.... AVREI VOLUTO ESSERE LI CON LORO, IN GINOCCHIO A PREGARE nel mentre venivano insultati.... 

persecuzione



GMG 2011 - Manifestazioni anticattoliche e "reazione" dei nostri giovani cattolici: la preghiera. Ma i mass media dove erano?

Durante la GMG a Madrid, i giovani cattolici e il Papa son stati bersaglio di una vera e propria contestazione che ha assunto però i tratti di una persecuzione che, se pur non cruenta, è stata sicuramente violenta e aggressiva.
Abbiamo trovato alcune foto dal sito on line di El Pais.com e ve le proponiamo non tanto per dimostrare la ferocia degli attacchi sferrati contro la Chiesa, contro il Santo Padre e contro i giovani (che si muovevano per le vie madrilene), ma per dare giusto rilievo alla testimonianza di fede salda e di coraggio esemplare che questi ragazzi hanno saputo dimostrare (attraverso la loro reazione, sempre composta, pacifica e coerentemente cristiana, nei confronti degli indignados). Alle "corna" innalzate contro di loro, hanno risposto innalzando rosarii e formando il "cuore" con le dita; agli insulti hanno risposto con la preghiera, mostrando il crocifisso, vexilla regis o con una santa indifferenza; ai cori irriverenti contro il Papa, hanno risposto sventolando e "indossando" la bandiera dello Stato del Vaticano.
Inoltre le mostriamo con intendo per stigmatizzare severamente il comportamento omertoso e "politicamente scorretto" di tantissimi mass media sempre pronti, in nome della libertà di pensiero, a tacciare le Istitutzioni Cattoliche di fobie varie, di atteggiamenti discriminatori, ma che questa volta hanno dato solo parziali resoconti di "semplici" manifestazioni, definendole riduttivamente "laiche", ma tacendone le vere componenti aggressive, fobiche e disciminatorie a scapito dei cattolici. E le foto ne son evidenza.
Come in occasione dei vari Gay Pride (e altri cortei anticlericali) i giornali e le tv non perdono occasione di mettere ben in evidenza i cartelli, gli striscioni , gli slogan e gli abbigliamenti anticlericali e derisori contro il Papa e la Chiesa (diventandone così cassa di risonanza), così questa volta ci saremmo aspettati maggior rilievo e focalizzazione per le offese e gli atteggiamenti denigratori e offensivi di cui i partecipanti alla GMG son stati vittime, data la natura religiosa dell'evento. Ma si sa, solo andare contro la Chiesa Cattolica è politicamente corretto. E ciò dimostra che nel mondo della comunicazione spesso le proprie scelta si manifestano non tanto con quello che si dice ma con quello che si vuole tacere.




La più significativa, tra tante, resta questa di seugito.
Un gruppo di Giovani GMG (si veda la magliettta) si è trovato aggredito verbalmete e deriso da un rivoltoso anticattolico. L'immagine ci da l'idea di quello che hanno dovuto subire i nostri giovani. Ma al tempo stesso ci rinfranca. Durante gli insulti urlati dal tizio col palandranone e il turbante bianchi, sotto gli occhi e i ghigni divertiti degli altri indignados, i ragazzi cattolici, croce in vista, si son INGINOCCHIATI A PREGARE!
Ogni altra parola non riuscirebbe a descrivere l'evento e a trasmettere la Fede e la Speranza che l'immagine infonde.

Grazie a Caterina per la segnalazione e per l'idea.
Si legga, dello stesso tenore e con gli stessi interrogativi, "Se la GMG fosse stata un gay pride" di Mario Adinolfi, su EuropaQuotidiano.it

Roberto



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Faccio notare che le forze dell'Ordine stesse hanno testimoniato che il corteo della GMG è stato obbediente sui percorsi da fare per recarsi  ai posti stabiliti dal passaggio del Papa, mentre è stato dichiarato che i cortei anticattolici hanno, come al solito, sforato dalle strade loro assegnate e sono andati di proposito a DISTURBARE i giovani cattolici, probabilmente auspicando UNA REAZIONE VIOLENTA che come un effetto domino avrebbe dovuto destabilizzare il lieto evento...  
NON CI SONO RIUSCITI!  
il giornale spagnolo ha sottolineato come la reazione dei giovani cattolici, provenienti da tutto il mondo, non ha causato alcuna lite, ne alcuno scontro....  
commevente anche lo "scontro" verbale fra giovani opposti... i primi BESTEMMIAVANO a gran voce per provocare una reazione dei loro coetanei... ma questi prendendo il Crocefisso e sollevandolo, RIPETEVANO LE LITANIE EUCARISTICHE DEL "DIO SIA BENEDETTO"...  
alla fine gli oppositori gli gridavano: "i froci siete voi che non sapete reagire come UOMINI VERI", li schernivano e ridevano offendendo anche le madri... i nostri giovani dal canto loro CONTINUAVANO RIPETENDO LE LITANIE...  
 
Vorrei davvero sapere quanti di questi giovani senza-Dio avrebbero mai resistito ad una provocazione del genere...  
ci sono persecuzioni non cruente, ma il cui oltraggio E' PAROLA TAGLIENTE PIU' DI UNA SPADA AFFILATA e che produce immenso dolore...  
UOMINI VERI?  
si! come Cristo davanti ai suoi accusatori.... l'immagine è la medesima, oltraggiato non apriva bocca, NON SI DIFESE...  
l'Uomo vero non è colui che reagisce alle provocazioni, ma colui che sa mettere in causa IL PEZZO FORTE, Dio in Persona, davanti all'incomprensibile inquietudine umana...  
Se non ti piace un evento, non ci partecipi! ma perseguitarlo è da folli....  
Ve lo immaginate un corteo contro i Rolling-Stones? o contro i Beatles? Wink  
ma le loro divinità non si toccano!!!  
c'è del vero in tutto ciò: si perseguita il vero Dio e non le tante immagini false riflesse negli uomini o nei vip del momento...  
 
Grazie Ragazzi!! grazie per lo spettacolo DI FEDE che ci avete donato, grazie per la vostra perseveranza nel sopportare i disagi...  
abbiamo saputo che è stata chiusa perfino la metropolitana a causa dei numeri eccessivi e così vi siete dovuti fare a piedi quasi 6 kilometri sotto il sole per raggiungere la postazione... altri giovani perfino dieci kilometri o cercare mezzi di fortuna...  
Non disperdete questo tesoro che vi è stato elargito.... seguire Cristo NON E' UNA PASSEGGIATA è tutta fatica, è la via stretta e sassosa... e per di più dobbiamo caricarci della Croce resa più leggera dal Cristo....  
Che la Vergine Maria vi rammenti questa esperienza e vi dia la forza per non cedere agli scoraggiamenti!
 
 
Smile



[Modificato da Caterina63 22/08/2011 11:59]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)