00 18/08/2011 23:53

Il Papa ai giovani della Gmg di Madrid:

Cari amici: siate prudenti e saggi, edificate la vostra vita sulla base ferma che è Cristo. Questa saggezza e prudenza guiderà i vostri passi, nulla vi farà temere e nel vostro cuore regnerà la pace.

Allora sarete beati, felici, e la vostra allegria contagerà gli altri. Si domanderanno quale sia il segreto della vostra vita e scopriranno che la roccia che sostiene tutto l’edificio e sopra la quale si appoggia tutta la vostra esistenza è la persona stessa di Cristo, vostro amico, fratello e Signore, il Figlio di Dio fatto uomo, che dà consistenza a tutto l’universo



DISCORSO DEL SANTO PADRE

Cari amici,


ringrazio per le affettuose parole che mi hanno rivolto i giovani rappresentanti dei cinque continenti. Saluto con affetto tutti coloro che sono qui radunati, giovani di Oceania, Africa, America, Asia ed Europa; e anche coloro che non sono potuti venire. Vi tengo sempre presenti e prego per voi. Dio mi ha concesso la grazia di potervi vedere e udire più da vicino, e di porci insieme in ascolto della sua Parola.

Nella lettura che è stata proclamata, abbiamo ascoltato un passo del Vangelo nel quale si parla di accogliere le parole di Gesù e di metterle in pratica. Vi sono parole che servono solamente per intrattenere e passano come il vento; altre istruiscono la mente in alcuni aspetti; quelle di Gesù, invece, devono giungere al cuore, radicarsi in esso e forgiare tutta la vita. Senza ciò, rimangono vuote e divengono effimere. Esse non ci avvicinano a Lui. E, in tal modo, Cristo continua ad essere lontano, come una voce tra molte altre che ci circondano e alle quali ci siamo già abituati. Il Maestro che parla, inoltre, non insegna ciò che ha appreso da altri, ma ciò che Egli stesso è, l’unico che conosce davvero il cammino dell’uomo verso Dio, perché è Egli stesso che lo ha aperto per noi, lo ha creato perché potessimo raggiungere la vita autentica, quella che sempre vale la pena di vivere, in ogni circostanza, e che neppure la morte può distruggere. Il Vangelo prosegue spiegando queste cose con la suggestiva immagine di chi costruisce sopra la roccia stabile, resistente agli attacchi delle avversità, contrariamente a chi edifica sulla sabbia, forse in un luogo paradisiaco, potremmo dire oggi, ma che si sgretola al primo soffio dei venti e si trasforma in rovina.

Cari giovani, ascoltate veramente le parole del Signore, perché siano in voi «spirito e vita» (Gv 6,63), radici che alimentano il vostro essere, criteri di condotta che ci assimilano alla persona di Cristo: essere poveri di spirito, affamati di giustizia, misericordiosi, puri di cuore, amanti della pace. Fatelo ogni giorno con costanza, come si fa con il vero Amico che non ci defrauda e con il quale vogliamo condividere il cammino della vita. Ben sapete che, quando non si cammina al fianco di Cristo, che ci guida, noi ci disperdiamo per altri sentieri, come quello dei nostri impulsi ciechi ed egoisti, quello delle proposte che lusingano, ma che sono interessate, ingannevoli e volubili, lasciano il vuoto e la frustrazione dietro di sé.

Approfittate di questi giorni per conoscere meglio Cristo e avere la certezza che, radicati in Lui, il vostro entusiasmo e la vostra allegria, i vostri desideri di andare oltre, di raggiungere ciò che è più elevato, fino a Dio, hanno sempre un futuro certo, perché la vita in pienezza dimora già nel vostro essere. Fatela crescere con la grazia divina, generosamente e senza mediocrità, prendendo in considerazione seriamente la meta della santità. E, davanti alle nostre debolezze, che a volte ci opprimono, contiamo anche sulla misericordia del Signore, che è sempre disposto a darci di nuovo la mano e che ci offre il perdono attraverso il Sacramento della Penitenza.

Edificando sulla ferma roccia, non solamente la vostra vita sarà solida e stabile, ma contribuirà a proiettare la luce di Cristo sui vostri coetanei e su tutta l’umanità, mostrando un’alternativa valida a tanti che si sono lasciati andare nella vita, perché le fondamenta della propria esistenza erano inconsistenti. A tanti che si accontentano di seguire le correnti di moda, si rifugiano nell’interesse immediato, dimenticando la giustizia vera, o si rifugiano nelle proprie opinioni invece di cercare la verità senza aggettivi.

Sì, ci sono molti che, credendosi degli dei, pensano di non aver bisogno di radici, né di fondamenti che non siano essi stessi. Desidererebbero decidere solo da sé ciò che è verità o no, ciò che è bene o male, giusto e ingiusto; decidere chi è degno di vivere o può essere sacrificato sull’altare di altre prospettive; fare in ogni istante un passo a caso, senza una rotta prefissata, facendosi guidare dall’impulso del momento. Queste tentazioni sono sempre in agguato.

È importante non soccombere ad esse, perché, in realtà, conducono a qualcosa di evanescente, come un’esistenza senza orizzonti, una libertà senza Dio. Noi, in cambio, sappiamo bene che siamo stati creati liberi, a immagine di Dio, precisamente perché siamo protagonisti della ricerca della verità e del bene, responsabili delle nostre azioni, e non meri esecutori ciechi, collaboratori creativi nel compito di coltivare e abbellire l’opera della creazione. Dio desidera un interlocutore responsabile, qualcuno che possa dialogare con Lui e amarlo. Per mezzo di Cristo lo possiamo conseguire veramente e, radicati in Lui, diamo ali alla nostra libertà. Non è forse questo il grande motivo della nostra gioia? Non è forse questo un terreno solido per edificare la civiltà dell’amore e della vita, capace di umanizzare ogni uomo?

Cari amici: siate prudenti e saggi, edificate la vostra vita sulla base ferma che è Cristo. Questa saggezza e prudenza guiderà i vostri passi, nulla vi farà temere e nel vostro cuore regnerà la pace. Allora sarete beati, felici, e la vostra allegria contagerà gli altri. Si domanderanno quale sia il segreto della vostra vita e scopriranno che la roccia che sostiene tutto l’edificio e sopra la quale si appoggia tutta la vostra esistenza è la persona stessa di Cristo, vostro amico, fratello e Signore, il Figlio di Dio fatto uomo, che dà consistenza a tutto l’universo. Egli morì per noi e risuscitò perché avessimo vita, e ora, dal trono del Padre, continua ad essere vivo e vicino a tutti gli uomini, vegliando continuamente con amore per ciascuno di noi.

Affido i frutti di questa Giornata Mondiale della Gioventù alla Santissima Vergine Maria, che seppe dire «sì» alla volontà di Dio, e Maria ci insegna come nessun altro la fedeltà al suo divin Figlio, che seguì fino alla sua morte sulla croce. Mediteremo tutto ciò più attentamente nelle diverse stazioni della Via Crucis. Preghiamo che, come Lei, il nostro «sì» di oggi a Cristo sia anche un «sì» incondizionato alla sua amicizia, alla fine di questa Giornata e durante tutta la nostra vita.
Molte grazie.



Archbishop of Madrid Antonio Maria Rouco Varela (L) laughs as Pope Benedict XVI puts on a hat during a welcoming celebration as part of the World Youth Day festivities in central Madrid, August 18, 2011. Pope Benedict, starting a trip to recession hit Spain that has been marked by protests over its high costs, on Thursday denounced economic structures that put profits ahead of people and the common good.

MADRID, SPAIN - AUGUST 18:  Pope Benedict XVI greets bishops on arriving at Cibeles square during World Youth Day 2011 celebrations on August 18, 2011 in Madrid, Spain. Initiated by Pope John Paul II in 1985, World Youth Day youth-oriented events for the celebration of the Catholic faith are held every three years in a different country; this time in Madrid from August 16th to 21st, with Pope Benedict XVI in attendance.
Pope Benedict XVI greets faithfuls from on his Popemobile during the World Youth Day welcoming ceremony at Cibeles square in Madrid, on August 18, 2011. Pope Benedict XVI headed to Madrid for a million-strong Catholic youth festival after Spanish riot police swung batons in clashes with anti-Church protesters over the cost of the six-day World Youth Day festival at a time of economic hardship.MADRID, SPAIN - AUGUST 18:  Pope Benedict XVI greets young pilgrims on arriving at Cibeles square during World Youth Day 2011 celebrations on August 18, 2011 in Madrid, Spain. Initiated by Pope John Paul II in 1985, World Youth Day youth-oriented events for the celebration of the Catholic faith are held every three years in a different country; this time in Madrid from August 16th to 21st, with Pope Benedict XVI in attendance.

Pope Benedict XVI waves at Plaza Indipendencia to celebrate the World Youth Day festivities in central Madrid, August 18, 2011. Pope Benedict, starting a trip to recession hit-Spain that has been marked by protests over its high costs, on Thursday denounced economic structures that put profits ahead of people and the common good.
Pope Benedict XVI arrives for a welcoming ceremony  at Cibeles square in Madrid, on August 18, 2011. Pope Benedict XVI headed to Madrid for a million-strong Catholic youth festival after Spanish riot police swung batons in clashes with anti-Church protesters over the cost of the six-day World Youth Day festival at a time of economic hardship.Pope Benedict XVI arrives for a welcoming ceremony  at Cibeles square in Madrid, on August 18, 2011. Pope Benedict XVI headed to Madrid for a million-strong Catholic youth festival after Spanish riot police swung batons in clashes with anti-Church protesters over the cost of the six-day World Youth Day festival at a time of economic hardship.
Pope Benedict XVI arrives for a welcoming ceremony  at Cibeles square in Madrid, on August 18, 2011. Pope Benedict XVI headed to Madrid for a million-strong Catholic youth festival after Spanish riot police swung batons in clashes with anti-Church protesters over the cost of the six-day World Youth Day festival at a time of economic hardship.Pope Benedict XVI arrives for a welcoming ceremony  at Cibeles square in Madrid, on August 18, 2011. Pope Benedict XVI headed to Madrid for a million-strong Catholic youth festival after Spanish riot police swung batons in clashes with anti-Church protesters over the cost of the six-day World Youth Day festival at a time of economic hardship.

MADRID, SPAIN - AUGUST 18:  Pope Benedict XVI waves to the crowd as he walks through the Puerta de Alacala during the World Youth Day 2011 on August 18, 2011 in Madrid, Spain. Initiated by Pope John Paul II in 1985, World Youth Day youth-oriented events for the celebration of the Catholic faith are held every three years in a different country; this time in Madrid from August 16th to 21st, 2011.
Pope Benedict XVI (R) prepares for a welcoming ceremony at Cibeles square in Madrid, on August 18, 2011. Pope Benedict XVI headed to Madrid for a million-strong Catholic youth festival after Spanish riot police swung batons in clashes with anti-Church protesters over the cost of the six-day World Youth Day festival at a time of economic hardship.
Faithfuls gather near Cibeles square in Madrid on August 18, 2011 during a welcoming ceremony for Pope Benedict XVI. Pope Benedict XVI headed to Madrid for a million-strong Catholic youth festival after Spanish riot police swung batons in clashes with anti-Church protesters over the cost of the six-day World Youth Day festival at a time of economic hardship.





INCONTRO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI CON I GIORNALISTI DURANTE IL VOLO VERSO MADRID

Santo Padre, siamo alla 26a Giornata Mondiale della Gioventù, la 12a celebrata con un grande incontro mondiale. Giovanni Paolo II, che le ha inventate, ora è Beato ed è Protettore ufficiale di questa GMG di Madrid. All’inizio del Suo Pontificato ci si era domandati se lei avrebbe continuato sulla linea del suo Predecessore. Ora lei è già alla sua terza Giornata mondiale, dopo Colonia e Sydney. Come vede il significato di questi eventi nella "strategia" pastorale della Chiesa universale nel terzo Millennio?

Santo Padre: Cari amici, buongiorno! Sono contento di andare con voi in Spagna per questo grande avvenimento. Dopo due GMG vissute anche personalmente, posso soltanto dire che è stata realmente un’ispirazione quella che è stata donata a Papa Giovanni Paolo II, quando ha creato questa realtà di un grande incontro dei giovani e del mondo con il Signore. Direi che queste GMG sono un segnale, una cascata di luce; danno visibilità alla fede, visibilità alla presenza di Dio nel mondo e creano così il coraggio di essere credenti. Spesso i credenti si sentono isolati in questo mondo, quasi perduti. Qui, vedono che non sono soli, che c’è una grande rete di fede, una grande comunità di credenti nel mondo, che è bello vivere in questa amicizia universale. E così, mi sembra, nascono amicizie, amicizie oltre i confini delle diverse culture, dei diversi Paesi. E questa nascita di una rete universale di amicizia, che collega mondo e Dio, è un’importante realtà per il futuro dell’umanità, per la vita dell’umanità di oggi. Naturalmente, la GMG non può essere un avvenimento isolato: fa parte di un cammino più grande, va preparato da questo cammino della Croce che trasmigra in diversi Paesi e già unisce giovani nel segno della Croce e nel meraviglioso segno della Madonna. E così la preparazione della GMG è molto più che preparazione tecnica di un avvenimento con tanti problemi tecnici, naturalmente; è una preparazione interiore, un mettersi in cammino verso gli altri, insieme verso Dio. E poi, dopo, segue la fondazione di gruppi di amicizia, tenere questo contatto universale che apre le frontiere delle culture, dei contrasti umani, religiosi, e così è un cammino continuo che poi guida ad un nuovo vertice, ad una nuova GMG. Mi sembra, in questo senso, che si debba vedere la GMG come segno, parte di un grande cammino; crea amicizie, apre frontiere e rende visibile che è bello essere con Dio, che Dio è con noi. In questo senso, vogliamo continuare con questa grande idea del Beato Papa Giovanni Paolo II.

P Lombardi: Santità, i tempi cambiano. L’Europa e il mondo occidentale in generale vivono una crisi economica profonda, ma che manifesta anche dimensioni di grave disagio sociale e morale e di grande incertezza per il futuro, che diventano particolarmente dolorose per i giovani. Nei giorni scorsi abbiamo visto, ad esempio, i fatti avvenuti in Gran Bretagna, con scatenamento di ribellione o di aggressività. Allo stesso tempo ci sono segni di impegno generoso ed entusiasta, di volontariato e solidarietà, di giovani credenti e non credenti. A Madrid incontreremo moltissimi giovani meravigliosi. Quali messaggi può dare la Chiesa per la speranza e l’incoraggiamento dei giovani del mondo, soprattutto quelli che sono oggi tentati di scoraggiamento e di ribellione?

Santo Padre: Ecco. Si conferma nell’attuale crisi economica quanto è già apparso nella precedente grande crisi: che la dimensione etica, cioè, non è una cosa esteriore ai problemi economici, ma una dimensione interiore e fondamentale. L’economia non funziona solo con un’autoregolamentazione di mercato, ma ha bisogno di una ragione etica per funzionare per l’uomo. E appare di nuovo quanto aveva già detto nella sua prima enciclica sociale Papa Giovanni Paolo II, che l’uomo dev’essere il centro dell’economia e che l’economia non è da misurare secondo il massimo del profitto, ma secondo il bene di tutti, include responsabilità per l’altro e funziona veramente bene solo se funziona in modo umano, nel rispetto dell’altro. E con le diverse dimensioni: responsabilità per la propria Nazione e non solo per se stessi; responsabilità per il mondo – anche una Nazione non è isolata, anche l’Europa non è isolata, ma è responsabile per l’intera umanità e deve pensare ai problemi economici sempre in questa chiave della responsabilità anche per le altre parti del mondo, per quelle che soffrono, hanno sete e fame, non hanno futuro. E quindi – terza dimensione di questa responsabilità – è la responsabilità per il futuro. Sappiamo che dobbiamo proteggere il nostro pianeta, ma dobbiamo proteggere – tutto sommato – il funzionamento del servizio del lavoro economico per tutti e pensare che il domani è anche l’oggi. Se i giovani di oggi non trovano prospettive nella loro vita, anche il nostro oggi è sbagliato e "male". Quindi, la Chiesa con la sua dottrina sociale, con la sua dottrina sulla responsabilità verso Dio, apre la capacità di rinunciare al massimo del profitto e di vedere le cose nella dimensione umanistica e religiosa, cioè: essere l’uno per l’altro. Così si possono anche aprire le strade. Il grande numero di volontari che lavorano in diverse parti del mondo, non per sé ma per l’altro, e trovano proprio così il senso della vita, dimostrano che è possibile fare questo e che un’educazione a questi grandi scopi, come cerca di fare la Chiesa, è fondamentale per il nostro futuro.

P Lombardi: Santità, i giovani del mondo di oggi vivono generalmente in ambienti multiculturali e multiconfessionali. La tolleranza reciproca è più necessaria che mai. Lei insiste sempre molto sul tema della verità. Non pensa che questa insistenza sulla verità e sull’unica Verità che è Cristo sia un problema per i giovani di oggi? Non pensa che questa insistenza li indirizzi alla contrapposizione e alla difficoltà di dialogare e cercare insieme agli altri?

Santo Padre: Il collegamento tra verità e intolleranza, monoteismo e incapacità di dialogo con gli altri, è un argomento che spesso ritorna nel dibattito sul cristianesimo di oggi. E, naturalmente, è vero che nella storia ci sono stati anche abusi, sia del concetto della verità, sia del concetto del monoteismo; ma sono stati abusi. La realtà è totalmente diversa. L’argomento è sbagliato, perché la verità è accessibile solo nella libertà. Si possono imporre con violenza, comportamenti, osservanze, attività, ma non la verità! La verità si apre solo alla libertà, al consenso libero, e perciò libertà e verità sono intimamente unite, l’una è condizione per l’altra. E, del resto, cercare la verità, i veri valori che danno vita e futuro, é senza alternativa: non vogliamo la menzogna, non vogliamo il positivismo di norme imposte con una certa forza; solo i valori veri portano al futuro e diciamo che è necessario, quindi, cercare i valori veri e non permettere l’arbitrio di alcuni, non lasciare che si fissi una ragione positivista che ci dice, circa i problemi etici, i grandi problemi dell’uomo: non c’è una verità razionale. Questo sarebbe veramente esporre l’uomo all’arbitrio di quanti hanno il potere. Dobbiamo essere sempre alla ricerca della verità, dei veri valori; abbiamo un nucleo nei valori, nei diritti umani fondamentali; altri simili elementi fondamentali sono riconosciuti e, proprio questi, ci mettono in dialogo l’uno con l’altro. La verità come tale è dialogica perché cerca di conoscere meglio, di capire meglio e lo fa in dialogo con gli altri. Così, ricercare la verità e la dignità dell’uomo è la maggiore difesa della libertà.

Padre Lombardi: Un’ultima domanda, Santità. Le Giornate Mondiali della Gioventù sono un tempo bellissimo e suscitano molti entusiasmi, ma i giovani poi tornano a casa e ritrovano un mondo in cui la pratica religiosa è in diminuzione fortissima. Molti di loro probabilmente non si vedranno più in chiesa. Come si può dare continuità ai frutti delle Giornate Mondiali della Gioventù? Pensa che diano effettivamente frutti di lunga durata al di là dei momenti di grande entusiasmo?

Santo Padre: La seminagione di Dio è sempre silenziosa, non appare subito nelle statistiche. E con il seme che il Signore mette nella terra con le GMG, è come con il seme del quale Egli parla nel Vangelo: qualcosa cade sulla strada e si perde; qualcosa cade sulla pietra, e si perde; qualcosa cade tra i rovi, e si perde; ma qualcosa cade sulla terra buona e porta grande frutto. Proprio così è anche con la seminagione della GMG: molto si perde – e questo è umano. Con altre parole del Signore: il granello di senape è piccolo, ma cresce e diventa un grande albero. Con altre parole ancora: certamente, molto si perde, non possiamo subito dire: da domani ricomincia una grande crescita della Chiesa. Dio non agisce così. Ma cresce in silenzio e tanto. So dalle alte GMG che sono nate tante amicizie, amicizie per la vita; tante nuove esperienze che Dio c’è. E su questa crescita silenziosa noi riponiamo fiducia e siamo sicuri, anche se le statistiche non parleranno molto, che il seme del Signore realmente cresce e sarà per moltissime persone l’inizio di un’amicizia con Dio e con altri, di un’universalità del pensiero, di una responsabilità comune che realmente ci mostra che questi giorni portano frutto. Grazie!

P. Lombardi: Grazie a lei, Santità, di questa conversazione che già ci orienta verso i temi essenziali di questi giorni bellissimi. Le facciamo, naturalmente, i nostri auguri perché siano giorni – nonostante il caldo – pieni di gioia e di soddisfazioni. Però, prima di lasciarla tornare al suo posto, volevo dire che anche per la nostra comunità oggi è un giorno di festa in particolare, perché c’è una delle nostre decane, una che ha fatto tutti i viaggi di Giovanni Paolo II e tutti i suoi, tranne uno solo, perché non stava molto bene, e che oggi compie gli anni. Gli anni sono naturalmente pochi, anche se i viaggi sono stati molti. Si tratta di Paloma Gómez Borrero a cui tutti facciamo gli auguri, e glieli facciamo insieme a lei.














VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI A MADRID (SPAGNA) IN OCCASIONE DELLA XXVI GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ (18-21 AGOSTO 2011)


SALUTO DEL SANTO PADRE

Cari giovani amici,

è una gioia immensa incontrarmi qui con voi, nel centro di questa bella città di Madrid, le cui chiavi il Signor Sindaco ha avuto la gentilezza di consegnarmi. Oggi è anche capitale dei giovani del mondo e dove tutta la Chiesa volge i suoi occhi. Il Signore ci ha riuniti per vivere in questi giorni la bella esperienza della Giornata Mondiale della Gioventù. Con la vostra presenza e la partecipazione alle celebrazioni, il nome di Cristo risuonerà in ogni angolo di questa illustre città. Preghiamo perché il suo messaggio di speranza e amore abbia eco anche nel cuore di quelli che non credono o si sono allontanati dalla Chiesa. Grazie tante per la splendida accoglienza che mi avete riservato entrando nella città, segno del vostro amore e della vostra vicinanza al Successore di Pietro.

Saluto il Signor Cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici e i suoi collaboratori in questo Dicastero, ringraziando per tutto il lavoro realizzato. Allo stesso tempo, ringrazio il Signor Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid, per le sue amabili parole e per lo sforzo della sua Arcidiocesi, insieme con le altre diocesi di Spagna, nel preparare questa Giornata Mondiale della Gioventù, per la quale si è lavorato con generosità anche in tante altre Chiese particolari del mondo intero. Ringrazio le autorità nazionali, regionali e locali per la loro amabile presenza e la loro generosa collaborazione per il positivo svolgimento di questo grande evento. Grazie ai fratelli nell’episcopato, ai sacerdoti, seminaristi, persone consacrate e fedeli che sono qui presenti e sono venuti accompagnando i giovani per vivere questi giorni intensi di pellegrinaggio all’incontro con Cristo. Saluto cordialmente tutti voi nel Signore e vi ripeto che è una grande felicità stare qui con voi. Che la fiamma dell’amore di Cristo non si spenga mai nei vostri cuori.

Saluto in francese

Cari giovani di lingua francese, avete risposto numerosi alla chiamata del Signore a venire ad incontrarlo a Madrid. Mi congratulo con voi! Benvenuti alle Giornate Mondiali della Gioventù! Voi portate nel cuore delle domande e cercate delle risposte. È una cosa buona cercare sempre. Cercate soprattutto la verità, che non è un’idea, un’ideologia o uno slogan, ma una Persona, il Cristo, Dio stesso venuto tra gli uomini! Avete ragione di voler radicare la vostra fede in Lui, di voler fondare la vostra vita in Cristo. Egli vi ama da sempre e vi conosce meglio di chiunque altro. Che questi giorni ricchi di preghiera, di insegnamento e di incontri possano aiutarvi a scoprirlo di nuovo per amarlo meglio. Che Cristo vi accompagni in questo tempo forte nel quale, tutti insieme, Lo celebriamo e Lo preghiamo.

Saluto in inglese

Estendo un affettuoso saluto ai molti giovani di lingua inglese che sono venuti a Madrid. Che questi giorni di preghiera, amicizia e celebrazione ci conducano ad avvicinarci gli uni agli altri e al Signore Gesù. Fate della fiducia nella parola di Cristo il fondamento delle vostre vite! Piantati ed edificati in Lui, saldi nella fede ed aperti alla potenza dello Spirito, troverete il vostro posto nel piano di Dio ed arricchirete la Chiesa con i vostri doni. Preghiamo gli uni per gli altri affinché possiamo essere testimoni gioiosi di Cristo, oggi e sempre. Dio vi benedica tutti!

Saluto in tedesco

Cari amici di lingua tedesca! Saluto con affetto tutti voi. Sono lieto che siate venuti così numerosi. In questi giorni vogliamo professare, approfondire e trasmettere assieme la nostra fede in Cristo. Lo sperimentiamo sempre di nuovo: è Lui che dà veramente senso alla nostra vita. Apriamo il nostro cuore a Cristo. Egli ci doni un tempo pieno di gioia e di grazie qui a Madrid.

Saluto in italiano

Cari giovani italiani! Vi saluto con grande affetto e mi rallegro per la vostra partecipazione numerosa, animata dalla gioia della fede. Vivete queste giornate con spirito di intensa preghiera e di fraternità, testimoniando la vitalità della Chiesa in Italia, delle parrocchie, delle associazioni, dei movimenti. Condividete con tutti questa ricchezza. Grazie!

Saluto in portoghese

Cari giovani dei diversi paesi di lingua ufficiale portoghese e quanti vi accompagnano, benvenuti a Madrid! Vi saluto a tutti con grande amicizia e vi invito a salire fino alla sorgente eterna della vostra giovinezza e a conoscere il protagonista assoluto di questa Giornata Mondiale e, spero, della vostra vita: Cristo Signore. In questi giorni sentirete risuonare la sua Parola. Lasciate che questa Parola penetri e possa creare radici nei vostri cuori, e su di essa edificate la vostra vita. Saldi nella fede, sarete un anello della grande catena dei fedeli. Non si può credere senza essere aiutati dalla fede degli altri, e con la mia fede contribuisco anche ad aiutare gli altri nella fede. La Chiesa ha bisogno di voi e voi avete bisogno della Chiesa.

Saluto in polacco

Saluto i giovani venuti dalla Polonia, connazionali del beato Giovanni Paolo II, l’iniziatore delle Giornate Mondiali della Gioventù. Mi rallegro per la vostra presenza qui a Madrid! Vi auguro delle buone giornate, giornate di preghiera e di consolidamento del legame con Gesù. Vi guidi lo Spirito di Dio.



Pope Benedict XVI arrives at the Pope Mobile for a welcoming celebration as part of the World Youth Day festivities in central Madrid, August 18, 2011. Pope Benedict, starting a trip to recession hit-Spain that has been marked by protests over its high costs, on Thursday denounced economic structures that put profits ahead of people and the common good.MADRID, SPAIN - AUGUST 18:  Crowds wave flags from around the world whilewaiting for the arrival of Pope Benedict XVI at Cibeles square during World Youth Day 2011 celebrations on August 18, 2011 in Madrid, Spain. Initiated by Pope John Paul II in 1985, World Youth Day youth-oriented events for the celebration of the Catholic faith are held every three years in a different country; this time in Madrid from August 16th to 21st, with Pope Benedict XVI in attendance.
Pope Benedict XVI arrives at the Pope Mobile for a welcoming celebration as part of the World Youth Day festivities in central Madrid, August 18, 2011. Pope Benedict, starting a trip to recession hit-Spain that has been marked by protests over its high costs, on Thursday denounced economic structures that put profits ahead of people and the common good.



[Modificato da Caterina63 19/08/2011 00:04]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)