00 01/09/2011 22:47
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Da: Soprannome MSN°Teofilo Inviato: 04/02/2005 23.19
Qual'è dunque il limite entro il quale si deve rimanere per far si che il messaggio cristiano non venga usato contro chi lo annuncia?

Paolo raccomandava di annunciare la Parola a tempo opportuno ed inopportuno conformemente a quanto già diceva il Signore e cioè di annunciare dai tetti e fino agli estremi confini della terra,  le cose da Lui dette con circospezione.
Ma giustamente, ogni cosa deve essere fatta tenendo conto delle situazioni. E il Vangelo può essere annunciato a volte anche col solo silenzio.
Si tratta del cosiddetto "messaggio non verbale", che noi possiamo e dobbiamo trasmettere in alcuni momenti delicati. Anche tale forma di messaggio ha il suo valore e il suo contenuto.
Basti pensare alla figura di Maria. Come essa sapeva conservare nel silenzio le cose della fede. Il Vangelo ce la presenta discreta, sileziosa, contemplativa. Mai si mise a fare pubblicità al Figlio pur sapendo quello che poteva e voleva fare. SI limitò solo a indicare ai servi: "fate quello che vi dirà".
 
In altre occasioni invece occorre intervenire con la propria convinzione di fede e motivare coerentemente le cose che crediamo. Altre volte occorre una testimonianza fatta anche di scelte sofferte.
Se siamo docili al Signore, Egli ci indicherà di volta in volta come è meglio comportarci in ciascuna situazione.
Preghiamo che ci illumini, ci guidi e ci sostenga per essere testimoni non invadenti ma credibili.
Con affetto 

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Da: Soprannome MSN°Teofilo Inviato: 04/02/2005 23.19
LA PAROLA DI PAOLO, PIETRO, GIOVANNI....GIACOMO...ECC.......E' PAROLA DEL SIGNORE......ED E' ALLO STESSO LIVELLO DI CREDIBILITA' DEI VANGELI......non esiste nel Nuovo Testamento una lettura che abbia meno importanza, valore e spessore dei Vangeli.....
Paolo si espresse CON AUTORITA'...... la sua parola è valida quanto la lettura di una pagina del Vangelo.....

Premetto che a causa del poco tempo, non ho letto tutti i messaggi.
Se dovessi leggerli prima tutti non avrei mai il tempo di fare neanche una risposta: quindi cercate di comprendermi se dico qualcosa di ripetitivo o già risolto.
 
 
 
Caro lyvan
Caterina, a più riprese, e ritengo giustamente, fa notare che non si può rigettare nulla nè dell'antico Testamento, nè del Nuovo , quale  carta costituzionale su cui si è poi sviluppato il cristianesimo, anche se vi fossero dei passi che non ci quadrano perchè non corrispondono ai nostri parametri (umani), tenendo conto che ogni cosa va considerata e interpretata con gli occhi della Chiesa, in cui tali scritti sono stati riconosciuti come sacri.
 
Mi pare evidente che nulla potremmo sapere di preciso su Cristo se non ricorrendo agli scritti dei primi seguaci che formavano la primitiva Chiesa. E questi scritti provenivano da uomini accreditati proprio nell'ambito di essa. La Chiesa e le Scritture sono legati l'una all'altra inscindibilmente.
Su tale fondamento primitivo si è andato costruendo tutto l'edificio. C'è chi ha costruito con oro e materiale prezioso, così come chi ha costruito con materiali scadenti. Ciò non toglie che il vero volto di Cristo si può rintracciare nella Chiesa, perchè meglio ci riporta tutto ciò che lo riguarda, a prescindere dagli abusi (materiali scadenti), di cui abbiamo già in precedenza parlato e che non ritengo sia il caso di riprendere.
Mi limito solo a ribadire che l'infallibilità della Chiesa riguarda il suo insegnamento di fede e di morale e non materie scientifiche. Eventuali errori in queste materie non possono essere viste come dimostrazione che la Chiesa può sbagliare anche nella dottrina che gli compete.

 
Tu giustamente facevi l'esempio del seme che si sviluppa.
Ebbene noi vogliamo tener sempre presente che la Scrittura e la Chiesa sono come quel seme, da cui si sono dipartiti il tronco, i rami, (alcuni rami storti da potare),  le foglie e i frutti.
Non vogliamo pensare semplicisticamente che le citazioni di versetti estrapolati possano sempre darci ragione, senza tener conto di quanto la Chiesa intende di quei versetti, passati al vaglio della critica, dell'esegesi, della storia e della vita stessa della Chiesa: altrimenti saremmo appunto fondamentalisti. Ma neppure possiamo ignorare un solo iota di quanto è stato scritto, perchè tutto della Scrittura è di importanza capitale per noi, per non cadere nel relativismo che ci fa sembrare che tutti in fondo possono aver ragione e che la verità potrebbero averla tutti e nessuno al tempo stesso.
Pertanto continuiamo a costruire e a crescere con la Parola, e con la certezza, che non è fondamentalismo ma realismo, che una è la verità e il Signore non ce lo ha noscosto ma ci ha detto di proclamarla ovunque.
 
Con affetto

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 05/02/2005 10.35
Riporto le parole del card. Poupard.....inserite nel messaggio di Rosalba al n. 32.......
Sono di una attualità TREMENDA PER LA VERITA' CHE CONTIENE......e dove ci fa capire che il vero fondamentalismo sta proprio in quel voler FAR TACERE LA CHIESA.......
Mi chiedo e chiedo  VOI: PERCHE' SI TEME DI OBBEDIRE ALLA CHIESA.....??? E SONO FONDAMENTALISTI I SANTI E QUANTI NON SENZA DIFFICOLTA' OBBEDISCONO AL MAGISTERO?
 
" La ricerca dimostra chiaramente un indebolimento dell'ateismo, ma anche della fede cristiana poichè la cultura occidentale predominante, con severità fondamentalista, sta contrassegnando una cultura mista a razionalismo tecnico ed edoismo permissivo...Si vuole far tacere la Chiesa, questa cultura fondamentalista sta svuotando i giovani dalle responsabilità di fronte prima di tutto a Dio e poi alla società che devono in qualche modo servire e non sopprimere.
In Europa il quadro è allarmante, è nata una nuova categoria dei "SENZA RELIGIONE-SENZA CHIESA" dove non si definiscono atei, ma legati ad un Dio personalizzato e personalizzante, dove l'importante è solo il motto "vivi e lascia vivere", lontani da ogni impegno dottrinale.
........
 
Fraternamente Caterina

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Da: Crociato2 Inviato: 05/02/2005 13.01
Buona giornata a tutti.
 
: PERCHE' SI TEME DI OBBEDIRE ALLA CHIESA.....??? E SONO FONDAMENTALISTI I SANTI E QUANTI NON SENZA DIFFICOLTA' OBBEDISCONO AL MAGISTERO?
 
Domanda -A-
credo che si teme di obbedire alla Chiesa perchè come il matrimonio ci  vincola a delle responsabilità nella testimonianza in cui ciò diciamo di credere. Infatti oggi c'è la moda del cristiano non praticante, cioè, credo in Gesù ma non credo che abbia voluto castrarmi in tutti i sensi, Gesù è buono ed io lo vivo come meglio posso fare, Gesù è buono non sta li a guardare le dottrine se sono applicate o meno, io vivo serenamente, non rubo, non faccio male a nessuno, amo il prossimo, dunque, ho e sto esercitando l'universalità della fede cristiana senza per questo essere poraticante.
Antibliblico eliminare le responsabilità di ben altra fede.
 
Domanda -B-
credo che i santi siano classificati da molti come dei prescelti, in fondo chi si dice non praticante come farebbe a conoscere che i santi non sono dei prescelti e che tutti lo possiamo diventare?
I cattolici obbedienti sono definiti conservatori, un termine sicuramente antidemocratico tanto per fare un paragone con la politica, del resto le aberrazioni di Prodi sparate ieri fanno veramente rabbrividire circa il concetto del suo essere cattolico che sostiene che con il programma della sinistra italia la quale è favorevole all'aborto, al divorzio, all'eutanasia, alle coppie omosessuali, al gioco degli embrioni, dice Prodi che con questo programma si governerà l'Italia verso un periodo di vera pace.
A questo punto lo confesso: sono fondamentalista perchè applicherò esattamente una politica del tutto contraria al programma della nostra sinistra e dell'insavo Prodi.
 
Per concludere il mio intervento, sono d'accordo con Alby, nessuna imposizione, ma davvero possiamo dire che ci sono abbastanza cristiani cattolici che vivono e gridano sui tetti questa verità?
L'altro giorno ho subito un rimprovero dal preside della mia scuola e sapete perchè?
Perchè al Liceo (non alle elementari) si sta mandando avanti un programma sui contracettivi io non mi sono riifutato al programma che non condivido, ma ho inserito nel programma l'insegnamento della Chiesa dal momento che la mia classe è cattolica e frequenta liberamente l'ora di religione.
Si vuole far tacere la Chiesa, è proprio vero!
Mi sono sentito rifiutare di portare l'insegnamento della Chiesa nell'argomento, ora mi sono appellato ad un avvocato e vi chiedo: chi è il fondamentalista?
 
by, Luca