00 24/10/2012 13:58
Tutti Santi novembre




[SM=g1740733]  Cari Amici,
torniamo davvero a ripensare la nostra vita...... sforziamoci di rimodellarla sulla scia dei Santi che davvero ci sono Amici e ci aiutano!
Vi ricordiamo le ORAZIONI DI SANTA CATERINA DA SIENA per pregare aiutati da Lei....
vi ricordiamo anche una bellissima raccolta di scritti per meditare giorno dopo giorno la nostra vita con Dio di Padre Pedro Alcantara.....
Siamo certi del fatto che esiste l'eternità.... perciò cerchiamo di guadagnarci l'eredità DIVINA conducendo una vita coerente.....


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 segue ora una bellissima riflessione che trascrivo da un libretto sul valore del Crocefisso dell'allora cardinale Ratzinger....  [SM=g1740733]

"... l'uomo è sempre stato alla ricerca di Dio perchè il senso della Preghiera gli è infuso con la creazione da Dio stesso, ma egli, l'uomo, la riversava sugli idoli. Per questo Dio è andato incontro all'Uomo, per questo Gesù può dire "chi ha visto me ha visto il Padre; e Nessuno va al Padre se non per mezzo di me".
Gesù e il Padre sono una cosa sola, un Dio solo nel quale, lo Spirito Santo che è l'Amore, il dito di Dio come si legge nella Scrittura, Terza Persona della Santissima Trinità, alimenta, vivifica e muove il cuore dell'uomo verso la giusta direzione.

Non vogliamo essere superbi quando diciamo che la preghiera del cristiano, quando è ben fatta, è davvero e veramente ascoltata da Dio e non perchè Dio non brami l'ascolto delle preghiere dei non cristiani, ma perchè questi non si rivolgono al Figlio nel quale Dio ha tutto riversato: sè stesso, la sua immagine, la sua natura, la sua autorità, la salvezza - nessuno va al Padre se non per mezzo di me - questo mezzo ordinario è la Preghiera che rivolgiamo al Padre con le parole del Figlio "Padre Nostro"; è la Liturgia nella quale il Figlio si offre al Padre per la nostra salvezza e, come dice san Paolo, non esiste sacrificio più perfetto ed unico.
Non stiamo qui a discutere ora i mezzi straordinari, perchè è nell'ordinarietà che dobbiamo impostare la nostra vita.
(...)
Gesù non ha affidato alla sua Chiesa solo il ministero sacerdotale e i Sacramenti, ma anche la Preghiera che è il motore della vita di ogni uomo e senza la quale i Sacramenti che ricevesse, per quanti validi, annullerebbero tuttavia la fonte della grazia senza questa preghiera che diciamo essere - del cristiano -.
Infine in questa Preghiera del cristiano c'è un'altro punto importante, essa è preghiera di esorcismo.
Il nome stesso di Gesù, non quando è pronunciato invano e persino bestemmiato, è fonte di esorcismo.

Nel nome di Gesù la grazia si attiva in ogni Sacramento che riceviamo, persino quando diciamo il Rosario, nell'usare il Pater Noster, l'inno alla Trinità con il Gloria al Padre ecc... e nell'Ave Maria quando benediciamo quel "frutto benedetto del suo seno, Gesù", diventa tutto un forte esorcismo: i demoni tremano, scappano perchè non possono resistere davanti al Dio che si è rivelato in Cristo Gesù.
Quando facciamo il segno della croce, dovremmo pensare a quello che avviene mentre lo facciamo: Satana si copre il volto perchè la luce di quelle parole e il segno luminoso che propaga, lo acceca, lo disturba, è il segno più usato dagli esorcisti davanti al quale i demoni alla fine non resistono.

La preghiera del cristiano insegnata dalla Chiesa non si fonda sulle improvvisazioni! [SM=g1740733]
Questo perchè il Dio Incarnato non ha improvvisato nulla, dalla Croce Egli ci rammenta il progetto del Padre: "TUTTO E' COMPIUTO".
In questa compiutezza c'è anche l'insegnamento di come pregare, per questo la Chiesa ha come dottrina propria l'educazione alla Preghiera e al modo di pregare e di cosa dire per non vanificare la preghiera stessa.
Per questo non ci sorprendiamo quando leggiamo nelle vite dei Santi che erano assidui della Preghiera dei Salmi, del Rosario, dell'Eucaristia, se facciamo attenzione alle loro storie questi sono i pilastri dell'autentica preghiera a Dio.

Dio non aveva certo bisogno delle nostre preghiere! Egli ancora una volta mette in moto quel trascendente che è la preghiera affinchè l'uomo possa dialogare con Lui.
La stessa sofferenza che è uno dei mezzi privilegiati perchè Gesù fu Crocefisso, non inventa parole per pregare, in questo caso l'anima sofferente tace e la sua sofferenza diventa preghiera. Lo vediamo in quei santi mistici che bloccati nel letto portano sempre nelle mani il Crocefisso e un Rosario.
Ma ce lo insegna anche la patristica, il monachesimo nelle sue splendide ore di clausura, di silenzio.
Questo tipo di silenzio è una vera orazione gradita a Dio specialmente quando alle parole vane, dettate dai personalismi o sentimenti propri, occupiamo la mente davanti ad una Icona o ad un Crocefisso per meditare quegli eventi.
E' quella che chiamiamo contemplazione, e non si può contemplare se stiamo sempre a parlare. La contemplazione vuole il silenzio e in questo silenzio Dio viene in noi, è Lui che ci avvolge nella preghiera, non siamo noi ad avvolgere Dio.
Qui sta la vera libertà dell'uomo.
Quando l'uomo è davvero un essere libero dalla schiavitù del materialismo, ha davvero questo potere di far posto a Dio o di rifiutarlo, se Gli fa posto Dio lo inserisce nel suo trascendente, se lo rifiuta Dio rispetta la sua libertà ma non vuole lasciarlo andare alla deriva per questo ha mandato la Chiesa ad evangelizzare, a far conoscere ad ogni uomo il potere e il valore della preghiera che Gesù ci ha insegnato...."



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La vita di santa Dorotea è narrata da una leggenda agiografica, un'antica passio del Martirologio Geronimiano che la descrive come "caritatevole, pura e sapiente". Di fede cristiana, quando il preside Sapricio le chiese di fare un sacrificio agli dei, si rifiutò e venne torturata. Il preside la affidò a Criste e Callista, due sorelle apostate, affinché la convincessero a lasciare la religione cristiana, ma entrambe sarebbero state a loro volta convertite e quindi bruciate vive, mentre Dorotea fu condannata alla decapitazione.

Sulla strada del martirio, incontrò Teofilo, il quale le chiese ironicamente: «Sposa di Cristo, mandami delle mele e delle rose dal giardino del tuo sposo». Dorotea accettò e, prima della decapitazione, durante una preghiera, un bambino le portò tre rose e tre mele e lei gli chiese di farle avere a Teofilo, il quale, visto il "prodigio", si convertì al Cristianesimo.
La commemorazione liturgica ricorre il 6 febbraio.
Ringraziando Rossalla Puca per l'idea ^__^ metto anch'io una immagine della mia Santa, Dorotea.... Avrei potuto mettere santa Caterina da Siena, ma Dorotea è meno conosciuta.... ed è il mio nome di Battesimo, mentre Caterina è il mio nome da professa domenicana ;-)
Auguri a TUTTI per TUTTI i Santi
La vita di santa Dorotea è narrata da una leggenda agiografica, un'antica passio del Martirologio Geronimiano che la descrive come "caritatevole, pura e sapiente". Di fede cristiana, quando il preside Sapricio le chiese di fare un sacrificio agli dei, si rifiutò e venne torturata. Il preside la affidò a Criste e Callista, due sorelle apostate, affinché la convincessero a lasciare la religione cristiana, ma entrambe sarebbero state a loro volta convertite e quindi bruciate vive, mentre Dorotea fu condannata alla decapitazione.

Sulla strada del martirio, incontrò Teofilo, il quale le chiese ironicamente: «Sposa di Cristo, mandami delle mele e delle rose dal giardino del tuo sposo». Dorotea accettò e, prima della decapitazione, durante una preghiera, un bambino le portò tre rose e tre mele e lei gli chiese di farle avere a Teofilo, il quale, visto il "prodigio", si convertì al Cristianesimo.
La commemorazione liturgica ricorre il 6 febbraio.




[SM=g1740763]




[Modificato da Caterina63 31/10/2012 21:37]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)