DIFENDERE LA VERA FEDE

Ricordiamo ogni giorno il nostro Santo Angelo Custode, ogni giorno...

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    Caterina63
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    00 16/01/2012 11:21
    [SM=g1740733] Cari Amici,
    sulla scia di questo thread:
    29 settembre Festa dei Santi Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele...
    difenderelafede.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

    vogliamo offrirvi un thread a parte per approfondire le meditazioni e le preghiere all'Angelo Custode, riscoprirlo presente e vicino a noi....

    Vi offriamo così l'Inno della Tradizione all'Angelo Custode, Angelo Santo e Pio nostro fedel Custode [SM=g1740733] .... probabilmente caduto nel dimenticatoio, e per questo ve lo postiamo in formato karaoke, affinchè le immagini e le parole possano suscitare in noi il ricordo di questo Angelo posto sul nostro cammino, per proteggerci e guidarci...
    www.gloria.tv/?media=244276

    poi....

    2 ottobre Santi Angeli Custodi


    Il problema del nostro tempo non è, come può sembrare, che non si creda in un mondo spirituale, il problema è l'idea sbagliata che serpeggia anche fra molti cristiani sulla vera identità di questa realtà rivelata dalle Scritture, da Gesù Cristo e insegnata dalla Chiesa. Molto umilmente cercheremo, allora, di chiarire e meditare sulla presenza dei Santi Angeli Custodi, facendoci aiutare dal magistero della Chiesa.
    gloria.tv/video/M96AVwbXUDfJ1Hoejazo7VuTA
    Buona riflessione

    Movimento Domenicano del Rosario


    www.sulrosario.org
    www.sulrosario.org

    Coro "S.Veronica" Coro di Don Natale Bellani - Parrocchia di Santa Maria Nascente in Bonemerse (CR)
    dal Cd Inni e Canti



    [SM=g1740717]



    [SM=g1740757]


    [Modificato da Caterina63 28/09/2016 20:44]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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    Caterina63
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    00 02/10/2012 11:53
    [SM=g1740733] Angelo custode



    L'ANGELO CUSTODE

    L'esistenza degli angeli custodi è ampiamente documentata nella Bibbia e nella tradizione cattolica, tanto che il 2 ottobre la Chiesa fa memoria dei santi Angeli Custodi e li prega con queste parole nella ­liturgia della Messa a loro dedicata: "O Dio, che nella tua misteriosa provvidenza mandi dal cielo i tuoi Angeli a nostra custodia e protezione, fa' che nel cammino della vita siamo sempre sorretti dal loro aiuto per essere uniti con loro nella gioia eterna".

    Nella storia della salvezza Dio affidò agli angeli l'incarico di proteggere il suo popolo eletto: "Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede" (Salmo 90,11-12) e di condurlo verso la patria del cielo: "Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato" (Libro dell'Esodo 23,20-23). Pietro, in carcere, fu liberato dal suo angelo custode (Atti degli Apostoli 12,7­11. 15). Gesù, a difesa dei piccoli, disse che i loro angeli vedono sempre il volto del Padre che sta nei cieli (Vangelo di Matteo 18,10). 

    Anche il Catechismo della Chiesa Cattolica  testimonia con parole chiare e autorevoli l'esistenza degli angeli: "L'esistenza degli esseri spirituali, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l'unanimità della Tradizione... In quanto creature puramente spirituali, essi hanno intelligenza e volontà: sono creature personali e immortali. Superano in perfezione tutte le creature visibili. Lo testimonia il fulgore della loro gloria... Dall'infanzia fino all'ora della morte la vita umana è circondata dalla loro protezione e dalla loro intercessione. Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita (Catechismo della Chiesa Cattolica 328 330 336).

    Gli uomini di oggi credono troppo poco al ministero angelico dei custodi celesti che Dio ci ha posto a fianco per proteggerci e consigliarci al bene. Gli angeli custodi sono una realtà: amorosi, attivi, sapienti, vigilanti, fedeli, non mancano mai al loro compito, neppure quando la persona loro affidata li disgusta col peccato. Se invece essa vive nella grazia del Signore e lo serve con tutte le sue forze, allora, come è detto di Gesù dopo la tentazione nel deserto (Vangelo di Matteo 4,11), gli angeli la servono con somma venerazione e, da oranti, divengono adoranti, perché chi è in grazia di Dio ha Dio in sé.

    La missione dell'angelo custode cessa definitivamente con grande dolore, con la morte del custodito, solo quando questi è un peccatore impenitente e viene sprofondato nell'inferno. Oppure cessa con grande gioia alla morte di un santo, che dalla terra passa al paradiso senza soste purgative. Ma la missione angelica continua ancora per coloro che dalla terra passano al purgatorio per espiare e purificarsi. Gli angeli custodi, infatti, pregano davanti al trono di Dio con amore incessante per le anime loro affidate e non ancora nella gloria, e presentano al Signore i suffragi che sulla terra applicano ad esse familiari, parenti, amici, benefattori e anime devote.

    Il legame che unisce l'angelo custode con lo spirito che è in purgatorio è molto vivo, attivo, dolce, compassionevole, amoroso. Come madre che attende il ritorno della salute in un figlio che fu malato ed è convalescente; come sposa che conta i giorni che la separa dalla riunione con il suo amore lontano, così l'angelo custode attende con ansia la liberazione del suo assistito. Neppure per un attimo cessa di guardare ai palpiti della Giustizia divina e agli sforzi della volontà umana che si monda nei fuochi dell'Amore, e giubila vedendo Dio sempre più placato verso l'anima imperfetta ed essa sempre più degna del suo Dio. E quando la Luce ordina al Custode: "Vai a trarlo fuori per portarlo qui", allora, come una freccia, si precipita a portare un lampo di paradiso, che è fede, che è speranza, che è conforto, a coloro che ancora restano ad espiare in purgatorio, e stringe a sé l'anima amata per la quale ha operato e trepidato e le dà l'annuncio della sua liberazione, risalendo con lei verso la Luce e insegnandole l'osanna paradisiaco.

    I due più bei momenti per l'angelo custode, i due più dolci attimi del suo compito di Protettore, sono quando la Carità gli dice: "Scendi sulla terra, ché una nuova creatura è generata e tu la devi custodire come gemma che mi appartiene", e quando gli dice: "Vai a prenderla e sali con essa da Me in cielo". Ma il primo attimo non è così gioioso come il secondo. Nel primo, l'angelo scende timoroso sulla terra dove ci sono pericoli e tentazioni. Nel secondo, sale gioioso in cielo dove non c'è che pace e gloria. Come, infatti, lo spirito celeste trema per la nostra fragilità quando siamo presi in custodia, così esulta di gioia dopo ogni nostra vittoria. Lucifero, l'angelo cattivo, è vigile a tentare di abbattere ciò che Dio costruisce. Perciò gioioso, perfetto nella sua gioia, è l'attimo in cui entriamo nel cielo con il nostro angelo custode. Nulla può più intaccare ciò che è ormai tutto compiuto.

    Gli angeli custodi sono costantemente e meravigliosamente attivi presso Dio, del quale ascoltano gli ordini e al quale offrono le nostre buone azioni, presentano e appoggiano le nostre suppliche, intercedono nelle nostre pene e difficoltà, facendoci da guide e maestri con ispirazioni, luci, consigli, richiami.

    Sempre presso il suo custodito, sia che sia un santo o un peccatore, l'angelo custode è presso la creatura che il Signore gli ha affidato, dall'infusione dell'anima nella carne alla separazione dell'anima dal corpo. E questo pensiero, che ognuno di noi ha vicino un angelo, dovrebbe aiutarci ad amare il prossimo nostro, assisterlo, perdonarlo, accoglierlo con carità e rispetto, almeno per l'invisibile spirito che è al suo fianco e che merita la nostra venerazione.

    A tutte le opere di misericordia che facciamo sono testimoni gli angeli: il nostro e quelli di coloro che ricevono la nostra carità o se la vedono negata. Perciò, se pensiamo che ad ogni atto compiuto verso il prossimo, oltre l'occhio onnipresente di Dio, presiedono e osservano i rispettivi angeli custodi che gioiscono o soffrono per come ci comportiamo, come saremmo più buoni con gli altri!

    Anche un delinquente ha il suo angelo custode. L'angelo non diviene delinquente se cattivo è il suo custodito. Dobbiamo vedere, con fede, l'angelo custode che è al fianco di ogni persona e agire sempre come se ogni nostra azione fosse fatta al cospetto di Dio. Il nostro angelo custode e quelli di coloro che abbiamo beneficato diranno al Signore, nel momento del nostro ingresso in paradiso: "Altissimo Iddio! Costui fu sempre fedele alla carità, amando Te nelle creature e amando le creature in Te. Per questo suo amore spirituale sopportò molte offese, perdonò tutti, fu misericordioso, non si vendicò del male ricevuto, a imitazione del Figlio tuo diletto che volle convertire e salvare dal male molte persone".

    Noi siamo templi vivi in cui abita Dio (Prima Lettera ai Corinti 3,16). Se la colpa non scaccia l'Ospite divino che è in noi, ogni spirito d'uomo diviene un tabernacolo, chiuso nel tempio del suo corpo consacrato dai sacramenti, nel quale è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Gli angeli gioiscono di vedere Dio in noi, e ci adorano. Quando invece una persona non è più in stato di grazia e vive in peccato grave, il suo angelo, con rammarico, non potendo più venerare il Creatore nella sua opera, venera l'opera nel suo Creatore. Non può fare altro. La venera così, come noi veneriamo un luogo un tempo abitato da Dio e poi profanato dai nemici ma sempre degno di venerazione, non perché contenga ancora il Signore, ma perché lo ha contenuto.

    L'angelo custode adora sempre. Sia quando l'anima è viva e in stato di grazia, sia quando è morta e condannata alla dannazione. Ma felice quello che può dire: "Ti adoro, mio Signore, chiuso in questo tuo santo", e non ha bisogno di volare al cielo per incontrare lo sguardo dell'Altissimo! 
     

    PREGHIERE ALL'ANGELO CUSTODE

    Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. 



    O santo Angelo Custode, abbi cura della mia anima, del mio corpo e del mio spirito. Illumina la mia mente, perché conosca meglio il Signore e lo ami con tutto il cuore. Assistimi nella mia preghiera, proteggimi nelle mie azioni, aiutami con le tue ispirazioni, difendimi da tutte le tentazioni, salvami dai pericoli di questa vita.

    Supplisci alla mia freddezza nel culto del Signore: non cessare di attendere alla mia custodia, finché non mi abbia portato in paradiso ove loderemo insieme il nostro Dio per tutta l'eternità.










    [SM=g1740738]


    [Modificato da Caterina63 09/08/2014 23:10]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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    Caterina63
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    00 02/10/2014 11:26

      Francesco: l'angelo custode esiste, ascoltiamo i suoi consigli


    Papa Francesco pronuncia l'omelia nella Cappella di Santa Marta

    02/10/2014

    L’angelo custode esiste, non è una dottrina fantasiosa, ma un compagno che Dio ci ha posto accanto nel cammino della nostra vita: è quanto ha detto Papa Francesco nell’omelia della Messa mattutina a Casa Santa Marta, nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria dei Santi Angeli Custodi. Il servizio di Sergio Centofanti:

    Le letture del giorno – afferma Papa Francesco - presentano due immagini: l’angelo e il bambino. Dio ha messo al nostro fianco un angelo per custodirci: “Se uno di noi credesse di poter camminare da solo, sbaglierebbe tanto”, cadrebbe “in quello sbaglio tanto brutto che è la superbia: credere di essere grande”, autosufficiente. 
    Gesù insegna agli apostoli ad essere come i bambini. "I discepoli litigavano su chi fosse il più grande tra loro: c’era una disputa interna … eh, il carrierismo, eh? Questi che sono i primi vescovi, avevano questa tentazione del carrierismo. ‘Eh, io voglio diventare più grande di te …’. Non è un buon esempio che i primi vescovi facciano questo, ma è la realtà. E Gesù insegna loro il vero atteggiamento”, quello dei bambini: “la docilità, il bisogno di consiglio, il bisogno di aiuto, perché il bambino è proprio il segno del bisogno di aiuto, di docilità per andare avanti … Questa è la strada. Non chi è più grande”. Quelli che sono più vicini all’atteggiamento di un bambino, sono “più vicini alla contemplazione del Padre”. Ascoltano con cuore aperto e docile l’angelo custode:

    “Tutti noi, secondo la tradizione della Chiesa, abbiamo un angelo con noi, che ci custodisce, ci fa sentire le cose. Quante volte abbiamo sentito: ‘Ma … questo … dovrei fare così, questo non va, stai attento …’: tante volte! E la voce di questo nostro compagno di viaggio. Essere sicuri che lui ci porterà alla fine della nostra vita con i suoi consigli, e per questo dare ascolto alla sua voce, non ribellarci … Perché la ribellione, la voglia di essere indipendente, è una cosa che tutti noi abbiamo; è la superbia, quella che ha avuto il nostro padre Adamo nel Paradiso terrestre: la stessa. Non ribellarti: segui i suoi consigli”.

    “Nessuno cammina da solo e nessuno di noi può pensare che è solo” – ha proseguito il Papa – perché c’è sempre “questo compagno”:

    “E quando noi non vogliamo ascoltare il suo consiglio, ascoltare la sua voce, è come dirgli: ‘Ma, vai via!’. Cacciare via il compagno di cammino è pericoloso, perché nessun uomo, nessuna donna può consigliare se stesso. Io posso consigliare un altro, ma non consigliare me stesso. C’è lo Spirito Santo che mi consiglia, c’è l’angelo che mi consiglia. Per questo, abbiamo bisogno. Questa non è una dottrina sugli angeli un po’ fantasiosa: no, è realtà. Quello che Gesù, che Dio ha detto: ‘Io mando un angelo davanti a te per custodirti, per accompagnarti nel cammino, perché non sbagli’”.

    Papa Francesco conclude così l’omelia:

    “Io, oggi, farei la domanda: com’è il rapporto con il mio angelo custode? Lo ascolto? Gli dico buongiorno, al mattino? Gli dico: ‘Custodiscimi durante il sonno?’. Parlo con lui? Gli chiedo consiglio? E’ al mio fianco. Questa domanda possiamo risponderla oggi, ognuno di noi: com’è il rapporto con quest’angelo che il Signore ha mandato per custodirmi e accompagnarmi nel cammino, e che vede sempre la faccia del Padre che è nei cieli”.


     




    "Dicevo poco fa che quest’oggi la liturgia ci invita a ricordare i santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Ognuno di loro, come leggiamo nella Bibbia, ha svolto una peculiare missione nella storia della salvezza. Cari fratelli e sorelle, invochiamo con fiducia il loro aiuto, come pure la protezione degli Angeli custodi, la cui festa celebreremo fra qualche giorno, il 2 ottobre. L’invisibile presenza di questi Spiriti beati ci è di grande aiuto e conforto: essi camminano al nostro fianco e ci proteggono in ogni circostanza, ci difendono dai pericoli e ad essi possiamo ricorrere in ogni momento. Molti santi intrattenevano con gli Angeli un rapporto di vera amicizia, e numerosi sono gli episodi che testimoniano la loro assistenza in particolari occasioni. Gli Angeli vengono inviati da Dio “a servire coloro che erediteranno la salvezza”, come ricorda la Lettera agli Ebrei (1,14), e pertanto ci sono di valido ausilio nel pellegrinaggio terreno verso la Patria celeste".
    (Benedetto XVI - Angelus 29 settembre 2008)

    "Cari amici, il Signore è sempre vicino e operante nella storia dell’umanità, e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli, che oggi la Chiesa venera quali “Custodi”, cioè ministri della divina premura per ogni uomo. Dall’inizio fino all’ora della morte, la vita umana è circondata dalla loro incessante protezione. E gli Angeli fanno corona all’Augusta Regina delle Vittorie, la Beata Vergine Maria del Rosario, che nella prima domenica di ottobre, proprio a quest’ora, dal Santuario di Pompei e dal mondo intero, accoglie la fervida Supplica, affinché sia sconfitto il male e si riveli, in pienezza, la bontà di Dio."
    (Benedetto XVI - Angelus 2 ottobre 2011)

    "Saluto infine i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli. L'odierna festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele e quella imminente dei santi Angeli Custodi, ci spingono a pensare alla provvida premura con cui Dio si occupa di ogni persona umana. Sentite accanto a voi, cari giovani, la presenza degli Angeli e lasciatevi guidare da loro, affinché tutta la vostra vita sia illuminata dalla Parola di Dio. Voi, cari ammalati, aiutati dai vostri Angeli Custodi, unite le vostre sofferenze a quelle di Cristo per il rinnovamento spirituale dell'umana società. E voi, cari sposi novelli, ricorrete sovente all'aiuto dei vostri Angeli Custodi, affinché possiate crescere nella costante testimonianza di un amore autentico."
    (Benedetto XVI - Udienza 29 settembre 2010)




     

    [Modificato da Caterina63 02/10/2014 11:54]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
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    00 28/09/2016 12:06

      Benedetto XVI salvato dall'Angelo Custode

    Risultati immagini per Benedetto XVI angeli custodi

    Invisibili, luminosi, potenti. Gli angeli custodi non vanno in vacanza, non fanno sciopero, non si allontanano. In ogni momento della giornata, in ogni luogo, non importa dove, se al lavoro, per strada o in palestra, vegliano sul cammino di ogni uomo. Piazza san Pietro, ore 12. Papa Ratzinger si affaccia alla finestra del suo studio e nel giorno dedicato dal calendario alla festa degli Angeli Custodi rispolvera un po’ il catechismo alle migliaia di fedeli presenti. La dottrina cattolica a proposito della presenza di queste figure celesti è chiara e affonda le radici nelle Sacre Scritture. Esattamente come esiste il diavolo, allo stesso modo sussistono anche gli angeli impegnati a vegliare su di noi. «Essi manifestano la presenza di Dio che è sempre vicino all’uomo» puntualizza il Pontefice. 

    Lui stesso, per primo, nel corso della sua vita, ha toccato con mano la presenza di un angelo. In una intervista rilasciata diversi anni fa al giornalista tedesco Peter Sewald e pubblicata sulla Bild, il cardinale Ratzinger rammentava che per ben quattro volte il suo angelo custode gli aveva tenuto la mano sopra la testa soccorrendolo in momenti difficilissimi. La prima volta venne salvato da una brutta forma di difterite contratta a pochissimi anni di vita, tanto che il medico condotto di Marktl am Inn pensava che quel bimbetto dall’aspetto gracile non riuscisse a superare la malattia. Ma non fu così. Pochi anni dopo cadde in uno stagno e anche in quella circostanza l’angelo custode operò per salvarlo. Successivamente avvenne quando ormai era grande e c’era la guerra. 

    Nel febbraio del 1945 contrasse una forma di setticemia e il medico militare del battaglione di difesa antiaerea (dove era stato arruolato a forza) pensava di amputargli un pollice per salvargli la vita. Infine, finito il conflitto, saputo che Hitler era morto, decise di disertare. Aveva 18 anni. Nel viaggio di ritorno la fuga rischiò di finire male se due soldati, stanchi di combattere, non avessero deciso di chiudere un occhio su quel disertore dalla faccia da bambino che tornava a casa.

    Se nel corso di questi anni Benedetto XVI ha più volte parlato del male e delle azioni che il demonio architetta per indurre in tentazione l’uomo, stavolta ha voluto concentrarsi sulle schiere celesti.
    San Basilio, vescovo di Cesarea in Cappadocia, detto Magno per dottrina e sapienza, predicava già ai primi cristiani che esiste un angelo protettore chiamato a svolgere una funzione fondamentale, condurre gli uomini alla vita eterna, aiutarli a non cadere negli errori, a mostrargli il retto sentiero.
    Gli angeli nell’iconografia classica assumono le sembianze di figure asessuate, alate, dal volto sorridente, incorniciato da riccioli biondi. Esseri lucenti e perfetti capaci di sfoderare la spada a difesa del bene. 
    La credenza dell’angelo custode risale ai primi secoli e attraversa la Bibbia. Le incursioni degli angeli nella vita degli uomini si trovano negli episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Latori di messaggi divini, come l’Annunciazione a Maria; o protettori degli innocenti, come nel sacrificio di Isacco.
    Abramo era pronto ad uccidere il proprio figlio quando una mano lo fermò. Energia positiva, grazia, forza, potenza, equilibrio sono le caratteristiche degli angeli. È attraverso di loro che il Signore si manifesta, rappresentando un legame tra il divino e l’umano, un segno del suo amore infinito. Forse è anche per questo che la Chiesa ha dedicato al loro culto una delle preghiere più popolari: «Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina e custodisci, reggi e governa me...» Anche se è impossibile vederli, pare invece sia possibile sentirne la presenza.
    Molti santi hanno avuto un rapporto speciale con loro: da Padre Pio a Gemma Galgani. Santa Francesca Romana non solo aveva continui colloqui con il suo angelo custode ma considerava la sua presenza una cosa concreta, tanto che non dimenticava di tenergli sempre un posto accanto a sé. Una fortuna che non è da tutti. Il cardinale svizzero Charles Journet nel suo diario annotava: «Gli angeli si rivelano solo a coloro che li amano e li invocano».





    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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