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Giovanni Crisostomo

Omelia XX sulla lettera agli Efesini (5,22-24)


"O mogli, siate sottomesse ai vostri mariti come al Signore, poiché il marito è capo della moglie, come pure Cristo è capo della chiesa, ed egli è i1 salvatore del suo corpo. Ma come la chiesa è sottomessa al Signore, cosi anche le mogli ai propri mariti in tutto".

 

La dimensione dell’unione coniugale

1. Un saggio che aveva annoverato molte cose tra le beatitudini, ha posto anche questa nel novero di una beatitudine: "Una moglie dice che va d’accordo col marito". E pure altre volte pone tra le beatitudini il fatto che una moglie viva in armonia col marito. Fin dall’origine appare che Dio ha avuto molta cura di quest’unione; e parlando di entrambi come di uno solo così diceva: "Maschio e femmina li fece"; e di nuovo: "Non c’è più né maschio né femmina".

Non esiste infatti una tale appartenenza di un uomo rispetto ad un uomo quale quella della moglie rispetto al marito, quando uno vi sia congiunto come si deve.

Per questo un uomo felice mostrando l’amore sovrabbondante e piangendo uno dei suoi amici ed intimi, non disse padre né madre né figlio né fratello né amico, ma che cosa? "Piombò su di me il tuo amore dice come l’amore delle donne".

Realmente infatti, realmente quest’amore è più tirannico di ogni tirannide. Le altre passioni sono forti, ma questa ha la forza e l’eternità. C’è infatti un istinto nascosto nella natura ed a nostra insaputa congiunge questi corpi. Perciò fin dall’inizio dall’uomo nasce la donna e successivamente dall’uomo e dalla donna l’uomo e la donna.

Vedi il legame e l’unione e come non ha permesso che un altro essere vi si introducesse dal di fuori? E guarda quanto bene ha disposto!

Permise che egli sposasse la propria sorella o piuttosto non la sorella ma la figlia o piuttosto non la figlia ma qualcosa di più della figlia, la sua propria carne.

Fece tutto sin dall’origine come per le pietre, riunendoli in unità. Infatti non la formò dall’esterno, perché non si accostasse come estranea, né del resto limitò il matrimonio solo ad essa, affinché, congiungendo intimamente se stesso, non si separasse dagli altri.

E come fra le piante sono soprattutto le migliori quelle che hanno una sola radice e si dilatano in molti rami, cosicché se soltanto a caso tutte si levassero intorno alla radice e anche ne avessero molte, l’albero non sarebbe affatto degno di ammirazione; così pure qui fece in modo che tutto il genere fosse prodotto da un solo Adamo, avendolo posto nella grande necessità di non essere scisso né diviso.

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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)